Politica economica e finanza pubblica

Welfare

Il Livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale

Il 10 luglio 2014 è stata siglata l'Intesa sul Patto della salute 2014-2016 che ha fissato, per il triennio di riferimento, il perimetro del concorso finanziario dello Stato al sistema salute.

A causa del contributo aggiuntivo che le regioni hanno dovuto assicurare alla finanza pubblica per ciascuno degli anni dal 2015 al 2018, con una serie di atti concordati a livello di Conferenza Stato-regioni, il livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale è stato poi rideterminato in riduzione.

L'ammontare del fabbisogno sanitario nazionale per gli anni 2017 e 2018, come stabilito nell'Intesa dell'11 febbraio 2016, è stato così determinato in 113.063 milioni di euro per il 2017 e 114.998 milioni di euro per il 2018.

Successivamente, la legge di bilancio 2017 ha rideterminato, ancora in diminuzione, il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale,  portandolo a 113.000 milioni di euro per il 2017 e a 114.000 milioni di euro per il 2018. Per il 2019 il livello del finanziamento è stato fissato in 115.000 milioni di euro.

In ultimo, il decreto 5 giugno 2017, a causa del mancato contributo delle autonomie speciali agli obiettivi di finanza pubblica, ha nuovamente rideterminato il livello del fabbisogno sanitario nazionale, stabilendo ulteriori riduzioni: 423 milioni di euro per il 2017 e 604 milioni di euro per il 2018.

Pertanto, il Fondo sanitario nazionale nel 2018 risulta pari a 113.396 milioni di euro (anziché a 114.000 milioni come previsto dalla legge 232/2016 - Legge di Bilancio 2017), ai quali bisogna aggiungere 30 milioni di euro, che la legge di bilancio 2018 ha destinato ai Fondi contrattuali per il trattamento economico accessorio della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria.

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Patto per la salute 2014-2016

L'Intesa del 10 luglio 2014 sul Patto per la salute per il triennio 2014-2016   ha definito il quadro finanziario per il triennio di vigenza e ha disciplinato alcune misure finalizzate a una più efficiente programmazione del SSN, al miglioramento della qualità dei servizi e all'appropriatezza delle prestazioni.

Il livello di finanziamento del SSN a cui concorre lo Stato è stato fissato, all'art. 1, in: 109.928.000.000 euro per il 2014; 112.062.000.000 euro per il 2015; 115.444.000.000 euro per il 2016.

Legge di stabilità 2015

La legge di stabilità per il 2015 (legge n. 190/2014  ) ha dato attuazione a molte disposizioni contenute nel Patto, e, al comma 556, ha confermato il livello di finanziamento per il biennio 2015-2016 come definito dal Patto della salute. Contestualmente, la legge di stabilità 2015 ha anche stabilito che l'ammontare delle risorse destinate alla sanità poteva essere rideterminato in base al contributo aggiuntivo dovuto dalle regioni alla finanza pubblica per ciascuno degli anni dal 2015 al 2018.

La stessa legge di stabilità 2015 ha inoltre previsto che gli ambiti di spesa da cui attingere le risorse necessarie all'ammontare del contributo aggiuntivo avrebbero dovuto essere individuati entro il 31 gennaio 2015 con una Intesa in sede di Conferenza Stato-regioni. L'Intesa, poi sancita il 26 febbraio 2015  , ha quindi previsto, al punto E), la riduzione delle risorse destinate al finanziamento del settore sanitario per 2.352 milioni di euro (di cui 2.000 a carico delle Regioni a statuto ordinario; 352 milioni di euro, a carico delle autonomie speciali).

Il Documento di economia e finanza 2015 ha confermato i contenuti dell'Intesa del 26 febbraio 2015 e ha chiarito che la riduzione operata sul livello di finanziamento statale al SSN, pari a 2.352 milioni di euro, decorre dal 2015 ed  è una misura a carattere permanente. Il nuovo livello di finanziamento del SSN è stato pertanto rideterminato in:

  • 109,7 miliardi per il 2015;
  • 113,1 miliardi per il 2016.

L'Intesa del 2 luglio 2015   ha successivamente individuato gli ambiti sui quali operare un efficientamento della spesa sanitaria con conseguente rideterminazione del livello del finanziamento del SSN. Successivamente, il decreto-legge n. 78/2015 (L. 140/2015)  , recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali, all'art. 9-septies, ha confermato la riduzione del livello del finanziamento del SSN pari a 2.352 milioni di euro come taglio di spese correnti di natura permanente.

Pertanto, per il 2015, in base all'intesa del 23 dicembre 2015  , il livello di finanziamento del SSN è stato complessivamente pari a 109.715 milioni di euro.

La cifra, partendo dal fabbisogno individuato dalla legge di stabilità per il 2015 pari a 112.062 milioni di euro, ha tenuto conto sia della riduzione di 2.352 milioni di euro disposta a regime per la spesa sanitaria corrente, sia dell'incremento di 5 milioni per il finanziamento aggiuntivo dello screening neonatale a decorrere dal 2015, misure entrambe disposte dalla medesima legge di stabilità per il 2015.

 Legge di stabilità 2016

La legge di stabilità 2016 (art. 1, co. 568, legge 208/2015  ) ha ridefinito, per il 2016, il livello del fabbisogno sanitario in 111.000 milioni di euro e ha richiesto, per il biennio 2017-2018,  alle Regioni e Province autonome (art. 1, comma 680, legge 208/2015  ), un contributo di finanza pubblica per una quota-parte pari a 3.980 milioni di euro per il 2017 (di cui 480 a carico delle Autonomie speciali) e 5.480 milioni (di cui sempre 480 milioni a carico delle Autonomie speciali) a decorrere dal 2018.

L'Intesa dell'11 febbraio 2016    ha poi provveduto a rideterminare il livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale al valore di 113.063 milioni di euro per l'anno 2017 e 114.998 per l'anno 2018. Contestualmente, l'Intesa del febbraio 2016 ha anche previsto che il Governo e le autonomie speciali si impegnassero a sottoscrivere, entro il successivo 15 marzo 2016, specifiche Intese dirette a definire il contributo di propria spettanza.

Legge di bilancio 2017

Successivamente, la legge di bilancio 2017 (legge 232/2016  ), all'articolo 1, commi 392-394, ha ancora rideterminato, in diminuzione, il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, portato a 113.000 milioni di euro per il 2017 e a 114.000 milioni di euro per il 2018. Per il 2019 il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale è stato fissato in 115.000 milioni di euro.

Come chiarito dal comma 394 della legge di bilancio 2017, le autonomie speciali avrebbero dovuto assicurare gli effetti finanziari risultanti dalla rideterminazione del livello di finanziamento mediante la sottoscrizioni di singoli Accordi con lo Stato, da stipularsi entro il 31 gennaio 2017, ma, come sottolineato da un comunicato del Ministero della salute   le Regioni a statuto speciale "avendo scelto di non chiudere tali accordi e di ricorrere alla Corte costituzionale avverso le disposizioni della legge di stabilità, hanno di fatto determinato un supplemento di manovra a carico delle regioni ordinarie". Conseguentemente, il decreto MEF 5 giugno 2017   ha ridotto di 423 milioni di euro il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato  per il 2017; a decorrere dal 2018, il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato è stato invece ridotto di 604 milioni di euro.

Pertanto il fabbisogno sanitario nazionale standard per il biennio 2017-2018 è stato così rideterminato:

  • per il 2017 in 112.577 milioni di euro;
  • per il 2018 in 113.396 milioni di euro

Legge di bilancio 2018

In ultimo, la legge di bilancio 2018 (legge 205/2017  ) all'art.1, comma 435,  ha disposto un incremento del livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard destinato a incrementare i Fondi contrattuali per il trattamento economico accessorio della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria. Gli importi dell'incremento sono pari a 30 milioni nel 2019, 35 milioni nel 2020, 40 milioni nel 2021, 43 milioni nel 2022, 55 milioni nel 2023, 68 milioni nel 2024, 80 milioni nel 2025 e 86 milioni di euro a decorrere dal 2026.

Incidenza spesa sanitaria sul PIL

Per quanto riguarda l'incidenza della spesa sanitaria sul PIL, la Corte dei Conti (Corte dei conti, Relazione sulla gestione finanziaria degli Enti locali: Esercizio 2015  , giugno 2017) rileva che "la spesa sanitaria mostra di avere raggiunto un livello di sostenibilità nell'ambito del quadro finanziario e macroeconomico dato: l'incidenza sul Pil, pari al 6,7% nel 2016, è stimata, dal DEF 2017, in progressiva riduzione nel prossimo triennio, fino a raggiungere il 6,4% del Pil nel 2020; già ora, in ambito europeo, la quota di spesa sanitaria italiana in termini di Pil si rivela superiore solo a quella di Polonia, Spagna, Grecia e Portogallo, mentre è la più bassa tra le maggiori economie dell'area euro, risultando inferiore di quasi due punti percentuali a quella di Francia (nel 2015, 8,6% del Pil) e di quasi tre punti percentuali a quella di Germania (nel 2015, 9,4%). Nel 2016, la spesa pro capite sanitaria italiana è stata pari a 1.858 euro, in aumento dell'1,3% rispetto al precedente anno, ma comunque inferiore al livello del 2010 (1.866 euro), mentre quella del 2015, pari a 1.834 euro, risulta inferiore di circa il 35% alla spesa pro capite francese (2.840 euro) 304 e di quasi il 50% a quella tedesca (3.511 euro)".

Manovre di finanza pubblica in ambito sanitario nel periodo compreso tra il 2010 e il 2017 e Serie storica finanziamento SSN 2000-2019

 

Per quanto riguarda un panorama puntuale delle manovre di finanza pubblica in ambito sanitario nel periodo compreso tra il 2010 e il 2017, si rinvia al testo dell'audizione "Le manovre di finanza pubblica a carico delle regioni e degli enti locali"   (febbraio 2018) resa  dai rappresentanti della Ragioneria dello Stato alla Commissione per l'attuazione del federalismo fiscale e alla Tabella dei Finanziamenti SSN serie storica 2000-2019   a cura della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome - Settore Sanità e Politiche Sociali.

Per ulteriori approfondimenti vedi anche Le fonti del finanziamento del Servizio sanitario nazionale  .