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Istruzione

La XVII legislatura è stata caratterizzata da una intensa attività legislativa relativa al settore dell'istruzione.

Per l'università, l'azione legislativa è stata indirizzata ad elevare le facoltà assunzionali di professori e ricercatori, che sono tornate, per il sistema nel suo complesso, al 100% dal 2018. Si è ora in attesa del DPCM che deve disciplinare, per il triennio 2018-2020, la misura delle assunzioni possibili per ciascun ateneo.

Ulteriori novità hanno riguardato le modalità per il conseguimento dell'abilitazione scientifica nazionale – che è diventata "a sportello" - e il trattamento stipendiale di professori e ricercatori che, dal 2020, tornerà ad essere biennale. Al contempo, è stato previsto un meccanismo di parziale compensazione del blocco degli scatti stipendiali relativo al periodo 2011-2015.

Inoltre, si è registrato un incremento del 9,3% del Fondo per il finanziamento ordinario (FFO) - destinandone una quota sempre crescente alla valorizzazione della qualità dell'offerta didattica, della ricerca, delle sedi – ed è stato ridisciplinato il costo standard per studente, sulla cui base è annualmente ripartita una percentuale del FFO.

Gli interventi per il diritto allo studio hanno registrato, in particolare, un incremento del 57,0% del Fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio e l'esonero o la graduazione dei contributi universitari a favore degli studenti in maggiore difficoltà economica.

E' stata, inoltre, ridisciplinata l'istituzione dei corsi di dottorato di ricerca ed è stato elevato, dal 2018, l'importo della relativa borsa di studio.

Per le Istituzioni AFAM gli interventi hanno riguardato, in particolare, il conferimento di incarichi di insegnamento, lo stanziamento di risorse per superare il precariato, l'avvio di un processo di graduale statizzazione delle Accademie di belle arti non statali e degli Istituti superiori di studi musicali non statali.

 

Per la scuola, gli interventi per i docenti hanno riguardato, in particolare, nuove assunzioni, volte anche ad assorbire il precariato storico, e le modalità di attribuzione dell'incarico, affidata al dirigente scolastico.

Per quanto riguarda il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, la novità principale è consistita nella diminuzione della dotazione organica. Si è ora in attesa di una modifica dei criteri di riparto dell'organico, al fine di tenere conto della presenza di studenti con disabilità certificata e del genere degli stessi.

Infine, per i dirigenti scolastici le principali novità hanno riguardato la procedura per il reclutamento, i compiti e il procedimento di valutazione, le risorse per la retribuzione.

Per gli studenti, gli interventi sono stati finalizzati, fra l'altro, a prevenire e contrastare la dispersione scolastica, a garantire il diritto allo studio, a rafforzare il collegamento con il mondo del lavoro – in particolare, introducendo l'obbligatorietà dell'alternanza scuola-lavoro – e ad ampliare l'offerta formativa.

Altri interventi hanno riguardato l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità e le modalità di svolgimento dell'esame conclusivo del primo ciclo e dell'esame di Stato.

E' stato, poi, istituito il Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni.

L'edilizia scolastica ha rappresentato un filone di grande rilevanza: in particolare, sono stati ridefiniti gli strumenti di governance, è stata introdotta una programmazione unica triennale e sono state attivate numerose nuove linee di finanziamento. Dall'indagine conoscitiva svolta dalla VII Commissione della Camera è emerso che il totale delle risorse a ciò destinate nel periodo 2014-2017 è stato pari a 9 miliardi e 573 milioni di euro. Ma, il documento conclusivo  evidenzia che è opportuno rafforzare una programmazione strutturata sul piano sia finanziario, sia degli interventi materiali.