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Giustizia

Il settore della giustizia è stato, negli ultimi anni, oggetto di una intensa azione legislativa che ha cercato di fare fronte ad una serie di importanti criticità sistematiche, tra le quali quella  del sovraffollamento carcerario. Le prime risposte hanno rivestito carattere di urgenza, con provvedimenti volti ad ampliare il ricorso alle misure alternative alla detenzione, a circoscrivere l'applicabilità della custodia cautelare in carcere ed a ridurre l'area delle condotte penalmente rilevanti. Per altro verso si è proceduto con una più organica riforma del sistema delle pene e del sistema penale ed in particolare con la delega al governo per una articolata depenalizzazione. Il medesimo filo conduttore è rintracciabile nelle disposizioni volte a delegare il Governo per una riforma dell'ordinamento penitenziario e, più in generale, dell'esecuzione della pena, la cui attuazione non è ancora stata completata.

Alle politiche tese a deflazionare il carico giudiziario penale si contrappone un filone di interventi normativi concretizzatosi sia nell'accrescimento della severità nel trattamento di alcuni reati, sia nell'introduzione di nuove fattispecie di reato, legate alla volontà di rispondere ad esigenze scaturite da nuove emergenze criminali.

In materia di contrasto alla criminalità organizzata il principale provvedimento della legislatura è la riforma del Codice antimafia, tra i cui numerosi interventi vi è l'ampliamento dei destinatari delle misure di prevenzione personali e patrimoniali.

 Ampio spazio di discussione hanno avuto le tematiche legate alla prevenzione e repressione dei fenomeni di corruzione: è stato inasprito il quadro sanzionatorio e sono stati riformulati alcuni reati, come quelli che puniscono il falso in bilancio,  che torna ad essere un reato penale per tutte le imprese.

L'introduzione di nuove fattispecie di reato è legata altresì all'innalzamento della minaccia terroristica che ha determinato il Parlamento ad adottare provvedimenti di prevenzione e contrasto del terrorismo internazionale.

Diversi provvedimenti normativi sono stati inoltre adottati con finalità di contrastare l'acuirsi del fenomeno della violenza contro le donne.   Tali interventi possono iscriversi, più in generale, nel filone delle misure volte a proteggere le vittime dei reati, ampliandone le tutele in ambito processuale e sostenendole dal punto di vista economico.

Nonostante la molteplicità degli interventi normativi nel settore della giustizia, un filo conduttore tra gli stessi sembra comunque poter essere ravvisato nel tentativo di recupero di efficienza del sistema, quale condizione essenziale per una miglior tutela dei diritti e delle garanzie che il processo implica. Un terreno di prova di tale obiettivo può essere ravvisato nella riforma del processo penale. Ha, altresì, inciso sulla disciplina del processo il recepimento di diverse direttive in materia di cooperazione giudiziaria europea.

Una delle più importanti criticità del sistema sotto il profilo dell'efficienza è rappresentato tuttavia dalla giustizia civile che per questa ragione è stata interessata da una intensa attività di revisione. Sempre nell'ottica del potenziamento dell'efficienza diversi sforzi sono stati effettuati nella direzione della semplificazione ed efficientamento delle procedure concorsuali, con l'approvazione di una riforma organica delle discipline della crisi di impresa e dell'insolvenza, tramite una delega ancora in corso di attuazione.

Sul versante dei diritti civili e del diritto di famiglia è stata approvata la legge che regolamenta le unioni civili tra persone dello stesso sesso e le convivenze di fatto, nonché la disciplina del c.d. divorzio breve. Infine un ulteriore filone di intervento può essere individuato nelle politiche di tutela dei minori, caratterizzate dall'obiettivo di superare ogni residua distinzione presente nell'ordinamento tra figli legittimi e figli naturali e dalla ridefinizione di specifiche tutele per i minori stessi.