L'adozione di misure per la riorganizzazione della pubblica amministrazione ha rappresentato il filo conduttore degli interventi normativi degli ultimi anni. Dopo una consultazione pubblica promossa il 30 aprile 2014 sui punti prioritari della riforma della p.a si è giunti all'adozione di una legge quadro che ha delegato il Governo all'adozione di provvedimenti vertenti su ampi settori dell'amministrazione e sulla disciplina del procedimento amministrativo.
Obiettivi principali della legge di riforma sono stati quelli di riorganizzare l'amministrazione statale nel suo complesso, proseguire e migliorare l'opera di digitalizzazione della p.a., riordinare gli strumenti di semplificazione dei procedimenti amministrativi, elaborare testi unici delle disposizioni in materie oggetto di stratificazioni normative.
I provvedimenti di riforma hanno quindi inciso su diversi settori: conferenza di servizi, SCIA, diritto di accesso, digitalizzazione e trasparenza nella p.a., licenziamento disciplinare, dirigenza sanitaria, ordinamento delle forze di polizia, società partecipate, autorità portuali, enti di ricerca, Comitato italiano paralimpico, Camere di commercio, giustizia contabile. In taluni casi sono seguiti decreti legislativi correttivi ed integrativi, anche al fine di tenere conto della pronuncia della Corte costituzionale con cui è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale di alcune disposizioni della delega che non prevedevano l'intesa quale forma di raccordo con le Regioni.
Al contempo, la valutazione dei dipendenti pubblici ha rappresentato uno dei principali filoni di intervento, in attuazione della quale è stata oggetto di riordino la disciplina in materia di misurazione e valutazione della performance e gli strumenti di valorizzazione del merito.
La trasparenza delle pubbliche amministrazioni ha rappresentato un'altra linea direttrice dell'azione di intervento degli anni più recenti: sono state, in particolare, oggetto di riordino e rafforzamento le prescrizioni in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni relative ai titolari di incarichi di amministrazione, di incarichi dirigenziali nonché di collaborazione o consulenza nelle p.a. E' stato altresì introdotto nell'ordinamento l'istituto del c.d. accesso generalizzato o libero ai documenti delle pubbliche amministrazioni - sul modello del Freedom of Information Act FOIA statunitense - basato sulla possibilità di chiunque di accedere alle informazioni detenute dalle autorità pubbliche, ad esclusione di un elenco tassativo di atti sottoposti a regime di riservatezza.
Il Parlamento è altresì intervenuto con una serie di disposizioni che hanno modificato, rispetto a taluni profili, la disciplina della dirigenza pubblica quali le modalità di accesso, i limiti al trattamento economico, le condizioni per il conferimento degli incarichi, il sistema delle scuole di formazione pubblica della dirigenza. In attuazione della normativa anticorruzione è stata oggetto di riordino la disciplina in materia di inconferibilità ed incompatibilità degli incarichi.
Per quanto concerne il pubblico impiego, le principali misure adottate riguardano il contenimento delle spese di personale, la stabilizzazione dei precari, le modalità di accesso alla pubblica amministrazione.
Al fine di consolidare le misure di razionalizzazione e di contenimento delle spese di personale è stata disposta, a più riprese, la proroga di varie disposizioni volte a limitare la crescita dei trattamenti economici, anche accessori, del personale (cd. blocco della contrattazione). Solo con la legge di bilancio per il 2018 (legge n.205/2017) si è arrivati al superamento del blocco della contrattazione, con lo stanziamento delle somme necessarie a far fronte alla ripresa della dinamica stipendiale nel pubblico impiego. Ad oggi risultano rinnovati i CCNL dei comparti Funzioni centrali e Funzioni locali (sottoscritti, rispettivamente, il 12 e il 21 febbraio 2018), mentre sono in corso le trattative nei restanti due comparti (comparto Istruzione e ricerca e comparto Sanità).
Specifiche misure hanno riguardato le dotazioni organiche della P.A., con particolare riguardo alla limitazione del turn over.
Al fine di contenere il ricorso a forme contrattuali flessibili il legislatore ha introdotto criteri più stringenti per la stipula dei contratti a termine da parte delle pubbliche amministrazioni.
Per consentire il progressivo riassorbimento del precariato, sono state previste specifiche procedure di stabilizzazione e l'espletamento di procedure concorsuali riservate. Per quanto concerne le modalità di accesso alla pubblica amministrazione, il legislatore ha prorogato (a più riprese) la validità delle graduatorie concorsuali, ha promosso il progressivo assorbimento dei vincitori di concorso e, soprattutto, ha previsto un concorso pubblico unico (organizzato dal Dipartimento della funzione pubblica) per il reclutamento di figure professionali comuni a tutte le P.A.
Infine, è stata ridefinita la disciplina della responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti, con l'obiettivo di accelerare e rendere effettivo l'esercizio dell'azione disciplinare, soprattutto in relazione ai casi di falsa attestazione della presenza in servizio.