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Ambiente e gestione del territorio

L'Unione europea pone le politiche ambientali al centro di una strategia di sviluppo basata sulla sostenibilità e sull'uso efficiente delle risorse. Nella XVII legislatura, il Parlamento ha avuto modo di dibattere di tali tematiche sia in occasione dell'esame di diversi provvedimenti normativi, adottati anche in recepimento della normativa europea, sia nello svolgimento di attività conoscitiva e di indirizzo e controllo.

Del rafforzamento dell'impegno politico verso lo sviluppo sostenibile globale e della transizione verso la green economy si è discusso nel quadro delle politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici  , la cui rilevanza è stata sottolineata in diverse occasioni, anche in vista e in attuazione dell'Accordo di Parigi. 

La materia della gestione e dello smaltimento dei rifiuti è stata maggiormente interessata da modifiche che hanno riguardato, tra l'altro, l'incenerimento, le discariche abusive, i materiali da scavo, la tracciabilità (SISTRI), gli imballaggi (nel cui ambito sono incluse le norme riguardanti le buste di plastica). Per quanto riguarda i rifiuti, prosegue  a livello europeo il dibattito per promuovere la transizione verso un'economia circolare in cui si riduce progressivamente la quantità di risorse, materie ed energie impiegate nei processi produttivi.

Le norme approvate nel corso della legislatura in materia ambientale hanno riguardato, inoltre, molteplici ambiti.

Sono state adottate, infatti, varie norme in materia di tutela delle acque e adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione, anche al fine di superare le censure nell'ambito di procedure di infrazione europee.

In materia di bonifiche dei siti inquinati, le norme adottate sono state per lo più finalizzate a favorire ed accelerare i processi di bonifica e di riqualificazione delle aree contaminate.

Nell'ambito delle valutazioni e dei controlli ambientali, da un lato, è stata modificata la disciplina sulla valutazione di impatto ambientale (VIA) e, dall'altro, è stato istituito il Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente, di cui fanno parte l'Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e le agenzie regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano per la protezione dell'ambiente, al fine di assicurare omogeneità ed efficacia all'esercizio dell'azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell'ambiente.

La tutela dagli inquinamenti ha interessato non solo le modifiche alla disciplina in materia di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera, ma anche l'inquinamento acustico laddove la finalità perseguita è stata quella di assicurare la completa armonizzazione della normativa nazionale con quella europea.

Tra gli interventi più significativi trova spazio la riforma degli ecoreati, che interviene sui beni giuridici fondamentali della tutela dell'ambiente e introduce nuove figure delittuose.

Tra le questioni più rilevanti su cui si è focalizzato il dibattito parlamentare rientrano, da un lato, il contenimento del consumo di suolo e, dall'altro, la riforma della legge quadro sulle aree protette. I relativi progetti di legge non sono però pervenuti alla definitiva approvazione.

Nel corso della legislatura, le politiche in materia di tutela dell'ambiente e di assetto del territorio sono state contraddistinte da molti interventi emergenziali a fronte di eventi sismici, dissesti idrogeologici, eccezionali eventi meteorologici, e più in generale emergenze di carattere ambientale. In tale ambito, rientrano le norme adottate per fronteggiare la situazione di criticità nella gestione dei rifiuti in Campania, Lazio, Calabria e Sicilia, nonché l'emergenza ambientale nell'area di Taranto che è collegata alle vicende che hanno interessato lo stabilimento dell'ILVA.

Sono state adottate specifiche misure per fronteggiare l'emergenza a seguito degli eventi sismici che, a partire dal 24 agosto 2016, hanno colpito i territori dell'Italia centrale (regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo).Sono state, altresì, adottate ulteriori disposizioni per fronteggiare le situazioni di emergenza conseguenti ad eventi verificatisi negli anni passati; rientrano in tali misure quelle destinate ai territori colpiti dai terremoti in Abruzzo (aprile 2009) e in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto (maggio 2012).

In considerazione del notevole impatto delle situazioni di emergenza sull'assetto del territorio, nel dibattito parlamentare è stata ribadita la necessità di rafforzare la prevenzione e gli interventi per la messa in sicurezza e la difesa del suolo. Per le finalità di contrasto al dissesto idrogeologico, le numerose disposizioni  adottate hanno interessato la disciplina della governance, la pianificazione e la gestione degli interventi, nonché le risorse finanziarie.
È stato, infine, approvato il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile.