Nel corso della XVII legislatura, la legge di stabilità 2016 ha disegnato una serie di interventi per il contrasto alla povertà e ha previsto uno o più provvedimenti legislativi di riordino della normativa in materia di strumenti e trattamenti, indennità, integrazioni di reddito e assegni di natura assistenziale o comunque sottoposti alla prova dei mezzi, finalizzati all'introduzione di un'unica misura nazionale di contrasto alla povertà, correlata alla differenza tra il reddito familiare del beneficiario e la soglia di povertà assoluta. Conseguentemente, il Governo ha presentato al Parlamento il disegno di legge Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali collegato alla stabilità 2016 (C. 3594), divenuto, dopo l'approvazione, Legge 15 marzo 2017, n. 33 (in GU n. 70/2017). In ultimo, il D. Lgs. 15 settembre 2017, n. 147 ha istituito, a decorrere dal 1° gennaio 2018, il Reddito di inclusione (ReI), quale misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale. Il ReI, misura condizionata alla prova dei mezzi, è articolato in un beneficio economico e in una componente di servizi alla persona, ovvero all'adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. Dal 1° gennaio 2018, il REI ha sostituito il SIA (Sostegno per l'inclusione attiva) e l'ASDI (Assegno di disoccupazione).