area tematica
Welfare

 

L'area del welfare comprende i provvedimenti e le misure riconducibili sia al settore della sanità che a quello della famiglia, dell'infanzia e delle politiche sociali. In linea generale, le politiche in materia sanitaria sono finalizzate a garantire la tutela della salute delle popolazioni, assicurando, al contempo, il governo della spesa in tale ambito.

All'avvio della XIX legislatura, nel corso dell'audizione presso le competenti commissioni parlamentari, il Ministro della salute Orazio Schillaci ha esposto le fondamentali linee programmatiche del suo dicastero, individuando tra gli obiettivi  prioritari da perseguire, quelli relativi:

  • alla riorganizzazione ed al potenziamento della medicina territoriale con l'attuazione del Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale, di cui al decreto n. 77 del 23 maggio 2022;
  • alla riorganizzazione dell'assistenza ospedaliera (di cui al D.M. n.70 del 2015);
  • alla riorganizzazione dei processi di gestione delle liste d'attesa dei ricoveri programmati;
  • alle iniziative di prevenzione riguardanti l'adozione del Piano nazionale di prevenzione vaccinale, del Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023, e del Piano nazionale oncologico;
  • all'adozione di una serie di misure per far fronte all'emergenza del personale sanitario;
  • al rafforzamento ed al finanziamento della ricerca sanitaria;
  • al potenziamento della digitalizzazione in ambito sanitario;

 In tema di tutela della salute, nella corrente legislatura, è stato avviato l'esame di alcune proposte di legge da parte della XII Commissione affari sociali della Camera. Si tratta, in particolare,

  • della proposta di legge A.C. 218 (Interventi per la prevenzione e la lotta contro il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), il papilloma virus umano (HPV) e le infezioni e malattie a trasmissione sessuale), finalizzata a revisionare ed aggiornare la disciplina in materia di prevenzione e lotta contro la sindrome da immunodeficienza acquisita, contenuta nella legge n. 135 del 1990;
  • della proposta di legge A.C. 622 (Disposizioni concernenti la definizione di un programma diagnostico per l'individuazione del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica) che ha la finalità di definire un programma di salute pubblica di diagnosi tramite screening destinato alla popolazione in età infantile e adolescenziale, per identificare i soggetti a rischio sviluppo di diabete di tipo 1 o di celiachia;
  • delle proposte di legge A.C. nn. 384, 446 e 459, dirette ad istituire e disciplinare una Commissione parlamentare (bicamerale) di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus SARS-CoV-2.

Inoltre la legge di bilancio per il 2023 (L. n. 197/2022) ha stanziato specifiche risorse per lo screening del diabete nella popolazione pediatrica e per lo sviluppo di nuove tecnologie antitumorali.

Quanto alle misure adottate nel corso della XVIII legislatura, va ricordato, in primo luogo, che nella sua prima parte, il 18 dicembre 2019 è stata raggiunta l'intesa sul Patto per la Salute 2019-2021,  che ha fissato, per il triennio di riferimento, il perimetro del concorso finanziario dello Stato al sistema salute.  Il Patto affronta diversi temi tra i quali il fabbisogno del Servizio sanitario nazionale e di quelli regionali, la garanzia dei livelli essenziali di assistenza, le risorse umane, la mobilità sanitaria, la governance farmaceutica e dei dispositivi medici, la prevenzione, la revisione della disciplina del ticket e delle esenzioni. In relazione a tale ultimo aspetto la  legge di bilancio 2020 (commi 446-448, articolo 1, L. 160/2019) ha disposto l'abolizione, a decorrere dal 1° settembre 2020, della quota di compartecipazione al costo in misura fissa per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale (cd. superticket), in attesa della revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria.

Sono poi state approvate diverse leggi in tema di tutela della salute. La Legge n. 29/2019 ha  istituito e disciplinato la Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza  per una serie di finalità, tra le quali, quelle del coordinamento dei dati regionali, della prevenzione, diagnosi e programmazione sanitaria, di studio e ricerca e di monitoraggio dei fattori di rischio;  la legge n. 10/2020 , detta norme dirette a consentire ed a disciplinare la disposizione del proprio corpo post-mortem  a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica. La legge n. 116/2021 recante Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici,  è diretta a favorire ed a disciplinare la dotazione e l'utilizzo dei defibrillatori in diversi luoghi e situazioni, anche da parte di soggetti non specificamente formati. E' stata  poi approvata la legge n. 175/2021 recante disposizioni dirette a garantire la cura delle malattie rare ed il sostegno alla ricerca ed alla produzione di farmaci orfani finalizzati alla terapia delle medesime malattie. La legge n. 62/2022 promuove poi la trasparenza dei dati d'interesse pubblico riguardanti le transazioni finanziarie e le relazioni d'interesse intercorrenti tra le imprese e i soggetti operanti nel settore della salute

Sono state adottate numerose misure per fronteggiare la grave carenza di personale del Servizio sanitario nazionale.

In attuazione della riforma prevista nell'ambito del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza(PNRR) è stata approvata la Legge 3 agosto 2022, n. 129, che reca la delega al Governo per il riordino della disciplina degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS). Sulla gestione del Servizio sanitario della regione Calabria sono intervenuti, in successione temporale, due decreti legge, il D.L. n. 35/2019 (L. n. 60/2019) e, allo scadere degli effetti di quest'ultimo, il D.L. n. 150/2020 (L. n. 181/2020).

  Va infine ricordata la legge n. 29/2022 che ha disposto la conversione del decreto legge n.9/2022 , recante  misure urgenti finalizzate all'eradicazione dalla peste suina africana (PSA) nei cinghiali e per prevenirne l'introduzione nei suini da allevamento.

A partire dal febbraio del 2020  l'attività parlamentare si è per lo più concentrata ad esaminare i diversi provvedimenti emergenziali adottati per far fronte alle conseguenze sanitarie, sociali ed economiche della pandemia da Covid-19.

Il quadro normativo del finanziamento del fabbisogno sanitario precedente all'emergenza da COVID-19 del 2020, era stato fissato dalla legge di bilancio 2019 (L. n. 145 del 2018, art. 1, co. 514-516) per il triennio 2019-2021 in 114.439 milioni di euro nel 2019, prevedendo un incremento di 2.000 milioni per il 2020 e di ulteriori 1.500 milioni per il 2021. A seguito della pandemia da COVID-19, il riparto delle risorse statali per la sanità nel 2020 è stato effettuato già nel mese di maggio per un ammontare complessivo di 117.407,2 milioni. Ulteriori incrementi sono stati definiti con atti normativi successivi. Da ultimo, la legge di Bilancio 2022 (L. n. 234/2021, art. 1, co. 258) ha fissato il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard a cui concorre lo Stato in 124.061 milioni di euro per l'anno 2022, 126.061 milioni per il 2023 e 128.061 milioni per il 2024.

Per l'esame delle diverse delle misure adottate per gestire l'emergenza sanitaria, si fa rinvio all'area l'emergenza Covid 19.

In questa sede può ricordarsi che la legge di bilancio 2021 (L. n. 178/2020) ha previsto una serie di misure dirette nel complesso ad un rafforzamento del Servizio sanitario nazionale, anche ai fini di un contrasto più efficace all'emergenza epidemiologica da Covid-19, sia mediante incrementi di risorse economiche,  materiali e strumentali, che con disposizioni relative all'impiego del personale sanitario. Anche la legge di bilancio 2022 (Legge n. 234/2021) ha proseguito in questo percorso di rafforzamento disponendo in tema di reclutamento di specializzandi, stabilizzazione dei precari e rafforzamento dell'assistenza territoriale, nonché incrementando di 1.850 milioni di euro per l'anno 2022 il Fondo per l'acquisto dei vaccini anti SARS-COV-2 e dei farmaci per la cura dei pazienti affetti da COVID-19.

In tema di politiche per la non autosufficienza e disabilità  l'avvio della XIX legislatura è stato caratterizzato dall'approvazione da parte del Parlamento del disegno di legge (A.C. 977) che reca e disciplina alcune deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Viene delineata in tale ambito una riforma articolata e complessiva, volta ad attuare alcune norme della legge di bilancio 2022 (L. n. 234/2021, art. 1, commi 159-171) e, con specifico riferimento alla categoria degli anziani non autosufficienti, a realizzare uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che fissa al primo trimestre 2023 il traguardo per l'adozione della legge delega, e al primo trimestre 2024 il traguardo per l'approvazione dei decreti legislativi delegati.

Il provvedimento muove dal riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio e dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Grazie a tale semplificazione e all'istituzione dei "punti unici di accesso" (PUA) diffusi sul territorio, si potrà effettuare, in una sede unica, una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un "progetto assistenziale individualizzato" (PAI) che indicherà tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali necessarie per la persona anziana. Ulteriori elementi di rilievo sono la definizione di una specifica governance nazionale delle politiche in favore della popolazione anziana, con il compito di coordinare gli interventi; la promozione di misure a favore dell'invecchiamento attivo e dell'inclusione sociale, anche sostenendo il cosiddetto "turismo lento"; la promozione di nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane e di coabitazione intergenerazionale, anche nell'ambito di case-famiglia e condomini solidali, aperti ai familiari, ai volontari e ai prestatori di servizi sanitari, sociali e sociosanitari integrativi; la promozione d'interventi per la prevenzione della fragilità delle persone anziane; l'integrazione degli istituti dell'assistenza domiciliare integrata (ADI) e del servizio di assistenza domiciliare (SAD); il riconoscimento del diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice; la previsione d'interventi a favore dei caregiver familiari.

Nel corso della XVIII legislatura va ricordato che una misura di riordino e razionalizzazione è stata avviata con l'istituzione da parte della legge di bilancio 2020, di un fondo a carattere strutturale denominato "Fondo per la disabilità e la non autosufficienza", con una dotazione di 29 milioni di euro per il 2020, di 200 milioni di euro per il 2021 e di 300 milioni di euro annui a decorrere dal 2022. Le risorse del Fondo sono indirizzate all'attuazione di interventi a favore della disabilità, finalizzati al riordino e alla sistematizzazione delle politiche di sostegno in materia. Contestualmente sono stati confermati gli stanziamenti operati dalla legge di bilancio 2019, che aveva incrementato e reso strutturali i fondi  finanziati annualmente per le politiche sociali, la non autosufficienza, la famiglia e le politiche dedicate all'infanzia e ai giovani e  sono stati inoltre incrementati il Fondo dedicato ai caregiver, e il Fondo Dopo di noi.

La legge di bilancio per il 2021 ha poi istituito un Fondo per la copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico delle attività di cura a carattere non professionale del cd. caregiver (prestatore di cure) familiare, con una dotazione nel triennio di programmazione 2021-2023 di 30 milioni di euro per ciascun anno. Preme poi ricordare, l'istituzione di nuovi fondi fra i quali quelli dedicati alla mobilità delle persone disabili e all'inclusione delle persone sorde o con ipoacusia, finanziati anche per il 2021.

Tra le misure rilevanti contenute nella legge di bilancio 2022 (legge n. 234 del 2021) va ricordata, ai commi da 159 a 171, la prima definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS), e la qualificazione degli ambiti territoriali sociali (ATS) quale sede necessaria in cui programmare, coordinare, realizzare e gestire gli interventi, i servizi e le attività utili al raggiungimento dei LEPS nonché a garantire la programmazione, il coordinamento e la realizzazione dell'offerta integrata dei LEPS sul territorio. L'attuazione degli interventi, insieme all'adozione dei necessari atti di programmazione integrata, non è però stata definita nel dettaglio rimandandone la definizione a linee guida da approvare, con intesa, in sede di Conferenza Unificata.

Vanno infine ricordate le disposizioni contenute nel decreto legge n.4 del 2019 (convertito dalla legge n.26/2019), istitutivo del Reddito e della Pensione di cittadinanza, che ha assorbito il Reddito di Inclusione (ReI), la misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale, che, a decorrere dal mese di aprile 2019 non è più riconosciuta, né rinnovata.

Per quanto riguarda l'adozione dei  provvedimenti emergenziali diretti a gestire le conseguenze economiche e sociali prodotti dalle chiusure e dalle misure restrittive adottate per fronteggiare l'epidemia da Covid-19, si fa rinvio alla trattazione contenuta nella citata area l'emergenza Covid 19.

In tema di politiche sociali e per la famiglia,nel corso della XVIII legislatura, numerose disposizioni sono state introdotte dalla legge di bilancio 2020 (legge n. 160/2019) che, in primo luogo, ha istituito il "Fondo assegno universale e servizi alla famiglia", nel quale, dal 2021, sono state trasferite le risorse dedicate all'erogazione dell'assegno di natalità (c.d. bonus bebè) e del Bonus asilo nido.

E' stata inoltre approvata la legge 1 aprile 2021, n. 46 , recante una Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale  che ha impegnato il Governo ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento, uno o più decreti legislativi volti a riordinare, semplificare e potenziare, anche in via progressiva, le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale. La delega è stata attuata con il D. Lgs. 21 dicembre 2021, n. 230. La legge n. 32/2022 recante "Deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia" c.d. Family act , incide su materie e ambiti diversi, quali il sostegno all'occupazione femminile, l'importanza del valore sociale delle attività educative e di apprendimento formale e non formale dei figli, il sostegno dell'autonomia finanziaria dei giovani attraverso detrazioni e agevolazioni per spese documentate per la locazione di abitazioni per figli maggiorenni iscritti a corsi universitari e in favore di giovani coppie (meno di trentacinque anni), misure organizzative, di comunicazione e di semplificazione che favoriscano l'accesso delle famiglie ai servizi offerti e l'individuazione dei medesimi.

 

 

 
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