L'area del welfare comprende i provvedimenti e le misure riconducibili sia al settore della sanità che a quello della famiglia, dell'infanzia e delle politiche sociali. In linea generale, le politiche in materia sanitaria sono finalizzate a garantire la tutela della salute delle popolazioni, assicurando, al contempo, il governo della spesa in tale ambito.
All'avvio della XIX legislatura, nel corso dell'audizione presso le competenti commissioni parlamentari, il Ministro della salute Orazio Schillaci ha esposto le fondamentali linee programmatiche del suo dicastero, individuando tra gli obiettivi prioritari da perseguire, quelli relativi:
In tema di tutela della salute, nella corrente legislatura, sono stati approvati alcuni provvedimenti significativi, tra i quali è opportuno ricordare la L. n. 130/2023 ( A.C. 622), recante disposizioni concernenti la definizione di un programma diagnostico per l'individuazione del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica, la L. n.193/2023 (A.C. 249 ed abb.) recante disposizioni in materia di parità di trattamento, non discriminazione e garanzia del diritto all'oblio delle persone guarite da patologie oncologiche, la L. n. 176/2024 (pdl A.C. 433-, A.S. 1175), finalizzata a riconoscere il diritto all'assistenza sanitaria alle persone senza dimora, prive della residenza anagrafica sul territorio nazionale o all'estero, che soggiornano regolarmente nel territorio italiano, la L. n. 210/2024 (A.C. 113, AS1037), finalizzata a riconoscere la mototerapia quale terapia complementare per rendere più positiva l'esperienza dell'ospedalizzazione, per contribuire al percorso riabilitativo dei pazienti e per accrescere l'autonomia, il benessere psico-fisico e l'inclusione dei bambini, dei ragazzi e degli adulti con disabilità. Va anche ricordata l'istituzione, ad opera della L. L. n. 22/2024 della Commissione parlamentare (bicamerale) di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus SARS-CoV-2.
Quanto ai progetti di legge all'esame della Commissione va ricordata in primo luogo la proposta di legge A.C. 741 ( A.S. 1483), approvata dalla Camera ed all'esame del Senato, finalizzata all'adozione di una politica di prevenzione e di contrasto dell'obesità, le proposte di legge (A.C. 814 ed abb.) dirette ad istituire e disciplinare la figura dello "psicologo di base" ed il servizio di psicologia di assistenza primaria nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, della proposta di legge A.C. 218 (Interventi per la prevenzione e la lotta contro il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), il papilloma virus umano (HPV) e le infezioni e malattie a trasmissione sessuale), finalizzata a revisionare ed aggiornare la disciplina in materia di prevenzione e lotta contro la sindrome da immunodeficienza acquisita.
Nell'ambito dell'organizzazione del Servizio Sanitario nazionale particolare attenzione è stata dedicata al tema del governo e del recupero delle liste d'attesa per l'assistenza specialistica ambulatoriale e per l'assistenza ospedaliera, che peraltro è stato oggetto di appositi finanziamenti nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza – PNRR. Al fine di individuare strumenti e modi di collaborazione per gestire le liste d'attesa, è stato adottato il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) 2019-2021, siglato con Intesa Stato-Regioni del 21 febbraio 2019, ancora vigente in attesa della prossima adozione del PNGLA 2024-2026. A tal fine, con Decreto direttoriale del 21 dicembre 2023, è stato istituito presso il Ministero della salute il Tavolo tecnico per l'elaborazione e l'operatività del Piano Nazionale di Governo delle Liste d'Attesa 2024-2026.
E' importante in questa sede ricordare l'adozione del decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73 (legge di conversione 29 luglio 2024, n. 107, qui il Dossier Studi).
Quest'ultimo provvedimento ha previsto, in primo luogo, l'istituzione presso l'AGENAS - autorizzata conseguentemente al trattamento dei dati personali - della Piattaforma nazionale delle liste di attesa che, in coerenza con l'obiettivo «Potenziamento del Portale della Trasparenza" (sub-investimento 1.2.2.5, Missione 6-Salute, componente 1) - è finalizzata a realizzare l'interoperabilità con le piattaforme per le liste di attesa relative a ciascuna regione e provincia autonoma, realizzando uno strumento di cui si avvale anche il Ministero della salute. A tal proposito, con decreto del Ministero della salute del 17 febbraio 2025 (G.U. n. 85 dell'11/04/2025) sono state approvate le "Linee guida della Piattaforma nazionale delle liste di attesa e criteri di interoperabilità con le piattaforme regionali".
Inoltre è stato avviato l'esame del disegno di legge del Governo (AS 1241- AC 2365) recante "Misure di garanzia per l'erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria) che contiene anche alcune previsioni in tema di liste di attesa.
Per quanto poi attiene ali investimenti a carattere sanitario e socio-sanitario definiti in attuazione dello strumento di programmazione di spesa del PNRR si fa rinvio al relativo tema.
In tema di politiche per la non autosufficienza e disabilità l'avvio della XIX legislatura è stato caratterizzato dall' approvazione da parte del Parlamento della L. n.33/2023 (disegno di legge A.C. 977) che reca e disciplina alcune deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Viene delineata in tale ambito una riforma articolata e complessiva, volta ad attuare alcune norme della legge di bilancio 2022 (L. n. 234/2021, art. 1, commi 159-171) e, con specifico riferimento alla categoria degli anziani non autosufficienti, a realizzare uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che fissa al primo trimestre 2023 il traguardo per l'adozione della legge delega, e al primo trimestre 2024 il traguardo per l'approvazione dei decreti legislativi delegati.
Il provvedimento muove dal riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio e dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Grazie a tale semplificazione e all'istituzione dei "punti unici di accesso" (PUA) diffusi sul territorio, si potrà effettuare, in una sede unica, una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un "progetto assistenziale individualizzato" (PAI) che indicherà tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali necessarie per la persona anziana. Ulteriori elementi di rilievo sono la definizione di una specifica governance nazionale delle politiche in favore della popolazione anziana, con il compito di coordinare gli interventi; la promozione di misure a favore dell'invecchiamento attivo e dell'inclusione sociale, anche sostenendo il cosiddetto "turismo lento"; la promozione di nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane e di coabitazione intergenerazionale, anche nell'ambito di case-famiglia e condomini solidali, aperti ai familiari, ai volontari e ai prestatori di servizi sanitari, sociali e sociosanitari integrativi; la promozione d'interventi per la prevenzione della fragilità delle persone anziane; l'integrazione degli istituti dell'assistenza domiciliare integrata (ADI) e del servizio di assistenza domiciliare (SAD); il riconoscimento del diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice; la previsione d'interventi a favore dei caregiver familiari. In attuazione della citata delega è stato adottato il D.Lgs n. 29/2024.
Vanno inoltre ricordate alcune proposte di legge all'esame in sede referente della XII Commissione (A.C. 114 ed abb.) finalizzate ad introdurre una disciplina per il riconoscimento della figura del caregiver familiare ed il sostegno dell'attività di cura ed assistenza delle persone più fragili da esso svolta, dato anche l'alto valore sociale ed economica dell'attività prestata che si configura come vantaggiosa per l'intera collettività.
Quanto alle misure adottate nel corso della XVIII legislatura, va ricordato, in primo luogo, che nella sua prima parte, il 18 dicembre 2019 è stata raggiunta l'intesa sul Patto per la Salute 2019-2021, che ha fissato, per il triennio di riferimento, il perimetro del concorso finanziario dello Stato al sistema salute. Il Patto affronta diversi temi tra i quali il fabbisogno del Servizio sanitario nazionale e di quelli regionali, la garanzia dei livelli essenziali di assistenza, le risorse umane, la mobilità sanitaria, la governance farmaceutica e dei dispositivi medici, la prevenzione, la revisione della disciplina del ticket e delle esenzioni.
Sono poi state approvate diverse leggi in tema di tutela della salute. La Legge n. 29/2019, ha istituito e disciplinato la Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza per una serie di finalità, tra le quali, quelle del coordinamento dei dati regionali, della prevenzione, diagnosi e programmazione sanitaria, di studio e ricerca e di monitoraggio dei fattori di rischio; la legge n. 10/2020 , detta norme dirette a consentire ed a disciplinare la disposizione del proprio corpo post-mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica. La legge n. 116/2021 recante Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici, è diretta a favorire ed a disciplinare la dotazione e l'utilizzo dei defibrillatori in diversi luoghi e situazioni, anche da parte di soggetti non specificamente formati. E' stata poi approvata la legge n. 175/2021 recante disposizioni dirette a garantire la cura delle malattie rare ed il sostegno alla ricerca ed alla produzione di farmaci orfani finalizzati alla terapia delle medesime malattie. La legge n. 62/2022 promuove poi la trasparenza dei dati d'interesse pubblico riguardanti le transazioni finanziarie e le relazioni d'interesse intercorrenti tra le imprese e i soggetti operanti nel settore della salute
Sono state adottate numerose misure per fronteggiare la grave carenza di personale del Servizio sanitario nazionale.
In attuazione della riforma prevista nell'ambito del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza(PNRR) è stata approvata la Legge 3 agosto 2022, n. 129, che reca la delega al Governo per il riordino della disciplina degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS). In attuazione di tale delega, all'inizio della XIX legislatura è stato approvato IlD.Lgs n. 200/2022. Sulla gestione del Servizio sanitario della regione Calabria sono intervenuti, in successione temporale, due decreti legge, il D.L. n. 35/2019 (L. n. 60/2019) e, allo scadere degli effetti di quest'ultimo, il D.L. n. 150/2020 (L. n. 181/2020).
Va infine ricordata la legge n. 29/2022 che ha disposto la conversione del decreto legge n.9/2022 , recante misure urgenti finalizzate all'eradicazione dalla peste suina africana (PSA) nei cinghiali e per prevenirne l'introduzione nei suini da allevamento.
A partire dal febbraio del 2020 l'attività parlamentare si è per lo più concentrata ad esaminare i diversi provvedimenti emergenziali adottati per far fronte alle conseguenze sanitarie, sociali ed economiche della pandemia da Covid-19. Per l'esame delle diverse delle misure adottate per gestire l'emergenza sanitaria, si fa rinvio all'area l'emergenza Covid 19.
In questa sede può ricordarsi che la legge di bilancio 2021 (L. n. 178/2020) ha previsto una serie di misure dirette nel complesso ad un rafforzamento del Servizio sanitario nazionale, anche ai fini di un contrasto più efficace all'emergenza epidemiologica da Covid-19, sia mediante incrementi di risorse economiche, materiali e strumentali, che con disposizioni relative all'impiego del personale sanitario. Anche la legge di bilancio 2022 (Legge n. 234/2021) ha proseguito in questo percorso di rafforzamento disponendo in tema di reclutamento di specializzandi, stabilizzazione dei precari e rafforzamento dell'assistenza territoriale, nonché incrementando di 1.850 milioni di euro per l'anno 2022 il Fondo per l'acquisto dei vaccini anti SARS-COV-2 e dei farmaci per la cura dei pazienti affetti da COVID-19.
Nel corso della XVIII legislatura in tema di politiche sociali va ricordato che la legge di bilancio 2022 (legge n. 234 del 2021) ha introdotto la prima definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS), e la qualificazione degli ambiti territoriali sociali (ATS) quale sede necessaria in cui programmare, coordinare, realizzare e gestire gli interventi, i servizi e le attività utili al raggiungimento dei LEPS nonché a garantire la programmazione, il coordinamento e la realizzazione dell'offerta integrata dei LEPS sul territorio. L'attuazione degli interventi, insieme all'adozione dei necessari atti di programmazione integrata, non è però stata definita nel dettaglio rimandandone la definizione a linee guida da approvare, con intesa, in sede di Conferenza Unificata.
Inoltre la legge di bilancio 2020 (legge n. 160/2019) ha istituito il "Fondo assegno universale e servizi alla famiglia", nel quale, dal 2021, sono state trasferite le risorse dedicate all'erogazione dell'assegno di natalità (c.d. bonus bebè) e del Bonus asilo nido. E' stata inoltre approvata la legge 1 aprile 2021, n. 46 , recante una Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale che ha impegnato il Governo ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento, uno o più decreti legislativi volti a riordinare, semplificare e potenziare, anche in via progressiva, le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale. La delega è stata attuata con il D. Lgs. 21 dicembre 2021, n. 230.