1. Sconfiggere la povertà
1. Sconfiggere la povertà

Porre fine alla povertà, in tutte le sue manifestazioni, comprese le sue forme più estreme, attraverso strategie interconnesse, è la finalità del primo Obiettivo. Con la firma dell'Agenda 2030, i governi si sono impegnati a porre fine alla povertà, affinché ogni persona, ovunque nel mondo, possa godere di uno standard di vita adeguato. Per consentire alle persone di uscire dalla condizione di povertà è necessario garantire la parità di diritti, l'accesso alle risorse economiche e naturali, a quelle tecnologiche, alla proprietà e ai servizi di base.

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L'Obiettivo 1 è declinato nei seguenti sette target, gli ultimi due dei quali (1.a e 1.b) sono riferiti agli strumenti di attuazione.

 

1.1 Entro il 2030, sradicare la povertà estrema per tutte le persone in tutto il mondo, attualmente misurata sulla base di coloro che vivono con meno di $ 1,25 al giorno;

1.2 Entro il 2030, ridurre almeno della metà la quota di uomini, donne e bambini di tutte le età che vivono in povertà in tutte le sue forme, secondo le definizioni nazionali;

1.3 Implementare a livello nazionale adeguati sistemi di protezione sociale e misure di sicurezza per tutti, compresi i livelli più bassi, ed entro il 2030 raggiungere una notevole copertura delle persone povere e   vulnerabile;

1.4 Entro il 2030, assicurare che tutti gli uomini e le donne, in particolare i più poveri e vulnerabili, abbiano uguali diritti alle risorse economiche, insieme all'accesso ai servizi di base, proprietà privata, controllo su terreni e altre forme di proprietà, eredità, risorse naturali, nuove tecnologie appropriate e servizi finanziari, tra cui la microfinanza;

1.5 Entro il 2030, rinforzare la resilienza dei poveri e di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità e ridurre la loro esposizione e vulnerabilità ad eventi climatici estremi, catastrofi e shock economici, sociali e ambientali;

1.a Garantire una adeguata mobilitazione di risorse da diverse fonti, anche attraverso la cooperazione allo sviluppo, al fine di fornire mezzi adeguati e affidabili per i paesi in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati, attuando programmi e politiche per porre fine alla povertà in tutte le sue forme;

1.b Creare solidi sistemi di politiche a livello nazionale, regionale e internazionale, basati su strategie di sviluppo a favore dei poveri e sensibili alle differenze di genere, per sostenere investimenti accelerati nelle azioni di lotta alla povertà.

ultimo aggiornamento: 20 aprile 2022

Nel 2023 l'incidenza della povertà assoluta in Italia si attesta al 9,7% (5,7 milioni di residenti). Si registra un calo nel Sud (dal 13,3% del 2022 al 12% del 2023) e un aumento nel Nord-ovest (dall'8,2% al 9,1%). Nel 2024, il 18,9% della popolazione italiana (circa 11 milioni di persone) è a rischio di povertà. I giovani (23,2%) risultano più vulnerabili, mentre gli anziani (18,6%) mostrano un rischio inferiore alla media, ma in aumento negli ultimi anni. Nel 2024, circa 13,5 milioni di persone in Italia (23,1% della popolazione) sono a rischio di povertà o esclusione sociale. Si osservano forti disparità regionali: Campania, Calabria e Sicilia superano il 40%, mentre le regioni del Nord sono sotto al 15%. Nel 2024, il 10,2% degli occupati in Italia (quasi 2,5 milioni) è a rischio di povertà, un dato superiore alla media UE27 (8,2%). Il rischio è più elevato per i cittadini stranieri (22,6%) rispetto agli italiani (8,8%). Nel 2024, il 5,1% della popolazione italiana vive in condizioni di difficoltà dovute al costo dell'abitazione, per le quali, nonostante il calo decennale, persistono significative differenze territoriali, con il Sud (6,4%) che registra valori doppi rispetto al Nord-est (3,2%).

ultimo aggiornamento: 9 luglio 2025