Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Al fine di affrontare le sfide connesse alla crisi pandemica e al conseguente rallentamento delle economie europee, l'Unione europea ha approntato, nel quadro del Next Generation EU, il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and resilience facility – RRF), un nuovo strumento finanziario per supportare la ripresa negli Stati membri. Il Dispositivo per la ripresa e la resilienza - il cui funzionamento è disciplinato dal Regolamento n. 2021/241/UE - ha una dotazione iniziale massima di 672,5 miliardi di euro, di cui 312,5 miliardi di sovvenzioni) e 360 miliardi di prestiti. I fondi assegnati a norma del regolamento si attestano a 648 miliardi di euro a prezzi del 2022. Con le modifiche introdotte con il Regolamento (UE) 2023/435 (REPowerEU) sono state messe a disposizione degli Stati membri ulteriori sovvenzioni (20 miliardi).

L'Italia è il paese che ha ricevuto lo stanziamento maggiore, inizialmente pari a 191,5 miliardi, di cui 122,6 miliardi di prestiti e 68,9 miliardi di sovvenzioni. Il PNRR dell'Italia (Recovery and Resilience Planè stato approvato il 13 luglio 2021 con Decisione di esecuzione del Consiglio, che ha recepito la proposta di decisione della Commissione europea. La Decisione è accompagnata da un Allegato con cui vengono definiti, in relazione a ciascun investimento e riforma, precisi obiettivi e traguardi, il cui conseguimento costituisce la condizionalità alla quale è subordinata l'erogazione delle risorse. La realizzazione dei traguardi e degli obiettivi, cui è finalizzato ciascuno degli interventi del PNRR, è cadenzato temporalmente su base semestrale, a partire dal secondo semestre 2021 e fino al 30 giugno 2026, data di conclusione del processo di attuazione del Piano. L'erogazione delle risorse da parte della Commissione europea (al netto del pre-finanziamento di cui l'Italia ha inizialmente beneficiato) avviene su base semestrale, all'esito del procedimento di valutazione del raggiungimento dei traguardi e obiettivi del semestre di riferimento da parte dello Stato membro.

L'8 dicembre 2023 il Consiglio dell'UE ha approvato la Decisione di esecuzione (CID) che modifica la Decisione del 13 luglio 2021 e che nell'Allegato contiene, in sostanza, la riprogrammazione del PNRR italiano, compreso il nuovo capitolo dedicato a REPowerEUIl Piano ammonta ora a 194,4 miliardi di euro (122,6 miliardi in prestiti e 71,8 miliardi in sovvenzioni), in aumento di 2,9 miliardi rispetto al PNRR originario, e comprende 66 riforme, 7 in più rispetto al piano originario, e 150 investimenti che si articolano in 618 traguardi e obiettivi.

Il PNRR originario è strutturato su 6 Missioni, a loro volta articolate in 16 Componenti concernenti 43 ambiti di intervento, prevede di destinare almeno il 40% delle risorse complessive ai territori del Mezzogiorno. Inoltre, nel rispetto delle soglie stabilite dalla normativa europea, il Piano prevede che il 37% delle risorse sia indirizzato a interventi per la transizione ecologica e il 25% alla transizione digitale.

Il PNRR modificato l'8 dicembre 2023 comprende una nuova Missione 7 dedicata agli obiettivi del REPowerEU. Nel nuovo Piano risultano 145 misure nuove o modificate, tra cui quelle della nuova Missione 7. Le misure del capitolo REPowerEU sono intese a rafforzare riforme fondamentali in settori quali la giustizia, gli appalti pubblici e il diritto della concorrenza. Una serie di investimenti nuovi o rafforzati mira a promuovere la competitività e la resilienza dell'Italia, nonché la transizione verde e digitale e abbraccia settori quali le energie rinnovabili, le catene di approvvigionamento verdi e le ferrovie. Le modifiche hanno determinato l'aumento al 39% delle risorse destianto a misure a sostegno degli obiettivi climatici.

La rimodulazione del Piano ha comportato un diverso profilo di erogazione delle risorse da parte della Commissione, in quanto la realizzazione della gran parte degli obiettivi complessivi del Piano è stata spostata in avanti. In particolare, nella nuova configurazione del Piano (approvato il 14 maggio 2024) il numero di Milestones e Targets è aumentato a 618, rispetto ai 527 del PNRR originario. Relativamente alla distribuzione temporale degli obiettivi, per il completamento del Piano a partire dal 2024 (vale a dire, dalla sesta alla decima rata) è necessario il conseguimento di 439 obiettivi (rispetto ai 349 del Piano originario). In particolare, la decima rata, che assorbe la quota più ingente di risorse (16,8% del finanziamento PNRR), corrisponde al conseguimento di 173 Traguardi/Obiettivi, circa il 28% del totale.

La revisione del PNRR ha comportato, nel complesso, il finanziamento di investimenti aggiuntivi per circa 25 miliardi di euro, di cui 11,17 miliardi relativi alla Missione 7, e il definanziamento di interventi per circa 22 miliardi. Per un'analisi della riprogrammazione del PNRR, con l'elenco dei singoli investimenti definanziati, rifinanziati e di nuova introduzione, si segnala il Dossier del Servizio Studi della Camera dei deputati dell'8 aprile 2023.

Considerando il prefinanziamento, le prime sei rate e il prefinanziamento relativo al capitolo REPowerEU, finora la Commissione europea ha erogato all'Italia circa 122,2 miliardi di euro nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza. La quinta rata di 11 miliardi di euro (3,2 miliardi di sovvenzioni e 7,8 miliardi di prestiti), connessa al conseguimento di 53 traguardi e obiettivi da realizzare entro il 31 dicembre 2023, è stata versata all'Italia il 5 agosto 2024. La sesta rata di 8,7 miliardi (1,8 miliardi di sovvenzioni e 6,9 miliardi di prestiti), in relazione ai 39 traguardi e obiettivi da conseguire entro il 30 giugno 2024, è stata versata all'Italia il 23 dicembre 2024. Il Governo italiano ha presentato il 30 dicembre 2024 la richiesta di pagamento della settima rata di 18,2 miliardi (13,6 miliardi di prestiti e 4,6 miliardi di sovvenzioni), in relazione ai 67 traguardi e obiettivi da conseguire entro il 31 dicembre 2024.

Con il decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19 sono state adottate disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il D.L. n. 19/2024 prevede misure volte a garantire la tempestiva attuazione degli interventi relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), come modificato dalla decisione del Consiglio Ecofin dell'8 dicembre 2023, coerentemente con il relativo cronoprogramma. Il provvedimento, inoltre, introduce ulteriori misure di semplificazione e accelerazione delle procedure, incluse quelle di spesa, strumentali all'attuazione del PNRR e provvede al rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni titolari degli interventi. Per un'analisi delle singole norme del provvedimento si segnala il relativo dossier.

Nel corso del 2024 il PNRR è stato modificato in due occasioni. Il 4 marzo 2024 il Governo ha presentato alla Commissione europea una richiesta di modifica di natura tecnica riguardante 23 misure (investimenti e riforme) al fine di ottenere il miglior perseguimento degli originari obiettivi del PNRR. Tra queste si segnala il nuovo investimento "Accordi per l'innovazione" che ha sostituito l'investimento "Partenariati per la ricerca e l'innovazione - Horizon Europe" della Missione 4 (Istruzione e ricerca). La riforma "Digitalizzazione della giustizia" è stata implementata. Sono stati infine corretti 55 errori materiali. La Commissione ha approvato il 26 aprile 2024 la richiesta di revisione mirata del PNRR dell'Italia. Il Consiglio Ecofin del 14 maggio 2024 ha approvato la Decisione di esecuzione (CID) che modifica la Decisione del 13 luglio 2021 con il nuovo Allegato.

Da ultimo, il 10 ottobre 2024, l'Italia ha presentato un'ulteriore richiesta di modifica volta ad adeguare il Piano alle nuove necessità attuative. La richiesta riguarda 21 misure, di cui 13 sono state modificate "per attuare alternative migliori al fine di conseguirne il livello di ambizione originario" e altre 8 "al fine di attuare alternative migliori che consentano la riduzione degli oneri amministrativi, garantendo tuttavia il conseguimento delle finalità di tali misure". In sette casi sono variate le scadenze dei traguardi e degli obiettivi: in due casi disponendone l'anticipo (dal secondo al primo semestre 2024), in cinque casi il posticipo ad un periodo successivo. Sono stati inoltre corretti degli errori materiali. Si segnala che sono stati aggiunti 3 nuovi obiettivi: il numero complessivo di traguardi/obiettivi del Piano è pertanto salito a 621. Il Consiglio dell'Unione europea il 18 novembre 2024 ha approvato lDecisione di esecuzione (CID) che modifica la Decisione del 13 luglio 2021 con il nuovo Allegato.

Per un'analisi sullo stato di attuazione del PNRR e dei traguardi e degli obiettivi da realizzare per il conseguimento della VII rata (31 dicembre 2024) si segnala il dossier sul Monitoraggio del PNRR del Servizio Studi della Camera dei deputati (20 febbraio 2025), con un focus sui profili finanziari del Piano e la programmazione nelle Regioni.

 

Il Portale PNRR

Il Portale PNRR fornisce una panoramica ragionata complessiva del PNRR italiano, analizzando quest'ultimo sotto molteplici prospettive di osservazione.

In primo luogo, sono forniti elementi ricostruttivi del percorso che ha condotto alla stesura del Piano italiano e alla determinazione delle sue caratteristiche strutturali fondamentali. A tal fine, nella sezione PNRR - Italia è presente un quadro di sintesi del Piano, che si focalizza sul procedimento di approvazione seguito, sui contenuti e sull'articolazione temporale del Piano. Un focus specifico è dedicato al contributo del Parlamento alla definizione del Piano.

La sezione reca, inoltre: un'analisi della struttura della governance del PNRR, alla luce delle modifiche normative nel tempo intervenute in merito; una ricostruzione dei procedimenti attraverso i quali è monitorata l'attuazione del Piano, sia sotto il profilo delle risorse assegnate ed erogate all'Italia, sia dal punto di vista dei rapporti tra Governo e Parlamento; un approfondimento sul ruolo degli enti territoriali nell'attuazione del PNRR; una descrizione della struttura e dell'articolazione del Piano nazionale complementare, anche per quanto riguarda il rapporto di tale Piano con il PNRR e il monitoraggio della relativa attuazione.

A seguire, nella sezione Missioni e risorse sono esaminate sinteticamente le singole Missioni nelle quali il Piano si articola, sia dal punto di vista delle principali linee di intervento di ciascuna di esse, sia nel riparto delle risorse destinate alle Componenti che compongono le diverse Missioni.

Nella sezione Priorità trasversali sono analizzate le linee di intervento del PNRR italiano che incidono sul conseguimento degli obiettivi trasversali alle Missioni e alle Componenti del Piano, vale a dire i Giovani, la Parità di genere e il Mezzogiorno.

La sezione Politiche pubbliche illustra le riforme e gli investimenti previsti dal PNRR, riarticolando questi e gli interventi ad essi connessi in base al criterio della loro afferenza a una o più politiche pubbliche. Per ciascuna delle politiche indicate all'interno della sezione, sono altresì specificate le principali Commissioni permanenti della Camera competenti per materia.

La sezione Misure legislative previste dal PNRR reca il cronoprogramma delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la cui attuazione è prevista l'adozione di leggi o atti con forza di legge. Tali misure sono articolate su base trimestrale, lungo il periodo 2021-2026 previsto per l'attuazione del Piano.

La sezione Traguardi e obiettivi, infine, reca i dossier, periodicamente pubblicati dal Servizio Studi, dedicati al monitoraggio dell'attività legislativa e amministrativa finalizzata al conseguimento dei targets e delle milestones previsti dal PNRR italiano per il semestre di riferimento.