La Strategia Europa 2020 è il Programma dell'Unione che ha come obiettivi la crescita e l'occupazione nel territorio dell'UE. Succede alla Strategia di Lisbona e si rende necessaria per affrontare più efficacemente la crisi economico-finanziaria che ha investito l'intera Europa a partire dal 2008.
Il superamento della crisi ha richiesto, infatti, la messa a punto di una strategia a lungo termine che si propone non solo di raggiungere l'obiettivo della crescita, ma di farlo connotandola con tre caratteristiche: crescita intelligente, basata cioè sulla conoscenza e l'innovazione; crescita sostenibile, vale a dire incentrata sull'uso efficiente delle risorse e quindi sulla necessità di coniugare la competitività e la sostenibilità ambientale; infine, crescita inclusiva, volta cioè a promuovere la coesione sociale e territoriale, favorendo l'occupazione e la riduzione delle disparità.
La Strategia Europa 2020 declina queste linee Programmatiche in cinque obiettivi misurabili, da raggiungere entro la fine del Programma:
- innalzamento al 75% del tasso di occupazione per le persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni;
- investimento del 3% del PIL UE in Ricerca e Sviluppo;
- portare il tasso di abbandono scolastico sotto il 10% e quello delle persone con un'istruzione universitaria tra i 20 e i 34 anni sopra il 40%;
- ridurre di almeno 20 milioni di unità il numero di persone che vivono in situazioni di povertà o di emarginazione;
- raggiungimento dei target "20-20-20" in tema di energia e cambiamenti climatici: riduzione del 20% di emissioni di gas serra, portare al 20% la quota di fabbisogno energetico proveniente da fonti rinnovabili, aumento del 20% dell'efficienza energetica.
L'Italia, a sua volta, specifica ulteriormente tali obiettivi. I Fondi strutturali e di investimento sono, quindi, funzionali al raggiungimento di questi obiettivi, insieme ai finanziamenti diretti da parte della Commissione e agli strumenti finanziari per l'assistenza esterna negli investimenti.