Secondo quanto riportato dal Governo, in considerazione delle novità introdotte dalla riforma della
governance economica europea (regolamento (UE) 2024/1263, regolamento (UE) 2024/1264, direttiva (UE) 2024/1265) entrata in vigore il 30 aprile 2024, il Documento di finanza pubblica presenta dunque un'articolazione differente rispetto a quella dei precedenti documenti di economia e finanza. In questa fase di prima applicazione della nuova normativa europea e nelle more delle modifiche della disciplina nazionale in materia di contabilità pubblica, nelle due Sezioni del Documento sono esposte le informazioni previste dall'
articolo 21 del regolamento (UE) 2024/1263 e quelle indicate dall'
articolo 10, comma 3, della legge di contabilità e finanza pubblica n. 196 del 31 dicembre 2009. L'organizzazione del Documento di finanza pubblica 2025 è stata ulteriormente definita dagli impegni al Governo previsti dai seguenti atti di indirizzo parlamentare: la
risoluzione n. 7/00289, approvata dalla V Commissione della Camera dei deputati il 1° aprile 2025, e la
risoluzione n. 7/00020, approvata dalla 5ª Commissione del Senato della Repubblica il 2 aprile 2025.
Alla Relazione annuale è allegato un documento contenente le
tavole richieste dalla Comunicazione della Commissione europea C/2024/3975. Gli altri allegati sono quello sulle "Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica" (cosiddetto "Allegato infrastrutture") di cui all'articolo 10-
bis della legge n. 196 del 2009, come modificato dal decreto legislativo n. 116 del 2018, la Relazione circa l'attuazione della razionalizzazione del sistema degli acquisti di beni e servizi di cui all'articolo 2, comma 576, della legge n. 244 del 2007 e la nota metodologica in cui sono esposti analiticamente, ai sensi del comma 4 dell'articolo 10 della legge n. 196 del 2009, i criteri di formulazione delle previsioni tendenziali. Infine, nel Documento è presente anche l'
elenco dei disegni di legge collegati riferiti alla prossima manovra di bilancio, aggiornato rispetto a quello del Piano strutturale di bilancio di medio termine.
In particolare, a seguito dell'approvazione del primo
Piano strutturale di bilancio dell'Italia da parte del Consiglio dell'Unione europea, entro il 30 aprile di ogni anno l'Italia è tenuta a presentare alla Commissione europea una
Relazione volta a consentire il monitoraggio dello stato di attuazione degli obiettivi programmatici stabiliti nel Piano. In ragione di tale funzione di rendicontazione stabilita dalle nuove regole europee, le tabelle contenute nella Relazione annuale sono allineate il più possibile a quelle del Piano strutturale di bilancio. In tal senso, secondo la disciplina europea, in occasione delle Relazioni annuali, gli Stati membri si limitano a dare conto dei progressi relativi agli impegni programmatici collegati al percorso di aggiustamento di bilancio, che non possono essere rinegoziati a meno del verificarsi delle condizioni previste dal regolamento (UE) 2024/1263.
In considerazione della citata funzione di monitoraggio alla quale assolve il corredo informativo, nell'esporre le
principali variabili macroeconomiche e di finanza pubblica, la Prima Sezione presenta i dati di consuntivo sul 2024 e le stime per l'anno in corso, alle quali si aggiungono delle informazioni di previsione sugli anni successivi, con particolare riferimento all'andamento della
spesa netta
finanziata a livello nazionale rispetto al percorso di aggiustamento di bilancio prestabilito. La Relazione dà riscontro anche dello stato di avanzamento delle
riforme e degli
investimenti del Piano strutturale di bilancio. La Relazione dedica, inoltre, alcune parti anche ai temi del
contrasto all'evasione fiscale, delle
politiche per la natalità e del rafforzamento della
capacità di difesa.
La
Seconda Sezione riprende sostanzialmente le
informazioni sugli andamenti di finanza pubblica già previste dall'articolo 10, comma 3, della legge n. 196 del 2009. Nella Seconda Sezione sono quindi esposti i dati relativi al
conto economico delle Amministrazioni pubbliche per sottosettori, le informazioni riguardanti i
principali comparti di spesa (pubblico impiego, prestazioni sociali e sanità) e i risultati e le previsioni tendenziali del
conto di cassa del settore pubblico. Sono inoltre aggiornate le
previsioni di finanza pubblica per il periodo
2025-2027 e forniti
, inoltre, i dati relativi all'anno
2028.
Nella Seconda Sezione si analizzano i profili finanziari concernenti le
politiche in essere che il Governo intende confermare, confrontando i dati con le previsioni a legislazione vigente. Il Documento include anche i dati sulle
risorse destinate allo sviluppo delle aree sottoutilizzate, con evidenziazione dei fondi nazionali addizionali, e si dà conto del risultato raggiunto nel 2024 dall'
attività di contrasto all'evasione fiscale in termini di recupero di gettito.
Si ricorda che secondo quanto previsto dai citati atti di indirizzo parlamentare (risoluzione n. 7/00289 del 1° aprile 2025, risoluzione n. 7/00020 del 2 aprile 2025), il Governo si è impegnato a aggiornare i dati del quadro macroeconomico e quelli sulla finanza pubblica relativi al 2028 nel documento di programmazione economica che sarà presentato alle Camere nella fase autunnale del ciclo di bilancio.
Alla luce di tali premesse, nella Relazione sono illustrati i dati sull'andamento della spesa netta rispetto agli obiettivi stabiliti nel Piano e l'evoluzione delle sue componenti a partire dalla spesa primaria. I
dati di consuntivo sul
tasso di crescita annuo della spesa netta mostrano come nel
2024 la spesa netta sia diminuita del
2,1 %, conseguendo quindi una riduzione maggiore rispetto quella prevista nel Piano strutturale di bilancio e pari all'1,9 %. In relazione, invece, agli obiettivi dell'andamento della spesa netta a partire dal
2025, cioè l'anno dal quale decorre l'aggiustamento di bilancio, il Piano strutturale prevede
un tasso di crescita annuo pari a 1,3% e un
tasso di crescita cumulato pari a -0,7 %. Secondo le stime della Relazione annuale, elaborate considerando la previsione della crescita tendenziale aggiornata al 2025, nell'anno in corso il tasso di crescita annuo della spesa netta dovrebbe attestarsi
in linea con l'obiettivo del Piano, mentre il tasso di crescita cumulato dovrebbe essere pari a -0,9%. Nella Relazione il Governo precisa che sarebbe prematuro allo stato attuale ritenere che tale quantificazione possa rappresentare il dato di partenza del monitoraggio contabile che sarà attivato dalla Commissione europea con il conto di controllo a partire dal 2026, sulla base dei dati di consuntivo relativi al 2025.
Per quanto riguarda le altre
variabili macroeconomiche e di
finanza pubblica monitorate nel Documento, si rileva, in primo luogo, come nel 2024 la
crescita del PIL reale, sia stata pari allo 0,7%, ossia minore dello 0,3% rispetto all'1% stimato nel Piano.
Dati i fattori di incertezza che caratterizzano l'attuale contesto internazionale, secondo le stime riportate nel Documento di finanza pubblica, il
PIL dovrebbe crescere nel
2025 dello 0,6%. Sulla base di previsioni fondate su un approccio prudenziale, si stima quindi un netto ribasso della crescita economica rispetto allo scenario programmatico riportato nel Piano, che prevedeva una crescita dell'1,2% del PIL. Si stima una contrazione del tasso di crescita del PIL rispetto ai dati esposti nel Piano anche per il 2026, mentre il dato sarebbe confermato per il 2027. Si ricorda che la previsione macroeconomica tendenziale è stata validata dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) con nota del 7 aprile 2025.
ultimo aggiornamento: 23 aprile 2025