tema 9 novembre 2022
Studi - Bilancio La Nota di aggiornamento del DEF (NADEF) 2022

La Nota di aggiornamento del DEF (NADEF) rappresenta lo strumento attraverso il quale il Governo aggiorna le previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica, nonché gli obiettivi programmatici del Documento di economia e finanza, in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull'andamento del quadro macroeconomico, oltre che sulla base delle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma. Il documento contiene, in particolare, l'indicazione dei principali ambiti di intervento della manovra di finanza pubblica per il triennio successivo, anticipando i contenuti della successiva manovra di bilancio.

Per approfondimenti si rinvia al dossier dei Servizi Studi e Bilancio della Camera e del Senato.

apri tutti i paragrafi

La Nota di aggiornamento al DEF 2022, presentata dal Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni e dal Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e approvata dal Consiglio dei ministri del 4 novembre 2022, aggiorna e integra la prima Nota di aggiornamento al DEF 2022 presentata dal Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi e dal Ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco e approvata dal Consiglio dei ministri del 28 settembre 2022, alcuni giorni dopo le elezioni politiche del 25 settembre 2022.

La NADEF approvata dal Governo Draghi ha presentato l'analisi delle tendenze in corso e le previsioni per l'economia e la finanza pubblica italiane, aggiornate a settembre 2022 e limitate allo scenario a legislazione vigente, lasciando al successivo esecutivo la definizione degli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2023-2025 e la conseguente redazione della legge di bilancio 2023. La NADEF di settembre reca, altresì, un capitolo dedicato ai principali risultati conseguiti successivamente alla pubblicazione del DEF 2022 sul fronte dell'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e all'esposizione dei progressi conseguiti in tema di riforme e di politica economica nel corso del 2022 con riferimento alle tre Raccomandazioni specifiche rivolte all'Italia (Country-specific recommendations – CSR) dal Consiglio dell'Unione europea a luglio 2022, in risposta al Programma nazionale di riforma contenuto nel DEF e sulla base anche della Relazione per Paese 2022 sull'Italia redatta dalla Commissione europea.

Rispetto alla NADEF di settembre, la Nota di aggiornamento - versione rivista e integrata di novembre aggiorna il quadro programmatico di finanza pubblica per il triennio 2023-2025, rispetto a quello contenuto nel DEF 2022 dello scorso aprile, nonché rivede e integra i contenuti della NADEF approvata dal Governo Draghi, in particolare per quanto concerne l'aggiornamento del quadro macroeconomico tendenziale e il quadro di finanza pubblica.

Sono allegati alla NADEF di novembre:

- il Rapporto programmatico recante gli interventi in materia di spese fiscali;

il Rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all'evasione fiscale e contributiva nell'anno 2022;

- la Relazione sull'economia non osservata e sull'evasione fiscale e contributiva nell'anno 2022.

Ai suddetti documenti si aggiunge la Nota illustrativa sulle leggi pluriennali di spesa in conto capitale a carattere non permanente, già allegata alla NADEF presentata dal Governo Draghi a fine settembre.

Contestualmente alla presentazione della NADEF di novembre, il Governo Meloni ha presentato la Relazione al Parlamento ai sensi dell'art. 6 della legge "rinforzata" n. 243 del 2012, con la quale, alla luce delle difficoltà connesse all'attuale crisi energetica e al fine di adottare misure di urgenza con cui contrastare gli effetti negativi dell'aumento dei prezzi dell'energia e i rischi legati alla situazione geopolitica internazionale, si fa ricorso alla richiesta di autorizzazione al ricorso a maggiore indebitamento, la quale dovrà essere approvata a maggioranza assoluta dei membri di ciascuno dei due rami del Parlamento.

ultimo aggiornamento: 9 novembre 2022

Nella NADEF presentata dal Governo Draghi a fine settembre si dà conto, in apposita sezione finale, delle tre Raccomandazioni specifiche del 12 luglio 2022, rivolte all'Italia dal Consiglio dell'Unione europea sulla base di quanto esposto dal Programma Nazionale di Riforma contenuto nel DEF e del Rapporto-Paese sull'Italia redatto dalla Commissione europea.

A tal proposito, la NADEF di settembre espone le politiche intraprese dal precedente Governo fino a quel momento con riguardo agli ambiti interessati dalle tre Raccomandazioni del Consiglio.

La prima Raccomandazione invitava l'Italia ad assicurare, nel 2023, una politica di bilancio prudente, limitando la crescita della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale e tenendo conto dei sostegni temporanei e mirati alle famiglie e alle imprese più vulnerabili colpite dagli aumenti dei prezzi dell'energia. Si invitava l'Italia, inoltre, a perseguire, per il periodo successivo al 2023, una politica di bilancio in grado di assicurare una riduzione credibile e graduale del debito e la sostenibilità del bilancio a medio termine.

A questo riguardo, la NADEF di settembre ha esposto le principali misure di sostegno alla ripresa economica contenute nella legge di bilancio per il 2022, nonché quelle contenute nei provvedimenti d'urgenza adottati successivamente al DEF al fine di contrastare l'incremento dei prezzi. La suddetta Nota ha dato conto dell'orientamento progressivamente meno espansivo della politica di bilancio e del ruolo centrale che sarà assunto dal conseguimento degli obiettivi di risparmio di spesa per le Amministrazioni centrali dello Stato nel triennio 2023-2025.

La Raccomandazione n. 1 invitava l'Italia, altresì, ad adottare e attuare adeguatamente la legge delega sulla riforma fiscale al fine di ridurre le imposte sul lavoro e aumentare l'efficienza del sistema fiscale. La NADEF di settembre, oltre a dar conto, dell'iter del disegno di legge di riforma del sistema fiscale, esaminato nella XVIII legislatura e tuttavia non concluso a causa della fine anticipata della medesima, ha esposto alcune ulteriori misure adottate al di fuori del perimetro della legge delega e finalizzate, principalmente, a garantire la messa a disposizione della dichiarazione IVA precompilata, a migliorare la banca dati delle lettere di conformità e a introdurre sanzioni amministrative per il rifiuto di pagamento elettronico.

La versione rivista e aggiornata della NADEF, presentata a novembre, evidenzia, per quanto riguarda il fronte dei provvedimenti fiscali, margini di utilizzo dello spazio di bilancio disponibile per la riproposizione dei crediti di imposta a favore delle imprese e il taglio delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre 2022, mediante un apposito decreto-legge – si tratta di circa nove miliardi, confermando l'obiettivo di deficit per il 2022 fissato dal DEF.

Infine, nell'ambito della Raccomandazione n. 1, la NADEF di settembre ricorda le misure intraprese in materia di rischio idrogeologico, con particolare riferimento a quelle volte ad accelerare le procedure per l'elaborazione dei progetti, a semplificarne l'iter realizzativo e di finanziamento, nonché ad aumentare la capacità amministrativa degli organi responsabili alla loro attuazione.

La Raccomandazione n. 2 ha invitato l'Italia a procedere con l'attuazione del PNRR, in linea con i traguardi e gli obiettivi indicati nella decisione di esecuzione del Consiglio UE del 13 luglio 2021, nonché a concludere rapidamente i negoziati con la Commissione sulla programmazione della politica di coesione per il periodo 2021-2027 al fine di avviare l'attuazione dei relativi programmi.

Per quanto concerne il primo profilo, la NADEF di settembre ha rammentato l'avvenuto conseguimento di tutti i 45 traguardi e obiettivi previsti per il secondo semestre di attuazione del PNRR (primo semestre 2022), il quale ha consentito al Ministero dell'economia e delle finanze di avanzare alla Commissione la richiesta di pagamento della seconda rata, pari a 21 miliardi. A tal proposito, a seguito della valutazione preliminare positiva della Commissione e del parere del Comitato economico e finanziario, all'interno del Consiglio dei ministri UE delle Finanze, la Commissione europea ha proceduto, l'8 novembre 2022, all'erogazione all'Italia della seconda rata.

I traguardi e gli obiettivi relativi al primo semestre 2022 hanno riguardato la giustizia e la pubblica amministrazione, la digitalizzazione, la cultura, il turismo, l'agricoltura sostenibile e circolare, l'energia rinnovabile e l'idrogeno, l'efficienza energetica, la ricerca per l'impresa, le infrastrutture sociali, nonché la telemedicina. A tal fine, la NADEF di settembre reca specifici focus di esposizione dei principali risultati raggiunti in materia di: riforma della giustizia civile, penale, amministrativa, tributaria e dell'ordinamento giudiziario; riforma della pubblica amministrazione; concorrenza; riforma della normativa in materia di appalti

Quanto al secondo profilo, relativo alla programmazione della politica di coesione, la NADEF di settembre rammenta che il 15 luglio 2022, a conclusione del negoziato formale avviato il 17 gennaio 2022 dal Dipartimento per le politiche di coesione, è stato approvato l'Accordo di partenariato 2021-2027 dell'Italia, al quale sono collegati 8 programmi nazionali e 38 programmi regionali. Attualmente, tutti i programmi risultano notificati alla Commissione, e alcuni di essi sono stati approvati con Decisione di esecuzione.

Si tratta, complessivamente, di circa 43,1 miliardi di risorse europee assegnate all'Italia, la gran parte dei quali destinati alle regioni meno sviluppate (oltre 30 miliardi). Ai contributi europei devono aggiungersi le risorse derivanti dal cofinanziamento nazionale, giungendosi così a un totale di risorse finanziarie programmate nell'Accordo di partenariato pari a oltre 75 miliardi di euro.

Con la Raccomandazione n. 3, infine, il Consiglio UE ha invitato l'Italia a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e a diversificare le importazioni di energia, nonché a sviluppare interconnessioni delle reti di energia elettrica, a rafforzare le proprie capacità supplementari in materia di energie rinnovabili e ad adottare misure per aumentare l'efficienza energetica e promuovere la mobilità sostenibile.

A questo riguardo, la NADEF di settembre ricorda come la transizione energetica e la riduzione della dipendenza dalle fonti fossili, in particolare dal gas, abbiano acquisito crescente rilevanza nell'agenda di governo. Per quanto concerne lo sviluppo delle rinnovabili, la NADEF di settembre rammenta l'approvazione del Piano per la transizione ecologica (PTE), che fornisce un quadro delle politiche ambientali ed energetiche integrato con gli obiettivi già delineati nel PNRR. In relazione al tema dell'efficienza energetica, la NADEF evidenzia progressi soprattutto nei settori dei trasporti e dell'industria, oltre a ricordare le consistenti risorse dedicate all'efficientamento energetico degli edifici. Infine, con riferimento alla mobilità sostenibile, la NADEF di settembre dà conto del rifinanziamento dei contributi cd. marebonus e ferrobonus per il 2022, della concessione di cd. ecobonus per l'acquisto di veicoli ecologici, della semplificazione delle norme per la realizzazione di punti di ricarica di veicoli elettrici, nonché degli incentivi alla sperimentazione e ricerca per la diffusione dell'idrogeno nel trasporto ferroviario e stradale, una delle sfide principali che derivano dall'attuazione del PNRR.

ultimo aggiornamento: 9 novembre 2022
 
temi di Politica economica e finanza pubblica