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Costituzione, diritti e libertà

Constitutional and institutional reforms

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Nel corso della XVIII Legislatura, per la prima volta nella storia repubblicana, è entrata in vigore una revisione costituzionale attinente ai principi fondamentali di cui agli articoli da 1 a 12 della Costituzione. La legge costituzionale n. 1 del 2022, infatti, modifica l'articolo 9 della Costituzione introducendovi il principio della tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni e quello della tutela degli animali, nelle forme e nei modi definiti con legge statale. La riforma interviene anche sull'articolo 41, specificando che l'iniziativa economica privata non può recare danno alla salute e all'ambiente e che l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata anche a fini ambientali.

Nel corso della Legislatura sono poi entrate in vigore altre due riforme della Costituzione: la legge costituzionale n. 1 del 2020 che ha ridotto il numero di parlamentari da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori elettivi e la legge costituzionale n. 1 del 2021 che ha abbassato da 25 a 18 anni l'età per eleggere i componenti del Senato.

Una quarta riforma costituzionale, volta a introdurre nell'articolo 119 della Costituzione il riconoscimento della peculiarità delle isole e il principio del superamento degli svantaggi derivanti dall'insularità, è stata approvata definitivamente dal Parlamento il 28 luglio 2022; tuttavia, poiché l'approvazione in seconda deliberazione al Senato e alla Camera è avvenuta con una maggioranza assoluta ma inferiore ai due terzi dei componenti, risultano ancora pendenti i tre mesi previsti dall'articolo 138 della Costituzione per l'eventuale richiesta di referendum confermativo.

Nel corso della legislatura si sono poi registrate modalità innovative di dialogo tra Parlamento e Corte costituzionale, in particolare con l'adozione da parte della Corte di ordinanze di incostituzionalità differita (a partire dall'ordinanza n. 207 del 2018) e con la definizione da parte della medesima Corte di condizioni di ammissibilità del conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevato da singoli parlamentari (a partire dall'ordinanza n. 17 del 2019). Su questi temi i servizi studi di Camera e Senato predispongono una rassegna trimestrale della giurisprudenza costituzionale  .

In materia elettorale, la XVIII Legislatura ha confermato il sistema elettorale misto previsto dalla legge n. 165 del 2017 (cd. Rosatellum) e che prevede l'attribuzione dei seggi per 3/8 in collegi uninominali con sistema maggioritario a turno unico e per 5/8 in collegi plurinominali con sistema proporzionale con soglie di sbarramento. Con il decreto legislativo n. 177 del 2020 il numero e la dimensione dei collegi sono stati rideterminati a seguito dell'entrata in vigore della riforma costituzionale di riduzione del numero dei parlamentari (legge costituzionale n. 1 del 2020). Sono state poi introdotte specifiche disposizioni in materia di presentazione di curriculum vitae e certificato penale dei candidati (legge n. 3 del 2019), di digitalizzazione del procedimento elettorale (tra le altre cose, possibilità di deposito del contrassegno da parte dei partiti politici anche su supporto digitale e utilizzo della posta elettronica certificata per gli atti di designazione dei rappresentanti di lista e per l'acquisizione dei certificati di iscrizione alle liste elettorali, decreto-legge n. 77 del 2021),  di esenzione dall'obbligo di raccolta delle firme (per i partiti e movimenti che fossero costituiti in gruppo parlamentare al 31 dicembre 2021 o che avessero partecipato con determinati risultati alle elezioni politiche 2018 o europee 2019, decreto-legge n. 41 del 2022) e di ineleggibilità dei magistrati (ineleggibilità per i magistrati che prestano servizio, o lo hanno prestato nei tre anni precedenti la data di accettazione della candidatura, presso sedi giudiziarie con competenza ricadente, in tutto o in parte, nella regione nella quale è compresa la circoscrizione elettorale, legge n. 71 del 2022, art. 15).

Per i referendum e le proposte di legge di iniziativa popolare, la legge di bilancio 2021 (L. n. 178 del 2020, art. 1, co. da 341 a 344, come modificato anche dal decreto-legge n. 77 del 2021) ha previsto l'introduzione di una piattaforma digitale per la raccolta in modalità digitale - anche mediante SPID, carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi - delle firme necessarie per la presentazione delle richieste di referendum popolari abrogativi (art. 75 della Costituzione) e costituzionali (art. 138) nonché per la presentazione delle proposte di legge di iniziativa popolare (art. 71). Alla data del 3 ottobre 2022, in base a notizie di stampa, Il DPCM attuativo risulta essere stato adottato e in corso di pubblicazione sulla "Gazzetta Ufficiale"; il decreto-legge n. 77 del 2021 ha  consentito, nelle more dell'istituzione della piattaforma, che la raccolta possa avvenire anche mediante documento informatico, sottoscritto con firma elettronica qualificata (come lo SPID), a cui è associato un "riferimento temporale validamente opponibile ai terzi".

In materia di status dei parlamentari e dei consiglieri regionali, un intenso dibattito parlamentare ha riguardato, negli ultimi anni, la riforma dei vitalizi e il trattamento pensionistico degli eletti secondo il metodo contributivo. L'Ufficio di presidenza della Camera è intervenuto su questo tema nei primi mesi della XVIII Legislatura. Analoga decisione è stata successivamente adottata dal Senato. La Legge di bilancio 2019 ha previsto anche da parte delle regioni il ricalcolo, secondo il metodo contributivo, delle prestazioni previdenziali e delle rendite a favore di coloro che sono stati presidente della regione, consigliere regionale o assessore regionale. In conseguenza di tale provvedimento, le regioni sono intervenute in materia, tenendo conto degli indirizzi espressi in Conferenza Stato-Regioni.

Si sono susseguiti inoltre, nel corso della legislatura diversi interventi di riordino delle attribuzioni dei ministeri  , adottati mediante decreti-legge (DL 86/2018, 104/2019, 1/2020 e 22/2021) spesso in occasione dell'avvio dell'attività dei Governi che si sono succeduti nella legislatura.

Nell'ambito degli interventi di promozione dei diritti e delle libertà fondamentali, particolare attenzione è stata posta negli ultimi anni agli interventi a sostegno del principio della parità di genere in tutte le sue forme. In particolare, nella XVIII legislatura l'azione legislativa si è focalizzata, da un lato, sul mondo del lavoro, che è stato oggetto di interventi normativi volti a ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità. Sono stati inoltre rafforzati gli strumenti di sostegno finalizzati alla creazione e allo sviluppo di imprese a prevalente o totale partecipazione femminile. Una crescente attenzione è stata dedicata alle misure volte a contrastare la violenza contro le donne, perseguendo tre obiettivi: prevenire i reati, punire i colpevoli e proteggere le vittime. La centralità delle questioni relative al superamento delle disparità di genere è ribadita anche nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che individua la parità di genere come una delle tre priorità trasversali perseguite in tutte le missioni e stabilisce che l'intero Piano dovrà essere valutato in un'ottica di gender mainstreaming (cioè integrando la prospettiva di genere). Nel corso della legislatura, è inoltre proseguita la sperimentazione per la redazione del bilancio di genere, in sede di rendicontazione del bilancio dello Stato, giunto alla sua quinta edizione, mentre nel 2021 è stata avviata del Servizio studi della Camera dei Deputati, sempre in via sperimentale, l'analisi di impatto di genere quale elemento dei dossier di documentazione sulle proposte di legge di iniziativa parlamentare all'esame della Camera stessa.

Sul versante dei  diritti umani e della lotta alle discriminazioni, nel corso della XVIII Legislatura la I Commissione della Camera dei deputati ha esaminato alcune proposte di legge volte ad istituire un organismo nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani con la finalità di dare attuazione alla risoluzione n. 48/134 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, del 20 dicembre 1993. Allo stesso tempo, le Commissioni Affari costituzionali e Cultura della Camera dei deputati hanno approvato una risoluzione sul contrasto di fenomeni di odio e razzismo antisemita, nonché iniziative dedicate al ricordo delle persecuzioni subite dal popolo ebraico. Al Senato si è invece costituita la Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza.

Dal punto di vista ordinamentale, anche l'emergenza COVID-19 ha visto l'adozione di provvedimenti significativi. L'emergenza è stata infatti affrontata, in parallelo al ricorso allo stato di emergenza previsto dal codice di protezione civile (art. 24 del decreto legislativo n. 1 del 2018), attraverso l'elaborazione di specifiche modalità di intervento. In particolare, il decreto-legge n. 6 del 23 febbraio 2020 e, subito dopo, il decreto-legge n. 19 del 25 marzo 2020 che lo ha sostituito, hanno delineato un modello fondato, da un lato, sulla definizione da parte del decreto-legge del "catalogo" di misure di contenimento dell'epidemia (ivi comprese quelle limitative della libertà di circolazione e delle attività economiche, sociali, culturali e scolastiche) assumibili, rinviando, dall'altro lato, per la loro assunzione in concreto, per periodi di tempo limitati e nel rispetto dei principi di proporzionalità ed adeguatezza, a decreti del Presidente del Consiglio dei ministri.

Rispetto a questo sistema, il Parlamento è intervenuto dapprima inserendo nel decreto-legge n. 19 del 2020 la previsione dell'approvazione di atti di indirizzo parlamentari preventivi all'adozione di DPCM. Si è poi avuto (dai decreti-legge n. 83 del 2020 al decreto-legge n. 52 del 2021) un progressivo spostamento alla fonte legislativa della disciplina di contenimento della pandemia in corso. Lo stato di emergenza si è concluso il 31 marzo 2022 e il decreto-legge n. 24 ha disciplinato il suo superamento. La disciplina legislativa di contenimento della pandemia da COVID-19 è stata ritenuta conforme alla Corte costituzionale, in particolare con le sentenze n. 37 e n. 198 del 2021.

Con riguardo alla disciplina dei partiti e delle fondazioni, con la legge n. 3 del 2019 sono state introdotte misure per la trasparenza dei partiti e dei movimenti politici e delle fondazioni, con particolare riferimento al loro finanziamento. Successivamente sulla materia è intervenuto il D.L. 34/2019, principalmente per ridefinire gli obblighi di trasparenza posti in capo alle fondazioni politiche. Sul fronte della trasparenza e della disciplina dei conflitti di interessi, la I Commissione della Camera ha affrontato l'esame di diverse proposte di legge di iniziativa parlamentare volte a modificare la disciplina dei conflitti di interessi attualmente contenuta nella legge 215/2004 pervenendo alla adozione di un testo base. Il testo adottato reca, tra l'altro, misure più stringenti in materia di conflitti di interessi per i titolari di cariche di governo nazionale, regionale e locale. Inoltre, sono stati ampliati i casi di ineleggibilità alla carica di deputato e senatore e di consigliere regionale. L'iter del provvedimento non si è concluso prima della fine della legislatura.

L'Assemblea della Camera ha anche approvato il 12 gennaio 2022 una proposta di legge di iniziativa parlamentare volta a disciplinare l'attività di lobbying. La proposta prevede l'istituzione del Registro per la trasparenza dell'attività di rappresentanza di interessi presso l'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Sempre presso l'Autorità antitrust è istituito un Comitato di sorveglianza sulla trasparenza dei processi decisionali pubblici, cui sono attribuite le funzioni di controllo e di irrogazione delle sanzioni amministrative previste dal testo. Il provvedimento è stato trasmesso al Senato che lo ha esaminato in sede redigente senza pervenire alla sua approvazione.

Sul fronte della sicurezza nazionale, in considerazione dell'accresciuta esposizione alle minacce cibernetiche si è imposta nell'agenda nazionale ed internazionale la necessità di sviluppare, in tempi brevi, idonei e sempre più stringenti meccanismi di tutela. Per questo motivo, la sicurezza cibernetica costituisce uno dei principali interventi previsti dal PNRR nell'ambito della trasformazione digitale della P.A. e della digitalizzazione del Paese. In questo ambito, poi, nella XVIII Legislatura è stata recepita la direttiva (UE) 2016/1148 recante misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell'Unione (c.d. direttiva NIS - Network and Information Security") per mezzo del decreto legislativo n. 65 del 2018, che detta quindi la cornice legislativa delle misure da adottare per la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi ed individua i soggetti competenti per dare attuazione agli obblighi previsti dalla direttiva NIS. Successivamente, è stato adottato il decreto-legge n. 105 del 2019  al fine di assicurare un livello elevato di sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici delle amministrazioni pubbliche, nonché degli enti e degli operatori nazionali, pubblici e privati, attraverso l'istituzione di un perimetro di sicurezza nazionale cibernetica e la previsione di misure volte a garantire i necessari standard di sicurezza rivolti a minimizzare i rischi. Talune modifiche sono state apportate, a tale provvedimento, dal decreto-legge n. 162 del 2019, in materia di proroga dei termini e altre disposizioni sulla pubblica amministrazione. Infine, con il decreto-legge n. 82 del 2021, si è proceduto alla definizione dell'architettura nazionale di cybersicurezza e all'istituzione dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, in attuazione di precisi obiettivi del PNRR.

Nella XVIII legislatura sono state anche esaminate alla Camera diverse proposte di legge di iniziativa parlamentare in materia di sicurezza urbana e riordino della polizia locale, alcune delle quali abbinate tra loro ai fini dell'esame in I Commissione, il cui iter è stato interrotto a causa dello scioglimento anticipato delle Camere. Si segnala, inoltre, che la legge di bilancio 2021 ha istituito nello stato di previsione del Ministero dell'interno un fondo, con una dotazione di 20 milioni a decorrere dall'anno 2022, per la definizione degli interventi necessari a dare attuazione alla riforma della polizia locale disposti con appositi provvedimenti normativi. In precedenza, il decreto-legge 113 del 2018 aveva già introdotto diverse disposizioni in materia di sicurezza urbana e di polizia locale, quali il rafforzamento del cd DASPO urbano, l'introduzione del reato di accattonaggio molesto e la configurazione come illecito penale del blocco stradale, in precedenza qualificato come illecito amministrativo.

Da ultimo, sul versante del controllo delle armi nella XVIII legislatura è stata definita una nuova disciplina in materia di controllo e detenzione di armi con il decreto legislativo n. 104 del 2018, di attuazione della normativa dell'Unione europea e sono state definite norme per il riordino del Banco nazionale di prova per le armi da fuoco portatili e per le munizioni commerciali (DPR n. 193 del 2020). Ulteriori misure di controllo della circolazione delle armi sono state introdotte dalla legge n. 238 del 2021 (legge europea 2019-2020), la quale ha dato attuazione alle direttive di esecuzione (UE) n. 2019/68 e n. 2019/69, recanti le specifiche tecniche relative rispettivamente alle armi da fuoco ovvero alle armi d'allarme o da segnalazione.

During the 18th parliamentary term, for the first time in republican history, a constitutional revision pertaining to the fundamental principles in Articles 1-12 of the Constitution came into effect. Constitutional Law No. 1 of 2022, indeed, amended, among other things, Article 9 of the Constitution by introducing the principle of the protection of the environment, biodiversity and ecosystems, including in the interest of future generations, and that of the protection of animals, in the forms and ways defined by state law.

Two other reforms of the Constitution then came into effect during the term: Constitutional Law No. 1 of 2020, which reduced the number of parliamentarians from 630 to 400 deputies and from 315 to 200 elected senators, and Constitutional Law No. 1 of 2021, which lowered the age for electing members of the Senate from 25 to 18.

A fourth constitutional reform, aimed at introducing in Article 119 of the Constitution the recognition of the peculiarity of islands and the principle of overcoming the disadvantages arising from insularity, was finally approved by Parliament on July 28, 2022; however, since the approval in second deliberation in the Senate and the House was by an absolute majority but less than two-thirds of the components, the three months stipulated in Article 138 of the Constitution for the possible request for a confirmatory referendum are still pending.

The 18th Parliament has also seen innovative ways of dialogue with the Constitutional Court, particularly with the Court's adoption of deferred orders of unconstitutionality (starting with Ordinance No. 207 of 2018) and the Court's definition of conditions for the admissibility of the conflict of attribution between the powers of the State raised by individual parliamentarians (starting with Ordinance No. 17 of 2019).

On electoral matters, the 18th Legislature confirmed the mixed electoral system envisaged by Law No. 165 of 2017 (the so-called Rosatellum) and which provides for the allocation of seats 3/8 in uninominal constituencies with a single-round majority system and 5/8 in multi-nominal constituencies with a proportional system with bar thresholds. However, by Legislative Decree No. 177 of 2020, the number and size of the constituencies were redetermined following the entry into force of the constitutional reform to reduce the number of parliamentarians (Constitutional Law No. 1 of 2020). Specific provisions were then introduced on the submission of curriculum vitae and criminal record certificate of candidates (Law No. 3 of 2019), digitization of the electoral process (among other things, possibility of filing of the mark by political parties also in digital form and use of certified e-mail for the acts of designation of list representatives and for the acquisition of certificates of registration on the electoral lists, Decree-Law No. 77 of 2021), exemption from the obligation to collect signatures (for parties and movements that were constituted as a parliamentary group as of December 31, 2021 or had participated with certain results in the 2018 general or 2019 European elections, Decree-Law No. 41 of 2022) and ineligibility of magistrates (ineligibility for magistrates who serve, or have served in the three years prior to the date of acceptance of candidacy, in judicial offices with jurisdiction falling, in whole or in part, in the region in which the electoral district is included, Law No. 71 of 2022, Article 15).

For referendums and citizens' initiative bills, Budget Law 2021 provided for the introduction of a digital platform for the collection in digital mode - including through elecronic identity-SPID, electronic identity card or national services card - of the signatures required for the submission of requests for popular abrogative (Art. 75 of the Constitution) and constitutional (Art. 138) referendums, as well as for the submission of popular initiative bills (Art. 71). However, the planned implementing DPCM has not been adopted, and Decree-Law No. 77 of 2021 also allowed, pending the establishment of the platform, that the collection can also take place by means of an electronic document, signed with a qualified electronic signature (such as SPID), with which a "time reference validly enforceable against third parties" is associated.

An intense parliamentary debate has focused in recent years on the reform of annuities and the pension treatment of elected officials according to the contributory method. The House Bureau took action on this issue in the early months of the 18th Legislature. A similar decision was subsequently taken by the Senate. The 2019 Budget Law also provided for regions to recalculate, according to the contributory method, pension benefits and annuities for those who have served as regional president, regional councilor, or regional alderman. As a result of this measure, the regions took action on the matter, taking into account the guidelines expressed in the State-Regions Conference.

With regard to the regulation of parties and foundations, Law No. 3 of 2019 introduced measures for the transparency of political parties and movements and foundations, with particular reference to their funding.

Subsequently, Decree Law 34/2019 intervened on the matter, mainly to redefine the transparency obligations placed on political foundations. On the front of transparency and the regulation of conflicts of interest, the I Commission of the Chamber of Deputies has dealt with the examination of several bills of parliamentary initiative aimed at modifying the regulation of conflicts of interest currently contained in Law 215/2004, arriving at the adoption of a basic text. The adopted text contains, among other things, more stringent measures on conflicts of interest for holders of national, regional and local government offices. In addition, the cases of ineligibility for the office of deputy and senator and regional councilor have been expanded.

The House Assembly approved on Jan. 12, 2022 a parliamentary initiative bill aimed at regulating lobbying activities. The proposal provides for the establishment of the Register for Transparency of Interest Representation Activity at the Antitrust Authority. Also at the Antitrust Authority is the establishment of a Monitoring Committee on the Transparency of Public Decision-Making Processes, which is assigned the functions of monitoring and imposing administrative sanctions provided for in the text. The measure was forwarded to the Senate, which examined it in redraft without reaching approval.

There have also been several interventions to reorganize the attributions of ministries, adopted by means of decree-laws often at the start of the activity of successive governments in the legislature.

As part of interventions to promote fundamental rights and freedoms, particular attention has been paid in recent years to interventions to support the principle of gender equality in all its forms and activities.

In particular, in the 18th Parliament, legislative action has focused, on the one hand, on the world of work, which has been the subject of regulatory interventions aimed, in particular, at reducing the gender gap in relation to opportunities for growth in the company, equal pay for equal tasks, policies for managing gender differences, and maternity protection. Support instruments aimed at the creation and development of enterprises with predominantly or fully female participation have also been strengthened. Increasing attention has also been paid to measures aimed at combating violence against women, pursuing three objectives: preventing crimes, punishing perpetrators and protecting victims.

The centrality of issues related to overcoming gender inequality is also reiterated in the National Recovery and Resilience Plan (NRRP), which identifies gender equality as one of the three cross-cutting priorities pursued in all missions and stipulates that the entire Plan is to be evaluated from a gender mainstreaming perspective. During the legislature, experimentation also continued in the drafting of the gender balance sheet when reporting on the state budget, now in its fifth edition, while in 2021 the Gender Impact Analysis was launched by the Study Service of the Chamber of Deputies, again on an experimental basis, as an element of the documentation dossiers on proposed laws of parliamentary initiative under consideration by the Chamber. 

On the human rights and anti-discrimination front, during the 18th Legislature, the 1st Commission of the Chamber of Deputies examined several bills to establish a national body for the promotion and protection of human rights with the aim of implementing UN General Assembly Resolution No. 48/134 of 20 December 1993. At the same time, the Constitutional Affairs and Culture Committees of the Chamber of Deputies approved a resolution on combating anti-Semitic hatred and racism, as well as initiatives dedicated to remembering the persecution suffered by the Jewish people. In the Senate, on the other hand, the Extraordinary Commission to combat the phenomena of intolerance, racism, anti-Semitism and incitement to hatred and violence was set up.

Finally, on the side of public order and security, as well as on that of arms control closely related to the former (as highlighted most recently by the Constitutional Court in Judgment No. 126/2022), in the 18th Parliament, new regulations on weapons' control and possession were defined with Legislative Decree No. 104 of 10 August 2018, implementing European Union legislation, and rules were defined for the reorganisation of the National Proof House for portable firearms and commercial ammunition (Presidential Decree No. 193 of 24 November 2020). Further measures to control the circulation of weapons were introduced by Law No. 238 of 2021 (European Law 2019-2020), which implemented Implementing Directives (EU) No. 2019/68 and No. 2019/69, which contain technical specifications for firearms or alarm or signal weapons, respectively.

On the national security front, in view of the increased exposure to cyber threats, the need to develop appropriate and increasingly stringent protection mechanisms in a short timeframe has emerged on the national and international agenda. For this reason, cybersecurity constitutes one of the main interventions envisaged by the PNRR in the context of the digital transformation of the P.A. and the digitisation of the country.

In particular, in the Eighteenth Legislature, Directive (EU) 2016/1148 on measures for a common high level of security of networks and information systems in the Union (so-called 'NIS Directive - Network and Information Security') was transposed by means of Legislative Decree No. 65 of 2018, which thus dictates the legislative framework of the measures to be adopted for the security of networks and information systems and identifies the competent entities to implement the obligations set forth in the NIS Directive. Subsequently, Decree-Law No. 105 of 2019 was adopted in order to ensure a high level of security of the networks, information systems and IT services of public administrations, as well as national, public and private entities and operators, through the establishment of a national cyber security perimeter and the provision of measures to ensure the necessary security standards aimed at minimising risks. Certain amendments were made, to this measure, by Decree-Law No. 162 of 2019, concerning the extension of terms and other provisions on public administration.

Finally, Decree-Law No. 82 of 14 June 2021 defined the national cybersecurity architecture and established the National Cybersecurity Agency, implementing specific objectives of the PNRR.

The issue of integrated security policies and the reorganisation of local police regulations has been the subject of parliamentary scrutiny and in-depth study for some time.

The State legislature has intervened within the framework of its exclusive legislative competence in the 'arms' matter, pursuant to Article 117, second paragraph, letter d) of the Constitution, and in the matter, closely related to the former, of public order and security, also falling under the exclusive competence of the State pursuant to Article 117, second paragraph, letter h) of the Constitution.

In the 18th legislature, a number of parliamentary-initiative bills on the subject were under examination in the Chamber of Deputies, some of which were combined for the purposes of examination in the I Commission, but whose examination was interrupted due to the early dissolution of the Chambers.

It should also be noted that the 2021 Budget Law established a fund in the estimate of the Ministry of the Interior, with an endowment of 20 million as from the year 2022, for the definition of the measures necessary to implement the reform of the local police force, provided for by specific regulatory measures.

Previously, Decree-Law 113 of 2018 had already introduced several provisions on urban security and local police. Finally, in connection with the measures relating to the Covid-19 epidemiological emergency, economic measures were provided for in favour of local police personnel engaged in coping with the state of emergency.