tema 17 settembre 2025
Studi - Affari esteri Il conflitto Russo Ucraino

Il 24 febbraio 2022, la Russia ha scatenato un'aggressione su larga scala che ha portato in poco tempo le proprie truppe in prossimità di Kiev e di centri nevralgici nel Sud e nell'Est dell'Ucraina.

Sin dall'inizio del conflitto l'Italia ha assicurato il proprio sostegno politico, militare, finanziario e umanitario all'Ucraina, cui si sono aggiunte anche l'accoglienza dei rifugiati ucraini in fuga dalla guerra e il contributo materiale per il recupero delle infrastrutture energetiche. Da ultimo, il 10 e 11 luglio 2025 Roma ha ospitato la quarta Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina, con il prioritario obiettivo di sensibilizzare e mobilitare il sostegno internazionale e gli investimenti per la ripresa, ricostruzione, riforma e modernizzazione del Paese (vedi focus infra).

A sua volta il Consiglio europeo, a partire dal Vertice straordinario del 24 febbraio 2022, ha reiterato dichiarazioni di condanna dell'aggressione militare, ribadendo il sostegno a indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Ha conseguentemente adottato un quadro di sanzioni nei confronti della Russia e approvato il sostegno militare all'Ucraina. Nella riunione del 23 e 24 giugno 2022 ha concesso all'Ucraina lo status di Paese candidato all'adesione dell'UE, impegnandosi a contribuire, una volta cessato il conflitto, alla ricostruzione del Paese.

In ambito NATO, a seguito delle mutate condizioni di sicurezza ad Est i Paesi membri dell'Alleanza hanno deciso un progressivo rafforzamento della postura di deterrenza e difesa sul fianco orientale, nei domini terrestre, aereo e marittimo. 

Dal vertice tenutosi a l'Aja il 24 e 25 giugno 2025 sono emersi come punti centrali: l'accordo degli Alleati su un nuovo impegno di spesa per difesa e sicurezza al 5% del PIL entro il 2035; l'espansione della produzione dell'industria della difesa transatlantica, il mantenimento del sostegno militare all'Ucraina nel lungo termine, nonché il necessario coordinamento tra l'Alleanza e l'Unione Europea.

In precedenza, in occasione del vertice di Washington del 9-11 luglio 2024 la NATO aveva confermato il suo impegno di assistenza alla sicurezza a lungo termine a Kiev e il percorso irreversibile verso la piena integrazione euro-atlantica dell'Ucraina, compresa l'adesione all'Alleanza. Sotto il profilo economico, gli Alleati avevano annunciato, nella Dichiarazione del Vertice, l'intenzione di fornire, attraverso contributi proporzionali, un finanziamento minimo di base di 40 miliardi di euro entro il 2025, rivalutando i contributi in occasione dei futuri Vertici NATO. In questo quadro era stata istituita la NATO Security Assistance and Training for Ukraine (NSATU), missione di coordinamento degli aiuti militari occidentali all'Ucraina in sostituzione del coordinamento statunitense, con quartier generale a Wiesbaden (Germania). A conferma dell'importanza della dimensione parlamentare dell'Alleanza, il 9 luglio 2024 si era altresì svolto presso il Congresso degli Stati Uniti un vertice parlamentare con la partecipazione dei rappresentanti di 32 Parlamenti alleati, tra cui 23 Presidenti di Parlamento (per l'Italia i Presidenti della Camera, Lorenzo Fontana, e del Senato, Ignazio La Russa, oltre al Presidente della Delegazione italiana presso la NATO-PA, Lorenzo Cesa), del Presidente della Verkhovna Rada ucraina, nonché dei Presidenti delle Delegazioni parlamentari.

La Camera dei deputati ha seguito con costante attenzione l'evolversi del conflitto in Ucraina, sia tramite il Gruppo bilaterale di collaborazione parlamentare Italia-Ucraina che attraverso le attività della III Commissione Affari esteri e comunitari e di altri Servizi interni. L'11 luglio 2025 Palazzo Montecitorio ha ospitato, a latere della quarta Conferenza internazionale sulla ripresa dell'Ucraina, una Riunione parlamentare, sotto la presidenza del Vice Presidente Giorgio Mulè, del primo Vice Presidente della Verkhovna Rada, Oleksandr Korniyenko, e della Vice Presidente della Verkhovna Rada, Olena Kondratiuk.

La riunione ha visto un'ampia partecipazione sia da parte italiana che ucraina - compresi i componenti del Gruppo di collaborazione parlamentare fra la Camera dei deputati (Giangiacomo Calovini, Ugo Cappellacci, Paolo Formentini, Marco Pellegrini e Lia Quartapelle Procopio) e la  Verkhovna Rada (con la presenza dei Co-Presidenti Serhii Alieksieiev e Daria Volodina) - e si è articolata in due sessioni di lavoro dedicate a due macrotemi: "Investimenti privati e ripresa economica" e "Capitale umano e resilienza sociale". La riunione parlamentare si è conclusa con la firma di un  Comunicato congiunto che prevede l'istituzione di un  Meccanismo di monitoraggio parlamentare al fine di garantire un raccordo fra le diverse iniziative e proposte e valutare con cadenza periodica l'effettiva attuazione delle stesse, nonché il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Da ultimo, l' 11 settembre 2025, due giorni dopo il bombardamento israeliano in Qatar nel quadro di un'operazione contro i vertici di Hamas, ha avuto luogo l' informativa urgente del Ministro degli Esteri Tajani sui recenti sviluppi delle crisi in Ucraina e Medio Oriente, nonché in materia di commercio internazionale.
 

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In conseguenza del perdurare della grave crisi internazionale in Ucraina, il decreto-legge n. 200/2024 ( A.S. 1335 e A.C. 2206, si vedano i  dossier Senato e Camera) ha prorogato fino al 31 dicembre 2025, previo atto di indirizzo delle Camere, l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative ucraine, nei termini e con le modalità previste dall'articolo 2- bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14).
Il 21 gennaio 2025 al Senato e il 22 gennaio 2025 alla Camera, in seguito alle comunicazioni rese dal Ministro della Difesa ai sensi del l'articolo 1 del decreto-legge n. 185 del 2022, sono state approvate le risoluzioni che impegnano il Governo, tra l'altro, a proseguire il sostegno militare all'Ucraina (al Senato la risoluzione n. 6 Craxi, Terzi Di Sant'Agata, Pucciarelli, Petrenga, Barcaiuolo, Ronzulli, Galliani, Rosso, Lotito, Damiani, Trevisi, Ternullo, Silvestro, Paroli, risultando assorbite o precluse le altre proposte di risoluzione presentate; alla Camera è stata interamente approvata la risoluzione n. 6-00147 Bignami, Molinari, Barelli e Lupi; sono state parzialmente approvate le risoluzioni n. 6-00148 Braga e altri, n. 6-00152 Faraone e altri, nel testo riformulato, la risoluzione n. 6-00151 Richetti e altri e, infine, nel testo riformulato, la risoluzione Della Vedova e Magi n. 6-00153).
Nel corso del 2024 sono stati pubblicati il " nono pacchetto" (D.M. 25 giugno 2024, Gazzetta ufficiale del 10 luglio 2024) e il " decimo pacchetto" (D.M. 12 dicembre 2024, Gazzetta ufficiale del 23 dicembre 2024) di invio di materiali ed equipaggiamenti militari all'Ucraina.
Nell'anno in corso (G.U. n. 115 del   20-05-2025) è stato pubblicato l' undicesimo pacchetto, il cui contenuto è, come in precedenza, classificato (per il testo decreto si rinvia alla  Gazzetta Ufficiale).
  Nella Gazzetta ufficiale del 21 dicembre 2023 era infatti stato pubblicato il decreto-legge n. 200 del 2023 (A.S. 974) che prorogava fino al 31 dicembre 2024, previo atto di indirizzo delle Camere, l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorita' governative dell'Ucraina, di cui all'articolo 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, nei termini e con le modalita' ivi stabilite.
A tal riguardo si ricorda che nella seduta del 10 gennaio 2024 ha avuto luogo alla Camera la discussione sulle comunicazioni del Ministro della Difesa in materia di proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina, in relazione alle quali la Camera ha approvato le risoluzioni Foti, Molinari, Barelli e Lupi n. 6-00079, Braga ed altri n. 6-00080 e Richetti, Faraone, Magi ed altri n. 6-00082.

In precedenza, l'articolo 1 del D.L. 185/2022 (A.S. 389) aveva prorogato fino al 31 dicembre 2023, l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamen­ti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina, già prevista, fino al 31 dicembre 2022, dall'articolo 2 -bis del decreto 25 febbraio 2022, n. 14.

Per un approfondimento si rinvia al tema: Cessione di materiali d'armamento alle autorità governative dell'Ucraina .

ultimo aggiornamento: 27 maggio 2025

Con la delibera relativa alla missioni internazionali (delibera del Consiglio dei Ministri del 19 febbraio 2025 - Doc. XXVI n. 3) il Governo ha prorogato per il 2025 la partecipazione italiana alla missione di addestramento militare in Ucraina avviata dall'Unione europea: la missione EUMAM Ucraina (European Union Military Assistance Mission), all'interno della scheda n. 2 del 2025.

La missione EUMAM Ucraina è stata istituita dal Consiglio Ue il 17 ottobre 2022, rispondendo alla richiesta di sostegno da parte delle autorità ucraine nel settore dell'addestramento militare. L'obiettivo è contribuire al rafforzamento della capacità militare delle forze armate, per consentire all'Ucraina di difendere la propria integrità territoriale e proteggere i civili.
Per conseguire i suoi obiettivi, la missione fornisce:
  • formazione individuale e collettiva al personale delle forze armate ucraine, ai livelli di base, avanzato e specializzato (in particolare nei settori della logistica, protezione da agenti chimici, biologici e radioattivi, supporto ingegneristico, cibersicurezza e ciberdifesa ecc.), compresa la formazione e la preparazione operative, la preparazione alla manovra e alla tattica collettive e la consulenza in materia di pianificazione, preparazione e condotta di esercitazioni;
  • formazione alle forze di difesa territoriale;
  • coordinamento delle attività di formazione delle forze armate ucraine condotte in via bilaterale dagli Stati membri.
Le attività si svolgono nel territorio dell'Ue.
Il quartier generale della missione è costituito presso il  Military Planning and Conduct Capability (MPCC), a Bruxelles, che assicura anche il coordinamento generale. Come per tutte le missioni militari Ue, il controllo politico e la direzione strategica sono assicurate dal Comitato politico e di sicurezza (CoPS, composto di rappresentanti degli Stati membri), sotto la responsabilità dell'Alto rappresentante e del Consiglio.
Il COPS effettua periodiche valutazioni strategiche dell'EUMAM Ucraina e del suo mandato.
In tale ambito, l'Italia contribuisce alla missione attraverso specifici moduli addestrativi condotti sul territorio nazionale.

Nell'ambito della medesima scheda n. 2 del 2025  si colloca inoltre l'iniziativa NATO Security Assistance and Training for Ukraine (NSATU) volta a realizzare un'armonizzazione delle diverse iniziative di addestramento e supporto svolte a beneficio dell'Ucraina. A tal fini, l'iniziativa si propone di assicurare:

- coordinamento dell'addestramento;

- coordinamento logistico;

- supporto allo sviluppo capacitivo di lungo periodo.

Nel corso del 2025, inoltre, l'Italia partecipa alle seguenti missioni NATO sul fianco Est dell'Alleanza:

  •  Impiego di un dispositivo aereo nazionale per il potenziamento dell'Air Policing e dell'Air Shielding della NATO ed il potenziamento della sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza (scheda 11/2025);
  • Impiego di un dispositivo militare, incluso il personale del Corpo Militare volontario della Croce Rossa, per il potenziamento della presenza della NATO nell'area est dell'Alleanza - Forward Land Forces (scheda 12/2025);
  • Impiego di un dispositivo multidominio in iniziative di presenza, sorveglianza e sicurezza negli spazi marittimi europei ed atlantici (scheda 9/2025), che ricomprende il potenziamento del dispositivo NATO per la sorveglianza navale.

Si segnala inoltre che con la delibera del Consiglio dei Ministri del 19 febbraio 2025 il Governo ha richiesto inoltre alle Camere l'autorizzazione a costituire un contingente di forze ad alta e altissima prontezza operativa, da impiegare, con una procedura accelerata, al verificarsi di crisi o situazioni di emergenza (Doc. XXV n. 3).

La possibilità di costituire tali contingenti è stata introdotta dalla legge 31 ottobre 2024, n. 168, che ha modificato la legge "quadro" sulle missioni (n.145 del 2016).
A seguito della citata modifica, il comma 2.1 della legge 145/2015 prevede ora,  che, con la procedura prevista per l'attivazione di una nuova missione, il Governo possa individuare forze ad alta e altissima prontezza operativa, da impiegare all'estero al verificarsi di crisi o situazioni di emergenza, indicando il numero massimo delle unità di personale e il limite massimo del fabbisogno finanziario (nell'ambito delle disponibilità complessive dei fondi).
Una volta che l'individuazione di tali forze sia stata autorizzata dal Parlamento, il loro effettivo impiego, al momento del verificarsi della crisi o dell'emergenza, deve essere comunque deliberato dal Consiglio dei ministri, previa comunicazione al Presidente della Repubblica. La deliberazione è trasmessa alle Camere, le quali, entro cinque giorni, con appositi atti di indirizzo, secondo i rispettivi regolamenti, ne autorizzano l'impiego o ne negano l'autorizzazione.
Entro novanta giorni dall'approvazione degli atti di indirizzo di autorizzazione, il Governo riferisce alle Camere sul permanere delle situazioni di crisi o di emergenza che hanno determinato l'effettivo impiego delle forze.

Tali potranno essere utilizzate anche per alimentare il contingente nazionale nell'ambito delle Forze di reazione alleate della Nato (Allied Reaction Forces, ARF).

  

Gli scopi principali delle forze in prontezza sono:

-         reagire rapidamente a crisi e minacce, in qualsiasi punto del territorio alleato o in zone di crisi al di fuori del territorio NATO;

-   dimostrare la solidarietà e la determinazione dell'Alleanza: la rapidità di reazione e la forza dell'ARF sono un chiaro segnale agli avversari potenziali che un attacco a un membro della NATO avrà come conseguenza una risposta immediata e coordinata da parte di tutti gli alleati;

-   sostenere le operazioni di mantenimento della pace e di gestione delle crisi: l'ARF può essere utilizzata anche per fornire assistenza umanitaria, evacuare civili e stabilizzare situazioni di crisi.

ultimo aggiornamento: 24 marzo 2025
Con specifico riferimento alla più recente attività della Commissione affari esteri della Camera nella XIX legislatura, si ricorda che:
- il 15 luglio 2025 la Commissione ha svolto l' audizione  di rappresentanti dell'Ukrainian World Congress (UWC)
- il  3 luglio 2025 le Commissioni riunite Esteri e Difesa Camera e la Commissione Esteri e Difesa Senato hanno svolto l'audizione del Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, e del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, sugli esiti del vertice Nato svoltosi a L'Aja dal 24 al 25 giugno 2025
Nel suo intervento, il Ministro Tajani ha indicato in particolare la Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina prevista a Roma il 10-11 luglio come possibile "trampolino per la pace".
- il 27 marzo e il 1° aprile 2025 le Commissioni Riunite III e IV Camera e 3a Senato hanno udito le Comunicazioni  del Ministro Tajani e del Ministro Crosetto nell'ambito dell'esame congiunto della Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2025, adottata il 19 febbraio 2025, nonché della Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2024, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2025
In tale ambito, il Ministro Tajani ha sottolineato come, a oltre tre anni dall'inizio dell'aggressione russa, la situazione in Ucraina resta la principale minaccia per la sicurezza europea. Fermare il conflitto è una priorità per l'Italia, che incoraggia i  negoziati in corso condotti dagli Stati Uniti, così come li sostiene l'intero G7. L' accordo sulla navigazione nel Mar Nero raggiunto il 25 marzo fra Russia e Ucraina è un fatto certamente positivo, essendo quel corridoio marittimo cruciale in funzione dell'esportazione di grano, fondamentale per la sicurezza alimentare, in particolare dell'Africa. L'Italia sostiene ogni passo in avanti verso il cessate-il-fuoco, come la moratoria sui bombardamenti delle infrastrutture energetiche, la restituzione dei bambini ucraini rapiti, il rispetto del diritto umanitario e lo scambio di prigionieri di guerra. Il Ministro ha poi evidenziato che  ogni compromesso deve essere deciso con l'assenso dell'Ucraina e con il coinvolgimento dell'Unione europea e che   non è prevista alcuna partecipazione italiana ad un'eventuale forza militare sul terreno. L'Italia continua ad essere in prima linea nel sostegno al processo di ricostruzione dell'Ucraina, che è un prerequisito per una pace solida e duratura. Questo obiettivo sarà al centro della Conferenza sulla ricostruzione prevista a Roma il 10 e l'11 luglio 2025.
 In precedenza, nel 2024:
- il 17 ottobre la Commissione Affari esteri ha svolto l'audizione informale di Chris Smith, Vice Segretario aggiunto per l'Europa orientale del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America, sulla situazione in Ucraina
- i primi di ottobre si è svolta la missione in Ucraina del Gruppo di parlamentare di collaborazione tra la Camera dei deputati e la Verkhovna Rada ucraina
La delegazione è stata guidata dal Vice Presidente della Camera, Giorgio Mulè, composta, fra gli altri, dai deputati della III Commissione Affari esteri Calovini e Quartapelle. La visita ha rappresentato l'occasione per ribadire il pieno sostegno dell'Italia al popolo ucraino sul piano militare, economico ed umanitario, ma anche per evidenziare le esigenze del fabbisogno energetico ucraino in vista della stagione invernale e consolidare le basi della Conferenza internazionale per la ricostruzione dell'Ucraina che Roma ospiterà nel 2025.
- il 18 giugno le Commissioni riunite Affari esteri della Camera e Affari esteri e Difesa del Senato hanno  audito il Ministro Tajani sui recenti sviluppi della situazione in Medio Oriente e Ucraina
- il 7 maggio la Commissione Affari Esteri ha svolto l'audizione di Mikhail Khodorkovsky, attivista dell'opposizione russa in esilio
 - il 22 febbraio le Commissioni riunite Affari esteri della Camera e Affari esteri e Difesa del Senato hanno svolto l' audizione del Ministro Tajani in merito all'intesa sulla cooperazione di sicurezza tra Italia e Ucraina
- il 30 gennaio, si è svolta l' audizione presso le Commissioni Riunite III Camera e 3a Senato del Ministro Tajani sugli esiti del Consiglio Affari esteri dell'Unione europea del 22 gennaio 2024 e sulle priorità della presidenza italiana del G7
 In tale ambito il Ministro ha sottolineato come il  sostegno a Kiev e alla ricostruzione del Paese fosse una priorità della Presidenza italiana del G7 ed ha annunciato lo svolgimento a Roma nel 2025 della quarta Conferenza internazionale sulla Ricostruzione dell'Ucraina. Dall'inizio del conflitto, ha sottolineato il Ministro Tajani, l'assistenza bilaterale all'Ucraina, al netto di quella militare e del contributo italiano all'assistenza europea, è ammontata a più di 2 miliardi di euro.
Nel 2023:
- il 17 ottobre la Commissione Affari esteri e comunitari ha svolto l' audizione di una delegazione dei sindacati ucraini Fpu e Kvpu
- il 4 ottobre la III Commissione ha svolto l'audizione informale di Evgenia Kara-Murza, moglie di Vladimir Kara-Murza, giornalista e attivista russo
- elementi conoscitivi sul conflitto sono emersi nella  seduta del 12 settembre 2023, in occasione dell'esame da parte della III Commissione della  Dichiarazione n. 482 dell'Assemblea parlamentare della NATO: «Uniti e risoluti a sostegno dell'Ucraina». Doc. XII-quater, n. 10
La dichiarazione si è collocata su una linea ormai consolidata, sin dalla dichiarazione del 24 febbraio 2022, con la quale il Consiglio Nord Atlantico (NAC) ha condannato con la massima fermezza l'attacco russo all'Ucraina. In particolare, vengono richiamate le conclusioni del Vertice di Madrid (29 e 30 giugno 2022), nel quale è stato adottato un pacchetto di sostegno rafforzato volto ad accelerare la fornitura di attrezzature di difesa, migliorare le difese informatiche e la resilienza dell'Ucraina e sostenere la modernizzazione del suo settore della difesa, e la dichiarazione del 24 febbraio 2023 del Consiglio Nord Atlantico, con la quale si sottolinea che l'aggressione russa rappresenta la più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica da decenni.
- nel corso della seduta del 6 settembre la III Commissione Affari esteri ha approvato  le risoluzioni Caiata 8-00024 e  Rosato 7-00136 sull'adesione dell'Ucraina e della Moldova all'Unione europea
Nello specifico, il primo di questi due atti di indirizzo è volto a: sostenere l'Ucraina e la Moldova nel loro percorso di adesione all'Unione europea e la prospettiva europea della Georgia; adottare iniziative volte a rafforzare le politiche europee di cooperazione, incentivando lo scambio di pratiche di know-how tra i Paesi dell'Unione europea e i Paesi candidati, anche attraverso il contributo dell'Iniziativa di Centro Europa, così da aiutare i Paesi candidati ad un più rapido raggiungimento degli standard necessari richiesti dall'Unione europea; adottare iniziative per accelerare il percorso negoziale di integrazione dei Balcani occidentali, esposti, anche alla luce della crisi ucraina, al rischio di instabilità e invasività, al fine di operare un'azione deterrente nei confronti della Federazione russa nell'allargamento del conflitto. La seconda risoluzione impegna il Governo a: riaffermare, in tutte le sedi europee ed internazionali, il pieno sostegno dell'Italia al processo di adesione della Moldova all'Unione europea sostenendone una positiva conclusione; promuovere, anche mediante accordi bilaterali, una maggiore cooperazione e più solide relazioni diplomatiche con la Moldova, anche al fine di sostenere le riforme necessarie alla sua adesione; favorire maggiori investimenti pubblici e privati nel Paese; sviluppare, in particolare, la cooperazione in ambito culturale, economico e della formazione tra i due Paesi, anche mediante la valorizzazione e il coinvolgimento della comunità moldava presente in Italia.
- dal 20 al 24 luglio si è svolta una missione di una delegazione della III Commissione in Ucraina ( qui le comunicazioni del Presidente della Commissione sugli esiti della missione)
La missione ha fatto  seguito ad una costante interlocuzione della Commissione con le controparti ucraine, che ha avuto un momento particolarmente importante nella visita alla Commissione dei Presidenti delle Commissioni Esteri del «Triangolo di Lublino» (Lituania, Polonia, Ucraina) il 5 e 6 maggio 2023. Essa si è inoltre svolta in una fase particolarmente delicata, a causa della cessazione dell'accordo sull'esportazione di grano dall'Ucraina e del blocco imposto dalla Federazione russa ai porti ucraini sul Mar Nero.
- il 20 febbraio la Commissione ha approvato all'unanimità la risoluzione  7-00049 (Tremonti ed altri) sul riconoscimento dell'Holodomor come genocidio (vedi focus infra) del popolo ucraino

 

ultimo aggiornamento: 25 luglio 2025

A seguito dello scoppio del conflitto sono state emanate numerose misureSi rimanda, per un approfondimento di alcune di esse, ai seguenti focus:

- riconoscimento delle qualifiche dei professionisti ucraini in mabito sanitario e sociosanitario

- sostegno nei settori della cultura, dell'istruzione e dell'università

- sostegno all'inserimento lavorativo dei cittadini ucraini

ultimo aggiornamento: 31 maggio 2024
 
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