Il
2 ottobre 2024 le Commissioni riunite Affari esteri della Camera e Affari esteri e Difesa del Senato hanno svolto le
audizioni" del Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, e del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, sui più recenti sviluppi in Medio Oriente, soprattutto alla luce dell'
attacco missilistico dell'Iran a Israele e dell'
invasione di terra da parte delle forze israeliane in Libano del giorno precedente.
I due Ministri hanno ribadito la
necessità di un cessate-il-fuoco sia a Gaza che in Libano, facendo pressioni su Hezbollah, Houti e Hamas e
mantenendo canali di dialogo aperti con l'Iran e con i Paesi arabi moderati (come Egitto e Marocco).
Il Ministro Tajani ha, quindi, ribadito la necessità di tenere viva "la prospettiva della creazione di uno Stato palestinese, che dovrà nascere da un percorso negoziale e fondarsi sul reciproco riconoscimento con Israele.
Il futuro Stato palestinese" ha precisato il Ministro " dovrà unire la Striscia di Gaza e la Cisgiordania sotto un unico Governo nazionale e democratico, anche con il sostegno di una Missione ONU a guida araba". L'Italia" ha riferito il Ministro Tajani " è pronta a dare il suo contributo e a sostenere con convinzione l'Autorità nazionale palestinese, puntando sul rafforzamento delle sue Istituzioni; è cruciale che questa possa sviluppare capacità istituzionali solide e affidabili, non solo per garantire i servizi essenziali alla popolazione, ma anche per assumere il futuro controllo della Striscia di Gaza".
Il Ministro Tajani ha altresì confermato la forte preoccupazione del Governo italiano per le conseguenze del conflitto in corso sulla popolazione, prevedendo, oltre alle iniziative in favore della popolazione palestinese (Food for Gaza), di stanziare altri 17 milioni di Euro per rispondere all'esigenze della popolazione sfollata.
Il 24 ottobre, nell'ambito dei lavori del Comitato permanente per i diritti umani nel mondo, la Commissione Affari esteri e comunitari della Camera ha svolto l'audizione di una delegazione di attivisti israeliani e palestinesi, che hanno denunziato gravi e massicce violazioni dei diritti umani in Israele, soprattutto verso alcune categorie di cittadini, quali palestinesi (che non hanno diritto di voto), israeliani dissidenti e obiettori di coscienza che non vogliono prestare il servizio militare ("refusenikim"), obbligatorio nel Paese per uomini e donne.
Il 18 giugno 2024, in altra audizione congiunta Camera e Senato, il Ministro Tajani aveva sottolineato l'impegno dell'Italia a sostenere il Piano Biden in tre fasi per il Medio Oriente annunciato lo scorso 31 maggio ed a
promuovere la soluzione due popoli-due Stati, pur ribadendo che il riconoscimento della Palestina - come Stato che riconosce Israele ed è al contempo da esso riconosciuto - "è legato all'esistenza di un'effettiva potestà di governo dell'Autorità nazionale palestinese sul territorio, in questo momento messa in dubbio dal comportamento di Hamas, che sembra procedere in maniera autonoma nelle trattative con Israele". Il Ministro aggiungeva che "il Governo italiano è comunque favorevole alla ricostruzione dell'unità territoriale palestinese attraverso la partecipazione di militari italiani ad una missione, anche militare, sotto l'egida delle Nazioni Unite e con forte coinvolgimento dei Paesi arabi...Nei confronti di Israele l'Italia vuole mantenere relazioni di amicizia, pur nel rispetto della legge italiana, che non prevede la possibilità di vendere materiale bellico ad un Paese in guerra. Per questa ragione
dal 7 ottobre 2023 non sono più state concesse nuove autorizzazioni per la vendita di armi allo Stato di Israele, mentre le licenze autorizzate prima di quella data sono state analizzate caso per caso e, in base alle caratteristiche dei materiali, sono stati inviati ad Israele solo quelli che non possono essere utilizzati contro la popolazione civile".
In precedenza, il 30 gennaio 2023, presso le Commissioni Riunite III Camera e 3a Senato, ha avuto luogo l'audizione del Ministro Tajani sugli esiti del Consiglio Affari esteri dell'Unione europea del 22 gennaio 2024 e sulle priorità della presidenza italiana del G7. In tale ambito il Ministro ha aggiornato le Commissioni sul conflitto in Medio Oriente ribadendo che per l'Italia l'unica "via d'uscita dalla crisi non è di natura militare, ma politica: con passi graduali verso la pace, nella prospettiva di due popoli- due Stati, con una Autorità Palestinese rafforzata e responsabilizzata. E un vero Stato palestinese che possa vivere in pace con Israele, rispettandone le esigenze di sicurezza".
Il
15 aprile 2023 presso le Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato ha avuto luogo una
informativa del Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e del Ministro della Difesa sui recenti sviluppi della crisi in Medio Oriente.
Il
14 novembre 2023, presso le medesime Commissioni, si è svolta l'
audizione del Ministro Tajani sul conflitto Israele-Hamas e sulle principali questioni dell'agenda europea e internazionale.
Con riferimento
all'attività di indirizzo la Camera ha esaminato varie
mozioni concernenti
iniziative volte al riconoscimento dello Stato di Palestina, anche successive al riconoscimento effettuato da Spagna, Norvegia e Irlanda lo scorso 28 maggio con l'obiettivo di sostenere la soluzione «due popoli, due Stati». Volontà comune di tali atti è, principalmente, quella di impegnare il Governo a sostenere nelle opportune sedi europee e internazionali le azioni volte ad arrivare in tempi brevi a: 1) un
cessate-il-fuoco a Gaza; 2) la
liberazione incondizionata degli ostaggi; 3) il
ritiro di Israele dai territori palestinesi occupati; 4) una
posizione comune in seno alle Istituzioni dell'UE per il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell'Unione. Da ultimo, nella
seduta del 4 luglio 2024 la Camera ha respinto con distinte votazioni la
mozione Riccardo Ricciardi ed altri n.
1-00291
riformulata e il dispositivo della
mozione Zanella ed altri n.
1-00299
mentre ha approvato con distinte votazioni la
mozione Orsini, Calovini, Formentini, Tirelli ed altri n.
1-00301; ha poi respinto la
mozione Provenzano ed altri n.
1-00302 e approvato il dispositivo della
mozione Rosato ed altri n.
1-00304 (respingendone la premessa con distinta votazione), il dispositivo della
mozione Faraone ed altri n.
1-00305
riformulata (respingendone la premessa con distinta votazione) e i capoversi 1, 2
riformulato e 4 della
mozione Della Vedova ed altri n.
1-00306 (respingendone la restante parte con distinta votazione).
Nella seduta di martedì
13 febbraio 2024 la Camera ha esaminato le mozioni concernenti iniziative in merito alla crisi in Medio Oriente ed
ha approvato: la mozione Schlein ed altri n.
1-00233, limitatamente ai capoversi 1 riformulato, 2, 5 e 9 del dispositivo, respingendone le restanti parti; la mozione Francesco Silvestri ed altri n.
1-00222 (Nuova formulazione), limitatamente ai capoversi 2, 9, 14, riformulato, e 16 del dispositivo, respingendone le restanti parti; la mozione Rosato ed altri n.
1-00234 (Nuova formulazione), riformulata; la mozione Faraone ed altri n.
1-00236, riformulata, ad eccezione del capoverso 6; la mozione Orsini, Calovini, Formentini, Tirelli ed altri n.
1-00238; il capoverso 5 della mozione Fratoianni ed altri n.
1-00239 (Ulteriore nuova formulazione), respingendone le restanti parti.
In precedenza, nella seduta del
25 ottobre 2023 il Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha reso
comunicazioni all'Assemblea della Camera in vista della riunione del Consiglio europeo del 26-27ottobre 2023. È seguita la relativa discussione, al termine della quale la
Camera ha approvato le risoluzioni Foti, Barelli, Lupi ed altri n.
6-00060, Del Barba ed altri n.
6-00063 e Richetti ed altri n.
6-00065.
Nella seduta della Camera di martedì
10 ottobre 2023 il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani ha reso all'Assemblea
comunicazioni del Governo sulla situazione e le prospettive in Medio Oriente a seguito degli attacchi di Hamas contro Israele. Si è svolto, quindi, il relativo dibattito al termine del quale la
Camera ha approvato le risoluzioni Richetti ed altri n.
6-00048, Molinari, Barelli e Lupi n.
6-00049, nel testo riformulato, Magi e Della Vedova n.
6-00050 e Braga, Francesco Silvestri e Zanella n.
6-00052, nel testo riformulato, ad eccezione del 5° capoverso della premessa nel quale si legge che "il processo di pace, negli ultimi anni, è stato messo in grave crisi da iniziative unilaterali da entrambe le parti, come i continui attacchi missilistici prevenienti da Gaza e l'allargamento, sostenuto direttamente e indirettamente dal Governo israeliano in carica, degli insediamenti dei coloni in Cisgiordania".
Sempre il
10 ottobre 2023 il Senato, a conclusione della discussione di mozioni sulla situazione in Medio Oriente, a seguito degli attacchi di Hamas contro Israele,
ha approvato le mozioni nn. 75 (testo 2), 77 e, con votazioni per parti separate, 76 (testo 2).
ultimo aggiornamento: 25 ottobre 2024