tema 16 giugno 2025
Studi - Affari esteri Attività parlamentare sulla situazione in Medio Oriente a seguito degli attacchi di Hamas contro Israele

 Il conflitto israelo-palestinese, nel più ampio contesto regionale mediorientale, costituisce da sempre interesse prioritario del Parlamento, che ne segue gli sviluppi attraverso attività di informazione e di indirizzo al Governo. 

Dal 7 ottobre 2023 l'attacco lanciato da Hamas a Israele dalla Striscia di Gaza - durante i festeggiamenti della settimana di Sukkot, a pochi giorni dal cinquantesimo anniversario della guerra del '73 - ha innescato una drammatica escalation, portando il governo israeliano all'assedio totale di Gaza.

A più di un anno di distanza dall'inizio delle ostilità, il conflitto non accenna ad attenuarsi e si è anzi pericolosamente esteso al Libano ed all'Iran.

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Il 14 giugno 2025, a seguito dell'attacco di Israele all'Iran del giorno precedente (operazione Leone nascente), le Commissioni Riunite III e IV Camera e 3a Senato hanno svolto l'audizione del Ministro Tajani, che ha collegato la crisi Israele-Iran con l'urgenza del ripristino del cessate-il-fuoco nella Striscia di Gaza, sottolineando che le crisi in Medio Oriente sono strettamente interconnesse e che occorre un approccio olistico per giungere ad una de-escalation a livello regionale.

Il 27 marzo e il 1° aprile 2025  le Commissioni Riunite III e IV Camera e 3a Senato hanno svolto le Comunicazioni del Ministro Tajani e del Ministro Crosetto nell'ambito dell'esame congiunto della Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2025, adottata il 19 febbraio 2025, nonché della Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2024, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2025.

In quell'ambito, il Ministro Tajani ha sottolineato come desta  forte preoccupazione la perdurante instabilità nella Striscia di Gaza, che rischia di compromettere i delicati progressi verso il rilascio degli ostaggi, la piena ripresa delle consegne di aiuti umanitari e l'auspicata cessazione permanente delle ostilità. La priorità italiana  è il ripristino del cessate-il-fuoco, passaggio imprescindibile anche per evitare pericolose  escalation nell'intera regione. Prosegue l' impegno italiano attraverso «Food for Gaza» e per curare in Italia bambini gazawi. L'Italia ha accolto con favore l' iniziativa araba per un piano per la ricostruzione della Striscia, che potrebbe permettere un rapido miglioramento delle condizioni di vita dei residenti attraverso il dispiegamento di una  missione di peacekeeping a guida araba nella Striscia. Per quanto riguarda il Libano, l'Italia intende continuare a  sostenere il Governo di Beirut nel processo di rafforzamento istituzionale, a partire dalle Forze armate. L'Italia è sempre in prima fila in  UNIFIL e per il comando della missione è stata proposta la candidatura del Generale Diodato Abagnara. In Siria l'Italia sostieme la nuova amministrazione di Damasco, facendosi promotore in Europa di una linea di progressivo e prudente allentamento delle sanzioni, necessaria per accompagnare il nuovo Governo verso il consolidamento istituzionale, per la ripresa economica e anche per favorire il rientro dei profughi. Il Governo è impegnato anche nel  Mar Rosso, dove non accenna a diminuire l'aggressività degli Houthi, promuovendo un maggiore coinvolgimento europeo attraverso la  missione navale Aspides, di cui l'Italia detiene il comando operativo.

 

Il 2 ottobre 2024 le Commissioni riunite Affari esteri della Camera e Affari esteri e Difesa del Senato hanno svolto le audizioni del Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, e del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, sui più recenti sviluppi in Medio Oriente, soprattutto alla luce dell' attacco missilistico dell'Iran a Israele e dell' invasione di terra da parte delle forze israeliane in Libano del giorno precedente.

 

I due Ministri hanno ribadito la  necessità di un cessate-il-fuoco sia a Gaza che in Libano, facendo pressioni su Hezbollah, Houti e Hamas e  mantenendo canali di dialogo aperti con l'Iran e con i Paesi arabi moderati (come Egitto e Marocco).  Il Ministro Tajani ha, quindi, ribadito la necessità di tenere viva "la prospettiva della creazione di uno Stato palestinese, che dovrà nascere da un percorso negoziale e fondarsi sul reciproco riconoscimento con Israele.  Il futuro Stato palestinese" ha precisato il Ministro " dovrà unire la Striscia di Gaza e la Cisgiordania sotto un unico Governo nazionale e democratico,  anche con il sostegno di una Missione ONU a guida araba". L'Italia" ha riferito il Ministro Tajani " è pronta a dare il suo contributo e a sostenere con convinzione l'Autorità nazionale palestinese, puntando sul rafforzamento delle sue Istituzioni; è cruciale che questa possa sviluppare capacità istituzionali solide e affidabili, non solo per garantire i servizi essenziali alla popolazione, ma anche per assumere il futuro controllo della Striscia di Gaza".  Il Ministro Tajani ha altresì confermato la  forte preoccupazione del Governo italiano per le conseguenze del conflitto in corso sulla popolazione, prevedendo, oltre alle iniziative in favore della popolazione palestinese ( Food for Gaza), di stanziare altri 17 milioni di Euro per rispondere all'esigenze della popolazione sfollata.

Dal 12 al 16 gennaio 2025 si è svolta una missione della III Commissione esteri della Camera in Israele e Palestina, con un programma fitto di incontri con esponenti delle Istituzioni israeliane e dell'Autorità nazionale palestinese, vittime della violenza e delle violazioni dei diritti umani e rappresentanti delle associazioni israeliane e palestinesi che si ocupano dei diritti dei detenuti.

Tra le altre cose, la delegazione ha incontrato il presidente della Commissione esteri e difesa della Knesset, al quale sono state manifestate preoccupazioni per la repressione delle manifestazioni contro la guerra e per le misure adottate nei riguardi degli obiettori di coscienza e dei deputati di opposizione che contestano la linea del governo. Sono state altresì espresse riserve sulla legge approvata dal Parlamento israeliano che prevede la cessazione delle attività dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (UNRWA) nonché sanzioni per la Corte penale internazionale.
Per un approfondimento si vedano le  comunicazioni del Presidente del 29 gennaio 2025 sugli esiti della missione.
Il  24 ottobre, nell'ambito dei lavori del Comitato permanente per i diritti umani nel mondo, la Commissione Affari esteri e comunitari della Camera ha svolto l'  audizione di una delegazione di attivisti israeliani e palestinesi, che hanno denunziato gravi e massicce violazioni dei diritti umani in Israele, soprattutto verso alcune categorie di cittadini, quali palestinesi (che non hanno diritto di voto), israeliani dissidenti e obiettori di coscienza che non vogliono prestare il servizio militare ("refusenikim"), obbligatorio nel Paese per uomini e donne.

 

Il 18 giugno 2024, in altra audizione congiunta Camera e Senato, il Ministro Tajani aveva sottolineato l'impegno dell'Italia a sostenere il Piano Biden in tre fasi per il Medio Oriente annunciato lo scorso 31 maggio ed a  promuovere la soluzione due popoli-due Stati, pur ribadendo che il riconoscimento della Palestina - come Stato che riconosce Israele ed è al contempo da esso riconosciuto - "è legato all'esistenza di un'effettiva potestà di governo dell'Autorità nazionale palestinese sul territorio, in questo momento messa in dubbio dal comportamento di Hamas, che sembra procedere in maniera autonoma nelle trattative con Israele".

 

Il Ministro ha aggiunto che "il Governo italiano è comunque favorevole alla ricostruzione dell'unità territoriale palestinese attraverso la partecipazione di militari italiani ad una missione, anche militare, sotto l'egida delle Nazioni Unite e con forte coinvolgimento dei Paesi arabi...Nei confronti di Israele l'Italia vuole mantenere relazioni di amicizia, pur nel rispetto della legge italiana, che non prevede la possibilità di vendere materiale bellico ad un Paese in guerra. Per questa ragione  dal 7 ottobre 2023 non sono più state concesse nuove autorizzazioni per la vendita di armi allo Stato di Israele, mentre le licenze autorizzate prima di quella data sono state analizzate caso per caso e, in base alle caratteristiche dei materiali, sono stati inviati ad Israele solo quelli che non possono essere utilizzati contro la popolazione civile".

In precedenza, il  30 gennaio 2023, presso le Commissioni   Riunite III Camera e 3a Senato, ha avuto luogo l' audizione del Ministro Tajani sugli esiti del Consiglio Affari esteri dell'Unione europea del 22 gennaio 2024 e sulle priorità della presidenza italiana del G7.

In tale ambito il Ministro ha  aggiornato le Commissioni sul conflitto in Medio Oriente ribadendo che per l'Italia l'unica "via d'uscita dalla crisi non è di natura militare, ma politica: con passi graduali verso la pace, nella prospettiva di due popoli- due Stati, con una Autorità Palestinese rafforzata e responsabilizzata. E un vero Stato palestinese che possa vivere in pace con Israele, rispettandone le esigenze di sicurezza".

 

Il 15 aprile 2023 presso le Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato ha avuto luogo una informativa del Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e del Ministro della Difesa sui recenti sviluppi della crisi in Medio Oriente.

 

Il 14 novembre 2023, presso le medesime Commissioni, si è svolta l' audizione del Ministro Tajani sul conflitto Israele-Hamas e sulle principali questioni dell'agenda europea e internazionale.

Con riferimento all'attività di informazione e indirizzo la Camera ha esaminato varie  mozioni concernenti iniziative volte al riconoscimento dello Stato di Palestina, anche successive al riconoscimento effettuato da Spagna, Norvegia e Irlanda il 28 maggio 2024 con l'obiettivo di sostenere la soluzione «due popoli, due Stati». Volontà comune di tali atti è, principalmente, quella di impegnare il Governo a sostenere nelle opportune sedi europee e internazionali le azioni volte ad arrivare in tempi brevi a: 1) un cessate-il-fuoco a Gaza; 2) la liberazione incondizionata degli ostaggi; 3) il ritiro di Israele dai territori palestinesi occupati; 4) una posizione comune in seno alle Istituzioni dell'UE per il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell'Unione. 

Nella seduta del  28 maggio 2025, ha avuto luogo l' informativa urgente del Governo, con la partecipazione del Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Tajani, sulla situazione della Striscia di Gaza.
In tale circostanza il Ministro ha dichiarato che la legittima reazione del governo israeliano ad un terribile e insensato atto terroristico, sta assumendo forme assolutamente drammatiche e inaccettabili, che i bombardamenti devono finire, l'assistenza umanitaria deve riprendere al più presto e il rispetto del diritto internazionale umanitario deve essere ripristinato. Inoltre, «l'espulsione dei palestinesi da Gaza non è e non sarà mai un'opzione accettabile» e l'unica prospettiva possibile per la pace resta l'avvio di un processo politico che porti a due Stati che convivano in pace e sicurezza. Il Ministro Tajani ha messo in evidenza che l'Italia sta lavorando «con un'azione a 360 gradi con tutti i nostri Partner, a partire da quelli europei e dal segretario di Stato Rubio, con cui stiamo portando avanti un'intensa azione diplomatica per riannodare i fili del dialogo e fermare la catastrofe».

Nella seduta del 21 maggio 2025 la Camera ha esaminato le mozioni concernenti iniziative in relazione all'evoluzione della situazione in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza e ha: respinto la mozione Bonelli, Conte, Schlein ed altri n. 1-00432 (Nuova formulazione); approvato la mozione Boschi ed altri n. 1-00441, limitatamente ai capoversi 1, 2, 3, 5 e 6 del dispositivo, respingendone le restanti parti con distinta votazione; approvato la mozione Orsini, Calovini, Formentini, Carfagna ed altri n. 1-00442 e respinto la mozione Richetti ed altri n. 1-00443.

In precedenza, nella seduta del 28 gennaio 2025 la Camera ha esaminato alcune mozioni concernenti iniziative in merito al conflitto in corso a Gaza e agli obblighi di cooperazione e assistenza giudiziaria nei confronti della Corte penale internazionale ed ha approvato: la mozione Fratoianni ed altri n. 1-00370, (Nuova formulazione) limitatamente ai capoversi 2 e 3 del dispositivo, respingendone le restanti parti con distinte votazioni; la mozione Riccardo Ricciardi ed altri n. 1-00375 (Nuova formulazione), limitatamente al capoverso 3 del dispositivo, respingendone le restanti parti con distinte votazioni; la mozione Faraone ed altri n. 1-00381 (Nuova formulazione) riformulata; la mozione Richetti ed altri n. 1-00386 riformulata, ad eccezione dei capoversi 10 e 11 della premessa, respinti con distinta votazione; la mozione Orsini, Calovini, Formentini, Tirelli ed altri n. 1-00387 (Nuova formulazione). La Camera ha invece respinto la mozione Braga ed altri n. 1-00394.

L'anno precedente, nella seduta del 4 luglio 2024 la Camera ha respinto con distinte votazioni la mozione Riccardo Ricciardi ed altri n.  1-00291 riformulata e il dispositivo della mozione Zanella ed altri n.  1-00299 mentre ha approvato con distinte votazioni la mozione Orsini, Calovini, Formentini, Tirelli ed altri n.  1-00301; ha poi respinto la mozione Provenzano ed altri n.  1-00302 e approvato il dispositivo della mozione Rosato ed altri n.  1-00304 (respingendone la premessa con distinta votazione), il dispositivo della mozione Faraone ed altri n.  1-00305 riformulata (respingendone la premessa con distinta votazione) e i capoversi 1, 2 riformulato e 4 della mozione Della Vedova ed altri n.  1-00306 (respingendone la restante parte con distinta votazione).

Anteriormente, nella seduta di martedì 13 febbraio 2024 la Camera ha esaminato le mozioni concernenti iniziative in merito alla crisi in Medio Oriente ed ha approvato: la mozione Schlein ed altri n. 1-00233, limitatamente ai capoversi 1 riformulato, 2, 5 e 9 del dispositivo, respingendone le restanti parti; la mozione Francesco Silvestri ed altri n. 1-00222 (Nuova formulazione), limitatamente ai capoversi 2, 9, 14, riformulato, e 16 del dispositivo, respingendone le restanti parti; la mozione Rosato ed altri n. 1-00234 (Nuova formulazione), riformulata; la mozione Faraone ed altri n. 1-00236, riformulata, ad eccezione del capoverso 6; la mozione Orsini, Calovini, Formentini, Tirelli ed altri n. 1-00238; il capoverso 5 della mozione Fratoianni ed altri n. 1-00239 (Ulteriore nuova formulazione), respingendone le restanti parti.

 

Nella seduta del 25 ottobre 2023 la Presidente del Consiglio dei ministri aveva  reso comunicazioni all'Assemblea della Camera in vista della riunione del Consiglio europeo del 26-27ottobre 2023. Al termine della discussione la Camera aveva approvato le risoluzioni Foti, Barelli, Lupi ed altri n. 6-00060, Del Barba ed altri n. 6-00063 e Richetti ed altri n. 6-00065.

 

Nella seduta della Camera del 10 ottobre 2023 il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajania aveava  reso all'Assemblea comunicazioni  del Governo sulla situazione e le prospettive in Medio Oriente a seguito degli attacchi di Hamas contro Israele. Si era svolto, quindi, il relativo dibattito al termine del quale la Camera aveva approvato le risoluzioni Richetti ed altri n. 6-00048, Molinari, Barelli e Lupi n. 6-00049, nel testo riformulato, Magi e Della Vedova n. 6-00050 e Braga, Francesco Silvestri e Zanella n. 6-00052, nel testo riformulato, ad eccezione del 5° capoverso della premessa nel quale si legge che "il processo di pace, negli ultimi anni, è stato messo in grave crisi da iniziative unilaterali da entrambe le parti, come i continui attacchi missilistici prevenienti da Gaza e l'allargamento, sostenuto direttamente e indirettamente dal Governo israeliano in carica, degli insediamenti dei coloni in Cisgiordania". Sempre il 10 ottobre 2023 il Senato, a conclusione della discussione di mozioni sulla situazione in Medio Oriente, a seguito degli attacchi di Hamas contro Israele, avevva approvato le mozioni nn. 75 (testo 2), 77 e, con votazioni per parti separate, 76 (testo 2).

 

ultimo aggiornamento: 16 giugno 2025

La Commissione affari esteri della Camera, nel corso della seduta del 26 ottobre 2023 ha approvato la risoluzione n. 7-00160 Onori sull'apertura di corridoi umanitari a Gaza, come riformulata e la risoluzione n. 7-00164  Tremonti sugli attacchi di Hamas sul territorio israeliano.

Nel dettaglio la risoluzione n. 7-00164  Tremonti  impegna il Governo ad adoperarsi, in sede europea e mondiale, affinché venga ribadita con forza la condanna degli attacchi di Hamas ed il diritto a difendersi dello Stato di Israele e affinché Hamas venga considerata organizzazione terroristica dalla comunità inter- nazionale; ad operare affinché nello scenario del conflitto sia garantito il rispetto del diritto internazionale umanitario, così come sancito dalla risoluzione del Parlamento UE del 19 ottobre 2023; ad appoggiare ogni iniziativa, a livello europeo ed internazionale in genere, che tenga conto degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas e che ne solleciti la salvaguardia e la liberazione; ad assumere ogni iniziativa, a livello europeo ed internazionale in genere, affinché siano aperti passaggi sicuri che per- mettano alle popolazioni civili di allontanarsi dal nord della Striscia di Gaza, teatro delle operazioni militari, e corridoi umanitari per l'ingresso nella Striscia dei necessari aiuti umanitari.

A sua volta la risoluzione Onori impegna il Governo ad adoperarsi con urgenza a tutti i livelli, internazionale, europeo e bilaterale per consentire l'immediata e duratura apertura di adeguati corridoi umanitari al fine di consentire l'ingresso di aiuti umanitari e, al contempo, permettere l'evacuazione dei civili più vulnerabili, tra cui i feriti in gravi condizioni, bambini e anziani.

ultimo aggiornamento: 9 ottobre 2024
 
temi di Politica estera e relazioni internazionali