Tra gli strumenti di politica attiva del lavoro volti al reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti interessati vanno considerati, accanto a quelli che si concretizzano nello svolgimento di attività formative, di riqualificazione o di ricerca attiva del lavoro, quelli aventi carattere economico e che possono assumere la forma, ad esempio, di sgravi contributivi per le nuove assunzioni o forme di sostegno all'autoimprenditorialità.
Con la legge di bilancio per il 2024 è stato introdotto uno sgravio contributivo totale in favore dei datori di lavoro privati che nel triennio 2024-2026 assumono donne disoccupate vittime di violenza beneficiarie del contributo denominato Reddito di libertà.
Vi sono poi ulteriori incentivi, previsti a regime o ancora validi per il 2024, che riguardano, in particolare, le imprese che adottano una politica occupazionale attenta al rispetto della parità di genere, l'assunzione di giovani fino a 30 anni di età, di soggetti di età non inferiore a 50 anni disoccupati da oltre dodici mesi, di donne o di lavoratori con disturbi dello spettro autistico.
Si ricorda, altresì, l'adozione di specifiche misure finalizzate a sostenere il potere d'acquisto delle famiglie e dei lavoratori di fronte all'incremento dei prezzi. I principali strumenti impiegati a tal fine sono la riduzione degli oneri contributivi a carico del lavoratore ed il riconoscimento di indennità una tantum a vantaggio di lavoratori, pensionati e percettori di altre prestazioni sociali,
La legge di bilancio 2025 ha introdotto un esonero contributivo temporaneo in favore dei datori di lavoro privati, sia quelli che rientrano nella nozione di micro piccole e medie imprese (che occupano meno di 250 dipendenti e il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro, ai sensi del Regolamento (UE) 2014/651), sia quelli che non vi rientrano (con esclusione del settore agricolo, dei contratti di lavoro domestico e di apprendistato, nonché di altri enti ed istituti elencati dai suddetti commi), che occupano lavoratori a tempo indeterminato nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna (art. 1, c. 406-422, L. 207/2024) .
La percentuale di tale esonero è rimodulata in base alle diverse annualità considerate, dal 2025 al 2029. In dettaglio, l'esonero è riconosciuto:
Alla copertura finanziaria del suddetto esonero concorrono le risorse relative alla agevolazione contributiva per l'occupazione in aree svantaggiate, cd. Decontribuzione Sud, che si rendono disponibili in conseguenza del fatto che la fruizione di tale esonero, prevista sino al 2029, viene limitata, dalla medesima legge di bilancio 2025, al 31 dicembre 2024, con riferimento ai contratti di lavoro subordinato stipulati entro il 30 giugno 2024, conformemente a quanto previsto dalla della Commissione europea.
La medesima legge di bilancio 2025 prevede altresì, per i soggetti che si iscrivono nel 2025 per la prima volta alle gestioni previdenziali dell'INPS relative agli artigiani e agli esercenti attività commerciali, la possibilità di chiedere una riduzione transitoria della contribuzione, nella misura del cinquanta per cento, riconosciuta per trentasei mesi (art. 1, c. 186, L. 207/2024).
Gli ulteriori incentivi all'occupazione strutturali sono quelli previsti:
per l'assunzione, nelle aziende con meno di venti dipendenti, di personale con contratto a tempo determinato in sostituzione di lavoratrici e lavoratori in congedo di maternità o di paternità. In tali casi, al datore di lavoro che assume è concesso uno sgravio contributivo del 50 per cento, fino al compimento di un anno di età del figlio della lavoratrice o del lavoratore in congedo o per un anno dall'accoglienza del minore adottato o in affidamento (art. 4 D.Lgs. 151/2001).
Ulteriori incentivi all'occupazione temporanei sono costituiti:
a decorrere da una data che verrà comunicata dall'INPS e fino al 31 dicembre 2025, dal riconoscimento di un esonero contributivo totale, per un periodo massimo di 24 mesi, in caso di assunzioni (o di trasformazioni) a tempo indeterminato di lavoratori domestici con mansioni di assistente a soggetti anziani con almeno 80 anni di età, già titolari dell'indennità di accompagnamento, a condizione che il datore di lavoro destinatario della prestazione possieda un ISEE non superiore a 6.000 euro (art. 29, c. 15-18, D.L. 19/2024);
Merita altresì ricordare l'adozione di specifiche misure finalizzate a sostenere il potere d'acquisto delle famiglie e dei lavoratori di fronte all'incremento dei prezzi. I principali strumenti impiegati a tal fine sono la riduzione degli oneri fiscali e contributivi a carico dei lavoratori dipendenti e delle madri lavoratrici ed il riconoscimento di indennità o benefici a vantaggio di lavoratori di determinati settori o in possesso di determinati requisiti.
In particolare, si segnalano le seguenti previsioni: