Il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF) è stato recentemente oggetto di diversi provvedimenti normativi che ne hanno mutato la denominazione e ampliato le attribuzioni. A partire dal 2022 è stata prevista la partecipazione dello stesso dicastero ad alcuni comitati di nuova istituzione. E' stata inoltre disposta la riorganizzazione interna dello stesso MASAF che ha definito il potenziamento del settore ippico.
La denominazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF) in Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF) è stata modificata recentemente dall'articolo 3 del D.L. n.173/2022 (L. n. 204/2022). La medesima disposizione ha anche modificato l'articolo 33 del decreto legislativo 300/1999 prevedendo per il Ministero altre attribuzioni che specificano ed implementano quelle già previste dalla normativa vigente.
L'articolo 1 del DPCM n.178/2023 specifica che il Ministero esercita le funzioni ed i compiti ad esso spettanti in materia di agricoltura e foreste, caccia, alimentazione, pesca, produzione, prima trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e della pesca, come definiti dall'articolo 38 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, nonche' dalla vigente normativa europea e nazionale.
La disposizione va ad accordarsi con quanto previsto in precedenza dall'articolo 2 del decreto legislativo 4 giugno 1997, n. 143 in materia di conferimento alle regioni delle funzioni amministrative in materia di agricoltura e pesca e riorganizzazione dell'Amministrazione centrale.
Ai sensi del predetto articolo il Ministero, di intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, svolge:
Le ulteriori funzioni spettanti al Ministero attribuite da ultimo dall'articolo 3 del D.L.173/2022 sono:
1. tutela della sovranità alimentare garantendo la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari.
2. sostegno della filiera agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura;
3. coordinamento delle politiche di gestione delle risorse ittiche marine;
4. produzione di cibo di qualità, cura e valorizzazione delle aree e degli ambienti rurali.
Ai sensi del comma 3 dell'articolo 33 del D.Lgs 300 del 1999 il Ministero svolge inoltre le funzioni e i compiti nelle seguenti aree funzionali.
Agricoltura e pesca
Il Ministero, di intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, elabora e coordina:
Qualità dei prodotti agricoli e dei servizi.
Il Ministero svolge funzioni e compiti in materia di:
In attuazione del riassetto organizzativo disposto dal decreto legislativo è stato emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2019, n.179 recante "Regolamento di riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali", successivamente modificato dal DPCM n.53/2020, dal DPCM n. 72/2023 e dal DPCM 173/2023 che è l'unico attualmente in vigore.
Per l'assolvimento dei compiti ad esso demandati, il Ministero è articolato nei seguenti 3 Dipartimenti:
a) Dipartimento della politica agricola comune e dello sviluppo rurale;
b) Dipartimento della sovranita' alimentare e dell'ippica;
c) Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela, della qualita' e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF).
Il Ministero inoltre, ai sensi dell'articolo 6 del decreto su indicato, si avvale del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma dei carabinieri che svolge i compiti di cui agli articoli 7 e 8, comma 2, lettera c) , del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177 e le funzioni riconducibili alle attribuzioni del medesimo Ministero di cui all'articolo 174-bis, comma 2, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66. Nell'ambito del Comando unità, il Comando carabinieri per la tutela agroalimentare svolge controlli straordinari sulla erogazione e percezione di aiuti europei nel settore agroalimentare e della pesca e acquacoltura, sulle operazioni di ritiro e vendita di prodotti agroalimentari, ivi compresi gli aiuti a Paesi in via di sviluppo e indigenti ed esercita controlli specifici sulla regolare applicazione di regolamenti europei e concorre, coordinandosi con l'Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari, nell'attività di prevenzione e repressione delle frodi nel settore agroalimentare. Nello svolgimento di tali compiti, il reparto può effettuare accessi e ispezioni amministrative avvalendosi dei poteri previsti dalle norme vigenti per l'esercizio delle proprie attività istituzionali.
Anche il Reparto pesca marittima (RPM) del Corpo delle capitanerie di porto -istituito presso il Ministero, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 100 - dipende funzionalmente dal Ministero ed esercita funzioni di supporto alla Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura per le attività di vigilanza e controllo della pesca marittima, dell'acquacoltura e delle relative filiere. Esso esercita le funzioni di cui al decreto interministeriale 1° febbraio 2010, recante «Organizzazione del Reparto pesca marittima (RPM) del Corpo delle capitanerie di porto».
Attualmente la pianta organica del ministero è prevista dal DPCM n.178/2023 e comprende 2.062 unità.
Si ricorda che in passato la pianta organica è stata prevista dall'articolo 7, comma 1 del DPCM n. 53/2020 e successivamente modificata con il DPCM n.73/2023.
Inoltre la dotazione organica dirigenziale del dicastero è composta da 15 posizioni di livello generale e di 69 posizioni di livello non generale.
Le Linee programmatiche del Ministero
In data 29 novembre 2022 si è svolta l'Audizione del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, on. Francesco Lollobrigida, sulle linee programmatiche del suo Dicastero.
In data 14 marzo 2024 si è svolta l'Audizione del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, on. Francesco Lollobrigida, sugli esiti del Consiglio «Agricoltura e pesca» del 26 febbraio 2024, con particolare riferimento al documento «L'agricoltura, la politica agricola comune e la sovranità alimentare europea. Riconnettere cibo e società», nonché sulla posizione del Governo in vista della riunione del Consiglio dell'Unione europea «Agricoltura e pesca» del 26 marzo 2024.
Nuovi Comitati a cui partecipa il Ministro
La riorganizzazione del Ministero, con il potenziamento del settore ippico, è stata attuata con il DPCM 11 aprile 2023, n. 72.
Più nel dettaglio si è modificato il precedente DPCM 5 dicembre 2019, n. 179, prevedendo una Direzione generale aggiuntiva nell'ambito del Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e dell'ippica che avrà i seguenti compiti: definizione delle linee di sviluppo del settore ippico; attivita' di tutela del benessere degli animali impiegati nel settore ippico; attivita' di prevenzione e di contrasto al doping; sviluppo dell'allevamento e definizione dei piani allevatoriali e gestione dei Libri genealogici; gestione delle attivita' inerenti alle abilitazioni degli operatori all'esercizio dell'attivita' ippica; gestione delle attivita' di competenza connesse all'organizzazione dei giochi e delle scommesse sulle corse dei cavalli di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 aprile 1998, n. 169; programmazione delle corse e delle manifestazioni ippiche; gestione delle corse trotto e galoppo e delle manifestazioni sella; organi giustiziali; promozione dell'ippica; gestione del palinsesto televisivo e dei canali TV; gestione dei rapporti con le societa' di corse e con gli organismi associativi; gestione delle risorse e del sistema dei pagamenti dei premi al traguardo nonche' delle provvidenze all'allevamento.
Conseguentemente le denominazioni delle due nuove direzioni sono attualmente Direzione generale per la promozione della qualita' agroalimentare e Direzione generale per l'ippica.
Leggi di bilancio
Al fine di assicurare il mantenimento dei necessari livelli di funzionalita' del Ministero e delle relative strutture interne, anche connesse con l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nonche' di incentivare, potenziare e incrementare le attivita' e i compiti a esso spettanti, a decorrere dall'anno 2023, in deroga ai limiti e ai termini finanziari previsti dalla legislazione vigente, l'indennita' di amministrazione del personale non dirigente del predetto Ministero e' incrementata per un importo complessivo di 1 milione di euro annui al lordo degli oneri a carico dell'amministrazione (articolo 1, comma 437, L. n. 197/2022).
Al fine di incentivare, di rafforzare e di incrementare le maggiori attivita' connesse all'elaborazione e al coordinamento delle linee della politica agricola, agroalimentare, forestale, per la pesca e per il settore ippico, a livello nazionale, europeo e internazionale, e per fare fronte altresi' alle funzioni di controllo e di ispezione per la tutela del made in Italy, a decorrere dall'anno 2023 il Fondo risorse decentrate di cui agli articoli 76 del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Funzioni centrali - triennio 2016-2018 e 49 del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Funzioni centrali - triennio 2019-2021 relativo al Ministero e' incrementato di un importo complessivo di 1.830.000 euro annui, in deroga ai limiti e ai termini finanziari previsti dalla legislazione vigente. A decorrere dall'anno 2023, e' altresi' incrementato di 250.000 euro annui il fondo per la retribuzione di posizione e di risultato del personale di livello dirigenziale generale contrattualizzato (articolo 1, comma 438, L. n. 197/2022).
A decorrere dal 2024 sono incrementate di 2 milioni di euro le risorse destinate agli uffici di diretta collaborazione del MASAF (articolo 1, comma 36, L. n. 213/2023).
Per il poteziamento dell'ICQRF si veda il relativo paragrafo.
Decreto-legge Proroga termini
Il Ministero può effettuare le assunzioni delle unità di personale già autorizzate per l'anno 2022, ai sensi dell'articolo 1, comma 873, della legge n. 178 del 2020 (legge di bilancio 2021), anche nell'anno 2023 (articolo 1, comma 16, D.L. 198/2022).
Inoltre,Il Ministero può espletare entro il 31 dicembre 2024 le procedure concorsuali già autorizzate ai sensi degli articoli 6 e 7 del D.P.C.M. 20 agosto 2019 (articolo 1, comma 17, D.L. n. 198/2022 e successivamente articolo 1, comma 21, D.L.n. 215/2023).
L'articolo 8, commi 8-10, D.L. n. 56/2024 istituisce, a decorrere dal 1° luglio 2024, un posto di funzione dirigenziale di livello generale nell'ambito dell'Ufficio di Gabinetto del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, in aggiunta all'attuale dotazione organica e in deroga alle percentuali previste dalla normativa vigente (comma 8). Il direttore generale, per lo svolgimento dei compiti, si avvale di personale indicato dalle articolazioni ministeriali interessate dai processi di revisione della spesa, con competenza in materia di bilancio pubblico, nonché di esperti in materia di analisi, valutazione delle politiche pubbliche e revisione della spesa (comma 9). Gli oneri derivanti dalla disposizione in esame sono pari a euro 141.233 per l'anno 2024 e euro 282.466 annui a decorrere dall'anno 2025 (comma 10).
Al fine di razionalizzare la spesa, semplificare gli adempimenti e incrementare l'efficienza nell'erogazione delle misure di sostegno finanziario da parte del Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste e degli enti dallo stesso controllati o vigilati, il Ministro del medesimo Ministero provvede, con proprio decreto, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, alla ricognizione degli organismi, dei comitati e delle commissioni, comunque denominati, operanti presso il suddetto Ministero e degli organi degli enti dallo stesso controllati o vigilati, alla revisione della rispettiva composizione e delle modalita' di funzionamento, controllo e rendicontazione, in ogni caso eliminando ogni forma di compenso, indennita', gettone di presenza, rimborso di spese o altro emolumento comunque denominato (articolo 1, comma 453, L. n. 197/2022).
Inoltre è previsto:
Tale misura però nn si applica fino al 2023 ai componenti degli organi degli enti controllati o vigilati dal MASAF, viene prorogata fino all' anno 2023 la percezione dei relativi compensi, indennità, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati. Viene invece confermata l'eliminazione di ogni forma di compenso, indennità, gettone di presenza, rimborso di spese o altro emolumento comunque denominato per i componenti dei comitati e delle commissioni, comunque denominati, operanti presso il MASAF (articolo 15, comma 1-quater, D.L. 198/2022).
Sempre al fine di azionalizzazione e semplificare gli adempimenti previsti per gli operatori del settore e all'incremento dell'efficienza delle connesse attivita' amministrative, si provvede anche con il collegamento delle banche di dati, dei registri e degli elenchi esistenti, al fine di conseguire piu' efficienti modalita' di controllo, di rendicontazione e di gestione delle erogazioni in agricoltura, in ogni caso senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica di cui al comma (articolo 1, comma 454, L. n. 197/2022).
Al fine di realizzare l'efficientamento dell'azione amministrativa nella gestione degli strumenti di sostegno alle imprese agricole e nell'attività di ricerca in agricoltura sono ridoti a tre i membri dei componenti del Consiglio di amministrazione dell'ISMEA e del CREA (articolo 23, comma 3-bis, D.L. n.44/2023).