L'agricoltura di per sé rientra tra le competenze regionali; numerosi aspetti di natura civilistica, tributaria, di regolazione dei mercati e di interesse ambientale necessitano, però, di un intervento statale. Prevalente risulta, poi, la normativa europea, considerato che la Politica agricola comune (PAC) rientra tra le competenze concorrenti dell'Unione europea. Tra le strategie dell'UE, interessano il comparto agricolo quelle sulla "Biodiversità" e "Dal produttore al consumatore" che intendono rafforzare il ruolo degli agricoltori nella filiera agroalimentare ma contestualmente fissano obiettivi ambientali molto importanti per il settore agricolo.
Il sostegno pubblico in agricoltura deriva principalmente dai trasferimenti di politica agraria (sovranazionali, nazionali e regionali) e dalle agevolazioni fiscali e contributive nazionali. Le risorse europee supportano il settore agricolo soprattutto attraverso pagamenti diretti agli agricoltori e aiuti settoriali ma anche attraverso il supporto agli investimenti delle aziende agricole. Viceversa, le risorse nazionali assumono, principalmente, la forma di agevolazioni fiscali e contributive; seguono, a distanza, il supporto alla ricerca e gli aiuti alla gestione. Infine, le politiche regionali mirano principalmente al sostegno delle infrastrutture nel settore agricolo, alla fornitura di servizi per lo sviluppo dell'agricoltura e al sostegno degli investimenti aziendali.
Di grande importanza, inoltre, è stata l'approvazione e l'iniziale attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). In estrema sintesi per il comparto agricolo nel Piano sono previsti investimenti nelle energie agricole e forestali ("Parco agrisolare", "Sviluppo agrovoltaico" e "Sviluppo biometano") nell'agrosistema irriguo, nell' innovazione e meccanizzazione e nelle "Green Communities". Rilevanti poi sono le risorse del Fondo complementare del PNRR, finalizzate al finanziamento dei "Contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura, della silvicoltura, della floricoltura e del vivaismo".
Il settore agricolo e quello della trasformazione hanno subito conseguenze anche dalle sanzioni imposte dall'Unione europea alla Russia a causa dell'aggressione all'Ucraina e delle successive contromisure adottate dalla stessa, che hanno creato notevoli incertezze economiche, perturbato i flussi commerciali, le catene di approvvigionamento e provocato aumenti di prezzo eccezionalmente elevati e imprevisti, in particolare per quanto riguarda il gas naturale e l'energia elettrica, ma anche per molte altre materie prime fondamentali in alcuni processi produttivi (ad esempio i fertilizzanti) e beni primari appartenenti a settori già provati da un aumento dei prezzi nel 2020 e da una ulteriore maggiorazione nel 2021.
Comunque, al fine di contemperare gli effetti negativi della situazione internazionale e nazionale di importanza fondamentale sarà anche la nuova PAC (Politica agricola comune), che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2023 che si fonda su tre Regolamenti che sono stati approvati definitivamente dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell'UE. La nuova PAC, si fonderà su 10 obiettivi chiave (garantire un reddito equo agli agricoltori; aumentare la competitività; migliorare la posizione degli agricoltori nella catena alimentare; azione contro il cambiamento climatico; cura dell'ambiente; preservare i paesaggi e la biodiversità; sostenere il rinnovamento generazionale; aree rurali vivaci; proteggere la qualità del cibo e della salute; promuovere la conoscenza e l'innovazione) che costituiscono la base sulla quale i Paesi membri dell'UE hanno eleaborato i loro piani strategici.
Per quanto concerne l'area tematica "Agricoltura e biodiversità" le principali politiche interessano i seguenti filoni: il rafforzamento della competitività del settore agricolo, la qualità agroalimentare e della pesca; le politiche europee e dello sviluppo rurale; la vigilanza, prevenzione e repressione delle frodi nel settore agricolo e agroalimentare; lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e dell'ambiente.
Il sostegno alla competitività delle filiere agroalimentari e della pesca e dell'acquacoltura è effettuato principalmente, attraverso vari Fondi – tra cui, il Fondo per lo sviluppo ed il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura.
La politica nazionale sulla pesca - in particolare su quella marittima - è fortemente influenzata dalla competenza in materia da parte dell'Unione europea ed è principalmente focalizzata sulla tutela dei lavoratori del settore, assicurando un reddito agli imbarcati nel caso di sospensione dell'attività per ragioni di fermo biologico e per dare continuità agli interventi previsti a livello nazionale nel programma triennale della pesca.
In relazione all'agricoltura e l'innovazione tecnologica, l'agricoltura di precisione assume un ruolo rilevante. Essa è quell'insieme di tecnologie e strumenti applicati ai processi produttivi in agricoltura posti in essere al fine di migliorare la produzione, minimizzare i danni ambientali ed elevare gli standard qualitativi dei prodotti agricoli ed ha assunto rilievo anche nell'ambito del dibattito politico europeo.
Molteplici fattori - alluvioni, calamità naturali, siccità, emergenze sanitarie o fitosanitarie di vario genere etc. - possono incidere, anche in maniera rilevante, su taluni prodotti e/o filiere agroalimentari: per tale ragione la gestione del rischio in agricoltura risulta essenziale per la sopravvivenza stessa dell'attività primaria, nelle sue diverse manifestazioni (coltivazione del fondo, allevamento, pesca, selvicoltura e attività connesse).
La tutela della qualità delle produzioni agroalimentari rappresenta per l'Italia un ulteriore obiettivo della politica agroalimentare, considerato che il nostro Paese vanta in Europa il maggior numero di prodotti a marchio registrato, oggetto di numerosi e sofisticati tentativi di contraffazione. La disciplina sull'etichettatura dei prodotti e sulle conseguenti informazioni ai consumatori costituisce un aspetto importante della tutela della qualità del prodotto.
Le foreste e il settore forestale rappresentano una componente essenziale nella transizione dell'Europa verso un'economia moderna, a impatto climatico zero, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva. Il legislatore ha quindi intrapreso azioni per favorirne la crescita, mettendo in campo alcune misure, assicurando solidi mezzi di sussistenza nelle zone rurali e al di fuori di esse e predisponendo una bioeconomia forestale sostenibile. In tale contesto la Strategia Forestale Nazionale è lo strumento per delineare la politica forestale nazionale nel contesto di quella europea e degli accordi internazionali. L'obiettivo è quello di avere nel nostro Paese delle foreste sempre più estese che possano garantire la biodiversità, mitigare la crisi climatica, offrendo, al contempo, benefici ecologici, sociali ed economici per i cittadini.
Con il termine agroenergie, ci si riferisce all'energia prodotta dalle imprese agricole, zootecniche, forestali e dall'agro-industria. Il legislatore ha considerato questa tipologia energetica per contribuire alla sfida dettata dal fabbisogno energetico nazionale e dai target europei al 2030.
Le risorse idriche costituiscono un elemento fondamentale per il settore primario nazionale, pertanto, la presenza/assenza dell'irrigazione e la qualità del servizio irriguo costituiscono fattori di sviluppo basilari. I recenti eventi climatici, come siccità e alluvioni, hanno spinto il legislatore europeo e nazionale a prevedere misure per incentivare i sistemi irrigui e per indennizzare le aziende agricole per la perdita delle produzioni derivanti da eventi meteoclimatici.