provvedimento 23 settembre 2023
Studi - Affari esteri Protocollo emendativo dell'Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva con il Governo della Repubblica di San Marino

La legge n. 126 del 12/9/2023 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 22 settembre 2023: "Ratifica ed esecuzione del Protocollo emendativo dell'Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino, con Allegato, del 5 marzo 2008, fatto a Roma il 27 settembre 2021", ed è entrata in vigore il giorno successivo.

Il 6 settembre 2023 il Senato aveva approvato definitivamente il disegno di legge (S.741)

L'Aula della Camera aveva approvato lo scorso 30 maggio l'A.C. 974, governativo, abbinato con l'A.C. 853 dei deputati Formentini ed altri, identico al primo fatta eccezione per l'articolo 3, relativo alla copertura finanziaria (si veda infra).

 

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La relazione illustrativa al provvedimento spiega che il Protocollo in questione, che apporta una serie di emendamenti all'Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva tra l'Italia e la Repubblica di San Marino, fatto a Roma il 5 marzo 2008 ed entrato in vigore il 7 dicembre 2015, ha lo scopo di ridefinire l'assetto delle frequenze radio-televisive per consentire la realizzazione del sistema a tecnologia 5G in Italia. Infatti il  Protocollo emendativo, nel comune interesse a proseguire la cooperazione in ambito radiotelevisivo tra Italia e San Marino, impegna il nostro Paese a facilitare la conclusione di un accordo tra la San Marino RTV e un operatore nazionale italiano al fine di assicurare il trasporto di un programma di San Marino RTV su una rete che fornisca la copertura di ambito nazionale nel territorio italiano. La relazione ricorda altresì che l'Accordo preesistente, fin dalla sua originaria stipulazione nel 1987, ha garantito una pacifica «convivenza» nel servizio rediotelevisivo tra i due Stati, regolando l'uso delle frequenze assegnate e costituendo la base della cooperazione culturale tra i due enti concessionari del servizio pubblico, la RAI-Radiotelevisione italiana e la San Marino RTV.

Il Protocollo emendativo dell'Accordo del 2021 inoltre, oltre a prolungare la vigenza dell'Accordo, al 2026, prevede alcuni impegni per i due Paesi. In particolare, sul fronte sammarinese si stabilisce la conferma della rinuncia all'utilizzo di alcuni dei propri canali televisivi e all'uso di quelli digitali radiofonici a fronte, da parte italiana, dell'impegno alla ritrasmissione sull'intero territorio italiano del segnale televisivo della San Marino RTV, con contestuale riconoscimento di un incremento del contributo economico annuale con decorrenza dall'anno 2021.

ultimo aggiornamento: 23 settembre 2023

Il testo del Protocollo si compone di un preambolo e 2 articoli.

L'articolo 1 modifica una serie di disposizioni dell'Accordo vigente, a partire dall'articolo 3, paragrafo 2 che prevedeva che la Repubblica di San Marino avrebbe dovuto cessare, in una data compresa tra il 15 ottobre e il 30 ottobre 2021, di utilizzare il canale 51, destinato ad essere utilizzato dalla Parte italiana per lo sviluppo del sistema 5G. In attuazione della nuova Road Map, rimodulata con il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 30 luglio 2021, il 15 novembre 2021 è partito il rilascio della banda di frequenza 700 e il riposizionamento delle  frequenze delle emittenti televisive sulla banda sub 700. Alla fine del processo, avvenuto per aree geografiche progressive e conclusosi il 30 giugno 2022, alla Repubblica di San Marino risulta assegnato il canale 831 del Digitale terrestre

Inoltre, il decreto legge n. 146 del 2021, all'articolo 14, autorizzava il MAECI ad erogare dei contributi pluriennali alla Repubblica di San Marino per le trasmissioni televisive, condizionati alla effettiva messa a disposizione a favore dell'Italia, entro il 31 dicembre 2021, di una serie di canali, tra cui il canale televisivo 51.

L'art.3 paragrafo 3 dell'Accordo, viene modificato sempre dall'articolo 1 del Protocollo, impegnando la Repubblica di San Marino a non porre in esercizio parte delle proprie attribuzioni (c.d. "assignment"), stabilite dal Piano di Ginevra 2006, adottato al termine della Conferenza regionale delle radiocomunicazioni dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT), riguardanti i canali televisivi digitali 7, 26 e 30 - DVB e quelli radiofonici digitali 12B e 12C - DAB, durante il periodo di vigenza dell' Accordo in esame. In ogni caso, tali attribuzioni, continueranno a rimanere in capo alla Repubblica di San Marino secondo quanto stabilito in sede di UIT e potenzialmente riutilizzabili per intero al termine dell'Accordo. Nel Protocollo, si evidenzia inoltre l'impegno dell'Italia a facilitare la conclusione di un accordo che un operatore sammarinese potrà concludere autonomamente con uno degli operatori italiani nazionali DAB per la trasmissione della radio digitale sull'intero territorio italiano;

Il nuovo testo dell'art.5, paragrafo 2 dell'Accordo, modificato dall'articolo 1 lettera b) del Protocollo, definisce la somma forfettaria riconosciuta dal Governo italiano al Governo sammarinese per le annualità dal 2021 al 2026, nella misura di € 4.898.000 per l'anno 2021, di € 4.492.000 per l'anno 2022, di € 4.530.000 per l'anno 2023, di € 4.581.000 per l'anno 2024, di € 4.648.000 per l'anno 2025 e di € 4.718.000 a decorrere dall'anno 2026.

Sempre l'articolo 1, alla lettera c), modifica i paragrafi 1 e 2 dell'articolo 7 dell'Accordo nel senso di individuare nei Ministeri degli Affari esteri dei due Paesi, i coordinatori della Commissione Mista, responsabili altresì dell'applicazione dell'Accordo e della continuità del servizio.

L'articolo 2 del Protocollo modifica, al paragrafo 1, l'art. 9 dell'Accordo, obbligando le Parti a non esercitare il diritto di denuncia ivi previsto fino al 31 dicembre 2026 e disciplina, al paragrafo 2, le modalità di entrata in vigore del suddetto Protocollo emendativo.

ultimo aggiornamento: 23 settembre 2023

L'A.C. 974, abbinato all'A.C. 853, si compone di 4 articoli.

Gli articoli 1 e 2 dispongono, come di consueto, la ratifica e l'ordine di esecuzione del Protocollo emendativo dell'Accordo in oggetto.

L'articolo 3 contiene le disposizioni finanziarie, autorizzando la spesa di 4.530.000 euro per l'anno 2023, di 4.581.000 euro per l'anno 2024, di 4.648.000 euro per l'anno 2025 e di 4.718.000 euro annui a decorrere dall'anno 2026, specificando che ai relativi oneri si provvede: a) quanto a 1.651.431 euro per l'anno 2023, a 1.702.431 euro per l'anno 2024, a 1.769.431 euro per l'anno 2025 e a 1.839.431 euro annui a decorrere dall'anno 2026, mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 14, comma 1, del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215b) quanto a 2.878.569 euro annui a decorrere dall'anno 2023, mediante corrispondente riduzione delle risorse di cui all'articolo 3, comma 1, della legge 29 settembre 2015, n. 164.

L'articolo 3 dell'A.C. 974 si differenzia da quello contenuto nell'A.C. 853 perché contiene le predette autorizzazioni di spesa a partire dall'anno 2023 e non più dal 2022.

L'articolo 4 prevede l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

ultimo aggiornamento: 23 settembre 2023
 
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