provvedimento 4 aprile 2023
Studi - Lavoro Istituzione di una Commissione di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia

L'Assemblea della Camera ha approvato la proposta volta ad istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati.

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La proposta istituisce, ai sensi dell'articolo 82 della Costituzione e per la durata della XIX legislatura, di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati.

 

La Commissione è composta da 20 deputati, scelti dal Presidente della Camera, anche tenendo conto della specificità dei compiti assegnati alla Commissione, in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari, assicurando comunque la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo parlamentare e garantendo, per quanto possibile, l'equilibrio tra i sessi.
Entro dieci giorni dalla nomina dei componenti, il Presidente della Camera procede alla convocazione della Commissione per la costituzione dell'Ufficio di presidenza composto dal Presidente, da due vicepresidenti e da due segretari.

La Commissione è rinnovata dopo il primo biennio dalla sua costituzione, con la possibilità di conferma dei propri componenti, e riferisce alla Camera annualmente, con singole relazioni o con relazioni generali, o ogniqualvolta ne ravvisi la necessità e, comunque, al termine dei propri lavori.

La Commissione ha i seguenti compiti:

  • approfondire la conoscenza della dimensione del fenomeno degli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo al numero di incidenti mortali, di malattie e di invalidità, verificando e quantificando l'esistenza di eventuali differenze tra le vittime con specifico riguardo al genere di appartenenza, al territorio di ubicazione del luogo di lavoro, all'età, al settore lavorativo, al tipo contrattuale e al tipo aziendale e/o societario;
  • individuare le principali cause degli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo all'incidenza dei fenomeni di interposizione illecita, somministrazione irregolare di manodopera, di sfruttamento, della pratica del lavoro sommerso e irregolare e del controllo di imprese da parte di organizzazioni criminali;
  • accertare il livello di applicazione delle norme antinfortunistiche e l'efficacia della legislazione vigente;
  • verificare l'efficacia dei controlli svolti dagli organi ispettivi;
  • quantificare il costo degli infortuni sul lavoro e la relativa incidenza sulla finanza pubblica;
  • valutare gli eventuali casi di presenza di minori nei luoghi di lavoro, con particolare riguardo ai minori che provengono dall'estero, nonché le misure adottate per la protezione degli stessi nei casi di esposizione a rischi di infortunio;
  • individuare eventuali misure, di natura legislativa e amministrativa, finalizzate ad accrescere l'efficacia della prevenzione e ad attenuare gli effetti degli infortuni;
  • valutare la congruità delle provvidenze e degli interventi di assistenza previsti dalla normativa vigente in favore dei lavoratori e dei loro familiari in caso di incidente mortale, malattia e invalidità e infortunio sul lavoro;
  • analizzare i casi di sfruttamento o di minor tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nell'ambito della intermediazione di manodopera.

 

Si fa presente che analoga Commissione, denominata "Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro", è stata istituita dal Senato con delibera del 22 marzo 2023.

  

La Commissione procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria; può ottenere copie di atti e documenti relativi a procedimenti e inchieste in corso presso l'autorità giudiziaria o altri organi inquirenti in deroga all'articolo 329 c.p.p.

I componenti della Commissione, i funzionari, il personale addetto alla stessa e ogni altra persona che collabora con la Commissione o compie o concorre a compiere atti di inchiesta, oppure ne viene a conoscenza per ragioni d'ufficio o di servizio, sono tenuti all'obbligo del segreto, anche dopo la cessazione dell'incarico, su tutti gli atti e i documenti che la Commissione ha acquisito ai fini dell'inchiesta e soggetti al regime di segretezza.

L'attività e il funzionamento della Commissione sono disciplinati da un regolamento interno da approvare prima dell'inizio dei lavori.

La Commissione può inoltre avvalersi dell'opera di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria e di tutte le collaborazioni ritenute necessarie.

Per l'espletamento delle funzioni, essa fruisce di personale, locali e strumenti operativi posti a disposizione dal Presidente della Camera.
Le spese per il funzionamento della Commissione, determinate nel limite massimo di 35.000 euro per il 2023 e di 75.000 per ciascuno degli anni successivi, sono poste a carico del bilancio interno della Camera.

ultimo aggiornamento: 4 aprile 2023
 
temi di Politiche per il lavoro e previdenziali