tema 26 maggio 2025
Studi - Attività produttive Interventi in materia di turismo

Nel corso della XIX legislatura, con la legge di bilancio 2023 (L. n. 197/2022), come modificata anche dalla legge di bilancio 2024 (L. n. 213/2023), sono state adottate varie misure di sostegno finanziario al settore del turismo. La legge di bilancio ha, tra l'altro, disposto un rifinanziamento per l'anno 2023 dalla dotazione di parte corrente del Fondo unico per il turismo, successivamente utilizzato per finanziare misure di sostegno all'occupazione e alle imprese del settore colpite da eventi calamitosi.

Con la legge di bilancio 2025 (L. n. 207/2024) si è disposta inoltre l'autorizzazione alla spesa di 110 milioni di euro per l'anno 2025 al fine di sostenere lo sviluppo dell'offerta turistica sul territorio nazionale.

Ulteriori interventi hanno riguardato l'organizzazione e le attribuzioni del Ministero del turismo e dell'ENIT-Agenzia nazionale del turismo. Di tale ente è stata prevista la soppressione contestualmente alla costituzione di una società per azioni in-house, denominata ENIT s.p.a., sottoposta ai poteri di indirizzo, vigilanza e controllo del Ministero del turismo.

Le commissioni parlamentari competenti per materia hanno inoltre espresso parere favorevole sul nuovo Piano strategico per il turismo per il periodo 2023-2027 (AG039) definitivamente approvato dal Consiglio dei Ministri il 17 luglio 2023.

A dicembre 2023 è stata poi approvata (con L. n. 190/2023) la disciplina della professione di guida turistica, che stabilisce i criteri e le condizioni per l'esercizio della professione di guida turistica, fissando a tal fine principi fondamentali e uniformi su tutto il territorio nazionale.

Quanto agli interventi del PNRR in materia di turismo si rinvia all'apposita sezione del portale di documentazione parlamentare della Camera dei deputati. 

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La legge di bilancio 2023 (L. n. 197/2022) reca una serie di misure volte a promuovere il turismo, su cui successivamente è intervenuta anche la legge di bilancio 2024 (L. n. 213/2023).

In particolare, ha previsto:

 

  • La costituzione di un Fondo per l'ammodernamento, la sicurezza e la dismissione degli impianti di risalita e innevamento, con una dotazione di 30 milioni di euro per l'anno 2023, di 50 milioni per l'anno 2024, di 70 milioni per l'anno 2025 e di 50 milioni per l'anno 2026 (art. 1, commi 592-594). La legge di bilancio 2024 (L. n. 213/2023) ha incrementato le risorse di tale fondo a 80 milioni per il 2024 e a 100 milioni per ciascuno degli anni 2025 e 2026.

La legge di bilancio 2025 (L. n. 207/2024) tuttavia, dispone un taglio di 20 milioni per ciascuno degli anni 2025 e 2026 e di 14 milioni per il 2027, portando quindi le risorse del fondo a 80 milioni per ciascuno degli anni 2025 e 2026 e a 56 milioni per il 2027.

Con decreto interministeriale 11 aprile 2023 (prot. 7297) sono state adottate le disposizioni applicative per la erogazione delle risorse stanziate (per un approfondimento, si rinvia all'apposita  sezione del sito del Ministero del turismo).

 

  • L'istituzione di un Fondo per accrescere il livello professionale nel turismo, con una dotazione di 5 milioni di euro per l'anno 2023 e 8 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025, finalizzato alla riqualificazione del personale già occupato nel settore ed alla formazione di nuove figure professionali (art. 1, commi 603-605). 

La legge di bilancio 2024 (L. n. 213/2023) ha ridotto le risorse di tale Fondo a 7,6 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025, mentre non risultano stanziamenti previsti per il 2026. 

Il decreto attuativo del Ministero del turismo del 5 dicembre 2023 ha definito le modalità di ripartizione delle risorse destinate al perseguimento delle seguenti finalità:

    • riqualificazione del personale già occupato nel settore e formazione di nuove figure professionali anche attraverso percorsi formativi e scuole di eccellenza, nonché corsi di alta formazione e specializzazione, volti a formare figure professionali dotate di una preparazione di livello internazionale nel settore turistico e dei servizi del turismo, della ristorazione e della conoscenza dei prodotti alimentari e vitivinicoli della tradizione e della cultura italiane;
    • iniziative per il rafforzamento delle competenze degli operatori del settore attraverso cicli di aggiornamento continuo;
    • iniziative a supporto dell'inserimento nel mercato del lavoro;
    • iniziative per favorire l'ampliamento dei bacini di offerta di lavoro.

Il MITUR ha pubblicato un primo bando, dalla dotazione di 4,6 milioni di euro, per il finanziamento di progetti di formazione professionale altamente qualificante nell'ambito del settore turistico.

Per un ulteriore approfondimento si rinvia all'apposita sezione del sito del Ministero del turismo.

 

  • L'incremento del Fondo per i cammini religiosi, istituito con la precedente legge di bilancio 2022 (L. n. 234/2021), di 0,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 (art. 1, comma 610). La Sezione Seconda (cap. 8513/1) della legge di bilancio 2024 (L. n. 213/2023) reca infine un ulteriore rifinanziamento del fondo per i cammini religiosi di 5 milioni per ciascuna annualità 2024-2026 (15 milioni complessivi).

Le misure attuative del Fondo per i cammini religiosi sono state stabilite dal decreto 5 ottobre 2023 (che annulla e sostituisce il decreto 23 giugno 2022) del Ministro del turismo (prot. n. 25710/23), e sono state finalizzate:

    • alla valorizzazione degli immobili pubblici presenti sui percorsi dei cammini religiosi, volta all'attivazione, all'interno degli immobili stessi, di servizi per la sosta, la permanenza e lo svago dei visitatori;
    • al miglioramento della fruibilità dei percorsi, in termini di sicurezza e primo soccorso, accessibilità, orientamento, informazione e digitalizzazione dei percorsi e degli accessi, anche mediante il ricorso a tecnologie innovative;
    • alla promozione turistica con l'ausilio di strumenti e canali digitali.

Con l'avviso pubblico del 28 novembre 2022 è stata avviata la costruzione di un catalogo dei cammini religiosi, sulla base delle manifestazioni di interesse raccolte. Un primo elenco di cammini individuati è stato adottato con decreto del 23 marzo 2023, successivamente aggiornato con i decreti del 23 maggio 2023, del 16 giugno 2023 e del 21 luglio 2023. Per un catalogo dei cammini religiosi italiani, si rinvia all'apposita sezione del sito del Ministero del turismo.

Con un ulteriore avviso del 20 ottobre 2023, sono state definite le modalità attuative di dettaglio delle azioni per lo sviluppo turistico dei cammini inseriti nel catalogo, attivando contributi volti a finanziare:

a) interventi di adeguamento strutturale, funzionale e impiantistico di immobili pubblici, finalizzati all'attivazione, all'interno degli stessi, di uno o più servizi per la fruizione turistica dei cammini religiosi;

b) interventi per il miglioramento della fruibilità dei percorsi, in termini di sicurezza e primo soccorso, accessibilità, orientamento, informazione e digitalizzazione dei percorsi e degli accessi;

c) interventi per la promozione dei cammini, la promo-commercializzazione turistica e realizzazione di eventi.

Infine, il decreto 22 marzo 2024 del Ministero del turismo (prot. n. 8826/24) ha dettato ulteriori misure attuative del fondo per i cammini religiosi.

Per un approfondimento, si rinvia all'apposita sezione del sito del Ministero del turismo.

 

  • La costituzione di un Fondo per i piccoli Comuni a vocazione turistica, destinato a Comuni con meno di 5.000 abitanti. Il Fondo ha una dotazione di 10 milioni per il 2023 ed euro e 12 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025, finalizzato alla realizzazione di interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale (art. 1, commi 607-609). La legge di bilancio 2024 (L. n. 213/2023) ha ridotto le risorse del Fondo a 11,4 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025, facendo comunque salva la facoltà per l'amministrazione di effettuare una rimodulazione. Non risultano stanziamenti previsti per il 2026.

Con decreto interministeriale 14 aprile 2023 sono state adottate le disposizioni applicative per le modalità di attuazione e di funzionamento del fondo.

Per un approfondimento, si rinvia alla sezione del sito del Ministero del turismo dedicata.

  • L'istituzione di un Fondo per il turismo sostenibile, dotato di 5 milioni di euro per l'anno 2023 e 10 milioni per gli anni 2024 e 2025 (art. 1, comma 611). La legge di bilancio 2024 (L. n. 213/2023) ha diminuito le risorse di tale Fondo a 9,5 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025, mentre la legge di bilancio 2025 (L. n. 207/2024) dispone un ulteriore taglio di 0,47 milioni, portando dunque le risorse del fondo a 9,02 milioni per il 2025.

Con decreto ministeriale 22 marzo 2023 sono state adottate le disposizioni applicative per il riparto e l'erogazione delle risorse stanziate. Le misure sono indirizzate alle strutture ricettive, anche non imprenditoriali, e alle imprese turistiche che perseguiranno le seguenti finalità:

    • rafforzare le grandi destinazioni culturali attraverso la promozione di forme di turismo sostenibile, l'attenuazione del sovraffollamento turistico, la creazione di itinerari turistici innovativi e la destagionalizzazione del turismo;
    • favorire la transizione ecologica nel turismo, con azioni di promozione del turismo intermodale secondo le strategie di riduzione delle emissioni per il turismo;
    • sostenere le strutture ricettive e le imprese turistiche nelle attività utili al conseguimento di certificazioni di sostenibilità.

A tal fine, il Ministero ha definito quattro avvisi pubblici atti a:

-          realizzare interventi utili all'ideazione, creazione, promozione, valorizzazione di progettualità che incentivino un turismo maggiormente sostenibile;

-          realizzare interventi finalizzati all'ottenimento di certificazione di sostenibilità;

-          costituire l'elenco degli enti accreditati al rilascio delle certificazioni di cui al punto precedente;

-          sostenere con aiuti in "de minimis" progetti di investimento finalizzati alla promozione dell'ecoturismo e del turismo sostenibile.

Per un approfondimento, si rinvia all'apposizione  sezione del sito internet del Ministero del turismo.

 

  • La legge di bilancio 2025 prevede l'autorizzazione alla spesa di 110 milioni di euro per l'anno 2025 al fine di sostenere lo sviluppo dell'offerta turistica sul territorio nazionale. Le relative risorse sono allocate all'interno del programma "Promozione e valorizzazione strategica dell'offerta turistica nazionale e innovazione (31.6), sul capitolo di nuova istituzione cap. 8515 denominato "somme destinate ai contratti di sviluppo per il turismo".

 

Per un approfondimento dei contenuti delle leggi di bilancio, si rinvia al dossier sulla legge di bilancio 2023 (volumi IIIIII e IV), al dossier sulla legge di bilancio 2024, (volumi III e III), al dossier sulla legge di bilancio 2025 (volumi I, II, III, IV).

ultimo aggiornamento: 21 settembre 2023

La legge n. 190/2023, recante la disciplina della professione di guida turistica, stabilisce i criteri e le condizioni per l'esercizio della professione di guida turistica, fissando a tal fine principi fondamentali e uniformi su tutto il territorio nazionale.

 

Il provvedimento è stato dichiarato collegato, a completamento della manovra di bilancio, dalla Nota di aggiornamento al DEF 2022 e dal Documento di economia e finanza 2023 e dà inoltre attuazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza, laddove, tra le riforme da attuare entro il II trimestre 2024 (T2 2024), contempla l'adozione dell'ordinamento delle professioni delle guide turistiche (M1C3-R 4.1 -10).

 

Per un approfondimento dei contenuti della legge si rinvia al dossier predisposto dai servizi Studi di Camera e Senato.

ultimo aggiornamento: 14 maggio 2025

Altri interventi hanno riguardato l'articolazione e le competenze del Ministero del turismo e dell'ENIT.

 

Segnatamente, l'articolo 10-bis del D.L. n. 173/2022 (L. n. 204/2022) ha attribuito al Ministero del turismo – anziché all'ENIT – la titolarità del portale "Italia.it", i diritti connessi e la relativa piattaforma tecnologica, per coordinare e indirizzare strategicamente le politiche turistiche nazionali (in correlazione con gli obiettivi del PNRR – Hub del turismo digitale (M1C3-I.4.1 -8,9).

Per un approfondimento, si rinvia al dossier relativo al D.L. n. 173/2022.

 

Al fine di garantire l'attuazione delle riforme e la realizzazione degli investimenti di cui alla Missione 1, Componente 3 "Turismo e Cultura" del PNRR, l'articolo 8 del D.L. n. 13/2023, cd D.L. PNRR (L. n. 41/2023) ha disposto, al comma 7, la costituzione di una nuova direzione generale, articolata in due uffici di livello dirigenziale non generale.

Per un approfondimento, si rinvia al dossier relativo al D.L. n. 13/2023.

 

Il successivo D.L. n. 44/2023 (L. n. 74/2023) ha incrementato ulteriormente il numero delle posizioni di livello dirigenziale afferenti alla dotazione organica del Ministero del turismo. In particolare, le posizioni di livello dirigenziale non generale sono state aumentate da 19 a 23 incluse due posizioni presso gli uffici di diretta collaborazione del Ministro (articolo 1, comma 7) e le posizioni di livello dirigenziale generale da 5 a (articolo 1, comma 8, lett. c)).

Le esigenze di reclutamento del personale non dirigenziale del Ministero sono state determinate, con gli incrementi indicati nella Tabella A dell'allegato 1 e alla Tabella B dell'allegato 2 del provvedimento.

Il D.L. n. 44/2023 ha anche ridefinito le missioni affidate alle articolazioni amministrative del Ministero (articolo 25, comma 9). Una di esse è ora dedicata alla progettazione, allo sviluppo e alla gestione dei sistemi informativi, di telecomunicazione e delle infrastrutture tecnologiche del Ministero, nonché alla definizione e alla gestione dell'architettura delle banche dati di settore.

L'articolo 25, comma 10 del D.L. n. 44/2023 ha poi previsto, in relazione alla modifica delle funzioni degli uffici, l'introduzione di un regolamento di organizzazione del Ministero, adottato con DPCM n. 177 del 30 ottobre 2023.

 

Sempre lo stesso decreto-legge ha poi disposto la soppressione dell'ente pubblico ENIT e la contestuale costituzione di una società per azioni in house, denomimata ENIT s.p.a., con un capitale sociale iniziale di 7 milioni di euro, sottoposta ai poteri di indirizzovigilanza e controllo del Ministero del turismo (articolo 25, commi 1-8).

 

Il D.L. ha infine istituito l'Osservatorio Nazionale del Turismo. L'Osservatorio, in raccordo con le regioni e le province autonome e con l'ISTAT, ha il compito di curare la predisposizione di un sistema informativo unificato a livello nazionale per l'analisi e il monitoraggio delle dinamiche socio-economiche e tecnologiche, sotto il profilo sia quantitativo sia qualitativo, connesse al turismo per fornire al Ministero un compiuto quadro conoscitivo del settore che consenta l'adozione delle opportune strategie di comunicazione, promozione e commercializzazione dell'offerta turistica (articolo 25, comma 9-bis). 

Per un approfondimento, si rinvia al dossier relativo al D.L. n. 44/2023.

 

Successivamente, l'articolo 31 della legge n. 206/2023 ha previsto l'istituzione, presso il Ministero del turismo, di un comitato nazionale presieduto da un rappresentante dello stesso Ministero e composto da un delegato per ciascuna regione e provincia autonoma e da un delegato dell'Associazione nazionale comuni italiani (ANCI). Il comitato ha come compito quello di assicurare il raccordo politico, strategico e operativo per coordinare le campagne di promozione all'estero dell'Italia.

Per un approfondimento, si rinvia al  dossier relativo alla L. n. 206/2023.

 

Inoltre, ai sensi del comma 31 dell'articolo 20 della legge di bilancio 2024 (L. n. 213/2023), con la nota di variazione è stato dato recepimento alla riorganizzazione del Ministero stesso. Tale riorganizzazione non ha infatti concluso l'iter di approvazione in tempo utile per apportare le relative modifiche in sede di disegno di legge di bilancio. La riorganizzazione del Ministero del turismo è stata infatti disposta dal citato DPCM 30 ottobre 2023, n. 177, entrato in vigore il 20 dicembre 2023.

La riorganizzazione amministrativa si è riverberata, sul piano contabile, principalmente sulla Missione "Turismo", con la soppressione di due programmi di spesa (Programmazione delle politiche turistiche nazionali (31.3) e Promozione dell'offerta turistica italiana (31.4)) e nella costituzione dei seguenti tre nuovi programmi di spesa, sui quali sono state allocate le risorse prima spettanti ai due programmi soppressi:

  •         Vigilanza, regolamentazione delle professioni turistiche (31.5);
  •         Promozione e valorizzazione strategica dell'offerta turistica nazionale e innovazione (31.6);
  •         Informatizzazione, digitalizzazione e analisi statistica del settore turistico (31.7);

Oltre ai programmi descritti, è rimasto in vigore il programma Coordinamento ed indirizzo delle politiche del turismo (31.2).

ultimo aggiornamento: 21 settembre 2023

Le Commissioni parlamentari competenti si sono anche pronunciate, prima della sua definitiva adozione, sull'Atto del Governo n. 039 recante lo schema del piano strategico di sviluppo del turismo, per il periodo 2023-2027. La Commissione X Attività Produttive della Camera dei deputati ha espresso parere favorevole il 17 maggio 2023.

Il 17 luglio 2023 il Consiglio dei ministri ha definitivamente approvato il suddetto Piano strategico.

 

Il Ministero del Turismo, con il Piano per il Turismo 2023-2027, intende giocare un ruolo strategico, "di sponda con le misure economiche messe in campo dal Governo e dall'Europa con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)".

 

Il Piano per il turismo 2023-2027 si basa su cinque pilastri strategici:

  1.     Governance: definizione di un modello condiviso di governance e monitoraggio tra le regioni, che dispongono della necessaria conoscenza territoriale, e lo Stato, attraverso l'intervento del Ministero, con l'attivazione di coerenti linee guida, dirette a rimuovere gli emergenti elementi di criticità dei vari sistemi regionali, rendendo coeso e unitario il settore. Il Piano prevede la convocazione mensile di un Comitato per il monitoraggio e la selezione delle policy di settore; la predisposizione di una piattaforma di condivisione delle proposte di policy e delle azioni proposte a livello settoriale e territoriale (Piattaforma Regioni); la convocazione mensile del Tavolo interministeriale per la definizione condivisa delle proposte di policy trasversali al settore turistico; la predisposizione di una piattaforma di condivisione delle policy e delle azioni proposte a livello settoriale da imprese e categorie (Piattaforma Stakeholder/imprese).
  2.     Innovazione: implementazione del processo di digitalizzazione dei servizi sia interni che esterni per rafforzare un turismo digitale.
  3.     Qualità e inclusione:

o   accrescimento della qualità e quantità dei servizi offerti in ambito turistico, agendo per un miglioramento infrastrutturale e della mobilità, per accrescere l'attrazione turistica e la promozione di una maggiore diffusione dei flussi dei visitatori e la valorizzazione di nuovi territori, in chiave di sostenibilità e autenticità;

o   realizzazione di campagne di promozione dell'intera filiera turistica italiana, che puntino sul brand Italia;

o   revisione degli standard di qualità e inclusione delle strutture ricettive (sistema di classificazione "Italy Stars & Rating" con assegnazione delle convenzionali stelle) e istituzione di una certificazione rilasciata dal Ministero del turismo;

o   creazione di un sistema di credito e di finanziamenti in favore delle imprese del comparto turistico collegato agli standard di qualità e inclusione delle strutture ricettive (stelle) e della certificazione.

  1.     Formazione e carriere professionali turistiche:

o   riqualificazione e formazione del capitale umano impegnato nel settore turistico;

o   realizzazione della Riforma dell'ordinamento professionale delle guide turistiche, per regolamentare i principi fondamentali della professione, standardizzare i livelli di prestazione del servizio su tutto il territorio nazionale.

  1.     Sostenibilità:

o   ampliamento della domanda servita, intercettando sia nuovi segmenti interessati a una più autentica e sostenibile modalità di fruizione delle destinazioni, sia turisti alla ricerca di esclusività, declinata in molteplici formule turistiche;

o   rientra in tale aspetto, pur se non di esclusiva competenza di tale linea strategica, anche il tema della valorizzazione e dello sviluppo del territorio nazionale sfruttando l'effetto attrattivo dei Grandi Eventi internazionali (Ryder Cup 2023, Giubileo 2025, Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026);

 

Tali pilastri sono declinati in otto ambiti strategici su cui sono focalizzate le azioni settoriali:

  1.        turismo organizzato;
  2.        fiere e MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions);
  3.        accessibilità e mobilità turistica;
  4.        wellness;
  5.        turismo culturale;
  6.        strutture ricettive,
  7.        turismo leisure;
  8.        turismo di alta gamma.

 

Gli obiettivi generali del Piano sono:

a)       innovare, specializzare e integrare l'offerta nazionale;

b)      accrescere la competitività del sistema turistico;

c)       sviluppare un marketing efficace e innovativo;

d)      realizzare una governance efficiente e partecipata nel processo di elaborazione e definizione del Piano e delle politiche turistiche.

 

Per la declinazione settoriale degli ambiti strategici individuati dal Piano si rinvia si rinvia al dossier di documentazione sullo schema del Piano strategico di sviluppo del turismo per il periodo 2023-2027.

Le Commissioni parlamentari competenti si sono anche pronunciate, prima della sua definitiva adozione, sull'Atto del Governo n. 039 recante lo schema del piano strategico di sviluppo del turismo, per il periodo 2023-2027. La Commissione X Attività Produttive della Camera dei deputati ha espresso parere favorevole il 17 maggio 2023.

Il 17 luglio 2023 il Consiglio dei ministri ha definitivamente approvato il suddetto Piano strategico.

 

Il Ministero del Turismo, con il Piano per il Turismo 2023-2027, intende giocare un ruolo strategico, "di sponda con le misure economiche messe in campo dal Governo e dall'Europa con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)".

 

Il Piano per il turismo 2023-2027 si basa su cinque pilastri strategici:

realizzare una governance efficiente e partecipata nel processo di elaborazione e definizione del Piano e delle politiche turistiche.

 

Per la declinazione settoriale degli ambiti strategici individuati dal Piano si rinvia si rinvia al dossier di documentazione sullo schema del Piano strategico di sviluppo del turismo per il periodo 2023-2027.

ultimo aggiornamento: 21 settembre 2023
 
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