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Politica estera e relazioni internazionali

Foreign Policy and International Relations

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L'arco temporale della XVIII legislatura è coinciso con una profonda disarticolazione dell'ordine internazionale ereditato dai decenni seguiti alla fine della Guerra fredda, che si è fatta più acuta in alcune aree di confronto geopolitico, dal Mediterraneo, all'Europa centro-orientale, dall'Afghanistan fino all'Indo-Pacifico.

Sullo sfondo di questi processi di scomposizione dei pregressi equilibri geopolitici, si sono delineati imponenti rivolgimenti economico-produttivi che hanno investito le catene di produzione globale, l'approvvigionamento energetico, la sostenibilità delle dinamiche del commercio internazionale, fino a colpire, in forme meno lineari e più contrastate, l'effettività di princìpi, norme e regole della convivenza internazionale.

Tutti i principali teatri internazionali di crisi sono stati oggetto di un costante monitoraggio parlamentare, sia in sede di assemblea, sia da parte delle commissioni di settore, che si è intensificato a seguito della deflagrazione del conflitto russo-ucraino.

Al di là della molteplicità degli approcci che hanno segnato la gestione degli stati di crisi internazionale succedutisi tra il 2018 ed il 2022 è possibile ravvisare, nell'esperienza del Parlamento italiano di questi anni, la tendenza utilizzare pienamente l'articolata gamma delle procedure conoscitive, d'indirizzo e di controllo anche nella definizione delle scelte fondamentali di politica estera.

Il ricorso a consolidati strumenti procedurali per rispondere, in maniera trasparente e responsabile, alle inedite esigenze dettate dalla crisi pandemica e, successivamente, dall'emergenza politico-internazionale creata dall'aggressione della Federazione russa all'Ucraina, si è inserito nella tendenza ad ampliare l'interlocuzione Parlamento-Governo nel campo delle relazioni internazionali, arricchendo l'esperienza già maturata a partire dalla legge-quadro sulla partecipazione italiana alle missioni internazionali.

Sul piano legislativo, l'attività nell'area della politica estera e delle relazioni internazionali si è connotata per una significativa riduzione dei tempi di predisposizione e di approvazione dei provvedimenti di autorizzazione alla ratifica di accordi internazionali, grazie ad un efficace raccordo Governo-Parlamento nella definizione dei percorsi procedurali.

I trattati posti all'attenzione del Parlamento hanno riguardato problematiche di rilevante interesse giuridico-internazionale, quali la Convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro n. 190 sull'eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro, (legge n. 4 del 2021), la Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale per la società (legge n. 133 del 2020) e, da ultimo, i protocolli sull'adesione all'Alleanza atlantica della Svezia e della Finlandia (legge n. 112 del 2022).

Particolare rilievo ha assunto, sul piano politico-diplomatico, l'approvazione parlamentare del Trattato di cooperazione rafforzata con la Francia (legge n. 90 del 2022), che si pone saldamente nella cornice di un rilancio del processo d'integrazione europea con l'affermazione di una dimensione franco-italiana accanto al lungo e collaudato sodalizio franco-tedesco.

Il Parlamento della XVIII legislatura ha inoltre approvato l'importante provvedimento istitutivo della Zona economica esclusiva italiana (legge n. 91 del 2021) finalizzato ad una migliore tutela ed articolazione degli interessi marittimi del Paese.

Assai peculiare è stato il ruolo svolto, nel corso della legislatura appena conclusa, dal Parlamento non soltanto sul versante legislativo ma anche nell'esercizio della funzione d'indirizzo, assicurando una costante disamina parlamentare delle più rilevanti decisioni politico-diplomatiche operate nel corso della legislatura, dei principali documenti programmatici adottati nell'ambito della politica estera dell'Unione europea. 

Questo ruolo si è espresso, altresì, nella promozione di grandi forum interparlamentari, collegati allo svolgimento d'importanti vertici multilaterali, come il VII Vertice dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi del G20 (P20), dal titolo "Parlamenti per le persone, il pianeta e la prosperità" (7-8 ottobre 2021) ed il Parliamentary Meeting Pre-COP26, promosso dal Parlamento italiano e dall'Unione interparlamentare (8-9 ottobre 2021) in preparazione della COP-26 di Glasgow. 

Sul piano delle attività conoscitive, la Commissione Affari esteri e comunitari della Camera ha promosso quattro indagini conoscitive che, pur non essendosi concluse a causa dello scioglimento anticipato delle Camere, hanno consentito l'acquisizione di rilevanti elementi conoscitivi in ordine a problematiche internazionali che costituiscono importanti ambiti d'impegno dell'azione internazionale del nostro Paese.

Tra queste l'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e l'efficacia del sistema italiano di cooperazione, la politica estera dell'Italia per la pace e la stabilità nel Mediterraneo, sulle dinamiche del commercio internazionale e l'interesse nazionale e l'impegno italiano nella Comunità internazionale per la promozione e tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni.

Merita infine di essere sottolineato, pur a fronte delle grandi difficoltà connesse alla crisi pandemica, il costante sforzo profuso dalla Commissione e dagli altri organi parlamentari preposti alle iniziative di rilievo internazionale delle Camere per garantire, nel corso della legislatura, continuità e funzionalità al dialogo, a livello bilaterale, con esponenti e rappresentanze di Parlamenti esteri e nei contesti multilaterali, in particolare attraverso una qualificata partecipazione delle delegazioni italiane alle riunioni ed alle iniziative promosse dalle assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, della NATO e dell'OSCE. 

The 18th parliamentary term coincided with a profound disarticulation of the international order inherited from the decades following the end of the Cold War, which became more acute in some areas of geopolitical confrontation, from the Mediterranean, to Central and Eastern Europe, from Afghanistan to Indo-Pacific.

All major international crisis theatres have been subject to constant parliamentary monitoring, both in the Assembly and by the sectoral committees, which has intensified following the outbreak of the Russian-Ukrainian conflict.

At the legislative level, activity in the area of foreign policy and international relations has led to a significant reduction in the time needed to prepare and approve measures authorising the ratification of international agreements, thanks to an effective government-parliament link in the definition of procedural procedures.

The treaties brought to Parliament's attention concerned issues of major legal/international interest, such as International Labour Organisation Convention n. 190 on the Elimination of Violence and Harassment at Work (Law n. 4 of 2021), the Council of Europe Framework Convention on the Value of Cultural Heritage for Society (Law n. 133 of 2020) and, most recently, the protocols on accession to the Atlantic Alliance of Sweden and Finland (Law n. 112 of 2022).

The parliamentary approval of the Treaty of Enhanced Cooperation with France (Law n. 90 of 2022), which is firmly anchored in the framework of a revival of the European integration process with the affirmation of a Franco-Italian dimension alongside the long and proven French-German partnership, was particularly important at the political and diplomatic level.

The Parliament of the 18th parliamentary term also approved the important measure establishing the Italian Exclusive Economic Zone (Law n. 91 of 2021) aimed at improving the protection and articulation of the country's maritime interests.

During the recently closed parliamentary term was very specific, not only on the legislative side but also in the exercise of its leading role, ensuring constant parliamentary scrutiny of the most important political and diplomatic decisions made during the parliamentary term, the main policy documents adopted in the context of the European Union's foreign policy.

This role was also expressed in promotion of great interparliamentary forums, linked to the holding of major multilateral summits, such as the 7th Summit of Speakers of the Parliaments of the G20 countries (P20), entitled ‘Parliaments for People, Planet and Prosperity' (7-8 October 2021) and the Parliamentary Meeting pre-COP26, promoted by the Italian Parliament and the Inter-Parliamentary Union (8-9 October 2021).

In terms of fact-finding activities, the Commission has launched four fact-finding investigations, which, although not concluded due to the early dissolution of the Chambers, have enabled the acquisition of relevant information on international issues that are the main areas of commitment to Italy's international action.

Among these, there are the implementation of the 2030 Agenda for Sustainable Development and the effectiveness of the Italian system of cooperation, Italy's foreign policy for peace and stability in the Mediterranean, the dynamics of international trade and the national interest and Italian commitment to the international community for the promotion and protection of human rights and non-discrimination.

Lastly, in the face of the great difficulties linked to the pandemic crisis, Parliament's continued efforts to ensure continuity and functionality of dialogue at bilateral level with representatives and representations of foreign parliaments and in multilateral contexts should be stressed, in particular through the qualified participation of the Italian delegations in meetings and initiatives promoted by the Parliamentary Assemblies of the Council of Europe, NATO and the OSCE.