E' divenuto legge (24 maggio 2023, n. 60) il disegno di legge che reca alcune modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e al codice antimafia e delle misure di prevenzione, volte ad ampliare il novero dei reati perseguibili d'ufficio - comprendendovi quelli aggravati dalla finalità di terrorismo ed eversione e dal vincolo associativo mafioso nonché il delitto di lesioni personali commesse da soggetti sottoposti a misure di prevenzione - e a prevedere l'arresto obbligatorio in flagranza, nel caso di delitti perseguibili a querela, anche nel caso in cui la querela non sia ancora sopravvenuta per irreperibilità della persona offesa.
Il provvedimento di iniziativa governativa, introduce alcune modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e al codice antimafia e delle misure di prevenzione (D. Lgs. 159/2011) volte ad ampliare il novero dei reati procedibili d'ufficio e a prevedere l'arresto obbligatorio in flagranza, nel caso di reati perseguibili a querela, anche qualora la querela non sia stata ancora presentata per irreperibilità della persona offesa.
In particolare, si prevede che:
Per approfondimenti sui contenuti e sui profili di carattere finanziario si rinvia ai dossier del Servizio Studi e del Servizio Bilancio dello Stato.