Ambiente e gestione del territorio

L'inquinamento da PFAS delle falde idriche

Con la delibera del Consiglio dei ministri 21 marzo 2018 è stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla contaminazione da sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate (PFAS) delle falde idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova. Tale stato di emergenza è stato poi prorogato con la delibera del Consiglio dei ministri 4 aprile 2019  .

Informazioni sulla problematica in questione sono state fornite dal Ministro dell'ambiente nel corso della sua audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, svolta nella  seduta del 12 settembre 2019  .
Con un comunicato del 13 febbraio 2020, il Ministero dell'ambiente ha reso noto di aver destinato ulteriori 23,2 milioni di euro al fine di consentire la prosecuzione degli interventi necessari a fronteggiare la situazione di emergenza relativa alla contaminazione da PFAS. Nello stesso comunicato si legge che tali risorse (mobilitate mediante l' ordinanza di protezione civile 6 febbraio 2020, n. 632  ) si sommano ai 56,8 milioni di euro già trasferiti in precedenza dal Ministero dell'ambiente per la realizzazione di un sistema di condotte adduttrici che prelevano acqua da fonti di approvvigionamento non contaminate, per un totale di 80 milioni di euro nei precedenti due anni.

Con l'ordinanza di protezione civile n. 711 dell'11 novembre 2020   sono state dettate disposizioni per favorire e regolare il subentro della Regione Veneto nelle iniziative finalizzate a consentire il superamento della situazione di criticità in questione. Successivamente è stata emanata l'ordinanza n. 744  , recante ulteriori disposizioni di protezione civile finalizzate a consentire il superamento della situazione di criticità.

Nella Relazione sullo stato di avanzamento degli interventi ammessi a beneficiare delle risorse del fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all'art. 1, comma 140, della legge n. 232 del 2016 e all'art. 1, commi 1072 e seguenti, della legge n. 205 del 2017, e delle risorse del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese di cui all'art. 1, comma 95, della legge n. 145 del 2018 e all'art. 1, comma 14, della legge n. 160 del 2019 ( Doc. CCXL, n. 8  ), si legge che una quota del citato fondo è destinata all'emergenza contaminazione da PFAS per un importo di 80 milioni di euro.
Utili elementi di informazione sui PFAS sono contenuti nella  relazione sulla diffusione delle sostanze perfluoroalchiliche ( Doc. XXIII, n. 18  ) approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati nella seduta del 19 gennaio 2022.
Si ricorda inoltre che il Senato ha esaminato, senza tuttavia approvarlo, il  disegno di legge n. 2392   recante "Misure urgenti per la riduzione dell'inquinamento da sostanze poli e perfluoroalchiliche (PFAS) e per il miglioramento della qualità delle acque destinate al consumo umano ". Nel corso dell'esame di tale ddl sono state svolte audizioni informali (si segnalano in particolare il  documento depositato dal    relatore speciale dell'ONU   sulle sostanze tossiche e i diritti umani, Marcos Orellana, e la  relazione di Federchimica  ).