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Welfare

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L'area del welfare comprende i provvedimenti e le misure riconducibili sia al settore della sanità che a quello della famiglia, dell'infanzia e delle politiche sociali. In linea generale, le politiche in materia sanitaria sono finalizzate a garantire la tutela della salute delle popolazioni, assicurando, al contempo, il governo della spesa in tale ambito.

Nella corso della XVIII legislatura, nella sua prima parte, il 18 dicembre 2019 è stata raggiunta l'intesa sul Patto per la Salute 2019-2021,    che ha fissato, per il triennio di riferimento, il perimetro del concorso finanziario dello Stato al sistema salute.  Il Patto affronta diversi temi tra i quali il fabbisogno del Servizio sanitario nazionale e di quelli regionali, la garanzia dei livelli essenziali di assistenza, le risorse umane, la mobilità sanitaria, la governance farmaceutica e dei dispositivi medici, la prevenzione, la revisione della disciplina del ticket e delle esenzioni. In relazione a tale ultimo aspetto la  legge di bilancio 2020 (commi 446-448, articolo 1, L. 160/2019  ) ha disposto l'abolizione, a decorrere dal 1° settembre 2020, della quota di compartecipazione al costo in misura fissa per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale   (cd. superticket), in attesa della revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria.

Sono poi state approvate diverse leggi in tema di tutela della salute. La Legge n. 29/2019   ha  istituito e disciplinato la Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza    per una serie di finalità, tra le quali, quelle del coordinamento dei dati regionali, della prevenzione, diagnosi e programmazione sanitaria, di studio e ricerca e di monitoraggio dei fattori di rischio;  la legge n. 10/2020   , detta norme dirette a consentire ed a disciplinare la disposizione del proprio corpo post-mortem    a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica. La legge n. 116/2021   recante Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici  ,  è diretta a favorire ed a disciplinare la dotazione e l'utilizzo dei defibrillatori in diversi luoghi e situazioni, anche da parte di soggetti non specificamente formati. E' stata  poi approvata la legge n. 175/2021   recante disposizioni dirette a garantire la cura delle malattie rare ed il sostegno alla ricerca ed alla produzione di farmaci orfani   finalizzati alla terapia delle medesime malattie. La legge n. 62/2022   promuove poi la trasparenza dei dati d'interesse pubblico   riguardanti le transazioni finanziarie e le relazioni d'interesse intercorrenti tra le imprese e i soggetti operanti nel settore della salute

Sono state adottate numerose misure per fronteggiare la grave carenza di personale del Servizio sanitario nazionale.  

In attuazione della riforma prevista nell'ambito del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza(PNRR) è stata approvata la Legge 3 agosto 2022, n. 129  , che reca la delega al Governo per il riordino della disciplina degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico   (IRCCS). Sulla gestione del Servizio sanitario della regione Calabria   sono intervenuti, in successione temporale, due decreti legge, il D.L. n. 35/2019   (L. n. 60/2019) e, allo scadere degli effetti di quest'ultimo, il D.L. n. 150/2020   (L. n. 181/2020).

  Va infine ricordata la legge n. 29/2022   che ha disposto la conversione del decreto legge n.9/2022   , recante  misure urgenti finalizzate all'eradicazione dalla peste suina africana   (PSA) nei cinghiali e per prevenirne l'introduzione nei suini da allevamento.

A partire dal febbraio del 2020  l'attività parlamentare si è per lo più concentrata ad esaminare i diversi provvedimenti emergenziali adottati per far fronte alle conseguenze sanitarie, sociali ed economiche della pandemia da Covid-19.   

Il quadro normativo del finanziamento del fabbisogno sanitario   precedente all'emergenza da COVID-19 del 2020, era stato fissato dalla legge di bilancio 2019 (L. n. 145 del 2018  , art. 1, co. 514-516) per il triennio 2019-2021 in 114.439 milioni di euro nel 2019, prevedendo un incremento di 2.000 milioni per il 2020 e di ulteriori 1.500 milioni per il 2021. A seguito della pandemia da COVID-19, il riparto delle risorse statali per la sanità nel 2020 è stato effettuato già nel mese di maggio per un ammontare complessivo di 117.407,2 milioni. Ulteriori incrementi sono stati definiti con atti normativi successivi. Da ultimo, la legge di Bilancio 2022 (L. n. 234/2021  , art. 1, co. 258) ha fissato il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard a cui concorre lo Stato in 124.061 milioni di euro per l'anno 2022, 126.061 milioni per il 2023 e 128.061 milioni per il 2024.

Per l'esame delle diverse delle misure adottate per gestire l'emergenza sanitaria, si fa rinvio all'area l'emergenza Covid 19.

In questa sede può ricordarsi che la legge di bilancio 2021 (L. n. 178/2020  ) ha previsto una serie di misure dirette nel complesso ad un rafforzamento del Servizio sanitario nazionale, anche ai fini di un contrasto più efficace all'emergenza epidemiologica da Covid-19, sia mediante incrementi di risorse economiche,  materiali e strumentali, che con disposizioni relative all'impiego del personale sanitario. Anche la legge di bilancio 2022 (Legge n. 234/2021  ) ha proseguito in questo percorso di rafforzamento disponendo in tema di reclutamento di specializzandi, stabilizzazione dei precari e rafforzamento dell'assistenza territoriale, nonché incrementando di 1.850 milioni di euro per l'anno 2022 il Fondo per l'acquisto dei vaccini anti SARS-COV-2 e dei farmaci per la cura dei pazienti affetti da COVID-19.

 

In tema di politiche sociali e per la famiglia  , nel corso della XVIII legislatura, numerose disposizioni sono state introdotte dalla legge di bilancio 2020 (legge n. 160/2019  ) che, in primo luogo, ha istituito il "Fondo assegno universale e servizi alla famiglia"  , nel quale, dal 2021, sono state trasferite le risorse dedicate all'erogazione dell'assegno di natalità (c.d. bonus bebè) e del Bonus asilo nido.

E' stata inoltre approvata la legge 1 aprile 2021, n. 46   , recante una Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale    che ha impegnato il Governo ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento, uno o più decreti legislativi volti a riordinare, semplificare e potenziare, anche in via progressiva, le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale. La delega è stata attuata con il D. Lgs. 21 dicembre 2021, n. 230  . La legge n. 32/2022   recante "Deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia" c.d. Family act   , incide su materie e ambiti diversi, quali il sostegno all'occupazione femminile, l'importanza del valore sociale delle attività educative e di apprendimento formale e non formale dei figli, il sostegno dell'autonomia finanziaria dei giovani attraverso detrazioni e agevolazioni per spese documentate per la locazione di abitazioni per figli maggiorenni iscritti a corsi universitari e in favore di giovani coppie (meno di trentacinque anni), misure organizzative, di comunicazione e di semplificazione che favoriscano l'accesso delle famiglie ai servizi offerti e l'individuazione dei medesimi.

 

In tema di politiche per la non autosufficienza e disabilità    una misura di riordino e razionalizzazione è stata avviata con l'istituzione da parte della legge di bilancio 2020, di un fondo a carattere strutturale denominato "Fondo per la disabilità e la non autosufficienza"  , con una dotazione di 29 milioni di euro per il 2020, di 200 milioni di euro per il 2021 e di 300 milioni di euro annui a decorrere dal 2022. Le risorse del Fondo sono indirizzate all'attuazione di interventi a favore della disabilità, finalizzati al riordino e alla sistematizzazione delle politiche di sostegno in materia. Contestualmente sono stati confermati gli stanziamenti operati dalla legge di bilancio 2019, che aveva incrementato e reso strutturali i fondi  finanziati annualmente per le politiche sociali, la non autosufficienza, la famiglia e le politiche dedicate all'infanzia e ai giovani e  sono stati inoltre incrementati il Fondo dedicato ai caregiver, e il Fondo Dopo di noi.

La legge di bilancio per il 2021 ha poi istituito un Fondo per la copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico delle attività di cura a carattere non professionale del cd. caregiver   (prestatore di cure) familiare, con una dotazione nel triennio di programmazione 2021-2023 di 30 milioni di euro per ciascun anno. Preme poi ricordare, l'istituzione di nuovi fondi fra i quali quelli dedicati alla mobilità delle persone disabili e all'inclusione delle persone sorde o con ipoacusia, finanziati anche per il 2021.

Tra le misure rilevanti contenute nella legge di bilancio 2022 (legge n. 234 del 2021  ) va ricordata, ai commi da 159 a 171, la prima definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS), e la qualificazione degli ambiti territoriali sociali (ATS) quale sede necessaria in cui programmare, coordinare, realizzare e gestire gli interventi, i servizi e le attività utili al raggiungimento dei LEPS nonché a garantire la programmazione, il coordinamento e la realizzazione dell'offerta integrata dei LEPS sul territorio. L'attuazione degli interventi, insieme all'adozione dei necessari atti di programmazione integrata, non è però stata definita nel dettaglio rimandandone la definizione a linee guida da approvare, con intesa, in sede di Conferenza Unificata.

Vanno infine ricordate le disposizioni contenute nel decreto legge n.4 del 2019   (convertito dalla legge n.26/2019), istitutivo del Reddito e della Pensione di cittadinanza  , che ha assorbito il Reddito di Inclusione   (ReI), la misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale, che, a decorrere dal mese di aprile 2019 non è più riconosciuta, né rinnovata.

Per quanto riguarda l'adozione dei  provvedimenti emergenziali diretti a gestire le conseguenze economiche e sociali prodotti dalle chiusure e dalle misure restrittive adottate per fronteggiare l'epidemia da Covid-19, si fa rinvio alla trattazione contenuta nella citata area l'emergenza Covid 19  .

 

The Welfare Area basically involves measures on two sectors: on one hand, the healthcare field and, on the other, family, childhood and social policies.

Generally speaking, the healthcare policy concerns protection of the population health, ensuring at the same time the governance of public spending in this area.

The second parte of the 18th Legislature was focused on a number of specific measures to cope with the pandemic emergency from Covid-19, but some significant interventions in the field of healthcare can be also mentioned with the implementation of the reform envisaged under the National Recovery and Resilience Plan (PNRR), such as the reorganization of the discipline of the Institutes of Hospitalization and Treatment of Scientific Character (IRCCS), the treatment of rare diseases and the promoting of the public interest data transparency on financial transactions between companies and entities operating in the healthcare sector.

 

As regards family and social policies, many significant measures were approved during all the 18th legislature. Particular mention deserves the new regulation of expenses to support dependent children. Thus, the Government was engaged to adopt, within 12 months from the date of entry into force of the measure, legislative decrees aimed at reorganizing, simplifying and strengthening measures through a single and universal allowance, such as the so-called Family Act on "Delegations to the Government for the Support and Enhancement of the Family", supporting women's employment, the social value of children's formal and non-formal education and financing autonomy of young people.