E' all'esame dell'Assemblea della Camera la proposta di legge in esame A.C 741_A ed abb. che ha l'obiettivo di adottare una politica di prevenzione e di contrasto dell'obesità, per rispondere alle esigenze dei cittadini che soffrono di questa patologia o che sono a rischio di contrarla.
In Italia, in base ai dati ISTAT indicati dal Ministero della salute relativamente all'
anno 2021, si è registrata nella popolazione adulta una quota di soggetti in sovrappeso pari al 36,1% (maschi 43,9%, femmine 28,8%) e di obesità dell'11,5% (maschi 12,3%, femmine 10,8%), con una tendenziale crescita dei dati ed una stima complessiva per tale anno di una popolazione di circa 4 milioni di persone adulte obese. La stima cresce se si considerano le problematiche legate all'obesità, considerato che in base ai dati del
4° Italian Barometer Obesity Report (qui il link), presentato il 29 novembre 2022, in Italia sono 6 milioni le persone con problemi di sovrappeso ed obesità, vale a dire circa il 12 per cento della popolazione adulta.
Il quadro epidemiologico sull'
obesità infantile delineato in base ai dati della ricerca coordinata per l'Italia dall'Istituto superiore di Sanità ISS- Epicentro, l'
Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi di età scolare (HBSC) per il 2022, evidenzia che il 18,2% dei ragazzi di 11-17 anni è in sovrappeso, mentre il 4,4% risulta obeso, con dati crescenti rispetto alle precedenti rilevazioni. L'eccesso ponderale diminuisce lievemente con l'età, e risulta maggiore nei maschi e nelle regioni del Mezzogiorno.
Tra i comportamenti alimentari scorretti, permane l'abitudine di non consumare la colazione nei giorni di scuola, con percentuali maggiori nelle ragazze in tutte le fasce d'età. Inoltre, solo un terzo dei ragazzi consuma frutta o verdura almeno una volta al giorno, con valori migliori tra le ragazze e nelle fasce d'età più basse.
Le bibite zuccherate/gassate sono consumate più dai maschi in tutte le fasce d'età considerate, e almeno una volta al giorno per circa il 14% del campione, in media.
In particolare, l'eccesso ponderale nei 17enni è pari al 19,3% del campione (15,9% sovrappeso e 3,9% obesità, di cui maschi sovrappeso e obesi, rispettivamente, 19,8% e 3,9% e femmine, rispettivamente, 11,7% e 2,8%). L'attività fisica quotidiana è nettamente maggiore tra i maschi (7,1%, rispetto alle femmine 3%). Si rilevano anche quote del campione che dichiarano di passare molto tempo davanti agli schermi.
A livello mondiale, secondo le stime attuali - dato del 2020 - riferite ai 161 paesi presenti in "
The Economic Impact of Overweight & Obesity in 2020 and 2060" (World Obesity Federation & RTI International, 2022)
quasi 1 miliardo di persone vive con l'obesità (cioè una persona su sette), con una stima che prevede il numero di 1,9 miliardi di individui obesi entro il 2035 (quasi uno su quattro), di cui 1,5 miliardi adulti e quasi 400 milioni bambini (cioè 1 bambino su 5).
Il provvedimento si compone di 6 articoli.
L'articolo 1 enuncia i princìpi e le finalità del progetto di legge, statuendo che esso detta i princìpi fondamentali in materia di prevenzione e di cura dell'obesità, al fine di garantire la tutela della salute e il miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti affetti da questa patologia (comma 1). Viene poi stabilito (comma 2) che l'obesità, correlata ad altre patologie di interesse sociale, è una malattia progressiva e recidivante.
L'articolo 2 prevede che, al fine di garantire equità ed accesso alle cure, i soggetti affetti da obesità usufruiscono delle prestazioni contenuti nei livelli essenziali di assistenza erogati dal Servizio sanitario nazionale.
L'articolo 3 dispone che per il finanziamento di un programma nazionale per la prevenzione e la cura dell'obesità è autorizzata la spesa di 700.000 euro per l'anno 2025, 800.000 euro per l'anno 2026 e di 1,2 milioni di euro a decorrere dall'anno 2027 (comma 1).
Alla ripartizione delle citate risorse tra le Regioni provvede un decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni ai fini dell'adozione di iniziative rivolte (comma 2):
- alla prevenzione del sovrappeso e dell'obesità, in particolare infantile e delle relative complicanze, nonché al miglioramento della cura delle persone con obesità (lettera a);
- al sostegno e alla promozione dell'allattamento al seno quale nutrimento necessario a prevenire l'obesità infantile, sostenendone la continuità fino almeno ai sei mesi di età, come indicato dall'Organizzazione mondiale della sanità, anche nei luoghi di lavoro e negli asili nido, (lettera b), inserita in sede referente);
- alla responsabilizzazione dei genitori nella scelta di un'alimentazione equilibrata per i propri figli e sull'importanza di limitare il consumo giornaliero di alimenti e di bevande con un elevato apporto energetico e con scarse qualità nutrizionali (lettera c) inserita in sede referente);
- ad agevolare l'inserimento delle persone con obesità nelle attività scolastiche, lavorative e sportivo-ricreative (lettera d);
- alla promozione delle attività sportive e della conoscenza delle principali regole alimentari nelle scuole primaria e secondaria di primo e di secondo grado finalizzate a migliorare lo stile di vita degli studenti (lettera e);
- a promuovere, nel rispetto dell'autonomia delle predette istituzioni scolastiche, iniziative didattiche extracurriculari per lo svolgimento di attività sportive, e volte a rendere consapevoli le studentesse e gli studenti sull'importanza di un corretto stile di vita (lettera f), così modificata in sede referente);
- alla diffusione, mediante campagne di informazione, tramite i mass media e reti di prossimità, in collaborazione con gli enti locali, le farmacie, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, di determinate regole ("semplici ed efficaci") per un corretto stile di vita (lettera g);
- all'educazione sulla corretta profilassi dell'obesità e del sovrappeso (lettera h);
In proposito si segnala che è stata istituita la Giornata Mondiale dell'Obesità (World Obesity Day), a partire dal 2015, ad opera della
World Obesity Federation , il 4 marzo di ogni anno, in tutto il mondo, con lo scopo di sensibilizzare cittadini e istituzioni alla prevenzione dell'obesità, senza discriminazioni, pregiudizi ovvero l'uso di un linguaggio stereotipato e stigmatizzante sulle persone che vivono con questa patologia.
A febbraio 2023 è inoltre partita l'azione europea triennale "Joint Action for the implementation of best practices and research results on Healthy Lifestyle for the health promotion and prevention of non-communicable diseases and risk factors" (JA-Health4EUkids), dedicata all'attuazione delle bu one pratiche e dei risultati della ricerca sugli stili di vita sani. Questa Joint Action (JA) ha come finalità generale la promozione della salute delle bambine e dei bambini e la prevenzione delle malattie non trasmissibili e dei fattori di rischio, e fa parte delle undici previste dal
Programma europeo EU4Health per il periodo 2021-2027. Obiettivi specifici di "Health4EUkids" sono: 1) rilevare i requisiti e i prerequisiti per l'attuazione delle buone pratiche proposte; 2) rafforzare un approccio cooperativo nell'affrontare il problema dell'obesità infantile, facilitando lo scambio di conoscenze e la capacità di apprendimento tra gli Stati partecipanti; 3) selezionare e implementare azioni secondo le buone pratiche
Grunau moves e
Smart family per promuovere la salute e contrastare l'obesità infantile e in età scolare; 4) migliorare la pianificazione e lo sviluppo delle politiche per affrontare l'obesità infantile negli Stati membri a livello europeo, nazionale, regionale e locale; 5) facilitare la trasferibilità e la sostenibilità delle buone pratiche negli Stati membri.
- a promuovere la più ampia conoscenza dei centri per i disturbi alimentari e per l'assistenza alle persone con obesità esistenti, in modo da favorire l'accesso a tali strutture anche in una prospettiva di prevenzione delle malattie connesse all'obesità (lettera i).
Con il comma 3 , viene poi stabilito che al fine di promuovere la formazione e l'aggiornamento in materia di obesità e sovrappeso degli studenti universitari, dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e del personale del Servizio sanitario nazionale che intervengono nei processi di prevenzione, diagnosi e cura dell'obesità, è autorizzata la spesa di 400000 euro annui a decorrere dall'anno 2025. Viene demandato ad un decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'Università e della ricerca, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, la definizione delle misure dirette a dare attuazione al comma in esame anche al fine di assicurare il rispetto del limite di spesa indicato.
Ai sensi dell'articolo 4, poi, è prevista l'istituzione dell'Osservatorio per lo studio dell'obesità (acrononimo: OSO), presso il Ministero della salute (comma 1). Si prevede che l'OSO sia composto da tre funzionari nominati con decreto del Ministro della salute, con compiti di monitoraggio, studio e diffusione degli stili di vita della popolazione italiana, operando con strutture, mezzi e personale in dotazione al Ministero della salute, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica (comma 2). Ai componenti dell'OSO non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati.
Il Ministro della salute, con proprio decreto, è chiamato a definire annualmente gli obiettivi dell'OSO, stabilendo la presentazione annuale alle Camere, da parte dello stesso, di una relazione aggiornata sui dati epidemiologici e diagnostico-terapeutici acquisiti dall'Osservatorio e sulle nuove conoscenze scientifiche in tema di obesità (commi 3 e 4).
L'articolo 5 attribuisce al Ministero della salute il compito di individuare, promuovere e coordinare azioni di informazione, sensibilizzazione e di educazione rivolte alla popolazione e finalizzate a sviluppare la conoscenza di un corretto stile di alimentazione e di nutrizione, oltre a favorire la pratica dell'attività fisica e la lotta contro la sedentarietà, anche mediante le amministrazioni locali, gli istituti scolastici, le farmacie, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le reti socio-sanitarie di prossimità. A tale scopo viene autorizzata la spesa di 100.000 euro annui a decorrere dall'anno 2025 (così aggiunto in sede referente).
L'articolo 6 prevede Disposizioni finanziarie, prevedendo che agli oneri derivanti dall'attuazione degli articoli 3, commi 1 e 3-bis e 5, comma 1, pari a 1,2 milioni di euro per l'anno 2025, a 1,3 milioni di euro per l'anno 2026 e a 1,7 milioni di euro a decorrere dall'anno 2027, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo do cui all'articolo 1, comma 377 della legge di bilancio per il 2025 (L. n. 207/2024).
Il citato comma 377 ha istituito nello stato di previsione del Ministero della salute un Fondo con la finalità di finanziare futuri interventi normativi in materia di prevenzione e cura dell'obesità con una dotazione di 1,2 milioni di euro per il 2025, di 1,3 milioni di euro per l'anno 2026 e di e di 1,7 milioni di euro a decorrere dall'anno 2027.
Salvo quanto previsto sopra viene poi stabilito che le amministrazioni competenti provvedono all'attuazione della presente legge con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
ultimo aggiornamento: 28 marzo 2025