A partire dal 2012, ai sensi dell'art. 15, comma 23, del D.L. n. 95/2012 in tema di spending review (L. n. 135/2012) la percentuale della quota premiale per le regioni definite è stata fissata allo 0,25 per cento delle risorse ordinarie previste dalla legislazione vigente per il finanziamento del fabbisogno del SSN, mentre, limitatamente all'anno 2021, tale percentuale è stata elevata allo 0,32 per cento ai sensi dell'art. 35, comma 2 del D.L. 73/2021 recante misure urgenti connesse all'emergenza COVID-19 (L. n. 106/2021), poi ripartita con DM Salute 11 agosto 2021. A tal fine, si è provveduto ad accantonare la somma complessiva di €390.591.469 a valere sulle risorse ordinarie previste dalla vigente legislazione per il finanziamento complessivo del Servizio sanitario nazionale a cui concorre lo Stato per l'anno 2021.
In proposito si ricorda che la quota premiale è calcolata sull'ammontare complessivo del finanziamento statale del SSN per le regioni che adottino misure idonee a garantire l'equilibrio di bilancio, tra cui l'istituzione di una Centrale regionale per gli acquisti e l'aggiudicazione di procedure di gara per l'approvvigionamento di beni e servizi per predeterminati volumi stabiliti con apposito decreto.
L'incremento della quota premiale non produce effetti per la finanza pubblica in quanto determina esclusivamente uno spostamento di risorse ad incremento della quota premiale all'interno del fabbisogno sanitario nazionale standard dell'anno in questione, dalla quota indistinta assegnata alle Regioni sulla base dell'applicazione della metodologia dei costi standard, ai sensi di quanto disposto dall'articolo 27 del D. Lgs. n. 68/2011 che detta la disciplina per la determinazione dei costi e dei fabbisogni standard regionali.
La legge di bilancio 2023 (legge n.197/2022), art. 1, comma 544, ha previsto l'ulteriore innalzamento allo 0,40 per cento della quota premiale per il solo anno 2022.
Da ultimo, i commi 1 e 1-bis dell'articolo 4 del D.L. n. 198/2022 (L. n. 14/2023), considerata la mancata emanazione del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze volto ad individuare diverse modalità di ripartizione delle forme premiali, ha esteso anche al 2023 le modalità di riparto della quota premiale, da ripartire con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, anche tenendo conto dei criteri di riequilibrio indicati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Inoltre, lo stesso decreto-legge ha previsto che tale quota per il 2023 sia innalzata allo 0,5 per cento delle predette risorse. Per il riparto delle quote premiali tra le regioni "virtuose" per il 2023 si veda il DM 6 febbraio 2024.