Ai fini dell'erogazione dei servizi sociali e socio-sanitari, sono individuati gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS), sulla base delle articolazioni del territorio regionale, ripartite nelle singole province e suddivise ulteriormente in parti di aree provinciali. Gli ATS rappresentano la sede principale (non fisica) della programmazione locale, concertazione e coordinamento degli interventi dei servizi sociali e delle altre prestazioni integrate, attive a livello locale.
L'Ambito è individuato dalle Regioni, ai sensi della legge quadro n. 328 del 2000. In particolare, in base all'articolo 8, comma 3, lett. a), tramite le forme di concertazione con gli enti locali interessati, spetta alle Regioni la determinazione degli Ambiti Territoriali, delle modalità e degli strumenti per la gestione unitaria del sistema locale dei sevizi sociali a rete. Le Regioni esercitano, quindi, la funzione di programmazione, coordinamento ed indirizzo degli interventi sociali, garantendone l'adeguamento alle esigenze delle comunità locali, nonché di verifica della rispettiva attuazione a livello territoriale.
Di norma, gli ATS coincidono con i distretti sanitari e le Regioni prevedono specifici incentivi a favore dell'esercizio associati delle funzioni sociali svolte ad vari soggetti istituzionali presso gli ambiti territoriali. In particolare, l'art. 19 della citata legge quadro del 2000 prevede che i comuni associati negli ambiti territoriali definiscono il Piano sociale di zona, quali strumenti di programmazione – generalmente di durata triennale - degli interventi e dei servizi del sistema integrato locale, alimentati in base a piattaforme informatiche anche ai fini della rendicontazione delle risorse (qui le Linee guida per la loro redazione - Fonte Epicentro ISS).
Per quanto riguarda l'erogazione dei servizi sociali per il contrasto della povertà, l'articolo 23 del D. Lgs. n. 147/2017 recante Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà indica alle Regioni e alle province autonome di adottare ambiti territoriali di programmazione omogenei per il comparto sociale, sanitario e delle politiche per il lavoro, prevedendo che gli ambiti territoriali sociali trovino coincidenza per le attività di programmazione ed erogazione integrata degli interventi con le delimitazioni territoriali dei distretti sanitari e dei centri per l'impiego.
Inoltre, lo stesso D. Lgs. n. 147 del 2017 ha previsto l'istituzione del Sistema Informativo Unitario dei Servizi Sociali (SIUSS), articolato in due componenti:
- il Sistema informativo delle prestazioni e dei bisogni sociali, che integra e sostituisce il Casellario dell'assistenza ed è gestito dall'INPS;
- il Sistema Informativo dell'Offerta dei Servizi Sociali (SIOSS), di nuova istituzione, i cui dati sono raccolti, conservati e gestiti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e sono trasmessi dagli Ambiti Territoriali, anche per il tramite delle Regioni e delle Province autonome.
All'interno del SIUSS, il nuovo sistema informativo dell'offerta e dei servizi sociali (SIOSS), è costituito da due distinte banche dati:
• la Banca dati dei servizi attivati;
• la Banca dati delle professioni e degli operatori sociali.
L'ATS è l'unità di rilevazione del SIOSS che assicura una compiuta conoscenza della tipologia, dell'organizzazione e delle caratteristiche dei servizi attivati, inclusi i servizi per l'accesso e la presa in carico, i servizi per favorire la permanenza a domicilio, i servizi territoriali comunitari e i servizi territoriali residenziali per le fragilità, anche nella forma di accreditamento e autorizzazione, nonché delle caratteristiche quantitative e qualitative del lavoro professionale impiegato.
Inoltre, il SIOSS raccoglie anche i dati sugli Assistenti sociali a tempo indeterminato, secondo quanto previsto dall' articolo 1, commi 797 -804, L. n. 178/2020 (Legge di Bilancio 2021),
Con riferimento alle risorse, sono stati destinati 300 milioni di euro, con il contributo delle risorse del Programma nazionale inclusione e lotta alla povertà 2021-2027 (v. infra) per finanziare l'assunzione a tempo determinato, per un triennio, di psicologi ed educatori (socio-pedagogici).
Per la relativa procedura di reclutamento, che l'Autorità di gestione del Programma nazionale inclusione e lotta alla povertà 2021-2027 gestirà centralmente, è stata pubblicata una manifestazione di interesse l'8 agosto 2024: l'obiettivo è la rilevazione, presso tutti gli ATS, attraverso il Sistema informativo dell'offerta dei servizi sociali (SIOSS), sia dell'attuale consistenza di tali figure in servizio presso gli ATS al 30 giugno 2024, sia del fabbisogno che, nel caso del funzionario psicologo è stato fissato nella misura di 1 ogni 20.000 abitanti e, nel caso del funzionario educatore professionale socio pedagogico, pedagogista, alla misura di 1 a 15.000 abitanti. Al termine di tale rilevazione (15 ottobre 2024), in collaborazione con ANCI, i dati vengono elaborati ai fini del riparto tra tutti gli ATS della somma di 300 milioni, avviando una procedura di selezione a livello nazionale.
Si segnala, infine, che è stata pubblicata una manifestazione di interesse il 19 luglio 2024 finalizzata alla selezione di Enti del Terzo Settore per la coprogettazione (ai sensi dell'articolo 55, comma 3, del D.Lgs. n. 117/2017) di un intervento di sistematizzazione, di empowerment delle équipe multidisciplinari operanti nei servizi sociali, di accompagnamento metodologico agli ambiti territoriali nella progettazione e realizzazione di azioni volte a favorire l'inclusione sociale e superare le condizioni di fragilità delle persone di minore età a rischio di povertà ed esclusione sociale. Il finanziamento ammonta a 2,3 milioni di euro interamente a valere sul FSE+ (plus).