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Informazione e Comunicazioni

In materia di comunicazioni, nella XVIII legislatura è stata avviata la prima fase di interventi per lo sviluppo della banda ultra larga, presupposto essenziale anche per la diffusione del 5G. La IX Commissione della Camera ha svolto un'indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni con particolare riguardo alla transizione verso il 5G ed alla gestione dei big data.  Il documento conclusivo dell'indagine () è stato approvato il 9 luglio 2020.

In Italia si sono già svolte e concluse le gare per l'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze per il 5G (legge di bilancio per il 2018). Ciò è avvenuto nel quadro della Strategia per la crescita digitale 2014-2020, della Strategia italiana per la banda ultralarga e della nuova Strategia italiana per la banda ultralarga "Verso la Gigabit Society" con risorse sia nazionali sia dell'UE.

Gli obiettivi fissati in sede europea con la Bussola digitale 2030 sono:

1. connettività di almeno 1 Gbps per tutte le famiglie europee;

2. copertura 5G in tutte le aree popolate.

Il 23 febbraio 2023 la Commissione UE ha quindi presentato una serie di proposte legislative per rendere la connettività Gigabit disponibile per tutti i cittadini e le imprese in tutta l'UE entro il 2030

La Strategia italiana si pone in stretta connessione con la realizzazione degli interventi finanziati con il PNRR, che prevedono il raggiungimento della copertura dell'intero territorio nazionale con la connettività a 1 Gbit/s , entro il 2026 e lo stimolo alla domanda di connettività ad alta velocità per le famiglie, attraverso sette interventi, due dei quali già previsti dalla Strategia del 2015, che sono il Piano aree bianche e il Piano voucher e cinque nuovi interventi previsti nel PNRR:

1) Piano "Italia a 1 Giga";

2) Piano "Italia 5G"; 

3) Piano "Scuole connesse";

4) Piano "Sanità connessa";

5) Piano "Isole Minori".

Tali investimenti sono accompagnati da riforme di semplificazione dei processi autorizzativi, per velocizzare la diffusione delle infrastrutture sul territorio e da aggiornamenti della normativa che riconoscono le infrastrutture ad altissima velocità fisse e mobili come strategiche. Per agevolare la realizzazione delle reti infrastrutturali è stato anche istituito il Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture (SINFI). La realizzazione del SINFI è coordinata da Infratel Italia S.p.a, società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico (ora MIMIT). 

A fianco alla Bussola digitale 2030 si ricorda l'approvazione in sede europea di due importanti regolamenti:

  • il  sul mercato unico dei servizi digitali (Digital Services Act), che si applica dal 17 febbraio 2024 a tutti i fornitori di servizi intermediari online;
  • il sulla realizzazione di mercati equi e contendibili nel settore digitale (Digital Markets Act), che si applica a decorrere dal 2 maggio 2023.

La legge 30 dicembre 2023, n. 214 (legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022), designa l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) quale autorità preposta all'esecuzione in Italia del Digital Markets Act.


In materia di comunicazioni elettroniche, il   di attuazione della direttiva (UE) 2018/1972, ha introdotto nel nostro ordinamento le regole del nuovo codice europeo delle comunicazioni elettroniche, che aggiorna le regole per la gestione dello spettro radio per creare un ambiente normativo stabile, migliorare il coordinamento dello spettro, facilitare lo sviluppo di reti 5G e ridurre le divergenze tra le pratiche normative in tutta l'UE. E' stato poi emanato un successivo decreto, il correttivo del codice delle comunicazioni elettroniche.

La concreta assegnazione delle diverse bande dello spettro radioelettrico è oggetto di un complessivo intervento normativo di riordino, operato a partire dalla legge di Bilancio 2018 (legge n. 205 del 2017), che ha previsto un calendario di adempimenti nel quadriennio 2018-2022 per arrivare alla riassegnazione delle frequenze della banda dei 700 Mhz, attualmente in uso per le televisioni digitali terrestri (broadcasting), ai sistemi di comunicazione mobile in banda larga senza fili (5G), secondo l'obiettivo stabilito a livello internazionale ed europeo di ridurre la banda assegnata alle trasmissioni televisive per destinarla ai nuovi sviluppi di comunicazione mobile senza fili. Sono state svolte e concluse le gare per l'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze per il 5G.

Diversi interventi hanno riguardato infine la sicurezza cibernetica con particolare riguardo ai dispositivi necessari per la realizzazione della rete 5G.

In materia di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi è stata attuata la direttiva UE 2016/1148, con il decreto legislativo 18 maggio 2018, n 65.

Per quanto riguarda le nuove tecnologie, con il decreto-legge n. 135 del 2018 sono state introdotte nel nostro ordinamento le definizioni di blockchain e smart contract e la legge di bilancio 2019 ha istituito un Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificialeBlockchain e Internet of Things.

Con riguardo al servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, è stato pubblicato il , che reca disposizioni integrative e correttive del testo unico dei servizi di media audiovisivi (TUSMA), in considerazione dell'evoluzione delle realtà del mercato.

In materia di tutela degli utenti da chiamate commerciali indesiderate, dopo l'approvazione nel 2018 della legge sul registro delle opposizioni, è stato emanato il relativo regolamento attuativo con : ciò ha reso possibile l'operatività del nuovo Registro a partire dal 27 luglio 2022.

 

Nel settore postale, la gestione del servizio universale è affidata a Poste Italiane s.p.a. fino al 30 aprile 2026 ed è soggetta a verifiche quinquennali da parte del Ministero sul livello di efficienza nella fornitura del servizio. I rapporti con Poste Italiane sono regolati da contratti quinquennali che la Commissione IX della Camera dei deputati esamina e su cui dà il proprio parere. Sullo  la IX Commissione ha reso il  il 13 novembre 2019. Il Contratto di programma disciplina anche gli obblighi della società affidataria, i servizi resi ai cittadini, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni, i trasferimenti statali, la disciplina sull'emissione delle carte valori postali e i rapporti internazionali.

A seguito dell'emergenza da Coronavirus (COVID-19), sono stati adottati diversi interventi per fronteggiare le conseguenze nell'ambito del settore editoriale. In particolare, sono state ampliate le agevolazioni fiscali per la vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici (c.d. tax credit edicole, introdotto dal 2019 e da ultimo esteso fino al 2022), sono state modificate le regole di accesso al credito di imposta per gli investimenti pubblicitari su quotidiani e periodici (previsto dal 2018 e stabilizzato dal 2019), sono state previste semplificazioni per l'accesso ai contributi diretti e per i pagamenti da parte delle imprese editoriali, e sono stati introdotti crediti di imposta per l'acquisto della carta e dei servizi digitali e contributi per gli edicolanti.

Più in generale, nella legislatura in corso è stata prevista una progressiva riduzione, fino all'abolizione, dei contributi diretti a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici, nonché l'abolizione dei contributi diretti alle imprese radiofoniche private che abbiano svolto attività di informazione di interesse generale. I termini di tale processo, però, sono stati poi più volte differiti, nelle more di una revisione organica della normativa di settore.

E' stata, altresì, prevista, a valere sul Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione - al quale affluiscono, ormai in forma stabile, risorse provenienti dalle entrate versate a titolo di canone RAI – la concessione di contributi a favore delle scuole e di alcune categorie di studenti, per l'acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, nonché di incentivi a sostegno delle imprese editrici di nuova costituzione, al fine di favorire la realizzazione di progetti innovativi.

La XVIII legislatura è stata poi caratterizzata, nel settore dell'informazione, da un'attività legislativa tesa, oltre a fronteggiare l'emergenza sanitaria da COVID-19, a sostenere il settore dell'editoria, posticipando l'entrata in vigore dell'eliminazione dei contributi diretti alla stessa.

E' stata inoltre prevista, a valere sul Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, la concessione di contributi a favore delle scuole e di alcune categorie di studenti, per l'acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, nonché di incentivi a sostegno delle imprese editrici anche di nuova costituzione, con l'istituzione di un Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all'editoria e con la previsione di crediti d'imposta a favore del settore.

 
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