tema 29 settembre 2022
Studi - Finanze
Iva e Fatturazione elettronica

L'Imposta sul valore aggiunto – Iva è un'imposta armonizzata: ciò significa che i lineamenti fondamentali della disciplina e i livelli minimi di aliquote sono stabiliti dal legislatore europeo, lasciando agli Stati membri il compito di innalzare o mantenere le aliquote e dettare la disciplina di dettaglio, anche in materia di fatturazione e documentazione necessaria al corretto adempimento dell'obbligo tributario, coerentemente agli indirizzi forniti in sede UE.

La direttiva 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto, contiene la disciplina Iva valevole in sede europea. In Italia la normativa essenziale sull'Iva è contenuta nel D.P.R. n. 633 del 1972, in cui le relative aliquote e i beni e servizi cui si applicano sono illustrate in forma tabellare.

Nel corso della legislatura, le principali linee di intervento sull'Iva hanno riguardato sia una modifica delle aliquote (in particolare, con l'apposizione dell'aliquota ridotta al 5 per cento a un novero più esteso di beni e servizi), sia interventi sostanziali per la garanzia della tax compliance, con particolare riferimento all'obbligo di fatturazione elettronica e, dall'altro lato, allo snellimento degli adempimenti posti in capo agli operatori.

Così come per le accise – per cui si veda il relativo tema - anche l'Iva è stata utilizzata con finalità di copertura di altre disposizioni finanziarie, soprattutto nella prima parte della legislatura, attraverso le cd. clausole di salvaguardia che, però, dal 2020 sono state sostanzialmente rese inefficaci ("sterilizzazione").