Il 13 luglio 2021 il Consiglio Ecofin ha approvato, sulla base della proposta della Commissione, il PNRR dell'Italia all'interno di un pacchetto che ha incluso anche i PNRR di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia e Spagna. La decisione di esecuzione relativa all'Italia (doc 10160/21) è stata corredata di un allegato che ha definito in dettaglio, per ogni investimento e riforma, obiettivi e traguardi precisi. Al loro conseguimento è stata subordinata l'assegnazione delle risorse su base semestrale.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza dell'Italia è stato successivamente modificato: una prima volta con Decisione di esecuzione del Consiglio approvata l'8 dicembre 2023 (16051/23) (qui il nuovo allegato con il dettaglio di investimenti e riforme); in seguito, il Consiglio Ecofin del 14 maggio 2024 ha approvato ulteriori modifiche al PNRR dell'Italia (9399/24) (qui l'ulteriore nuovo allegato con il dettaglio di investimenti e riforme).
Gli interventi previsti dal PNRR sono - tra l'altro - finalizzati a promuovere pari opportunità di istruzione in tutto il Paese, riducendo le disparità regionali in termini di infrastrutture e risultati scolastici. In tale contesto, si punta anche all'integrazione delle tecnologie digitali nel sistema educativo.
L'obiettivo è quello di dare ai giovani gli strumenti necessari per una partecipazione attiva alla vita sociale, culturale ed economica del paese, consentendo ai capaci e ai meritevoli di raggiungere i gradi più alti degli studi e facilitando il loro ingresso nel mondo del lavoro.
Vari interventi sono finalizzati a contrastare il divario di genere.
I soggetti destinatari degli interventi sono prevalentemente i cittadini – e, in particolare, studenti, famiglie e personale scolastico – e gli enti locali, proprietari degli edifici scolastici.
Preliminarmente, si fa presente che il 30 novembre 2021 è stata data notizia della istituzione, da parte del Ministero dell'istruzione, del sito Futura, la scuola per l'Italia di domani attraverso il quale istituzioni, scuole, cittadini ed enti locali potranno accedere alle informazioni generali relative agli interventi del PNRR per il settore Istruzione, ai dati relativi ai finanziamenti (anche in versione open data), ai singoli bandi, ai servizi disponibili per chi dovrà effettuare le opere.
Le misure del PNRR in materia di Istruzione sono contenute per la quasi totalità all'interno della Missione 4 (Istruzione e ricerca), Componente 1, denominata "Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università".
Nel complesso, si tratta di 15 misure, suddivise in 6 Riforme e 9 Investimenti, che stanziano, a seguito delle revisioni del PNRR concordate con le istituzioni europee, un totale di oltre 16 miliardi di euro (tutti erogati in forma di sovvenzione). Tutti gli interventi in questione sono di competenza del Ministero dell'istruzione e del merito.
Tra gli obiettivi generali enunciati dalla Componente 1 della Missione 4, possono citarsi qui i seguenti:
- aumentare significativamente l'offerta di posti negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia e l'offerta del tempo pieno nella scuola primaria;
- ridurre gradualmente i tassi di abbandono scolastico nella scuola secondaria;
- incrementare il numero di iscritti e diplomati negli ITS, riformandone la missione;
- rivedere l'organizzazione e innovare il sistema dell'istruzione;
- riformare i processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti;
- ampliare le competenze scientifiche, tecnologiche e linguistiche degli studenti, degli insegnanti e dei docenti.
Tra le misure del PNRR affrontate in questa pagina, ne figura anche una non contenuta nella Missione 4: si tratta dell'Investimento 1.1, "Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici". Esso si colloca all'interno della Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica), Componente 3 (Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici), ma trattando esclusivamente di edifici scolastici ed essendone la realizzazione affidata in toto al Ministero dell'istruzione e del merito, rientra a pieno titolo tra le misure di interesse per la politica pubblica in esame. Ad essa corrisponde 1 miliardo di euro di prestiti, che porta ad oltre 17 miliardi di euro il totale delle risorse stanziate dal PNRR nel campo dell'Istruzione.
La Tabella che segue espone, in forma riepilogativa, il quadro finanziario, comprensivo delle successive modifiche al Piano, per l'attuazione degli interventi della Missione 4, Componente 1, limitatamente a quelli di competenza del Ministero dell'istruzione e del merito, con l'aggiunta dell'Intervento 1.1 della M2C3 .
Missione/ Componente
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Investimenti/ Riforme
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Risorse PNRR iniziale
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Risorse PNRR ultima versione
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Amministrazione Titolare/ Soggetto attuatore
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Traguardo/ Obiettivo
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M2C3
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Investimento 1.1 - Piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica (M2C3-I.1.1-5-6)
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800
(prestito) |
1.006 (prestito) |
MIM
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T3 2023 (T)
T1 2026 (O)
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M4C1
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Riforma 1.1 - Riforma degli istituti tecnici e professionali (M4C1-R.1.1-5,10-
bis)
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--
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--
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MIM
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T4 2022 (T)
T4 2024 (T)
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M4C1
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Investimento 1.1 - Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia (M4C1-I.1.1-9,18)
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4.600
(sovvenzioni) |
3.244,8 (sovvenzioni) |
MIM in collaborazione con Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri
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T2 2023 (T)
T2 2026 (O)
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M4C1
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Riforma 1.2 - Riforma del sistema ITS (M4C1-R.1.2-5,10)
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--
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--
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MIM
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T4 2022 (T)
T4 2023 (T)
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M4C1
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Investimento 1.2 - Piano per l'estensione del tempo pieno e mense (M4C1-I.1.2-21)
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960
(sovvenzioni) |
1.074,7
(sovvenzioni) |
MIM
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T2 2026 (O)
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M4C1
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Riforma 1.3 - Riforma dell'organizzazione del sistema scolastico (M4C1-R.1.3-5,10)
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--
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--
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MIM
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T4 2022 (T)
T4 2023 (T)
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M4C1
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Investimento 1.3 - Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola (M4C1-I.1.3-8,22)
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300
(sovvenzioni) |
300
(sovvenzioni) |
MIM
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T1 2024 (T)
T2 2026 (O)
|
M4C1
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Riforma 1.4 - Riforma del sistema di orientamento (M4C1-R.1.4-5,10)
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--
|
--
|
MIM
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T4 2022 (T)
T4 2023 (T)
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M4C1
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Investimento 1.4 - Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado (M4C1-I.1.4-7,25)
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1.500
(sovvenzioni) |
1.500
(sovvenzioni |
MIM
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T3 2025 (O)
T2 2026 (O)
|
M4C1
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Investimento 1.5 - Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS) (M4C1-I.1.5-20,20-
bis)
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1.500
(sovvenzioni) |
1.500
(sovvenzioni) |
MIM
|
T4 2025 (O)
T4 2025 (T)
|
M4C1
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Riforma 2.1 - Riforma del sistema di reclutamento dei docenti (M4C1-R.2.1-3,10,14,
14-bis,14-ter)
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--
|
--
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MIM
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T2 2022 (T)
T4 2023 (T)
T4 2024 (O)
T3 2025 (O)
T2 2026 (O)
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M4C1
|
Investimento 2.1 - Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico (M4C1-I.2.1-13)
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800
(sovvenzioni) |
800
(sovvenzioni) |
MIM
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T4 2025 (O)
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M4C1
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Riforma 2.2 - Scuola di Alta formazione e formazione obbligatoria per dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo (M4C1-R.2.2-6)
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34
(sovvenzioni) |
34
(sovvenzioni) |
MIM
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T4 2022 (T)
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M4C1
|
Investimento 3.1 - Nuove competenze e nuovi linguaggi (M4C1-I.3.1-16-17)
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1.100
(sovvenzioni) |
1.100
(sovvenzioni) |
MIM in collaborazione con Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri
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T2 2025 (O)
T2 2025 (O)
|
M4C1
|
Investimento 3.2 - Scuola 4.0 - scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori (M4C1-I.3.2-4,19)
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2.100
(sovvenzioni) |
2.100
(sovvenzioni) |
MIM
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T2 2022 (T)
T4 2025 (O)
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M4C1
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Investimento 3.3 - Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell'edilizia scolastica (M4C1-I.3.3-26)
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3.900
(sovvenzioni) |
4.399 (sovvenzioni) |
MIM
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T2 2026 (O)
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Nei paragrafi che seguono sono illustrate le singole misure di interesse per la politica pubblica dell'Istruzione. Per ciascuna misura è riportata la lista degli obiettivi e dei traguardi previsti: nel caso degli obiettivi e dei traguardi il cui termine di conseguimento sia già spirato, è sinteticamente riportato l'esito registrato. Per ciascuna misura sono altresì segnalate le eventuali modificazioni apportate in occasione delle revisioni del PNRR concordate con le istituzioni europee.
Per una descrizione più analitica, soprattutto in merito all'attuazione delle misure, si rinvia alle tabelle di dettaglio, riferite rispettivamente agli investimenti e alle riforme.
Quanto ai traguardi ed obiettivi conseguiti, si rinvia anche ai dossier, predisposti da questo Servizio Studi di "Monitoraggio dell'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza":
Infine, per una analisi di dettaglio delle proposte di revisione, si rinvia al Dossier DFP n. 28/R/1 "Le proposte del Governo per la revisione del PNRR e il capitolo RepowerEU" del 31 luglio 2023.
Il primo ambito nel quale sono suddivisi le Riforme e gli Investimenti all'interno della M4C1 è quello relativo al miglioramento qualitativo e all'ampliamento quantitativo dei servizi di istruzione e formazione. In materia, specificamente, di istruzione, si annoverano in quest'ambito 4 Riforme e 5 Investimenti, per un totale di 7,6 miliardi di euro di sovvenzioni.
M4C1 – Riforma 1.1
Riforma degli istituti tecnici e professionali
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito
La Riforma 1.1 mira ad allineare i programmi di studio degli istituti tecnici e professionali alla domanda di competenze che proviene dal tessuto produttivo italiano, anche a livello locale. In particolare, la riforma orienta l'istruzione tecnica e professionale verso Industria 4.0, incardinandola nel contesto dell'innovazione digitale.
Traguardo: T4 2022 (M4C1-5)
Adozione della riforma.
Esito: Le norme attuative di rango legislativo sono gli articoli 26, 27 e 28 del decreto-legge n. 144 del 2022.
Traguardo: T4 2024 (M4C1-10-bis)
Entrata in vigore delle disposizioni per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le misure relative alla riforma, ove necessario.
NB. In sede di revisione del PNRR (dicembre 2023) la scadenza di questo traguardo è stata spostata da T4 2023 a T4 2024, al fine di allineare la fase attuativa di questa riforma a quella della Riforma 1.2 (sugli ITS).
Esito: Gli articoli 27 e 28 del decreto-legge n. 144 del 2022 sono stati attuati dai decreti ministeriali n. 232 e 241 del 2023 e dal decreto ministeriale n. 118 del 2024. L'articolo 26 del decreto-legge n. 144 del 2022, al 15 gennaio 2025, non risulta ancora completamente attuato. Il relativo regolamento di delegificazione è stato approvato dal Consiglio dei ministri solo in sede preliminare (nella riunione del 7 agosto 2024). L'articolo 9 del decreto-legge n. 208 del 2024 demanda l'attuazione dell'articolo in questione, in sede di prima applicazione (anno scolastico 2025/2026), ad un decreto del Ministro dell'istruzione e del merito, che è stato contestualmente emanato (decreto ministeriale n. 269 del 31 dicembre 2024). Tuttavia, il decreto ministeriale in questione non può considerarsi attuativo del comma 2, lettera a), numero 2, secondo periodo dell'articolo 26 del decreto-legge n. 144 del 2022, relativamente alla definizione degli specifici indirizzi, delle necessarie articolazioni, dei relativi risultati di apprendimento e dei corrispondenti quadri orari degli istituti tecnici.
NB. La quinta relazione del Governo sull'attuazione del PNRR, del luglio 2024, associa alla riforma in commento anche la legge n. 121 del 2024, recante "Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale", consistente nell'attivazione, da parte delle istituzioni scolastiche interessate, di percorsi di istruzione tecnica e professionale di durata quadriennale. I suoi effetti sono stati peraltro anticipati a partire dall'anno scolastico 2024-2025 da un progetto nazionale di sperimentazione istituito dal decreto del Ministro dell'Istruzione e del Merito 7 dicembre 2023, n. 240.
M4C1 - Riforma 1.2
Riforma del sistema ITS
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito
La riforma mira a rafforzare il sistema di formazione professionale terziaria attraverso la semplificazione della relativa governance al fine di aumentare il numero di istituti e di iscritti, con particolare attenzione al territorio. Ci si attende che la riforma risolva il problema delle asimmetrie (mismatch) tra domanda e offerta di lavoro.
Traguardo: T4 2022 (M4C1-5)
Adozione della riforma.
Esito: La norma di attuazione è costituita dalla legge 15 luglio 2022, n. 99.
Traguardo: T4 2023 (M4C1-10)
Entrata in vigore delle disposizioni per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le misure relative alla riforma, ove necessario.
Esito: I decreti ministeriali attuativi della legge n. 99 del 2022 risultano tutti entrati in vigore.
M4C1 – Riforma 1.3
Riforma dell'organizzazione del sistema scolastico
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito
La riforma intende adeguare il numero degli alunni per classe – in particolare, il numero di insegnanti sarà fissato allo stesso livello dell'anno scolastico 2020/2021, a fronte del calo demografico – e rivedere le norme relative al dimensionamento degli edifici scolastici. Come "parametro efficace" per individuare i plessi accorpati ad altri istituti dovrà essere adottata la popolazione scolastica regionale, anziché la popolazione del singolo istituto (come previsto dalla legislazione vigente).
Traguardo: T4 2022 (M4C1-5)
Adozione della riforma.
Esito: Le norme attuative sono costituite dai commi 344-347 della legge di bilancio per il 2022 (legge n. 234 del 2021), relativamente al numero di alunni per classe, e dai commi 557-559 della legge di bilancio per il 2023 (legge n. 197 del 2022), relativamente al dimensionamento della rete.
Traguardo: T4 2023 (M4C1-10)
Entrata in vigore delle disposizioni per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le misure relative alla riforma, ove necessario.
Esito: I decreti ministeriali attuativi delle norme legislative sopra ricordate risultano tutti entrati in vigore.
M4C1 – Riforma 1.4
Riforma del sistema di orientamento
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito
La riforma mira a introdurre moduli di orientamento (almeno 30 ore annue) rivolti alle classi quarte e quinte della scuola secondaria di II grado. L'obiettivo principale è accompagnare gli studenti nella scelta consapevole di una prosecuzione del percorso di studi o di un'ulteriore formazione professionalizzante (ITS), propedeutica all'inserimento nel mondo del lavoro. La riforma prevede inoltre la realizzazione di una piattaforma digitale di orientamento relativa all'offerta formativa terziaria degli Atenei e degli Istituti di formazione professionale (ITS).
Traguardo: T4 2022 (M4C1-5)
Adozione della riforma.
Esito: La norma attuativa è costituita dal decreto ministeriale n. 328 del 22 dicembre 2022, recante le nuove "Linee guida per l'orientamento".
Traguardo: T4 2023 (M4C1-10)
Entrata in vigore delle disposizioni per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le misure relative alla riforma, ove necessario.
Esito: Sono stati emanati il decreto ministeriale n. 63 del 5 aprile 2023, che ha individuato i criteri di ripartizione di 150 milioni di euro individuati nel bilancio del Ministero, e le prime circolari attuative delle nuove linee guida.
M4C1 – Investimento 1.1
Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito, in collaborazione con il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri
Risorse: 3.244,8 milioni di sovvenzioni
Il piano di investimento per la fascia 0-6 anni mira ad aumentare l'offerta di strutture per l'infanzia mediante la costruzione, la riqualificazione e la messa in sicurezza di asili nido e scuole dell'infanzia, al fine di garantire un incremento dell'offerta educativa e delle fasce orarie disponibili per la fascia di età 0-6 anni, migliorando in tal modo la qualità dell'insegnamento. Ci si attende che la misura incoraggi la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e sostenga i prestatori di assistenza nel conciliare vita familiare e vita professionale.
NB. L'investimento è stato caratterizzato da significative difficoltà attuative, sia in relazione alle procedure di aggiudicazione dei progetti, sia a causa delle dinamiche inflattive e dell'aumento dei costi nell'edilizia. In sede di revisione del PNRR (dicembre 2023) l'investimento è stato rivisto sia in relazione alle tempistiche di attuazione, spostate dalla fine del 2025 alla metà del 2026, che in relazione al numero di nuovi posti da assicurare (ridotti da 264.480 a 150.480). Inoltre, le risorse stanziate sono state ridotte da 4,6 a 3,24 miliardi di euro: una parte di tale riduzione (900 milioni) è dovuta al fatto che la Commissione europea non ha ritenuto ammissibili le spese correnti e di gestione inizialmente considerate.
Traguardo: T2 2023 (M4C1-9)
Aggiudicazione dei contratti per la costruzione, la riqualificazione e la messa in sicurezza di asili nido, scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura della prima infanzia.
Esito: Nonostante notevoli difficoltà nel corso delle procedure di aggiudicazione dei progetti dovute soprattutto all'esigenza di garantire che una quota del 40% delle risorse venisse indirizzato al Sud, allo stato attuale risultano aggiudicati 2.190 progetti. A potenziamento dell'investimento, con l'articolo 11 del decreto-legge n. 123 del 2023, è stato più recentemente autorizzato un ulteriore piano per l'incremento dei posti per la prima infanzia nella fascia di età 0-2 anni.
Obiettivo: T2 2026 (M4C1-18)
Creazione di almeno 150.480 nuovi posti per servizi di educazione e cura per la prima infanzia (fascia 0-6 anni).
NB. In sede di revisione del PNRR (dicembre 2023) il numero di posti da attivare è stato ridotto da 264.480 a 150.480 e la scadenza dell'obiettivo è stata spostata da T4 2025 a T2 2026.
M4C1 - Investimento 1.2
Piano per l'estensione del tempo pieno e mense
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito
Risorse: 1.074,7 milioni di sovvenzioni
La misura mira a finanziare l'estensione del tempo pieno scolastico per ampliare l'offerta formativa delle scuole e rendere le stesse aperte al territorio anche oltre l'orario scolastico. Con la misura si persegue la costruzione o la ristrutturazione degli spazi delle mense per almeno 1.000 edifici, al fine di consentire l'estensione del tempo scolastico. Ci si attende che l'estensione del tempo scuola abbia un impatto positivo sulla lotta all'abbandono scolastico.
NB. In sede di revisione del PNRR (dicembre 2023) è stato ottenuto un aumento della dotazione finanziaria di 114,7 milioni di euro, necessario per mantenere gli obiettivi stabiliti, dato il significativo aumento dei prezzi nel settore edilizio.
Obiettivo: T2 2026 (M4C1-21)
Costruzione o riqualificazione di almeno 1.000 strutture per facilitare l'incremento del tempo scuola e l'apertura delle scuole al territorio oltre l'orario scolastico.
M4C1 - Investimento 1.3
Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito
Risorse: 300 milioni di sovvenzioni
Il piano mira a potenziare le palestre e le strutture sportive annesse alle scuole. Ci si attende che la misura possa contrastare la dispersione scolastica, favorire l'inclusione sociale e rafforzare le attitudini personali
Traguardo: T1 2024 (M4C1-8)
Aggiudicazione dei contratti per gli interventi di costruzione e riqualificazione di strutture sportive e palestre nei termini definiti dal decreto del Ministero dell'Istruzione a seguito di procedura di appalto pubblico.
Obiettivo: T2 2026 (M4C1-22)
Almeno 230.400 mq realizzati o riqualificati da destinare a palestre o strutture sportive.
M4C1 - Investimento 1.4
Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado e alla riduzione dell'abbandono scolastico
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito
Risorse: 1.500 milioni di sovvenzioni
La misura mira a garantire agli studenti un livello adeguato in termini di competenze di base, anche per mezzo dello sviluppo di un portale nazionale unico per la formazione online. Particolare attenzione dovrà essere riservata alle scuole che hanno incontrato maggiori difficoltà in termini di performance, con interventi su misura in funzione delle esigenze degli studenti; in tali scuole il dirigente scolastico dovrà prevedere un intervento di supporto da parte di tutor esterni e, nei casi più critici, la disponibilità di almeno un'unità di personale supplementare per disciplina (italiano, matematica e inglese) e per un minimo di due anni. L'investimento è inteso a favorire la realizzazione di attività di tutoraggio per almeno 820.000 giovani a rischio di abbandono scolastico precoce e per i giovani che hanno già abbandonato la scuola. Si prevede il ricorso a una piattaforma online per attività di tutoraggio e formazione. Ci si attende che l'intervento promuova la parità di genere e contribuisca al superamento delle disuguaglianze, tra cui i divari territoriali, nell'accesso all'istruzione.
NB. In sede di revisione del PNRR (dicembre 2023) è stata eliminata la ripartizione inizialmente prevista degli 820.000 beneficiari in due categorie separate (470.000 giovani a rischio di abbandono e 350.000 giovani che hanno già abbandonato), ed è stato eliminato il riferimento, inizialmente previsto, all'organizzazione di corsi post-diploma.
Obiettivo: T3 2025 (M4C1-7)
Realizzazione di attività di tutoraggio per almeno 820.000 giovani a rischio di abbandono scolastico precoce e per i giovani che hanno già abbandonato la scuola.
NB. In sede di revisione del PNRR (dicembre 2023), in coerenza con le modifiche alla descrizione dell'investimento, è stato tolto il riferimento alle attività di orientamento post-diploma (che nella versione originaria erano considerate all'interno del target degli 820.000 beneficiari). La scadenza dell'obiettivo è stata spostata dal T4 2024 a T3 2025.
Obiettivo: T2 2026 (M4C1-25)
Riduzione del divario nel tasso di dispersione scolastica nell'istruzione secondaria fino al raggiungimento della media UE del 2019 (passando dal 13,5% al 10,2%).
M4C1 - Investimento 1.5
Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS)
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito
Risorse: 1.500 milioni di sovvenzioni
La misura integra la riforma 1.2 (Riforma del sistema ITS) per potenziare l'offerta degli enti di formazione professionale terziaria (ITS). Essa contribuisce all'incremento dell'offerta formativa degli enti di formazione professionale terziaria e all'aumento della partecipazione delle aziende ai processi educativi/formativi ai fini di un miglior collegamento con la rete imprenditoriale. Ci si attende inoltre che la misura riduca la disoccupazione giovanile colmando le asimmetrie esistenti tra domanda e offerta di lavoro a livello di competenze (skill mismatch). L'investimento incrementerà il numero degli studenti iscritti ai corsi ITS e potenzierà le strutture di laboratorio (introducendo tecnologie innovative 4.0), investendo nel contempo sulle competenze dei docenti. È prevista l'attivazione di una piattaforma digitale nazionale per le offerte di lavoro rivolte agli studenti in possesso di qualifiche professionali.
Obiettivo: T4 2025 (M4C1-20)
Raddoppio (da 11.000 a 22.000) del numero di studenti iscritti annuali al sistema di formazione professionale terziaria (ITS).
Traguardo: T4 2025 (M4C1-20-bis)
Piena attuazione e pieno funzionamento del nuovo sistema nazionale di monitoraggio dei risultati conseguiti dai corsi ITS.
NB. Il traguardo, originariamente non previsto, è stato introdotto in sede di revisione del PNRR (dicembre 2023).
Il secondo ambito nel quale sono suddivisi le Riforme e gli Investimenti all'interno della M4C1 è quello relativo al miglioramento dei processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti. In materia, specificamente, di istruzione, si annoverano in quest'ambito 2 Riforme e 1 Investimento, per un totale di 0,8 miliardi di euro di sovvenzioni.
M4C1 – Riforma 2.1
Riforma del sistema di reclutamento dei docenti
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito
La riforma mira a istituire un nuovo modello di reclutamento dei docenti, collegato a un ripensamento della loro formazione iniziale e lungo tutto l'arco della loro carriera. Tale misura ha l'obiettivo strategico di comportare un significativo miglioramento della qualità del sistema educativo italiano. La riforma semplificherà in particolare le attuali procedure di concorso. Le misure introdurranno requisiti più rigorosi per l'accesso all'insegnamento, un quadro di mobilità più efficace per gli insegnanti che ne limiti l'eccessiva mobilità e un chiaro collegamento tra la progressione di carriera, la valutazione delle prestazioni e lo sviluppo professionale continuo.
NB. In sede di revisione del PNRR (dicembre 2023) il raggiungimento del traguardo, previsto dalla versione originale del piano per il T4 2024, di reclutare 70.000 docenti con il nuovo sistema, è stato ridistribuito su un periodo più esteso, definendo tre traguardi distinti: il primo relativo al reclutamento di almeno 20.000 docenti entro il quarto trimestre 2024; il secondo con reclutamento di ulteriori 20.000 docenti entro il terzo trimestre 2025; il terzo relativo ad almeno 30.000 docenti che hanno superato il concorso con il possesso di 60 ECTS (European credit transfer system) previsti dal percorso abilitante iniziale prima di partecipare al concorso pubblico.
Traguardo: T2 2022 (M4C1-3)
Entrata in vigore della riforma della carriera degli insegnanti. Il quadro giuridico riveduto è inteso ad attrarre, reclutare e motivare insegnanti di qualità, in particolare attraverso: i) il miglioramento del sistema di reclutamento; ii) l'introduzione di una più elevata specializzazione all'insegnamento per accedere alla professione nella scuola secondaria di secondo grado; iii) la limitazione dell'eccessiva mobilità degli insegnanti (nell'interesse della continuità dell'insegnamento); iv) una progressione di carriera chiaramente collegata alla valutazione delle prestazioni e allo sviluppo professionale continuo.
Esito: Le norme legislative attuative sono l'articolo 59 del decreto-legge n. 73 del 2021, gli articoli 44 e 46 del decreto-legge n. 36 del 2022 e l'articolo 38 del decreto-legge n. 115 del 2022.
Traguardo: T4 2023 (M4C1-10)
Entrata in vigore delle disposizioni per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le misure relative alla riforma, ove necessario.
Esito: I decreti ministeriali attuativi delle norme legislative sopra ricordate sono tutti entrati in vigore.
Obiettivo: T4 2024 (M4C1-14)
Almeno 20.000 insegnanti reclutati con il nuovo sistema di reclutamento.
Esito: I primi concorsi disciplinati dal rinnovato quadro normativo, banditi con i decreti dipartimentali n. 2575 e n. 2756 del 6 dicembre 2023, hanno complessivamente messo a bando, anche alla luce delle successive rideterminazioni, 44.654 posti. Il Governo, in data 13 dicembre 2024, informa sulla piattaforma REGIS che "allo stato attuale risultano individuati nelle graduatorie 22.971 docenti, di cui 18.203 hanno già sottoscritto il contratto. Per gli altri sono in via di conclusione le procedure amministrative di sottoscrizione del contratto che saranno completate entro il 31 dicembre 2024".
Obiettivo: T3 2025 (M4C1-14-bis)
Almeno 20.000 insegnanti reclutati con il nuovo sistema di reclutamento.
Obiettivo: T2 2026 (M4C1-14-ter)
Superamento del concorso pubblico per l'insegnamento a seguito della riforma del sistema di reclutamento da parte di almeno 30.000 candidati. Tutti i candidati idonei devono aver completato i 60 ECTS (European credit transfer system) previsti dal percorso abilitante iniziale prima di partecipare al concorso pubblico.
M4C1 – Riforma 2.2
Scuola di Alta formazione e formazione obbligatoria per dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito
Risorse: 34 milioni di sovvenzioni
La riforma mira a costruire un sistema di formazione di qualità per il personale della scuola in linea con un continuo sviluppo professionale e di carriera. Prevede l'istituzione di un organismo qualificato, deputato alle linee di indirizzo in linea con gli standard europei, come pure alla selezione e al coordinamento delle iniziative formative, che saranno eventualmente collegate alle progressioni di carriera, come previsto nella riforma relativa al reclutamento (Riforma 2.1), prevista nel piano.
Traguardo: T4 2022 (M4C1-6)
Entrata in vigore della legislazione volta a costruire un sistema di formazione di qualità per le scuole.
Esito: La Scuola è stata istituita dall'articolo 44 del decreto-legge n. 36 del 2022.
M4C1 - Investimento 2.1
Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito
Risorse: 800 milioni di sovvenzioni
La misura mira a creare un sistema permanente per lo sviluppo della didattica digitale, come pure delle competenze digitali e didattiche del personale scolastico. L'intervento prevede:
- la creazione di un sistema per la formazione continua dei docenti e del personale scolastico per la transizione digitale;
- l'adozione di un quadro di riferimento nazionale per la didattica digitale integrata, al fine di promuovere l'adozione di curricula in materia di competenze digitali in tutte le scuole.
La linea d'intervento prevede la formazione di circa 650.000 tra insegnanti e personale scolastico, l'attivazione di circa 20.000 corsi di formazione nel corso del quinquennio e l'istituzione di centri di formazione locali. Nei progetti di formazione dovranno essere coinvolte tutte le istituzioni educative in Italia, attualmente più di 8.000.
Obiettivo: T4-2025 (M4C1-13)
Formazione di almeno 650.000 dirigenti scolastici, insegnanti e unità di personale amministrativo.
NB. In sede di revisione del PNRR (dicembre 2023), la scadenza dell'obiettivo è stata spostata dal T4 2024 a T4 2025, per allinearla all'obiettivo M4C1-19, da conseguire nell'ambito dell'Investimento 3.2 Scuola 4.0 (cui si rinvia). La formazione del personale scolastico è giudicata infatti strettamente connessa e complementare alla trasformazione in chiave digitale di aule e laboratori.
Il terzo ambito nel quale sono suddivisi le Riforme e gli Investimenti all'interno della M4C1 è quello relativo all'ampliamento delle competenze e al potenziamento delle infrastrutture. In materia, specificamente, di istruzione, si annoverano in quest'ambito 3 Investimenti, per un totale di 8,4 miliardi di euro di sovvenzioni. In questa sezione possiamo ricomprendere anche l'Investimento 1.1 della M2C3, in materia di costruzione di nuove scuole, che stanzia 1 miliardo di euro di prestiti.
M4C1 - Investimento 3.1
Nuove competenze e nuovi linguaggi
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito, in collaborazione con Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Risorse: 1.100 milioni di sovvenzioni
La misura mira a promuovere l'integrazione, all'interno dei programmi di studio di tutti i cicli scolastici, di attività, metodologie e contenuti volti a sviluppare le competenze STEM, digitali e di innovazione. La misura si rivolge alle studentesse e prevede un approccio di piena interdisciplinarietà. L'intervento mira a garantire pari opportunità e la parità di genere in termini di approccio metodologico e di attività di orientamento STEM. Ci si attende che la misura potenzi le competenze multilinguistiche di studenti e insegnanti, ampliando i programmi di consulenza e informazione su Erasmus+ con il sostegno dell'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE, l'Agenzia nazionale Erasmus+) e della sua rete di ambasciatori. Sarà inoltre sviluppato un sistema digitale per il monitoraggio delle abilità linguistiche a livello nazionale con il supporto dei rispettivi enti certificatori.
Obiettivo: T2 2025 (M4C1-16)
Almeno 8.000 scuole che hanno attivato progetti di orientamento STEM nel 2024/2025.
Obiettivo: T2 2025 (M4C1-17)
Almeno 1.000 corsi annuali di lingua e metodologia erogati a tutti gli insegnanti.
M4C1 - Investimento 3.2
Scuola 4.0 - scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito
Risorse: 2.100 milioni di sovvenzioni
La misura mira alla riqualificazione degli spazi scolastici affinché si trasformino in ambienti di apprendimento connessi (connected learning environments) adattabili, flessibili e digitali, con laboratori tecnologicamente avanzati e un processo di apprendimento orientato al lavoro. Con questa misura si persegue l'accelerazione della transizione digitale del sistema scolastico italiano con quattro iniziative:
- trasformazione di circa 100.000 classi tradizionali in ambienti di apprendimento connessi, con l'introduzione dei dispositivi didattici opportuni,
- creazione di laboratori per le professioni digitali nel II ciclo,
- digitalizzazione delle amministrazioni scolastiche,
- cablaggio interno di circa 40.000 edifici scolastici e relativi dispositivi.
Traguardo: T2 2022 (M4C1-4)
Adozione del Piano Scuola 4.0 al fine di favorire la transizione digitale del sistema scolastico italiano.
Esito: Il Piano Scuola 4.0 è stato adottato con il decreto ministeriale n. 161 del 14 giugno 2022.
Obiettivo: T4 2025 (M4C1-19)
Trasformazione di almeno 100.000 classi in ambienti di apprendimento innovativi grazie al Piano Scuola 4.0. L'investimento deve dotare almeno 100.000 aule delle scuole primarie e secondarie utilizzate per l'insegnamento di tutte le tecnologie didattiche più innovative (ad es. dispositivi di programmazione e robotica, dispositivi di realtà virtuale e dispositivi digitali avanzati per l'insegnamento inclusivo).
M4C1 – Investimento 3.3
Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell'edilizia scolastica
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito
Risorse: 4.399 milioni di sovvenzioni
L'obiettivo principale della misura è contribuire al recupero climatico, aumentando la sicurezza e riducendo i consumi energetici degli edifici scolastici. La misura dovrà contribuire in particolare al miglioramento delle classi energetiche con conseguente riduzione dei consumi e di emissione di CO2, come pure all'aumento della sicurezza strutturale degli edifici. Particolare attenzione dovrà essere riservata alle aree più svantaggiate con l'obiettivo di contrastare ed eliminare gli squilibri economici e sociali. L'investimento non deve comprendere l'approvvigionamento di caldaie a gas naturale.
Obiettivo: T2 2026 (M4C1-26)
Almeno 2.600.000 mq di edifici scolastici vengono ristrutturati o ricostruiti.
NB. In sede di revisione del PNRR (dicembre 2023), a seguito dell'incremento dei prezzi nel settore dell'edilizia, le risorse stanziate per l'investimento sono state aumentate da 3,9 a 4,4 miliardi di euro, e la superficie totale da riqualificare è stata ridotta da 2.764.000 a 2.600.000 mq.
M2C3 - Investimento 1.1
Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici
Autorità titolare: Ministero dell'istruzione e del merito
Risorse: 1.006 milioni di prestiti
Questa misura si deve concentrare sulla progressiva sostituzione di parte del patrimonio edilizio scolastico con l'obiettivo di creare strutture moderne e sostenibili. Gli obiettivi degli interventi sono la riduzione del consumo energetico, una maggiore sicurezza sismica degli edifici e lo sviluppo di aree verdi. Ci si attende che il piano intervenga su 166 edifici scolastici, per un totale di 400 mila metri quadri.
NB In sede di revisione del PNRR (dicembre 2023), il numero di edifici su cui intervenire è stato ridotto da 195 a 166 e il totale di metri quadri è stato ridotto da 410 mila a 400 mila. Le risorse stanziate sono state invece incrementate, rispetto al valore previsto originariamente, di 206 milioni di euro. Secondo la Quarta relazione sull'attuazione del PNRR trasmessa dal Governo al Parlamento, tale incremento è "motivato dall'aumento dei costi nel settore costruzioni e dalla necessità di costruire edifici ad alta efficienza energetica".
Traguardo: T3 2023 (M2C3-5)
Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per nuove sostituzioni di edifici scolastici ammissibili ai finanziamenti formalizzati dalle autorità locali equivalenti a una superficie totale di almeno 400.000 metri quadri.
Esito: Sono stati aggiudicati 166 progetti, di cui 136 nell'ambito di un accordo quadro messo a disposizione degli enti attuatori con il supporto di Invitalia.
Obiettivo: T1 2026 (M2C3-6)
Completamento della costruzione di almeno 400.000 metri quadri di nuove scuole mediante sostituzione di edifici, con un conseguente consumo di energia primaria inferiore di almeno il 20% rispetto al requisito relativo agli edifici a energia quasi zero. Inoltre, l'incremento massimo della superficie coperta, rispetto allo stato preesistente alle opere, non deve superare il 5%.