In virtù dell'ordinanza 25 giugno 2021, che dispone il passaggio della Regione Valle d'Aosta in area bianca, tutta l'Italia dal 28 giugno 2021 è una unica zona bianca.
A seguito dell'ordinanza 22 giugno 2021 è reso non più obbligatorio, nelle c.d. zone bianche, l'uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli spazi aperti, permanendo invece tale obbligo nei contesti territoriali connotati da più elevati profili di rischio. Fanno eccezioni le situazioni all'aperto dove non può essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurano assembramenti o affollamenti, negli spazi aperti delle strutture sanitarie, nonché in presenza di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalità del sistema immunitario. L'ordinanza ha efficacia dal 28 giugno 2021.
Dal 21 giugno, in virtù dell'ordinanza 18 giugno 2021, passano in area bianca le Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Sicilia e Toscana e la Provincia autonoma di Bolzano.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio è la seguente:
area rossa: (nessuna Regione e Provincia autonoma)
area arancione: (nessuna Regione e Provincia Autonoma)
area gialla: Valle d'Aosta
area bianca: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Puglia,Sardegna, Umbria, Veneto, Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia, Toscana.
Dal 14 giugno 2021, in forza dell'Ordinanza 11 giugno 2021, passano in area bianca anche le Regioni Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e la Provincia Autonoma di Trento .
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio è la seguente:
area rossa: (nessuna Regione e Provincia autonoma)
area arancione: (nessuna Regione e Provincia Autonoma)
area gialla: Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia, Toscana, Valle d'Aosta
area bianca: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Umbria, Veneto
A partire dal 7 giugno 2021, sono applicate le misure di zona bianca (Ordinanza del 4 giugno 2021) ad ulteriori quattro Regioni - Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto -, in base alle Indicazioni della Conferenza delle regioni e delle province autonome sulle zone bianche del 26 maggio 2021 e grazie ad una incidenza settimanale dei contagi, nelle ultime tre settimane, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti; pertanto la ripartizione regionale in base ai nuovi scenari di rischio diviene la seguente:
area rossa: (nessuna Regione e Provincia autonoma)
area arancione: (nessuna Regione e Provincia autonoma)
area gialla: Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sicilia, Toscana e Valle d'Aosta.
area bianca: Friuli Venezia Giulia, Molise, Sardegna, Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto.
L'ordinanza 28 maggio 2021, in vigore da lunedì 31 maggio, dispone il passaggio delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna in area bianca. Tutte le altre Regioni e Province Autonome permangono in area gialla.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dal 31 maggio 2021 è la seguente:
area rossa: (nessuna Regione e Provincia autonoma)
area arancione: (nessuna Regione e Provincia autonoma)
area gialla: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto
area bianca: Friuli Venezia Giulia, Molise, Sardegna
Il 21 maggio 2021, Ministro della Salute ha firmato una nuova Ordinanza, che entrerà in vigore a partire da lunedì 24 maggio, che dispone il passaggio in area gialla per la Regione Valle d'Aosta.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dal 24 maggio 2021 è la seguente:
zona rossa: (nessuna Regione e Provincia autonoma)
zona arancione: (nessuna Regione e Provincia autonoma)
zona gialla: Tutte le regioni e le province autonome
zona bianca: (nessuna Regione e Provincia autonoma).
Il Ministro della Salute, il 14 maggio 2021, ha firmato una nuova Ordinanza, in vigore a partire da lunedì 17 maggio, che porta in zona gialla le Regioni Sicilia e Sardegna.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dal 17 maggio 2021 è la seguente:
zona rossa: (nessuna Regione e Provincia autonoma);
zona arancione: Valle d'Aosta;
zona gialla: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto;
zona bianca: (nessuna Regione e Provincia autonoma).
Il 7 maggio, il Ministro della Salute ha firmato nuove Ordinanze che entreranno in vigore a partire da lunedì 10 maggio. La prima ordinanza dispone il passaggio della Valle d'Aosta dall'area rossa a quella arancione. La seconda ordinanza, ferma restando la possibilità di una nuova classificazione, rinnova per ulteriori quindici giorni la classificazione della Regione siciliana in area arancione. Infine, la terza ordinanza dispone il passaggio delle regioni Basilicata, Calabria e Puglia dalla zona arancione in quella gialla.
Pertanto la classificazione delle Regioni e Province autonome aggiornata al 10 maggio è la seguente:
zona rossa: nessuna regione;
zona arancione: Sardegna, Sicilia e Valle d'Aosta;
zona gialla: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto;
zona bianca: (nessuna regione)
Il 30 aprile 2021, il Ministro della Salute ha firmato nuove Ordinanze che entreranno in vigore a partire da lunedì 3 maggio. La prima ordinanza classifica in area rossa, per un periodo di quindici giorni, la Regione Valle d'Aosta e la seconda porta (dall'aerea rossa) in area arancione la Regione Sardegna.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dal 3 maggio 2021 è la seguente:
zona rossa: Valle d'Aosta
zona arancione: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna
zona gialla: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria e Veneto
zona bianca: (nessuna regione)
Il 23 aprile, il Ministro della Salute ha firmato nuove Ordinanze che entreranno in vigore a partire da lunedì 26 aprile, data dalla quale cesserranno, in virtù del decreto legge n. 52 del 2021, alcune delle seguenti misure: divieto di spostamento in entrata e in uscita dai territori delle Regioni e delle Province autonome che si collocano nelle zone bianca e gialla; applicazione delle misure stabilite per la zona rossa in Regioni e Province autonome nelle quali si registri una incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti. I Presidenti di Regione e Provincia autonoma possono applicare misure più restrittive (zone rosse) dove - province o aree - venga superato il parametro sopra indicato dell'incidenza cumulativa settimanale dei contagi ovvero se la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 ne determini un rischio alto di diffusività..
Dal 26 aprile, la prima Ordinanza rinnova la permanenza in zona rossa della Regione Sardegna. La seconda dispone il passaggio in zona arancione per le Regioni Basilicata, Calabria Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta. La terza dispone il passaggio in zona gialla di tutte le altre Regioni. I provvedimenti fanno salve eventuali misure più restrittive già adottate sui territori.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dal 26 aprile 2021 è la seguente:
zona rossa: Sardegna;
zona arancione: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta;
zona gialla: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria e Veneto;
zona bianca: (nessuna regione)
Il 16 aprile, il Ministro della salute ha firmato due nuove ordinanze, entrambe in vigore da lunedì 19 aprile. La prima ordinanza colloca, fino al 30 aprile, la Regione Campania in zona arancione. La seconda rinnova fino al 30 aprile 2021, fatta salva una nuova classificazione, la collocazione in zona rossa delle regioni Puglia e Valle d'Aosta. Per gli effetti dell'ordinnza del 12 aprile, la Regione Sardegna è confermata in zona rossa.
Si ricorda inoltre, che, per effetto del Decreto Legge n. 44 del 1 aprile 2021, alle Regioni in zona gialla si applicano fino al 30 aprile le stesse misure della zona arancione.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome, rispetto alle misure di contenimento, a partire dal 19 aprile 2021 è la seguente:
area rossa: Puglia, Sardegna, Valle d'Aosta;
area arancione: tutte le altre.
Il 9 aprile 2021, il Ministro della salute ha firmato due nuove ordinanze, entrambe in vigore da lunedì 12 aprile. La prima ordinanza colloca le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana nella c.d. «zona arancione», la seconda colloca la Regione Sardegna, per un periodo di
quindici giorni, nella c.d. «zona rossa». Pertanto la situazione al 12 aprile 2021 è la seguente:
zona rossa: Campania, Puglia, Sardegna, Valle Aosta;
zona arancione: tutte e altre.
Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus SARS-Cov-2, il 2 aprile 2021 sono state emanate due nuove ordinanze. La prima ha applicato alle Regioni Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d'Aosta, per un periodo di ulteriori quindici giorni e fatta salva una nuova classificazione, le misure della c.d. "zona rossa". La seconda ha disposto che nelle Regioni Marche e Veneto e nella Provincia autonoma di Trento, cessino di avere efficacia le misure di cui alle ordinanze del Ministro della salute 12 e 13 marzo 2021, come rinnovate con ordinanza ministeriale 26 marzo 2021, e, a decorrere dal 6 aprile 2021, si applichino conseguentemente le misure di cui alla c.d. "zona arancione". Si ricorda che dal 6 al 30 aprile 2021, in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni (Decreto Legge n. 44 del 1 aprile 2021). Pertanto la situazione al 6 aprile è la seguente:
zona rossa: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Valle Aosta;
zona arancione: tutte le altre.
Le nuove ordinanze del 26 marzo 2021 (con l'eccezione del Lazio, Calabria, Toscana e Valle d'Aosta) confermano quasi per intero la situazione della settimana precedente. La prima ordinanza del 26 marzo rinnova, fino al 6 aprile, la collocazione in fascia rossa delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto, Puglia, Marche e Provincia autonoma di Trento. La seconda ordinanza 26 marzo inasprisce le misure di contenimento per le Regioni Calabria, Toscana e Valle d'Aosta che passano dalla collocazione arancione a quella rossa. La Regione Lazio passa in area arancione da martedì 30 marzo, a scadenza dell'ordinanza del 12 marzo 2021. I provvedimenti fanno salve eventuali misure più restrittive già adottate sui territori.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle regioni e province autonome, rispetto alle misure di contenimento, a partire dal 29 marzo 2021 è la seguente:
area rossa: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Toscana, Val d'Aosta e Veneto
area arancione: tutte le altre (Lazio dal 30 marzo).
Si ricorda che nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, sull'intero territorio nazionale si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa.
Sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia del 19 marzo 2021, il Ministro della salute ha firmato nuove ordinanze in vigore a partire da lunedì 22 marzo. Le Ordinanze dispongono il passaggio in area arancione per le Regioni Sardegna e Molise. Prorogata l'Ordinanza in scadenza relativa all'area rossa in Campania. I provvedimenti fanno salve eventuali misure più restrittive già adottate sui territori. Inoltre, per effetto del decreto legge n. 30 del 2021, alle regioni in zona gialla nel periodo 15 marzo-6 aprile 2021 si applicano le stesse misure della zona arancione e, nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, sull'intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni o Province autonome i cui territori si collocano in zona bianca, si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa. Complessivamente, quindi, la ripartizione delle regioni e province autonome, rispetto alle misure di contenimento, a partire dal 22 marzo 2021 è la seguente:
area rossa: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Veneto
area arancione: tutte le altre.
Il 12 e 13 marzo 2021, il Ministro della Salute ha firmato nuove Ordinanze, in vigore dal 15 Marzo. Passano in area rossa le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto (qui l'ordinanza). Passa in area rossa anche la Puglia (qui l'ordinanza), le Marche e la Provincia autonoma di Trento (qui l'ordinanza) che si aggiungono a Campania e Molise (qui l'ordinanza) che restano in area rossa. La Basilicata, attualmente in area rossa, a scadenza della vigente ordinanza (16 marzo), passerà in area arancione. La Provincia autonoma di Bolzano passa in arancione per effetto dei dati aggiornati relativi all'incidenza.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle regioni e province autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dal 15 marzo 2021 è la seguente:
area arancione: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, PA Bolzano, Sicilia, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta
area rossa: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, PA Trento, Piemonte, Puglia e Veneto
area bianca: Sardegna
Il 5 marzo sono state emanate due ordinanze volte a contenere l'epidemia da COVID-19. Fatte salve le eventuali misure più restrittive già adottate nel proprio territorio, la prima ordinanza colloca le Regioni Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia in zona arancione, la seconda colloca la Regione Campania in zona rossa. Le ordinanze hanno efficacia per quattordici giorni.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dall'8 marzo 2021 è la seguente:
Sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia, il 27 febbraio 2021 sono state emanate cinque ordinanze volte a contenere la diffusione dell'epidemia da nuovo coronavirus. Le Ordinanze sono entrate in vigore lunedì 1 marzo 2021.
La prima Ordinanza conferma per ulteriori quindici giorni per le Regioni Abruzzo, Toscana, Umbria e per la Provincia Autonoma di Trento e Bolzano, le misure disposte dall'Ordinanza del 12 febbraio 2021. Le citate Regioni restano quindi in area arancione;
La seconda Ordinanza dispone il passaggio in zona arancione per le Regioni Marche, Lombardia e Piemonte
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dal 1 marzo 2021 è la seguente:
L'ordinanza 19 febbraio 2021 posiziona, dal 21 febbraio 2021, la Campania, l'Emilia Romagna e il Molise in zona arancione. L'ordinanza ha, come di consueto, efficacia per quindici giorni.
Pertanto la situazione al 21 febbraio è la seguente:
L'ordinanza del 12 febbraio 2021 conferma per la Regione Umbria e per la Provincia autonoma di Bolzano (per ulteriori quindici giorni a decorrere dal 15 febbraio 2021), il posizionamento in zona arancione stabilito, rispettivamente, con ordinanze 16 gennaio 2021 e 29 gennaio 20211. Sono collocate in zona arancione anche le Regioni Abruzzo, Liguria e Toscana e la Provincia autonoma di Trento; le misure, per queste regioni si applicano per quindici giorni a decorrere dal 14 febbraio 2021.La Regione Sicilia a scadenza dell'ordinanza vigente (ordinanza 29 gennaio 2021) passa in zona gialla.
Pertanto la situazione al 14 febbraio è la seguente:
L'ordinanza del 9 febbraio 2021 ha collocato la Puglia in zona gialla. Pertanto la situazione all'11 febbraio è la seguente:
Le due nuove Ordinanze del 29 gennaio 2021, in vigore dal 1° febbraio 2021, hanno riclassificato gran parte delle regioni italiane in livelli di rischio più bassi.
La prima classifica in area gialla le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.
La seconda classifica in area arancione Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano, oltre a confermare sempre in area arancione Puglia e Umbria.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle aree gialla, arancione e rossa è la seguente, a partire dal 1° febbraio:
Le quattro ordinanze del 16 gennaio 2021, in vigore dal 17 al 31 gennaio 2021, collocano, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, in area arancione le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d'Aosta e in area rossa le Regioni Lombardia, Sicilia e la Provincia Autonoma di Bolzano.Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle aree gialla, arancione e rossa è la seguente, a partire dal 17 gennaio:
area gialla: Campania, Basilicata, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Toscana;
area arancione: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia,Umbria, Valle d'Aosta;
area rossa: Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia.