A distanza di un anno dall'entrata in vigore della legge n. 69 del 2019, tanto il Ministero dell'interno, quanto il Ministero della giustizia hanno pubblicato dati concernenti i nuovi reati introdotti dalla medesima legge, ciascuno per i rispettivi profili di competenza.
Il Ministero dell'Interno, nella pubblicazione Un anno di Codice Rosso. Reati spia e femminicidi , edita il 25 novembre 2020, ha reso noti i seguenti dati sull'incidenza dei nuovi reati:
I dati sull'applicazione delle nuove fattispecie penali ad un anno dalla riforma evidenziano, in particolare:
- che il 36% delle vittime del reato di costrizione o induzione al matrimonio è minorenne;
- che il 76% delle vittime del reato di deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso è di genere maschile; di genere maschile è anche il 92% degli autori del reato. Il dato evidenzia come questa fattispecie non attenga ad una dinamica uomo/donna ma abbia sostanzialmente assorbito il delitto di lesioni personali gravissime con sfregio permanente del viso (v. sopra);
- che una alta percentuale (circa 20%) dei reati di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti sia stata commessa in Lombardia (141 casi su 718 totali); seguono la Sicilia (82 casi) e la Campania (74). Vittime di tal reato sono prevalentemente donne (82%) maggiorenni e di nazionalità italiana.
Il Ministero della Giustizia, nella pubblicazione Il Rapporto: un anno di "Codice rosso" , edita il 24 novembre 2020, ha reso noti i seguenti dati relativi ai procedimenti penali iscritti e definiti in relazione alle nuove fattispecie: