In relazione ai settori della cultura e dello spettacolo, a decorrere dai primi mesi del 2020, la XVIII legislatura è stata caratterizzata dalla necessità di fronteggiare l'emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del COVID-19. A tal fine, si sono succeduti una serie di interventi di carattere emergenziale, volti sia a contenere la pandemia che a mitigarne gli effetti e le conseguenze sul piano economico-sociale. In questa prospettiva, sono stati istituiti appositi fondi e linee di finanziamento per sostenere non solo i "luoghi" della cultura (cinema, teatri, musei, sale da concerto, ecc.), ma anche gli operatori del settore e le filiere produttive, a cominciare da quella del libro. Gli utenti, a fronte del blocco delle attività, si sono visti generalmente accreditare rimborsi in forma di voucher. Il lockdown ha anche costituito l'occasione per sperimentare e valorizzare forme di fruizione digitale dei beni culturali.
Oltre a tale ampio corpus normativo, che rappresenta una parte assai significativa della produzione legislativa della passata legislatura, occorre segnalare ulteriori interventi.
Anzitutto, a livello di governance ministeriale, nel 2021, il dicastero culturale è stato coinvolto in un processo di riorganizzazione disposto dal decreto-legge n. 22 del 2021 (L. 55/2021
) che, con gli articoli 6 e 7, ha modificato la denominazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo in "Ministero della cultura", sopprimendo le attribuzioni da esso svolte in materia di turismo e trasferendole al neo istituito "Ministero del turismo", con le relative risorse umane, strumentali e finanziarie, compresa la gestione dei residui.
Da menzionare, poi, ulteriori provvedimenti approvati, quali, ad esempio, la legge n. 15 del 13 febbraio 2020 , recante "Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura", la legge 28 ottobre 2021, n. 164
, recante l'"Istituzione della Giornata nazionale dello spettacolo", la legge n. 22 del 9 marzo 2022
, recante "Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale" e, sul finire della legislatura, la legge 15 luglio 2022, n. 106
, recante "Delega al Governo e altre disposizioni in materia di spettacolo".
Anche il mondo sportivo, sia amatoriale sia professionistico, ha subito pesanti interruzioni e limitazioni delle sue attività a causa della pandemia; ciò ha determinato una intensa produzione normativa, sia per la limitazione del contagio che per il sostegno economico agli operatori del settore, con particolare riguardo ai soggetti gestori d'impianti sportivi. Fra i provvedimenti ulteriori da segnalare, poi, si possono menzionare il decreto-legge 11 marzo 2020, n. 16 , che ha disciplinato l'organizzazione e lo svolgimento sia dei Giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano-Cortina 2026, sia delle finali ATP di Torino 2021-2025; il decreto-legge 29 gennaio 2021, n. 5
, che ha ridisegnato l'organizzazione e funzionamento del CONI; il decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36
, che ha operato una ampia riforma in materia di enti sportivi professionistici, dilettantistici e di lavoro sportivo, rispetto al quale, nella fase finale della legislatura, le Camere hanno esaminato anche lo schema di decreto integrativo e correttivo. In questa legislatura, poi, si è discussa la riforma costituzionale volta a introdurre all'interno della Carta il riconoscimento del diritto allo sport; riforma, tuttavia, non andata in porto a causa dello scioglimento anticipato delle Camere.