tema 19 aprile 2022
Studi - Cultura
Il servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale e il canone radiotelevisivo

La L. di bilancio 2021 ha previsto un nuovo meccanismo di assegnazione delle risorse provenienti dal versamento del canone di abbonamento alla radiotelevisione, in particolare disponendo che alla RAI spettano tutti i relativi introiti, ad eccezione delle somme destinate con legge a specifiche finalità.

In precedenza, la L. di bilancio 2020 ha innalzato, a regime, la soglia reddituale prevista ai fini dell'esenzione dal pagamento del canone di abbonamento alle radioaudizioni in favore di soggetti di età pari o superiore a 75 anni, mentre la L. di bilancio 2019 ha definitivamente fissato l'importo dovuto per il canone per uso privato.

Recentemente, peraltro, a seguito dell'emergenza sanitaria da Coronavirus (COVID-19), sono state disposte sospensioni temporanee dei termini di pagamento del canone per uso privato e del canone speciale, ovvero riduzioni del relativo importo.

Nel passato più recente erano intervenute ulteriori novità riguardanti, in particolare, la governance e l'attività gestionale della RAI, l'applicazione ai componenti degli organi di amministrazione e controllo della medesima società, ad eccezione dell'amministratore delegato, nonché a dipendenti, collaboratori e consulenti, del limite massimo retributivo di 240.000 euro, l'introduzione di un Piano RAI per la trasparenza e la comunicazione aziendale, l'esonero della RAI da alcune misure di contenimento della spesa,  l'assetto territoriale della società, le competenze della Commissione parlamentare di vigilanza.