La L. di bilancio 2021 ha previsto un nuovo meccanismo di assegnazione delle risorse provenienti dal versamento del canone di abbonamento alla radiotelevisione, in particolare disponendo che alla RAI spettano tutti i relativi introiti, ad eccezione delle somme destinate con legge a specifiche finalità.
In precedenza, la L. di bilancio 2020 ha innalzato, a regime, la soglia reddituale prevista ai fini dell'esenzione dal pagamento del canone di abbonamento alle radioaudizioni in favore di soggetti di età pari o superiore a 75 anni, mentre la L. di bilancio 2019 ha definitivamente fissato l'importo dovuto per il canone per uso privato.
Recentemente, peraltro, a seguito dell'emergenza sanitaria da Coronavirus (COVID-19), sono state disposte sospensioni temporanee dei termini di pagamento del canone per uso privato e del canone speciale, ovvero riduzioni del relativo importo.
Nel passato più recente erano intervenute ulteriori novità riguardanti, in particolare, la governance e l'attività gestionale della RAI, l'applicazione ai componenti degli organi di amministrazione e controllo della medesima società, ad eccezione dell'amministratore delegato, nonché a dipendenti, collaboratori e consulenti, del limite massimo retributivo di 240.000 euro, l'introduzione di un Piano RAI per la trasparenza e la comunicazione aziendale, l'esonero della RAI da alcune misure di contenimento della spesa, l'assetto territoriale della società, le competenze della Commissione parlamentare di vigilanza.