Nella seduta del 17 maggio 2023, la III Commissione Affari esteri e comunitari della Camera ha deliberato all'unanimità, ai sensi dell'articolo 144, comma 1 del Regolamento lo svolgimento di una indagine conoscitiva sulle tematiche relative alla proiezione dell'Italia e dei Paesi europei nell'indo-pacifico.
Qui il programma dell'indagine (cfr. allegato n. 3 del resoconto sommario della seduta della III Commissione 17 maggio 2023)
Lo svolgimento dell'attività di indagine ha avuto luogo all'interno dell'apposito Comitato permanente sulla politica estera per l'indo-pacifico che la Commissione affari esteri della Camera ha deliberato di istituire al proprio interno nel corso della seduta de seduta del 27 luglio 2023 (cfr. seduta del 27 luglio 2023 il Presidente della III Commissione ha comunicato).
Nella seduta del 12 marzo 2025 è stato adottato il Documento conclusivo, che bene evidenzia nelle sue premesse come la necessità avvertita di dare avvio all'indagine conoscitiva abbia preso le mosse dal peso che lo scacchiere dell'Indo-Pacifico ha assunto nel contesto della definizione degli equilibri globali. Sul Pacifico si affacciano infatti la prima, la seconda e la terza economia mondiale, che sono quelle degli Stati Uniti, della Repubblica popolare cinese e del Giappone. Per altro verso, l'Oceano Indiano è interessato dal tratto marittimo della Nuova Via della seta (Belt and Road Initiative), con la quale Pechino sta cercando di allargare non soltanto i mercati di sbocco della sua industria manifatturiera, ma di dilatare altresì la propria influenza politica e, in prospettiva dal corridoio IMEC, che congiunge il Mediterraneo e l'Oceano indiano. È in questa cornice che vanno valutate la strategia complessiva dell'Italia e le scelte della sua politica estera e di proiezione esterna, soprattutto considerando che dell'Indo-Pacifico è parte anche la sezione orientale del Mediterraneo allargato, sede di prioritari interessi nazionali.
Si ricorda che, il Governo, in risposta all'interrogazione n. 5-00680 Formentini sulla elaborazione di una strategia nazionale relativa al quadrante dell'Indo-Pacifico ha fatto presente chel'Italia sta intensificando la presenza nella regione indo-pacifica, in considerazione della sua crescente rilevanza geopolitica ed economica ed è in particolar modo impegnato nella realizzazione di attività in diversi ambiti che coincidono con le sette priorità della Strategia dell'Unione europea per la cooperazione nell'Indo-Pacifico.
Il Comitato ha approfondito, in particolare, le implicazioni geopolitiche di questa vastissima area che riveste un ruolo sempre più significativo negli equilibri globali anche al fine di valutare le possibilità per l'Italia di sviluppare sinergie e collaborazioni con i partner della regione che condividono il medesimo quadro di valori e la preoccupazione per i rischi di instabilità che possono prodursi nell'indo-pacifico.
Sono state svolte le seguenti audizioni:
Gabriele Abbondanza, docente presso l'Università di Madrid e l'Università di Sydney e ricercatore presso l'Istituto Affari Internazionali (IAI). | Seduta del 27 settembre 2023 |
Lorenzo Termine, ricercatore presso il Centro Studi Geopolitica.info e docente presso l'Università degli Studi Internazionali di Roma. | Seduta del 27 settembre 2023 |
Emanuele Rossi, analista di politica internazionale | Seduta del 18 ottobre 2023 |
John Delury, professore di studi cinesi presso la Yonsei University Graduate School of International Studies (GSIS) di Seul | Seduta del 18 ottobre 2023 |
Alessio Patalano, professore di studi dell'Asia orientale presso il King's College di Londra | Seduta del 18 ottobre 2023 |
Giulia Pompili, giornalista | Seduta del 26 ottobre 2023 |
Stefano Pelaggi, ricercatore presso l'Università degli studi di Roma «La Sapienza» | Seduta del 8 novembre 2023 |
Vas Shenoy, esperto di rapporti Europa-India | Seduta del 22 novembre 2023 |
Filippo Fasulo, Co-responsabile dell'Osservatorio Geoeconomia dell'Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI) | Seduta del 28 novembre 2023 |
Giada Messetti, giornalista | Seduta del 29 novembre 2023 |
Simone Pieranni, giornalista | Seduta del 6 dicembre 2023 |
Lorenzo Lamperti, giornalista | Seduta del 14 dicembre 2023 |
Paolo Dionisi, Ambasciatore d'Italia in Thailandia | Seduta del 20 dicembre 2023 |
Marco della Seta, Ambasciatore d'Italia in Vietnam | Seduta del 20 dicembre 2023 |
Sujan R. Chinoy, Direttore generale del Manohar Parrikar Institute for Defence Studies and Analyses (MP-IDSA) | Seduta del 25 gennaio 2024 |
Seong-ho Lee, Ambasciatore della Repubblica di Corea in Italia | Seduta del 31 gennaio 2024 |
Aurelio Insisa, Jean Monnet Fellow presso il Centro Robert Schuman per gli studi avanzati dell'Istituto universitario europeo | Seduta del 6 febbraio 2024 |
Giulio Pugliese, docente di politica giapponese presso l'Università di Oxford e Direttore studi Europa-Asia presso lo Schuman Centre dell'Istituto universitario europeo | Seduta del 14 febbraio 2024 |
Zahid Rastam, Ambasciatore della Malaysia in Italia | Seduta del 27 febbraio 2024 |
Michelangelo Pipan e Romeo Orlandi, rappresentanti dell'Associazione Italia-ASEAN | Seduta del 12 marzo 2024 |
Satoshi Suzuki, Ambasciatore del Giappone in Italia | Seduta del 12 marzo 2024 |
Axel Berkofsky, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Pavia | Seduta del 21 marzo 2024 |
Simona Alba Grano, professore associato di sinologia presso l'Università di Zurigo | Seduta del 4 aprile 2024 |
Duong Hai Hung, Ambasciatore della Repubblica socialista del Vietnam | Seduta del 10 aprile 2024 |
Nguyen Hung Son, Vicepresidente dell'Accademia diplomatica del Vietnam | Seduta del 10 aprile 2024 |
Marianne Péron-Doise, direttrice dell'Osservatorio geopolitico dell'Indo-Pacifico dell'Istituto delle relazioni internazionali e strategiche (IRIS) | Seduta del 16 aprile 2024 |
Kaush Arha, rappresentante dell'Atlantic Council's Global China Hub |
Seduta del 24 aprile 2024 |
Céline Pajon, ricercatrice dell'Istituto francese delle relazioni internazionali (IFRI) | Seduta del 24 aprile 2024 |
Andrea Margelletti Presidente del Centro Studi Internazionali (CeSI) | Seduta del 15 maggio 2024 |
Mark Clifford e Mark Sabah Rappresentanti del Committee for Freedom in Hong Kong | Seduta del 22 maggio 2024 |
Alison Burrows Incaricata d'affari dell'Ambasciata di Australia in Italia | Seduta del 26 giugno 2024 |
Nathaniel Imperial Ambasciatore della Repubblica delle Filippine in Italia | Seduta del 10 luglio 2024 |
James Crabtree Ricercatore presso lo European Council on Foreign Relations | Seduta del 17 luglio 2024 |
Giuseppe Gabusi Professore associato dell'Università degli studi di Torino e responsabile del programma «IndoPacific» del Torino World Affairs Institute | Seduta del 19 settembre 2024 |
Giorgio Silli Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale | Seduta del 24 settembre 2024 |
David Burton Vice Ambasciatore del Regno Unito | Seduta del 26 settembre 2024 |
Guglielmo Picchi Direttore per le Relazioni internazionali del Centro Studi politici e strategici Machiavelli | Seduta del 16 ottobre 2024 |
Fabrizio Bozzato Direttore della Division of Ocean Vision and Action presso l'Ocean Policy Research Institute della Sasakawa Peace Foundation | Seduta del 23 ottobre 2024 |
David Capie Professore di relazioni internazionali e direttore del Centro di studi strategici alla Victoria University di Wellington, Nuova Zelanda | Seduta del 14 novembre 2024 |
Jason Young Direttore del Centro di ricerca sulla Cina contemporanea Komaru Kura e professore associato di scienze politiche e relazioni internazionali presso l'Università Victoria di Wellington della Nuova Zelanda | Seduta del 21 novembre 2024 |
Vina Nadjibulla Vicepresidente della Asia Pacific Foundation of Canada | Seduta del 5 dicembre 2024 |
Enrico Credendino Amm. Capo di Stato Maggiore della Marina militare | Seduta del 12 dicembre 2024 |
Nel corso della seduta della Commissione affari esteri del 13 aprile 2023 il Governo, in risposta all'interrogazione n. 5-00680 Formentini sulla elaborazione di una strategia nazionale relativa al quadrante dell'Indo-Pacifico, ha reso noto che in questa area l'Italia è impegnata nella realizzazione di attività in diversi ambiti che coincidono con le sette priorità della Strategia dell'Unione europea per la cooperazione nell'indo-pacifico: prosperità sostenibile e inclusiva, transizione verde, governance degli oceani, partenariati digitali e tecnologici, connettività, sicurezza e difesa, sicurezza umana.
Il Governo, ha quindi, chiarito che:
- il contributo italiano alla Strategia europea per l'Indo-Pacifico è sintetizzato in un documento pubblico, da aggiornare via via alla luce delle nuove priorità e opportunità di cooperazione economica e settoriale con gli organismi multilaterali e i Paesi della macro-regione;
- è in corso un rafforzamento delle dotazioni delle sedi diplomatiche italiane nell'area ed è aumentato il personale della carriera diplomatica in Giappone, Australia e Bangladesh. Si prevedono ulteriori misure in vista dell'organizzazione di Expo Osaka 2025; sono stati istituiti nuovi posti per funzionari della promozione economica e commerciale a Manila, Jakarta e Osaka ed è stato aperto un nuovo Consolato Generale a Bangalore. Anche il personale a contratto locale è stato aumentato in 7 Paesi, con particolare attenzione a Cina, India e Pakistan.
L'approccio italiano, secondo quanto puntualizzato dal Governo, è caratterizzato da una visione inclusiva, con il coinvolgimento di tutti gli attori e le Organizzazioni regionali. L'Italia è partner di SASEAN dal 2020 e partner di Dialogo del Pacific Islands Forum e della Indian Ocean Rim Association, rispettivamente dal 2007 e dal 2019. Nell'ambito del Partenariato con l'ASEAN, sono state realizzate numerose attività di formazione e capacity building su temi importanti come il contrasto al cyber crime, le attività anti-pirateria, il diritto del mare e la gestione sostenibile delle coste. Sono in programma nuove iniziative in tema di lotta alla corruzione, tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale, cooperazione spaziale.
Il Governo ha, inoltre reso noto che l'Italia è impegnata anche nello sviluppo e nel rafforzamento delle relazioni bilaterali con i partner nella regione, a cominciare dai Paesi con cui si condividono il sistema di valori. A tal riguardo ha osservato che le eccellenti relazioni con il Giappone sono testimoniate dall'intensificazione dei contatti ad alto livello, anche nel quadro delle Presidenze consecutive del G7.
Con Giappone e Regno Unito è stato di recente avviato il programma GlobalCombat Air per lo sviluppo congiunto di caccia di ultima generazione. Nella dichiarazione politica congiunta sul Programma dello scorso 9 dicembre i Capi di Governo dei tre Paesi hanno confermato l'impegno politico e industriale pluriennale e la volontà di assicurare la sicurezza globale, attraverso la realizzazione di un velivolo per il futuro, pensato per garantire l'interoperabilità con i principali alleati e partner internazionali. Un altro partenariato strategico è quello che dal 2018 lega l'Italia alla Repubblica di Corea, importante attore regionale con cui si registra un forte aumento dell'interscambio commerciale-
Il Governo ha, quindi, sottolineato, che la visione inclusiva dell'indo-pacifico consente all'Italia di continuare a coltivare il dialogo anche con la Repubblica Popolare Cinese, che "fosse anche solo per le dimensioni della sua economia e della sua popolazione" rimane un interlocutore imprescindibile dinanzi alle grandi sfide globali, quali il cambiamento climatico, la transizione energetica e il contrasto alle pandemie e ad altre emergenze quali l'insicurezza alimentare.
Con riferimento alla sicurezza marittima il Governo ha reso noto che l'Italia è impegnata a contribuire anche su questo fronte. La campagna navale del Pattugliatore Polivalente d'Altura Francesco Morosini testimonia l'attenzione per questo tema, collegato al rispetto del diritto internazionale del mare. Nel programma, della durata di cinque mesi, è prevista anche la partecipazione ad alcuni dei più importanti eventi fieristici nel settore della Difesa navale. Sono previste soste in dodici Paesi, identificati secondo criteri di interesse sia dal punto di vista industriale, sia di cooperazione nel settore della sicurezza. A tal riguardo, il Governo ha fatto presente che la tappa a Singapore, partner di primo piano nel sud-est asiatico, ha permesso di ribadire l'intenzione dell'Italia di proseguire la collaborazione in corso con la città-Stato con particolare attenzione al settore scientifico-tecnologico, delle start-up portaerei Cavour, nave ammiraglia della nostra Marina. Lo stesso Governo italiano è attivo nella ricucitura e nel rilancio di alcune relazioni bilaterali di grande importanza e con significative prospettive in quello scacchiere, che avevano conosciuto un momento di freddezza nel passato recente: è il caso tanto dei rapporti con gli Emirati Arabi Uniti, quanto dei rapporti con la stessa India.