Il 30 gennaio 2024, presso le Commissioni Riunite III Camera e 3a Senato, ha avuto luogo l'audizione del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, sugli esiti del Consiglio Affari esteri dell'Unione europea del 22 gennaio 2024 e sulle priorità della presidenza italiana del G7. In tale ambito il Ministro Tajani ha sottolineato come il sostegno a Kiev e alla ricostruzione del Paese fosse una priorità della Presidenza italiana del G7 ed ha reso noto che nel 2025 avrebbe avuto luogo in Italia la Conferenza internazionale sulla Ricostruzione dell'Ucraina, con l'obiettivo di coinvolgere anche il settore privato italiano e gli enti locali. Dall'inizio del conflitto, ha sottolineato il Ministro Tajani, l'assistenza bilaterale all'Ucraina, al netto di quella militare e del contributo italiano all'assistenza europea, "ammonta a più di 2 miliardi di euro.
L'11 e 12 giugno 2024 - dopo quella di Lugano nel 2022 e di Londra nel 2023 - si è svolta a Berlino la "Ukraine Recovery Conference", a cui ha partecipato per l'Italia il Ministro Tajani, che ha ribadito il pieno sostegno italiano all'Ucraina, alla sua ripresa e alla ricostruzione del Paese. Durante la Conferenza sono stati firmati oltre 110 accordi e assunti nuovi impegni per circa 16 miliardi di euro nell'ambito della resilienza ucraina nei settori dell'energia e dell'industria della difesa. Fra gli altri, il Ministro ha firmato il Memorandum d'Intesa bilaterale sul Patronato per la ricostruzione della Città e della regione di Odessa, volto a istituire un quadro generale di cooperazione e coordinamento con le autorità ucraine al fine di massimizzare gli sforzi e le capacità per contribuire alla ricostruzione di Odessa e della sua regione dopo il conflitto. Nel corso della Conferenza il Ministro Tajani ha annunciato ulteriori aiuti per 140 milioni di Euro a dono e a credito, destinati ad interventi in Ucraina per infrastrutture energetiche, ferrovie, salute, agricoltura, recupero del patrimonio culturale di Odessa e sminamento umanitario.
Il 10 e 11 luglio 2025 l'Italia ospiterà a Roma la "Ukraine Recovery Conference". I partecipanti rappresenteranno varie componenti della società e dimostreranno il loro forte impegno per il futuro dell'Ucraina. La URC 2025 ruoterà attorno a quattro dimensioni tematiche: la Dimensione imprenditoriale, la Dimensione umana, la Dimensione locale e la Dimensione UE. Queste stesse Dimensioni hanno già definito i lavori della URC 2024 e rimangono i temi più rilevanti per la resilienza e la ricostruzione dell'Ucraina: il loro mantenimento darà continuità al lavoro svolto e alle discussioni tenutesi a Berlino nel giugno 2024.
A livello bilaterale si ricorda che il
26 aprile 2023 l'talia e l'Ucraina hanno co-organizzato a Roma una
Conferenza Bilaterale sulla Ricostruzione dell'Ucraina per discutere la tipologia di sostegno e di collaborazione necessari alla ripresa e alla ricostruzione dell'Ucraina e si sono impegnati a uno stretto coordinamento su queste materie attraverso un rafforzamento della cooperazione bilaterale.
Come reso noto dal
MAECI Italia e Ucraina hanno finalizzato
i seguenti Memorandum d'intesa:
- Memorandum d'intesa tra Agenzia ICE e Ministero degli Affari Esteri ucraino;
- Memorandum d'intesa tra il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica italiano e il Ministero della Protezione Ambientale e delle Risorse Naturali ucraino per la cooperazione in materia di sviluppo sostenibile e protezione ambientale;
- Memorandum d'intesa tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e il Ministero dell'Economia ucraino per la cooperazione tecnica in campo industriale;
- Memorandum d'intesa e cooperazione sul Modello Agroalimentare Italiano per la ricostruzione e la sicurezza alimentare dell'Ucraina tra l'Ukrainian Agri Council Public Union e la Filiera Italiana, Coldiretti.
Italia e Ucraina hanno inoltre preso atto dell'imminente firma dei seguenti accordi tra le autorità locali dei due Paesi:
- Memorandum d'intesa tra la Regione Emilia Romagna e il Consiglio regionale di Kharkiv;
- Memorandum d'intesa tra la Regione Toscana e il Consiglio Regionale di Kiev.
Sotto la supervisione dei governi italiano e ucraino, diverse
aziende italiane e ucraine hanno firmato dei Memorandum d'intesa:
- Memorandum d'intesa tra Mer Mec S.p.A. e JSC Ukrainian Railways, per tecnologie e servizi diagnostici per JSC "Ukrainian Railways".
- Memorandum d'intesa tra WeBuild e Ukrhydroenergo Energy Company, per una collaborazione finalizzata alla costruzione di centrali idroelettriche in Ucraina (firmato dalle parti in data 25.04.2023).
Come precisato sempre dal
MAECI "l'Italia sosterrà l'Ucraina nel far fronte agli urgenti bisogni umanitari generati dalla guerra di aggressione russa, nel ricostruire rapidamente le infrastrutture critiche e sociali distrutte e ripristinare i mezzi di sussistenza, e nel creare le migliori condizioni possibili per la ricostruzione del tessuto socio-economico del Paese".
La Cooperazione italiana ha inoltre concluso:
- un accordo di contributo con la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), per lo stanziamento straordinario di 10 milioni di euro a favore dell'azienda ucraina Ukrenergo a sostegno della rapida ripresa e della sicurezza energetica in Ucraina.
Il Ministero della Cultura italiano prevede l'attivazione di collaborazioni nei seguenti ambiti:
- modellazione 3D avanzata delle chiese a Kiev (Chiesa del Salvatore in Berestovo; Chiesa di Tutti i Santi) per ottenere una documentazione digitale in caso di danni;
- supporto da parte del "Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale" nelle attività di ricerca di beni culturali trafugati;
- i due Governi riconoscono il contributo del Centro di Competenza Europeo per la Conservazione del Patrimonio Culturale, coordinato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare italiano, nel salvare la documentazione digitale del patrimonio culturale ucraino, trasferendo i relativi dataset nei server comunitari.
- Assorestauro, l'associazione delle imprese italiane che operano nel settore del restauro e della conservazione dei beni culturali, è pronta a fornire le proprie competenze e i propri servizi al governo ucraino.
A sua volta il Ministero della Salute sta assistendo il Superhumans Center:
- mettendo a disposizione, dietro coordinamento del Ministero stesso, le solide competenze di Centri italiani di eccellenza in materia di protesi, chirurgia ricostruttiva e riabilitazione, come l'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCSS) Rizzoli, la Fondazione Santa Lucia (IRCSS), l'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù e il Centro Protesi INAIL di Budrio;
- realizzando, grazie al coordinamento dell'ISS, un programma di Telemedicina per la popolazione ucraina nella regione di Leopoli.
Secondo la valutazione dei bisogni di ricostruzione e recupero dell'Ucraina pubblicata a febbraio 2024 dalla Banca Mondiale, in collaborazione con il governo dell'Ucraina, la Commissione Europea e le Nazioni Unite, i danni diretti subiti al 31 dicembre 2023 dall'Ucraina a causa dell'aggressione russa ammontano a circa 152 miliardi di dollari mentre il costo totale della ricostruzione viene valutato in 486 miliardi di dollari nel prossimo decennio, in crescita rispetto ai 411 miliardi stimati l'anno prima. La previsione combina sia il fabbisogno di fondi pubblici che quelli privati ed è indicativa e temporanea, considerato il protrarsi delle operazioni belliche.
Come detto, nel 2023 l'ammontare complessivo del fabbisogno per la ricostruzione del Paese è stato stimato in $411 miliardi. Il 90% ddi questo totale doveva essere composto da capitali privati e la quota pubblica del Fondo di sviluppo ucraino avrebbe dovuto fungere da fattore di attrazione per i capitali privati. Il settore maggiormente interessato era quello abitativo che rappresentava il 37% dei danni totali (50,4 miliardi), seguito da quello dei trasporti (strade, ferrovie e ponti), pari al 26% del totale (35,7 miliardi) e da quello energetico con l'8% dei danni totali (10 miliardi USD). Da questi dati si ricavava che il costo stimato per la ricostruzione ammontava a 411 miliardi USD (già rivisti al rialzo rispetto ai precedenti 350 miliardi), cioè 2,6 volte il PIL ucraino nel 2022. Tali stime vedevano come prima voce di spesa quella del trasporto, il 22% del totale e cioè 92,1 miliardi, seguito da quello del settore abitativo, 17%, 68,6 USD, dalle spese per la protezione sociale, tra cui i trasferimenti agli sfollati interni pari al 10% (41,8 miliardi) e infine dallo sminamento (9%, 37,6 miliardi), con l'inclusione della bonifica di ampie aree agricole.