Gli ultimi dati sulla natalità pubblicati dall'ISTAT (Report indicatori demografici 2023, del 29 marzo 2024) segnalano un calo a 379mila nati nel 2023, undicesimo consecutivo dal 2013 ed un saldo naturale ancora fortemente negativo (-281mila unità). Il tasso di natalità sui dati ancora provvisori del 2023 è stato pari al 6,4 per mille (era 6,7 per mille nel 2022), mentre la diminuzione delle nascite rispetto al 2022 è di 14mila unità (-3,6%). Dal 2008, ultimo anno in cui si è assistito in Italia a un aumento a 577mila nascite, il calo è di 197mila unità (-34,2%).
La riduzione della natalità riguarda indistintamente nati di cittadinanza italiana e straniera (13,3% del totale dei neonati, pari a 50mila nascite, 3mila in meno rispetto al 2022).
Il numero medio di figli per donna è in contrazione in tutto il territorio nazionale. Esso scende da 1,24 nel 2022 a 1,20 nel 2023, avvicinandosi di molto al minimo storico di 1,19 figli registrato nel 1995. Il Mezzogiorno, con un tasso di fecondità totale pari a 1,24, il più alto tra le ripartizioni territoriali, registra una flessione inferiore rispetto all'1,26 del 2022. In tale contesto, si conferma il fenomeno di riduzione generale della fecondità: nel 2023 l'età media al parto si porta a 32,5 anni (+0,1 sul 2022), con valori nel Nord e nel Centro (rispettivamente di 32,6 e 32,9 anni) superiori rispetto al Mezzogiorno (32,2), dove però si osserva da ultimo l'aumento maggiore sul 2022 (era 32,0).