La valutazione positiva della Commissione e la prossima decisione del Consiglio
In data odierna, la Commissione europea ha reso nota la sua valutazione positiva sulla proposta di revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano, che include la proposta del capitolo italiano dell'iniziativa REPowerEU.
La proposta di revisione era stata trasmessa dal Governo italiano alla Commissione in data 7 agosto 2023, in ottemperanza alla procedura di revisione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza delineata dall'articolo 21 del Regolamento (UE) 2021/241, al fine di tenere conto di «circostanze oggettive» idonee a pregiudicare la realizzazione di alcune Riforme o Investimenti per come originariamente configurati – quali, ad esempio, l'elevata inflazione registrata nel 2022 e nel 2023, le strozzature nella catena degli approvvigionamenti a seguito della guerra tra Russia e Ucraina, e la disponibilità di alternative per il più efficace raggiungimento di determinati traguardi e obiettivi.
In base alla procedura delineata dal citato regolamento europeo che istituisce il Dispositivo per la ripresa e la resilienza, il Consiglio UE dovrà pronunciarsi sulla valutazione della Commissione entro quattro settimane. La prossima riunione del Consiglio ECOFIN è prevista per l'8 dicembre 2023.
Si allegano le versioni in lingua inglese, non essendo ancora disponibili le traduzioni ufficiali in italiano:
- della proposta di decisione di esecuzione del Consiglio, presentata dalla Commissione, che modifica la decisione di esecuzione del 13 luglio 2021 (che aveva approvato il PNRR italiano);
- dell'allegato alla suddetta proposta di decisione di esecuzione, contenente le puntuali modifiche al PNRR italiano;
- del documento di lavoro della Commissione contenente l'analisi del PNRR italiano di accompagnamento alla proposta di modifica della decisione di esecuzione del Consiglio.
Le risorse europee a seguito della revisione del PNRR
A seguito dell'approvazione di tali modifiche, le risorse europee del Dispositivo di ripresa e resilienza destinate al finanziamento del PNRR italiano aumentano da 191,6 miliardi di euro a 194,4 miliardi di euro. L'ampliamento della dotazione finanziaria europea del Piano italiano è da ricondurre ai 2,8 miliardi di euro in più di contributi a fondo perduto (grants) destinati all'Italia per il finanziamento del Capitolo REPowerEU. Tali sovvenzioni, pertanto, aumentano complessivamente da 69 a 71,8 miliardi di euro.
Rimane invariato, invece, l'importo di 122,6 miliardi di euro di prestiti (loans) di cui è prevista l'erogazione all'Italia nell'ambito dell'attuazione del PNRR.
Si precisa, al riguardo, che l'importo massimo iniziale di contributi a fondo perduto destinati all'Italia era stato aggiornato da 68,9 a 69 miliardi, a seguito dell'aggiornamento delle chiavi di riparto delle sovvenzioni a fondo perduto del Recovery and Resilience Facility operato a giugno 2022 sulla base dei dati Eurostat, dal quale erano emersi dati complessivi sull'andamento del PIL reale italiano nel 2020 e nel 2021 peggiori rispetto a quelli originariamente previsti a luglio 2021.
Si ricorda, altresì, che l'Italia ha finora ricevuto 85,4 miliardi di euro di fondi del Dispositivo di ripresa e resilienza, di cui 24,9 miliardi di pre-finanziamento e 60,5 miliardi corrispondenti agli importi delle prime tre rate, legate al raggiungimento dei traguardi e obiettivi relativi al secondo semestre 2021, al primo e al secondo semestre 2022. Le risorse finora erogate sono costituite da 46,4 miliardi di euro di prestiti e 39 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto.
La valutazione in corso sulla quarta rata
È invece ancora in corso di valutazione, da parte della Commissione europea, il raggiungimento dei traguardi e obiettivi previsti per il primo semestre 2023, ai fini dell'erogazione della quarta rata, di importo pari (a seguito di una decurtazione di 519 milioni di euro operata in sede di erogazione della terza rata) a 16,5 miliardi di euro. La valutazione della Commissione e il successivo parere del Comitato economico e finanziario UE dovrebbero giungere entro la fine del 2023.
A tal riguardo, si rammenta che 10 dei 27 traguardi e obiettivi previsti nel primo semestre 2023 sono stati oggetto di una revisione del PNRR italiano, proposta dal Governo italiano a luglio 2023 e approvata dalla Commissione e poi dal Consiglio UE con la decisione 12 settembre 2023 che ha modificato la decisione di esecuzione dell'8 luglio 2021 di approvazione del PNRR italiano, aggiungendo anche un ulteriore traguardo (inizialmente previsto per il secondo semestre 2022) in materia di alloggi universitari.
Il Capitolo REPowerEU
In conseguenza delle modifiche approvate dalla Commissione europea – e trasmesse al Consiglio UE per la sua decisione finale – il PNRR italiano risulta articolato in 66 Riforme – 7 in più rispetto al Piano originario – e 150 Investimenti.
Tra queste, il Capitolo REPowerEU italiano si compone di:
- 5 nuove Riforme;
- 5 Investimenti rafforzati, basati su progetti già esistenti;
- 12 nuovi Investimenti.
Tali misure, si ricorda, si inseriscono nel quadro del raggiungimento degli obiettivi dell'iniziativa europea REPowerEU, delineata nel Regolamento (UE) 2023/435, i quali si focalizzano sul rafforzamento dell'indipendenza e della sicurezza energetica dell'Unione europea, sul potenziamento delle reti di distribuzione dell'energia elettrica, sull'accelerazione della produzione di energie rinnovabili, sulla riduzione della domanda di energia e il rafforzamento delle competenze necessarie per la transizione verde.
Come accennato, il Capitolo REPowerEU prevede l'assegnazione all'Italia di ulteriori 2,8 miliardi di euro di sovvenzioni a fondo perduto. A seguito della decisione del Consiglio sulla valutazione positiva della Commissione, l'Italia riceverà 500 milioni di euro a titolo di pre-finanziamento a valere sulle risorse di REPowerEU.
Le risorse e i settori interessati dalla revisione del PNRR
La revisione del PNRR italiano prevede 145 misure nuove o modificate, intese a rafforzare alcune riforme quali quelle in materia di giustizia, appalti pubblici e concorrenza, nonché a sostenere la resilienza e la competitività dell'Italia e a promuovere le transizioni verde e digitale.
In particolare, la Commissione europea evidenzia come il PNRR come modificato destini il 39,5% dei fondi europei assegnati agli interventi volti a conseguire obiettivi climatici (rispetto al 37,5% previsto dal PNRR originario). All'incremento delle risorse destinate alla transizione verde contribuiscono, in particolare, le nuove riforme, gli investimenti rafforzati e i nuovi investimenti inclusi nel Capitolo REPowerEU.
Per quanto riguarda la transizione digitale, il Piano modificato prevede nuovi investimenti in materia di sviluppo di tecnologie innovative, sostegno alle start up e ricerca e sviluppo, attribuendo a tali obiettivi il 25,6% delle risorse totali assegnate (rispetto al 25,1% del Piano originario). Tra questi si prevedono, altresì, investimenti in materia di connettività, digitalizzazione della pubblica amministrazione e sviluppo delle competenze digitali.
La Commissione precisa, inoltre, come il PNRR italiano mantenga la sua dimensione sociale, attraverso misure rivolte a promuovere la resilienza del settore sanitario, a rafforzare l'efficacia e l'efficienza delle politiche attive del lavoro, a sostenere il sistema dell'istruzione e a ridurre i divari territoriali.