La Risoluzione del Parlamento europeo del 13 dicembre 2022 sul divario digitale e sulle differenze sociali create dalla digitalizzazione (2022/2810 (RSP) - 2023/C 177/06), per gli aspetti di maggiore interesse della Commissione XII, affronta la questione dell'impatto negativo della digitalizzazione dei servizi pubblici e privati sui lavoratori e sulle persone come gli anziani e le persone con disabilità, i cittadini a basso reddito, socialmente svantaggiati o disoccupati, i migranti e i profughi o le persone nelle zone rurali e remote.
Vengono in particolare sottolineati gli aspetti relativi al declino della presenza fisica dei servizi pubblici, in particolare nelle zone rurali e nelle periferie delle città, evidenziando peraltro l'importanza di mantenere locali fisici per tutti i servizi pubblici accanto allo sviluppo dei servizi online e chiedendo che siano adottate misure volte a promuovere una protezione specifica per l'accesso ai servizi di base per tutti, senza discriminazioni fondate sull'insufficiente padronanza della tecnologia.
Nel sostenere il mantenimento di un modello di servizio clienti antropocentrico, la Risoluzione sottolinea in particolare, per quanto riguarda l'accesso ai servizi pubblici in formato digitale, l'importanza di non trasferire all'utente una parte degli oneri riguardanti il lavoro amministrativo e, con esso, la responsabilità - e talvolta l'obbligo - per l'utente di imparare a utilizzare la tecnologia digitale, di essere autonomo e di soddisfare le aspettative dell'amministrazione nei confronti di un utente modello.
Si ritiene in ogni caso che le nuove tecnologie possano contribuire a colmare il divario digitale che interessa circa 87 milioni di europei che soffrono di qualche tipo di disabilità, al fine di sostenere la loro inclusione nell'economia e il loro accesso ai servizi essenziali, nella convinzione che l'uso delle tecnologie digitali possa ridurre gli ostacoli che le persone con disabilità incontrano nell'accesso al mercato del lavoro, come il completamento dei compiti lavorativi, la comunicazione, le interazioni o la flessibilità.