segnalazione 5 aprile 2023
Studi - Ambiente Il decreto-legge n. 35/2023 sul ponte sullo Stretto di Messina

Inizia oggi presso le Commissioni riunite VIII (Ambiente) e IX (Trasporti) l'esame in sede referente del disegno di legge di conversione del decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35, recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria (Atto Camera 1067).

L'articolo 1, al comma 1, modifica l'assetto societario della Stretto di Messina S.p.a. (SDM) e ne disciplina le attività all'estero (lett. a)) e ridefinisce la composizione degli organi di amministrazione e controllo della medesima società (lett. b)). Sono inoltre affidati a RFI S.p.A. la gestione degli impianti ferroviari del Ponte e le relative spese (lett. c)). È prevista la qualificazione di società in house della SDM e sono disciplinati i profili relativi all'attività di indirizzo e vigilanza da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), anche con la previsione della possibilità di nomina con D.P.C.M., su proposta del MIT qualora ne ravvisi la necessità, di un commissario straordinario (lett. d). Viene infine disciplinata la costituzione di un Comitato scientifico con compiti di consulenza tecnica (lett. e)) e disposta una abrogazione per finalità di coordinamento (lett. f)).

L'articolo 2 ridefinisce il rapporto di concessione fra il MIT e la SDM in considerazione delle modifiche apportate alla governance della Società.

L'articolo 3 dispone che l'opera è inserita nell'Allegato infrastrutture del DEF, con l'indicazione del costo stimato, delle risorse disponibili e del fabbisogno residuo (comma 1) e prevede la presentazione di una relazione sul progetto definitivo dell'opera su cui è chiamato ad esprimersi il Consiglio di amministrazione della concessionaria (commi 2 e 3); al termine del procedimento di approvazione della relazione da parte della società concessionaria, ha luogo la conferenza di servizi istruttoria sul progetto definitivo e sulla relazione in questione (commi 4 e 5). Si specificano, inoltre, le modalità procedurali per la valutazione d'impatto ambientale sul progetto definitivo (comma 6) e si indicano, altresì, gli atti e i documenti sottoposti all'approvazione del CIPESS (comma 7) e gli esiti derivanti dalla determinazione conclusiva del CIPESS, in materia di pianificazione urbanistica ed espropriazione (commi 8 e 9), di cantierizzazione dell'opera, e di approvazione del progetto esecutivo (commi 10 e 11).

L'articolo 4 introduce disposizioni finali e di coordinamento al fine di consentire, in tempi rapidi, la riattivazione della società e la ridefinizione dei rapporti contrattuali dalla medesima stipulati.

L'articolo 5 dispone che il decreto-legge entri in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il decreto-legge è dunque vigente dal 1° aprile 2023.

Per saperne di più leggi il dossier dei servizi di documentazione di Camera e Senato.