segnalazione 10 giugno 2022
Studi - Affari esteri OSSERVATORIO DI POLITICA INTERNAZIONALE, Nota n. 97: L'allargamento della Nato: prospettive sull'ingresso di Svezia e Finlandia a cura dell'Istituto Studi di Politica Internazionali (ISPI), GIUGNO 2022

Nell'ambito dell'Osservatorio di Politica Internazionale è stata pubblicata la Nota n. 97,  "L'allargamento della Nato: prospettive sull'ingresso di Svezia e Finlandia" a cura dell'Istituto Studi di Politica Internazionali (ISPI).

Abstract


La Nato ha attraversato negli ultimi trent'anni un profondo processo di trasformazione attraverso il quale ha aggiornato i suoi strumenti militari e la sua postura strategica. L'allargamento dell'alleanza e la fitta rete di partnership strategiche con paesi non membri è una delle dimensioni più rilevanti di questo processo di trasformazione successivo alla fine della guerra fredda. Il passaggio da 16 membri al momento del crollo del muro di Berlino agli attuali 30 è il segnale di un grande investimento nei processi di apertura e inclusione che hanno notevolmente ampliato l'orizzonte strategico della NATO.

L'aspetto più sorprendente delle politiche di allargamento così come sono emerse dalla metà degli anni Novanta è la straordinaria continuità con cui i vertici dell'alleanza – a partire dagli Stati Uniti – hanno attribuito un valore cruciale all'allargamento e lo hanno motivato per le stesse ragioni politiche e strategiche (la messa in sicurezza dei processi di democratizzazione dei paesi dell'ex blocco sovietico e dei paesi indipendenti dell'ex-Unione Sovietica; il consolidamento della sicurezza Europea e dell'ordine internazionale liberale). Dunque, nonostante le profonde crisi e le svolte nella politica internazionale degli ultimi tre decenni la politica dell'allargamento della Nato è rimasta sostanzialmente simile.

L'attuale crisi, esplosa con la guerra in Ucraina, ha ulteriormente confermato la persistenza dell'approccio all'allargamento abbracciato negli anni Novanta. La richiesta di adesione di Finlandia e Svezia, messa in agenda come conseguenza dell'aggressione russa dell'Ucraina, reagisce a una crisi contingente ma i principali indirizzi rimangono quelli di sempre: inclusione, allargamento del perimetro di sicurezza degli alleati e dei partner, offerta di garanzie di sicurezza credibili agli aspiranti membri.

A dispetto della sua persistenza e dei successi, l'inclusione di nuovi membri si è sempre accompagnata ad aspetti problematici, a dibattiti accesi e in alcuni casi a critiche pungenti in merito all'espansione della Nato. Le prospettive di ingresso di Finlandia e Svezia non fanno eccezione anche se, come si vedrà in dettaglio di seguito, il tipo di benefici o di criticità sollevate dalla loro ammissione nella Nato sono di ordine e di natura diversi rispetto agli allargamenti del passato recente. Per far luce su questi aspetti, l'analisi che segue si articola in tre sezioni: la prima dedicata a una prospettiva storica e di inquadramento dell'allargamento della Nato nel periodo post-guerra fredda; la seconda si concentra sui due candidati al nuovo allargamento, Finlandia e Svezia; la terza approfondisce le prospettive del loro ingresso sia in termini di benefici per la Nato sia in termini di problematicità.