segnalazione 15 novembre 2021
Studi - Affari sociali Modifiche al D.L. 127/2021 su estensione dell'ambito applicativo della certificazione verde COVID-19: la segnalazione del Garante della privacy

A seguito dell'esame al Senato del DL. 127/2021 (qui il Dossier del Servizio Studi sul testo incardinato alla Camera per la seconda lettura), la Commissione 12a Igiene e Sanità ha approvato una modifica della disciplina dei controlli delle certificazioni verdi da parte del datore di lavoro, prevedendo la possibilità di consegna, da parte dei lavoratori dei settori pubblico e privato, di copia di certificazione verde, al datore di lavoro, con la conseguente esenzione dai controlli per tutta la durata della validità del certificato stesso. Sul punto, il Garante per la protezione dei dati personali si è pronunciato con una segnalazione al Parlamento e al Governo (qui il testo). La segnalazione, in particolare, mette in luce in primo luogo il rischio che la consegna del certificato possa determinare la sostanziale elusione delle finalità di sanità pubblica, in quanto non permetterebbe un aggiornamento immediato di eventuali condizioni di positività sopravvenuta in capo all'intestatiario del certificato, in contrasto con il principio di esattezza cui deve informarsi il trattamento dei dati personali; inoltre, la prevista legittimazione della conservazione (di copia) delle certificazioni verdi contrasta con il Considerando 48 del Regolamento (UE) 2021/953 il quale, nel sancire un quadro di garanzie omogenee, anche sotto il profilo della protezione dati, per l'utilizzo delle certificazioni verdi in ambito europeo, dispone che "Laddove il certificato venga utilizzato per scopi non medici, i dati personali ai quali viene effettuato l'accesso durante il processo di verifica non devono essere conservati, secondo le disposizioni del presente regolamento".