Preliminarmente la relazione della Corte dei conti ricorda che la "Investimenti Immobiliari Italiani Società di gestione del Risparmio Società per Azioni" (InvImIt SGR S.p.a.) è stata costituita (art. 33, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98) con la finalità di gestire, valorizzare e dismettere l'ampio patrimonio immobiliare pubblico, anche allo scopo di pervenire ad una riduzione del debito pubblico, nonché del debito delle regioni e degli enti locali. L'oggetto sociale è quindi rappresentato dalla prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio attraverso la promozione e gestione di fondi comuni di investimento immobiliare chiusi, la gestione del patrimonio di fondi comuni di investimento di propria o altrui istituzione, e di altri organismi di investimento collettivo, nonché la gestione di fondi immobiliari per la valorizzazione, trasformazione, gestione e dismissione del patrimonio immobiliare di proprietà dello Stato, delle regioni nonché degli enti locali.
Sinteticamente i risultati del bilancio 2018 evidenziano un'ulteriore crescita rispetto al 2017 dell'utile di esercizio che passa da euro 1.443.160 ad euro 1.875.539, grazie a un incremento delle commissioni di gestione, pari a euro 7.191.838 (+ 18.44% rispetto al 2017), a fronte di un minore incremento dei costi di struttura pari ad euro 4.392.040 (+ 12,3% rispetto al 2017). Nel corso del 2018 è stato distribuito all'azionista un dividendo di euro 969.000 relativo all'utile 2017.
A fine 2018, il patrimonio netto della Società risulta pari a euro 8.245.941, in aumento del 12,42 per cento rispetto al precedente esercizio.