Nella relazione del Governatore all'Assemblea ordinaria dei Partecipanti al capitale della Banca d'Italia si sottolinea che nell'ultimo anno è proseguito il processo di riallocazione del capitale della Banca. Dall'avvio della riforma dell'assetto proprietario (legge 29 gennaio 2014, n. 5) è stato trasferito il 40,4 per cento del capitale, il 7 per cento dal mese di marzo 2019. Degli attuali 143 partecipanti, 115 sono entrati dopo la legge di riforma (6 assicurazioni, 8 fondi pensione, 10 enti di previdenza, 29 fondazioni di matrice bancaria e 62 banche). Le quote in eccesso rispetto al limite del 3 per cento del capitale ammontano a un valore nominale di poco inferiore ai 2 miliardi di euro, a fronte di un capitale complessivo di 7,5 miliardi. Il valore nominale delle quote eccedenti era pari a 2,5 miliardi lo scorso anno e a 2,7 miliardi due anni fa. La Banca d'Italia auspica che la ridistribuzione delle quote entro i limiti previsti dalla legge prosegua a un ritmo sostenuto, in quanto l'ampliamento della compagine dei partecipanti è tra le finalità della riforma. Il bilancio, in sintesi, presenta un utile netto di 8,2 miliardi di euro, 2 miliardi in più rispetto al precedente esercizio. Si tratta del risultato più elevato mai raggiunto nella storia dell'Istituto.