Nel mese di settembre 2018 l'IVASS ha pubblicato l'aggiornamento dell'indagine, lanciata l'8 febbraio 2017, sulle polizze cd. dormienti. L'indagine ha fatto emergere un esteso fenomeno di polizze vita potenzialmente dormienti, ossia polizze per le quali le imprese non disponevano degli elementi necessari atti a riscontrare se si fosse o meno verificato il decesso dell'assicurato nel corso della durata del contratto e quindi se, pur in assenza di una richiesta da parte dei beneficiari, si fossero realizzate le condizioni per il pagamento della prestazione assicurata.
In esito a quanto emerso dall'indagine, l'IVASS ha avviato varie iniziative tese a "risvegliare" le polizze dormienti e ad assicurare l'adozione da parte delle imprese di procedure atte a mitigare il fenomeno. A tale scopo, l'IVASS ha messo a disposizione delle imprese il servizio fornito in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, che ha consentito di incrociare circa 7 milioni di codici fiscali degli assicurati, forniti dalle imprese, con i dati sui decessi presenti nell'Anagrafe Tributaria. La situazione aggiornata del portafoglio oggetto dell'indagine a fine maggio 2018 ha consentito di rilevare che, grazie all'attività svolta in autonomia dalle imprese e dell'attività di incrocio dei dati con l'Agenzia delle Entrate, sono state "risvegliate" 187.493 polizze per un totale di 3,5 miliardi di euro, già pagate o in corso di pagamento ai legittimi beneficiari.