L'incremento delle competenze e delle prospettive occupazionali dei giovani rappresenta una delle tre priorità trasversali del PNRR, ragione per la quale misure dirette al perseguimento della parità generazionale sono rinvenibili in ciascuna Missione del Piano e sono volte, in particolare, a recuperare il potenziale delle nuove generazioni e a costruire un ambiente istituzionale e di impresa in grado di favorire il loro sviluppo.

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Le misure previste dal Piano in tema di parità generazionale sono in prevalenza rivolte a promuovere una maggiore partecipazione dei giovani al mercato del lavoro, attraverso:

  • interventi diretti di sostegno all'occupazione giovanile;
  • interventi indiretti che produrranno benefici trasversali anche in ambito generazionale.

Tra gli interventi diretti si segnalano:

  • l'inserimento nei bandi gara per le imprese che partecipano ai progetti finanziati dal PNRR e dai Fondi REACT-EU e FCN, di previsioni dirette a condizionare l'esecuzione dei progetti all'assunzione di giovani, anche per il tramite di contratti di formazione/specializzazione che possono essere attivati prima dell'avvio dei medesimi progetti;
  • il rafforzamento del Sistema duale, del Servizio civile universale e l'istituzione del Servizio civile digitale (Missione 5, Componente 1);
  • le assunzioni di personale a tempo determinato per l'implementazione del PNRR e per l'Ufficio del processo (Missione 1, Componente 1);
  • la previsione di percorsi di reclutamento dedicati ai giovani dotati di elevate qualifiche (Missione 1, Componente 1);
  • il potenziamento dell'istruzione universitaria, con nuove borse di studio, e la creazione di nuove opportunità per i giovani ricercatori, con l'estensione dei dottorati di ricerca (Missione 4, Componenti 1 e 2);
  • il supporto a imprese start-up e venture capital attive nella transizione ecologica (Missione 2, Componente 2);
  • la creazione di una Sezione Speciale Turismo del Fondo Centrale di Garanzia per facilitare l'accesso al credito per i giovani che intendono avviare una propria attività (Missione 1, Componente 3).

Tra le azioni trasversali che si ritiene potranno consentire di ottenere benefici anche in ambito generazionale si segnalano:

  • l'accelerazione della transizione ecologica (Missione 2), che contribuirà all'incremento dell'occupazione giovanile in tutti i settori toccati (tra cui le energie rinnovabili, le reti di trasmissione e distribuzione, la filiera dell'idrogeno);
  • lo sviluppo di una mobilità sostenibile e l'incremento delle opportunità di mobilità (Missione 3) che, dal punto di vista generazionale, sono definite dal PNRR fondamentali per la formazione e per il corretto collocamento nel mondo del lavoro dei giovani;
  • gli interventi di rigenerazione urbana (Missione 5) che, in quanto finalizzati al recupero del degrado sociale e ambientale, assumono rilievo come strumento di supporto all'inclusione soprattutto giovanile.
  • la possibile revisione dell'Irpef (nell'ambito della Riforma fiscale di accompagnamento al Piano), che potrebbe sostenere la partecipazione al lavoro dei giovani;

Le risorse stanziate dal Piano per gli interventi considerati in questa sede - per i quali non sono previste ulteriori risorse nazionali a carico del c.d. Fondo complementare – sono pari a circa 7,5 mld di euro e rappresentano poco più del 3.9 per cento delle risorse del Dispositivo di ripresa e resilienza (pari a 191,5 mld di euro).

ultimo aggiornamento: 13 febbraio 2023

Tra le diverse misure presenti trasversalmente nel Piano dirette ad agevolare, anche indirettamente, l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro si segnalano, in particolare:

  • l'inserimento nei bandi gara per le imprese che, a diverso titolo, partecipano ai progetti finanziati dal PNRR e dai Fondi REACT-EU e FCN, di previsioni dirette a condizionare l'esecuzione dei progetti all'assunzione di giovani, anche per il tramite di contratti di formazione/specializzazione che possono essere attivati prima dell'avvio dei medesimi progetti.

A tale previsione è stata data attuazione con l'articolo 47 del D.L. 77/2021.

  • la valorizzazione del capitale umano ed il miglioramento delle competenze (M1C1-59), soprattutto con riferimento alle nuove professioni, che potrà creare maggiori opportunità di lavoro in particolar modo per le generazioni più giovani;

Tale investimento è volto, tra l'altro, alla definizione di piani strategici in materia di risorse umane, per l'assunzione, l'evoluzione della carriera e la formazione, con l'entrata in vigore della normativa per l'introduzione della gestione strategica delle risorse umane nella pubblica amministrazione entro il quarto trimestre del 2023

  • il potenziamento della formazione professionale (M5C1-15) – anche attraverso il rafforzamento del sistema duale – che potrà ridurre il disallineamento tra le competenze possedute, anche digitali, e quelle effettivamente richieste dalle imprese, agevolando così l'ingresso nel mondo del lavoro.

L'obiettivo di questo investimento è che nel quinquennio 2021-2025 almeno 90.000 persone in più rispetto allo scenario di riferimento ottengano la relativa certificazione di formazione. Inoltre, la distribuzione alle Regioni delle risorse per il potenziamento del sistema duale deve avvenire in base al numero degli studenti iscritti nei percorsi di IFP.

Per quanto riguarda l'attuazione di tale obiettivi:

  • sono stati individuati (con DM 226/2021) i criteri per la ripartizione delle risorse finanziarie previste per il 2021, assegnate poi con il DD 54/2022.
  • sono stati individuati (con DM 52/2023) i criteri per la ripartizione delle risorse per il 2022, assegnate poi con il DD 120/2023.
  • sono state adottate le "Linee Guida per la programmazione e attuazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) in modalità duale" (con il DM 2 agosto 2022, n. 139).

Il numero di iscritti ai percorsi formativi erogati in modalità duale ammontavano a 88.103 per l'anno formativo 2022-2023.

  • il potenziamento del "Servizio Civile Universale" (M5C1-16), che determinerà un incremento del numero di giovani tra i 18 e i 28 anni che possono accedere ad un percorso di apprendimento volto ad accrescere le proprie conoscenze e competenze e meglio orientarle per l'ingresso nel mondo del lavoro, con un innalzamento della qualità dei programmi e progetti in cui i giovani vengono impegnati.

Per quanto concerne l'attuazione di tale obiettivo, Il primo Ciclo SCU si è concluso alla data del 31 dicembre 2022 il numero di operatori volontari avviati è pari a 45.883 (come riconteggiato il 21 aprile 2023).

Il secondo Ciclo SCU è in corso di svolgimento e si concluderà nel mese di settembre 2024.

Con riferimento al primo e al secondo ciclo, risultano avviati 96.385 operatori volontari.

A seguito dell'approvazione del Piano Triennale 2023-2025 (DM 20 gennaio 2023 ), il terzo ciclo è stato avviato il 31 gennaio 2023. Seguirà la pubblicazione del bando per la selezione degli operatori volontari, previsto entro dicembre 2023. Le attività progettuali del terzo ciclo prenderanno avvio nel mese di maggio 2024 e si concluderanno nel mese di settembre 2025.

 Il nuovo Piano ha introdotto un nuovo traguardo al quarto trimestre 2024, che concerne l'entrata in vigore dell'atto riveduto relativo alle relazioni tra enti e operatori volontari, tenendo conto dei risultati del progetto SST (Strumento di supporto tecnico) "Sostenere la progettazione e l'attuazione del Servizio Civile Universale per sbloccare opportunità di lavoro giovanile". Inoltre, ha modificato l'obiettivo al secondo trimestre 2026 prevedendo la partecipazione di almeno 166.670 (anziché 170.000) persone al programma "Servizio Civile Universale" nei quattro anni del periodo 2021-2024 (anziché nei tre anni del periodo 2021-2023).

  • l'istituzione del "Servizio Civile Digitale" (Missione 1), attraverso il reclutamento di giovani che aiuteranno gli utenti ad acquisire competenze digitali di base; inoltre, all'interno della pubblica amministrazione lo sforzo di reskilling e upskilling includerà un'ampia offerta di corsi online aperti e di massa (MOOC, i.e. Massive Open Online Courses) e l'introduzione di "comunità di competenze" (Community of Practice);

Obiettivo di tale investimento è quello di far partecipare almeno 1 mln di cittadini ad iniziative di formazione promosse da enti no profit e volontari entro il secondo trimestre 2025.

  • il supporto a imprese start-up e venture capital attive nella transizione ecologica (M2C2-42, 43), al fine di incoraggiare la crescita di un ecosistema di innovazione, con focus particolare sui settori della transizione verde, anche attraverso l'introduzione di un fondo dedicato (Green Transition Fund, GTF); 

Con decreto ministeriale 3 marzo 2022, pubblicato in G.U. 105/2022, sono state previste la costituzione e le modalità di intervento del "Green Transition Fund", GTF, Fondo di investimenti alternativo mobiliare e riservato.

L'accordo finanziario tra Ministero e CDP Venture Capital SGR (CDP VC SGR) è stato sottoscritto il 27 giugno 2022 e adottato con decreto direttoriale 28 giugno 2022.

Il Traguardo: T2 2022, firma dell'accordo finanziario, è stato pertanto conseguito.

L'obiettivo al T2 2026 è l'attivazione di almeno 250 milioni di investimenti privati nel settore delle tecnologie verdi.

  • l'integrazione delle risorse del Fondo Nazionale per l'Innovazione ai fini del finanziamento di start-up (M4C2-20);

Il decreto ministeriale 11 marzo 2022  ha istituito, con le risorse PNRR dell'investimento il Fondo Digital Transition Fund attribuendone la gestione alla CDP Venture Capital SGR S.p.a., previa stipula di un accordo finanziario sottoscritto tra il Ministero e la stessa SGR.

In data 27 giugno 2022, vi è stata la firma dell'accordo finanziario, approvato con il Decreto direttoriale del 28 giugno 2022.

Il regolamento di gestione del Digital Transition Fund è stato approvato dal Cda di CDP Venture Capital SGR S.p.A. in data 22 settembre 2022.

Il Traguardo: T2 2022, firma dell'accordo fra il Governo italiano e CDP SPA che istituisce lo strumento finanziario, è stato dunque conseguito.

L'obiettivo al T2 2025 è arrivare ad almeno 250 imprese beneficiarie della misura.

  • Sezione Speciale Turismo del Fondo Centrale di Garanzia per facilitare l'accesso al credito per i giovani che intendono avviare una propria attività (M1C3-32).

L'articolo 2 del D.L. n. 152/2021 ha istituito la "Sezione Speciale Turismo" del Fondo di garanzia PMI finalizzandola alla concessione di garanzie a imprese alberghiere, strutture agrituristiche, strutture ricettive all'aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale (inclusi stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici e parchi tematici), nonché ai giovani fino a 35 anni di età che intendono avviare un'attività nel settore turistico. Il 50 per cento dei fondi è a supporto degli investimenti di riqualificazione energetica.

L'11 febbraio 2022 è stato siglato l'accordo interministeriale tra MITUR e MIMIT per l'adozione della politica di investimento relativa alla Sezione speciale.

Un comunicato del MITUR del 30 settembre 2022 ha informato dell'operatività dal 10 ottobre 2022 della Sezione speciale.

Il Traguardo T4 2021, adozione della norma che definisce la politica di investimento per il Fondo di garanzia per le PMI – Sezione turismo, è stato conseguito.

L'obiettivo al T4 2025 è arrivare a 11.800 imprese turistiche da sostenere tramite il Fondo.

ultimo aggiornamento: 13 febbraio 2023

Un impatto diretto, particolarmente rilevante sulle nuove generazioni, caratterizza le misure presenti nell'ambito della Missione 4, "Istruzione e ricerca", anche in considerazione del fatto che tutti i suoi obiettivi sono rivolti principalmente a fornire ai giovani gli strumenti necessari per una partecipazione attiva alla vita sociale, culturale ed economica del Paese, nonché competenze indispensabili per affrontare i processi già in atto di trasformazione digitale ed ecologica.

La Missione 4 interviene su tutto il ciclo dell'istruzione e della ricerca, con azioni dirette, in particolare:

  • a migliorare le competenze di base;
  • a ridurre i tassi di abbandono scolastico e il divario territoriale;
  • a colmare le distanze tra istruzione e lavoro, anche grazie alla riforma e allo sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS);
  • a potenziare le competenze quantitative, tecnologiche e linguistiche nelle scuole, al fine di dotare gli studenti già dalle scuole primarie di una preparazione che sviluppi le capacità digitali.

Di seguito, gli investimenti e le riforme volte all'attuazione delle suddette azioni.

- Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS) (M4C1-20)

L'obiettivo, da realizzarsi entro il quarto trimestre del 2025, è quello di incrementare il numero degli attuali iscritti a percorsi ITS (18.750 frequentanti e 5.250 diplomati all'anno) almeno del 100 per cento tra il 2021 ed il 2025. Come specificato nell'allegato alla decisione UE, il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipenderà anche dall'aumento del numero di ITS operativi (+ 208). Si veda il comunicato stampa del Ministero dell'istruzione del 26 agosto 2022.

Si ricorda che l'art. 1, commi 548-554  della legge n. 197 del 2022 (legge di bilancio 2023), in attuazione del PNRR, Missione 4 «Istruzione e ricerca» – Componente 1 «Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università», introduce una serie di misure volte a promuovere e potenziare le competenze e le discipline STEM in tutti i livelli del sistema educativo di istruzione e formazione, con particolare attenzione a favorire il riequilibrio di genere.

- Riduzione dei divari territoriali nel primo e secondo ciclo delle scuole superiori (M4C1-7,25)

L'obiettivo è quello di garantire, tra il 2021 ed il 2024, un livello adeguato di competenze ad almeno un milione di studenti all'anno (per 4 anni), anche per mezzo dello sviluppo di un portale nazionale formativo unico. Come specificato nell'allegato alla decisione UE, l'obiettivo è di ridurre, entro il secondo trimestre del 2026, il divario nel tasso di abbandono scolastico nell'istruzione secondaria fino a raggiungere la media UE del 2019 (10,2 %). In merito all'attuazione, si segnala il DM n. 170 del 24 giugno 2022, relativo al riparto delle risorse fra le istituzioni scolastiche per il contrasto alla dispersione nell'ambito dell'Investimento 1.4 del PNRR per la riduzione dei divari territoriali, in relazione a risorse per 500.000 euro.  

Qui il comunicato stampa del Ministero dell'istruzione, dell'11 marzo 2022, di istituzione del Gruppo di lavoro per il contrasto della dispersione e il superamento dei divari territoriali, nell'ambito dell'attuazione del PNRR.

Qui il comunicato stampa del Ministero dell'istruzione, del 13 maggio 2022,  relativo alla firma del Patto educativo per la Città metropolitana di Napoli. Istituzioni, Enti locali, Arcidiocesi, istituti scolastici e Terzo settore insieme per il contrasto della povertà educativa. In particolare, 41,1 milioni di euro saranno assegnati a 217 istituzioni scolastiche nell'area metropolitana di Napoli (di cui 78 nel Comune di Napoli per 14,8 milioni).

E' stato quindi pubblicato, il 28 giugno 2022, un riparto delle risorse per le azioni di contrasto della dispersione scolastica. Qui il relativo comunicato stampa.

DM n. 170 del 24 giugno 2022, relativo al riparto delle risorse fra le istituzioni scolastiche per il contrasto alla dispersione nell'ambito dell'Investimento 1.4 del PNRR per la riduzione dei divari territoriali, in relazione a risorse per 500.000 euro.

Riforma delle lauree abilitanti per determinate professioni (M4C1-1,10) 

L'obiettivo era il completamento della riforma entro il 2021 e l'estensione ai laureati interessati a partire dal 2022.

A tale obiettivo si è data attuazione con la L. 8 novembre 2021, n. 163. In attuazione della stessa, sono stati adottati diversi decreti ministeriali, riportati nell'allegato " Riforme".

Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori (M4C2-1)

L'art. 14 del decreto-legge n. 36 del 2022 (L. 79/2022) reca misure dirette alla realizzazione di linee di intervento previste dal presente investimento. In particolare, i commi 1-4 di tale articolo prevedono particolari procedure di reclutamento all'interno delle Università e degli enti pubblici di ricerca, riservate a due categorie di studiosi: i) quelli insigniti di un Sigillo di Eccellenza (Seal of Excellence) a seguito della partecipazione a bandi, emanati nell'ambito dei Programmi quadro Horizon 2020 ed Horizon Europe negli anni 2022 o precedenti, relativi alle Azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA); ii) i vincitori. Per ulteriori DM e Avvisi,  si veda l'allegato "Investimenti".

Borse di studio per l'accesso all'università (M4C1-2,11,15)

L'art. 12 del D.L. 152/2021 ha semplificato, per il periodo di riferimento del PNRR, e in attuazione degli obiettivi previsti dallo stesso, la disciplina relativa alla determinazione dei requisiti di eleggibilità per l'accesso alle borse di studio per gli studenti universitari e delle istituzioni AFAM e per la determinazione dei relativi importi. Inoltre, ha previsto che le risorse del PNRR destinate a tale obiettivo confluiscono sul Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio e sono ripartite con le modalità ordinariamente previste per il Fondo medesimo . Al riguardo è intervenuto il decreto ministeriale 17 dicembre 2021 n. 1320. 

La circolare del MUR 13676 del 2022, emanata ai sensi del DM 1320 del 2021, fornisce chiarimenti relativi al monitoraggio, nonché alla rendicontazione ed al controllo delle risorse del PNRR regolate dallo stesso decreto.

L'art. 1, comma 566, della legge n. 197 del 2022 (legge di bilancio 2023) incrementa di 250 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio, da destinare agli studenti universitari e AFAM, anche al fine di dare continuità alle misure adottate nell'ambito del PNRR.  

Alloggi per gli studenti (M4C1-27,28,29,30)

L'art. 64, co. 8, del D.L. 77/2021 ( L. 108/2021) ha innalzato (dal 50) al 75% del costo totale la quota massima di cofinanziamento dello Stato per la realizzazione di interventi per alloggi e residenze per studenti universitari e delle istituzioni AFAM, di cui alla L. 338/2000. Il co. 9 ha precisato che agli oneri derivanti si fa fronte con le risorse del PNRR. Successivamente, l'art. 15 del D.L. 152/2021 ha previsto che, per semplificare e velocizzare la selezione e il monitoraggio degli interventi di cui alla stessa L. 338/2000, le procedure sono effettuate esclusivamente attraverso l'informatizzazione del processo edilizio. Inoltre, ha disposto che i progetti devono prevedere, a pena di inammissibilità, il numero dei posti letto attesi. Infine, ha previsto che è promossa, prioritariamente, la ristrutturazione e la trasformazione di immobili esistenti. 

DM n. 1257 del 30 novembre 2021.

Per ulteriori disposizioni legislative, DM e informazioni, si veda l'allegato "Riforme".

ultimo aggiornamento: 14 febbraio 2023

Nel Piano, il Governo ha effettuato una valutazione dell'impatto che le misure del PNRR avranno sull'occupazione giovanile.

Di seguito una Tabella che riporta le variazioni percentuali dell'occupazione giovanile come deviazione percentuale dallo scenario di base per tutto l'orizzonte temporale del Piano, secondo la quale l'occupazione giovanile registra un incremento del 3,2 per cento nel triennio 2024-2026 rispetto allo scenario di base, con una accentuata attivazione nel Sud (+ 4,9 per cento nello stesso periodo).

Nella Tavola seguente le variazioni percentuali dell'occupazione giovanile come deviazione percentuale dallo scenario di base per tutto l'orizzonte temporale del Piano, con riferimento all'incidenza sul predetto tasso di occupazione delle misure previste dal PNRR suddivise per Missioni e componenti.

ultimo aggiornamento: 13 febbraio 2023