Le politiche per il lavoro delineate nel PNRR rivestono un ruolo rilevante nel perseguimento degli obiettivi, trasversali a tutto il Piano, di sostegno all'empowerment femminile e al contrasto alle discriminazioni di genere e di incremento delle competenze e delle prospettive occupazionali dei giovani, con l'obiettivo principale di incrementare il tasso di occupazione, in particolar modo quella giovanile e femminile.
Interventi specifici in materia di politiche per il lavoro sono contenuti nella Missione 5 ("Inclusione e coesione"), nell'ambito della componente 1 ("Interventi speciali per la coesione territoriale"), che mira a ridurre i divari tra le diverse aree del paese, oggetto di talune modifiche intervenute a seguito della rimodulazione del Piano.
In particolare, le misure connesse all'ambito delle politiche per il lavoro sono volte principalmente ad incrementare il tasso di occupazione, in particolar modo quella giovanile e femminile, anche attraverso il potenziamento della formazione professionale e la previsione di strumenti che facilitino le transizioni occupazionali.
La Componente 1 riguarda principalmente le seguenti tre aree d'intervento, per un complesso di risorse pari - a seguito della rimodulazione del Piano (che ha incrementato di circa 1,1 mld di euro la Riforma delle politiche attive) - a circa 7,3 miliardi di euro:
Gli investimenti finanziati nell'ambito della Componente 1 sono i seguenti:
Per quanto concerne l'attuazione di tale investimento:
- per l' Obiettivo M5C1-6 è stato adottato il Piano straordinario di potenziamento dei CPI (DM n. 74 del 28 giugno 2019, modificato con DM n.59 del 22 maggio 2020) e sono stati approvati i 19 piani presentati dalle regioni (sono escluse dalla presentazione dei piani le province autonome di Trento e Bolzano). I CPI che presentano uno stato di avanzamento complessivo delle attività superiore al 50% sono 327.
- per l'Obiettivo M5C1-7, in considerazione della necessità di aggiornare i Piani regionali di potenziamento dei centri per l'impiego al fine di consentire la rendicontazione del previsto target al 2025, il DD del 6 luglio 2023, n. 118, provvede a ripartire tra le regioni risorse pari a 200 mln di euro. Sul punto, il documento del Governo "Proposta di revisione del PNRR e Capitolo REPowerEU" del 27 luglio 2023 segnalava la necessità di correggere alcune imprecisioni nella CID nella parte in cui fa riferimento ad un piano di potenziamento nel triennio 2021–2023, che non coincide con l'arco temporale del PNRR e di rimodulare il target per il completamento delle attività del piano anche diverse da quelle infrastrutturali. Inoltre, tra le attività che devono essere raggiunte il nuovo Piano non comprende più il rinnovo e la ristrutturazione delle attuali sedi dei centri per l'impiego e l'acquisto di nuove sedi, che rientrano invece nell'ambito del nuovo obiettivo M5C1-7bis, da raggiungere a dicembre 2026.
Il nuovo Piano ha introdotto il nuovo Obiettivo M5C1-7bis che sposta al 31 dicembre 2026 il completamento dell'intervento, con riferimento alle attività di ordine infrastrutturale. Per quanto riguarda la componente infrastrutturale dell'investimento, nel Rapporto del 27 luglio, sulla base della verifica dello stato di avanzamento dei lavori, erano emersi importanti rallentamenti nella programmazione dovuti all'aumento del costo delle materie prime e all'impennata inflazionistica che ha determinato una revisione delle tabelle regionali dei costi per gli appalti pubblici.
2. Creazione di imprese femminili (M5C1-I.5-17);
Con la legge di bilancio 2021 è stato istituito il Fondo impresa femminile per promuovere e sostenere l'avvio e il rafforzamento delle imprese femminili, programmi ed iniziative per la diffusione della cultura dell'imprenditorialità tra la popolazione femminile (articolo 1, commi 97-103, legge 30 dicembre 2020, n. 178). Le modalità attuative del Fondo sono state definite con D.M. 30 settembre 2021. Le risorse sono state ripartite con il DM 24 novembre 2021, successivamente modificato dal DM 3 ottobre 2023 e dal DM 7 agosto 2024. A seguito di tali interventi, attualmente la dotazione del Fondo impresa donna è pari a 265 milioni di euro.
La certificazione della parità di genere è stata regolata dalla L. 162/2021 e dalla L. 234/2021 e implementata attraverso i seguenti passaggi:
- il Decreto del Dip.to delle pari opportunità del 1° ottobre 2021 che ha istituito il Tavolo tecnico per la definizione di standard tecnici del sistema di certificazione;
- i decreti del Dip.to Pari opportunità del 27 gennaio 2022 e del 22 febbraio 2022 che hanno istituito, rispettivamente, la Cabina di regia interistituzionale per la parità di genere e l'Osservatorio nazionale per l'integrazione delle politiche per la parità di genere;
- l'Accordo del 28 gennaio 2022 tra il Dipartimento per le pari opportunità e SOGEI per la progettazione e implementazione di un sistema informativo sulla certificazione della parità di genere, rilasciato il 21 dicembre 2022
- il Decreto del Dipartimento delle pari opportunità del 5 aprile 2022 che ha istituito il Tavolo di lavoro permanente sulla certificazione di genere alle imprese;
- il decreto del Dip.to delle pari opportunità del 29 aprile 2022 che definisce i parametri minimi per il conseguimento della certificazione della parità di genere alle imprese, parametri di cui alla Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 che prevede sei criteri (driver) necessari per stabilire la concessione della certificazione;
- il decreto del 19 luglio 2022 di nomina dei componenti del Tavolo permanente sulla certificazione della parità di genere;
- l'Accordo del 15 settembre 2022 di collaborazione tra il Dipartimento per le pari opportunità e Unioncamere per la progettazione e organizzazione delle attività relative all'implementazione del Sistema di certificazione della parità di genere;
- il DM del 20 ottobre 2022 che definisce i criteri e le modalità per l'accesso all'esonero contributivo previsto dalla L. 162/2021 in favore dei datori di lavoro privati in possesso della certificazione della parità di genere;
- il DM 18 gennaio 2024 che definisce le misure formative che consentono l'accesso al Fondo per le attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione della parità di genere (istituito dalla legge di bilancio 2022). In attuazione di tale DM sono state adottate le relative linee guida con DD del 17 marzo 2025, n. 115; con DM 24 marzo 2025 è stata disposta la proroga di 12 mesi (al 30 giugno 2026) per la conclusione degli interventi finalizzati alle attività di formazione propedeutiche al conseguimento della certificazione della parità di genere nonché la proroga al 31 dicembre 2026 per la rendicontazione dei medesimi interventi.
Il Sistema della certificazione della parità di genere è operativo.
Il Dip.to Pari opportunità ha pubblicato un Avviso per la formazione di un elenco degli organismi di certificazione accreditati. Le domande d'iscrizione all'elenco potranno essere trasmesse fino al 30 giugno 2026.
Nell'agosto 2023 è stato altresì pubblicato un Avviso finalizzato alla costituzione di un elenco di esperti per attività di assistenza tecnico-consulenziale alle PMI sulla prassi di riferimento per il raggiungimento della certificazione. Le domande d'iscrizione all'elenco dovranno essere inviate entro e non oltre il giorno di chiusura dei termini di presentazione previsti dalle finestre temporali: entro il 4 settembre 2023 per la prima finestra temporale e dal 15 gennaio al 5 febbraio 2024 per la seconda. Gli esperti selezionati avranno il compito di supportare le imprese nel percorso di certificazione fornendo servizi di assistenza tecnica e accompagnamento.
Ai fini della creazione di un sistema informativo presso il Dipartimento per le pari opportunità con funzione di piattaforma di raccolta di dati disaggregati per genere e di informazioni sulla certificazione, nonché dell'albo degli enti accreditati, si è proceduto ad un affidamento in house alla società Sogei Spa. L'affidamento, per un importo di 977.964,79 euro, è avvenuto con la firma di un Accordo esecutivo del 28 gennaio 2022, nell'ambito della Convenzione quadro che Sogei ha siglato con la Presidenza del Consiglio dei ministri, scaduto il 30 aprile 2023. è in corso di definizione un nuovo accordo con Sogei in vista del mantenimento e dell'ulteriore sviluppo della piattaforma contenente i dati della certificazione. Il rilascio delle prime funzionalità del sistema informativo è avvenuto in data 21 dicembre 2022.
Nell'ultima Relazione sull'attuazione del PNRR presentata dal Governo al Parlamento e aggiornata al 31 maggio 2023 (Doc. XIII, n. 1) viene segnalato che per la misura in esame si riscontra un elemento di debolezza riconducibile esclusivamente a "Eventi e circostanze oggettive" (squilibrio offerta/domanda, investimenti non attrattivi, impreparazione del tessuto produttivo).
Con il DM 26 novembre 2021, n. 226, sono stati individuati i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie previste dalla Tabella A del DM 6 agosto 2021, pari a 600 mln di euro nel periodo 2021-2025.
Con il DM 2 agosto 2022, n. 139, sono state adottate le "Linee Guida per la programmazione e attuazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) in modalità duale", in recepimento dell'Accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano del 27 luglio 2022.Il Decreto Direttoriale n. 54 del 22 luglio 2022 ha assegnato le risorse alle regioni e alle province autonome, per il 2021, di una prima quota del 20% - pari a euro 120 mln di euro - del totale delle risorse del PNRR.
Il DM n. 52 del 30 marzo 2023, ha individuato i criteri di ripartizione in favore delle Regioni e Province autonome, relativamente all'annualità finanziaria 2022, delle risorse ordinarie e delle risorse PNRR per il finanziamento dei percorsi formativi nel "Sistema duale".
Con il Decreto Direttoriale n. 100 del 18 aprile 2024 sono state assegnate risorse in favore delle Regioni, per il 2023, per una quota pari al 40% del totale delle risorse attribuite all'intervento all'investimento e pari a 240 mln di euro.
Il nuovo Piano ha modificato l'obiettivo per il quarto trimestre del 2025, prevedendo la partecipazione al sistema duale e l'ottenimento della relativa certificazione nel quinquennio 2021-2025 per almeno 90.000 (anziché 135.000) persone in più rispetto allo scenario di riferimento.
5. Servizio civile universale (M5C1-I.4-15bis,16).
Per quanto concerne l'attuazione di tale investimento, Il primo Ciclo SCU si è concluso alla data del 31 dicembre 2022 il numero di operatori volontari avviati è pari a 45.883 (come riconteggiato il 21 aprile 2023).
Il secondo Ciclo SCU è in corso di svolgimento e si concluderà nel mese di settembre 2024.
Con riferimento al primo e al secondo ciclo, risultano avviati 96.385 operatori volontari.
A seguito dell'approvazione del Piano Triennale 2023-2025 (DM 20 gennaio 2023 ), il terzo ciclo è stato avviato il 31 gennaio 2023. Seguirà la pubblicazione del bando per la selezione degli operatori volontari, previsto entro dicembre 2023. Le attività progettuali del terzo ciclo prenderanno avvio nel mese di maggio 2024 e si concluderanno nel mese di settembre 2025.
Il nuovo Piano ha introdotto un nuovo traguardo al quarto trimestre 2024, che concerne l'entrata in vigore dell'atto riveduto relativo alle relazioni tra enti e operatori volontari, tenendo conto dei risultati del progetto SST (Strumento di supporto tecnico) "Sostenere la progettazione e l'attuazione del Servizio Civile Universale per sbloccare opportunità di lavoro giovanile". Inoltre, ha modificato l'obiettivo al secondo trimestre 2026 prevedendo la partecipazione di almeno 166.670 (anziché 170.000) persone al programma "Servizio Civile Universale" nei quattro anni del periodo 2021-2024 (anziché nei tre anni del periodo 2021-2023).
Il 24 maggio 2024 è stato adottato l'ordine di servizio di Costituzione del gruppo di lavoro per la revisione del DPCM 14 gennaio 2019 recante approvazione delle "Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale". Per approfondimenti si veda la pagina del Dipartimento per le politiche giovanili
Le riforme previste nell'ambito della Componente 1 sono le seguenti:
Per quanto riguarda l'attuazione di tale riforma (traguardo entro il 2021) sono stati pubblicati il Decreto ministeriale 5 novembre 2021 (aggiornato con DM 30 marzo 2024) recante l'adozione del Programma GOL (sul sito del MLPS le slide di presentazione del Programma GOL) ed il Decreto ministeriale 14 dicembre 2021 (aggiornato con DM 30 marzo 2024, contenente il Piano nuove competenze-transizioni previsto dall'obiettivo M7C1-9) recante l'adozione del Piano nazionale nuove competenze che comprende tre programmi guida: il Programma Gol, il Sistema duale e il Fondo Nuove Competenze.
Inoltre, le risorse destinate alle regioni con il Decreto interministeriale emanato il 4 agosto 2022 per l'adozione di misure di politica attiva - pari a oltre 322 milioni di euro - possono essere programmate e utilizzate in maniera complementare con quelle assegnate ai fini dell'attuazione del Programma GOL.
Inoltre, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano hanno adottato i Piani attuativi richiesti per la declinazione territoriale di quanto è previsto nel Programma GOL.
Con l'approvazione dei piani regionali si entra nella fase operativa del Programma GOL finalizzata al raggiungimento entro fine 2022 di almeno 300.000 utenti dei centri per l'impiego che, all'esito dei percorsi di assessment e profiling, sottoscrivono un patto di servizio personalizzato (banca dati Regis).
Con il decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali dell'11 febbraio 2025 (GU n. 88 del 2025) sono state definite le modalità di riparto della terza e quarta quota di risorse PNRR destinate al Programma GOL, pari a 1.800.000.000 di euro per il 2024 e 1.028.600.000 di euro per il 2025.
Per quanto riguarda l'attuazione di tale riforma, Il Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso per il triennio 2023-2025 (entrato in vigore il 21 dicembre 2022) è stato adottato con DM del 19 dicembre 2022, n. 221, come predisposto dal Tavolo tecnico (istituito dal DM 24 febbraio 2022, n. 32 e prorogato prorogati sino al 3 settembre 2025 dal DM del 17 giugno 2022)) e successivamente aggiornato con il DM n. 58 del 6 aprile 2023.
Il Piano nazionale opera in sinergia con il Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022; "Piano caporalato") e ne contribuisce all'implementazione delle azioni prioritarie, con particolare riferimento a quelle volte a favorire l'impiego regolare di lavoratori stranieri in agricoltura, attraverso il contrasto agli insediamenti abusivi e la promozione di politiche attive del lavoro.
In attuazione del suddetto Piano, che prevede, tra l'altro, la definizione di una struttura di governance per garantire l'attuazione delle misure ivi previste, con DM n. 57 del 2023 è stato istituito il Comitato nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso.
Nel complesso i suddetti interventi beneficiano di risorse complementari per 1,65 miliardi dai progetti PON e 24,65 miliardi dagli stanziamenti della Legge di Bilancio.
Si ricorda che una delle azioni con cui il Governo intende incrementare la partecipazione dei giovani e delle donne al mercato del lavoro è costituita dall'inserimento nei progetti finanziati dal PNRR e dai Fondi REACT-EU e FCN di previsioni dirette a condizionarne l'esecuzione all'assunzione di giovani e donne.
A tale previsione è stata data attuazione con l'art. 47 del D.L. 77/2021 che prevede che le stazioni appaltanti inseriscano nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti specifiche clausole dirette all'inserimento - come requisiti necessari e come ulteriori requisiti premiali dell'offerta - di criteri volti a promuovere l'inclusione lavorativa delle persone disabili, l'imprenditoria giovanile, la parità di genere e l'assunzione di giovani con età inferiore a trentasei anni e di donne di qualsiasi età.
In conseguenza del necessario coinvolgimento degli enti territoriali nell'implementazione della Riforma delle politiche attive del lavoro, parte delle risorse vengono destinate dal Piano alle regioni.
In particolare, per l'investimento 1 il Piano prevede risorse pari a 600 mln di euro da destinare alle regioni; di questi, 400 sono già ripartiti tra le regioni stesse sulla base delle unità aggiuntive di personale previste nel Piano nazionale di potenziamento dei Centri per l'impiego.
Anche per il rafforzamento del Sistema duale, investimento 3, si prevede un coinvolgimento delle regioni. Le relative risorse, pari a 600 mln di euro, saranno infatti erogate dalle regioni medesime, in linea di continuità con quanto viene annualmente ripartito in base a norme di legge per le formazioni professionali.
Il quadro finanziario del PNRR, con la ripartizione delle risorse tra le Amministrazioni titolari degli interventi e l'individuazione di traguardi ed obiettivi semestrali, è stato definito con il D.M. Economia e finanze del 6 agosto 2021 (parzialmente integrato da modifiche successive).
La Tabella che segue espone, in forma riepilogativa, il quadro finanziario per l'attuazione dei suddetti interventi, come tenendo conto delle modifiche approvate dal Consiglio dell'UE l'8 dicembre 2023.
Missione/ Componente
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Investimenti/ Riforme
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Risorse
PNRR originario (milioni di euro) |
Risorse
Nuovo PNRR
(milioni di euro)
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Amm.Titolare/ Soggetto attuatore
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Traguardo/ Obiettivo
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M5C1
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Riforma 1 Politiche attive (M5C1-1,2,3,4,5)
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4.400
(sovvenzioni) |
5.454
(sovvenzioni)
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MLPS
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T4 2021 (T-M5C1-1)
T4 2022 (T-M5C1-2)
T4 2025 (O-M5C1-3,4,5)
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M5C1
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Riforma 2 Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso (M5C1-8,9,10,11)
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-
|
-
|
MLPS
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T4 2022 (T-M5C1-8)
T1 2024 (T-M5C1-9)
T2 2025 (O-M5C1-10)
T1 2026 (O-M5C1-11)
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M5C1
|
Investimento 1 Potenziamento Centri per l'impiego (M5C1-6,7,7bis)
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600 (sovvenzioni) |
600 (sovvenzioni) |
MLPS
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T4 2022 (O-M5C1-6)
T4 2025 (O-M5C1-7)
T2 2026 (O-M5C1-7bis)
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M5C1
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Investimento 2 Sistema di certificazione della parità di genere (M5C1-12,13,14)
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10 (sovvenzioni) |
10 (sovvenzioni) |
PCM – Ministro per le pari opportunità e la famiglia
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T4 2022 (T-M5C1-12)
T2 2026 (O-M5C1-13,14)
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M5C1
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Investimento 3 Rafforzamento del sistema duale (M5C1-15)
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600 (sovvenzioni) |
600 (sovvenzioni) |
MLPS
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T4 2025 (O)
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M5C1
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Investimento 4 Servizio civile universale (M5C1-15bis,16)
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650 (sovvenzioni) |
650 (sovvenzioni) |
PCM – Ministro per le politiche giovanili
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T4 2024 (T-M5C1-15bis)
T2 2026 (O-M5C1-16)
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M5C1
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Investimento 5 Creazione di imprese femminili (M5C1-17,18,19)
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400 (prestiti) |
400 (prestiti) |
MIMIT in collaborazione con il Dip.to pari opportunità
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T4 2021 (T-M5C1-17)
T2 2023 (O-M5C1-18)
T2 2026 (O-M5C1-19)
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Per approfondimenti e dettagli sui singoli interventi e sul relativo stato di attuazione si rinvia agli allegati Investimenti e Riforme.