PNRR - Italia
Il PNRR italiano. Un quadro di sintesi

Al fine di accedere ai fondi del Dispositivo di ripresa e resilienza (Recovery and Resilience Facility RRF), nel quadro del Next Generation EU (NGEU), l'Italia ha presentato il 30 aprile 2021 il proprio Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), approvato con Decisione di esecuzione del Consiglio dell'UE del 13 luglio 2021.

Il Governo italiano il 7 agosto 2023 ha presentato una proposta di modifica del proprio PNRR, comprensiva del nuovo capitolo REPowerEU. La Commissione europea ha espresso una valutazione positiva del PNRR modificato, il quale è stato approvato con Decisione di esecuzione del Consiglio dell'UE l'8 dicembre 2023.

Nel corso del 2024 il PNRR è stato modificato in due occasioni. Il 4 marzo 2024 il Governo ha presentato alla Commissione europea una richiesta di modifica di natura tecnica riguardante 23 misure (investimenti e riforme) al fine di ottenere il miglior perseguimento degli originari obiettivi del PNRR. Tra queste si segnala il nuovo investimento "Accordi per l'innovazione" che ha sostituito l'investimento "Partenariati per la ricerca e l'innovazione - Horizon Europe" della Missione 4 (Istruzione e ricerca). La riforma "Digitalizzazione della giustizia" è stata implementata. Sono stati infine corretti 55 errori materiali. La Commissione ha approvato il 26 aprile 2024 la richiesta di revisione mirata del PNRR dell'Italia. Il Consiglio Ecofin del 14 maggio 2024 ha approvato la Decisione di esecuzione (CID) che modifica la Decisione del 13 luglio 2021 con il nuovo Allegato.

Da ultimo, il 10 ottobre 2024, l'Italia ha presentato un'ulteriore richiesta di modifica volta ad adeguare il Piano alle nuove necessità attuative. La richiesta riguarda 21 misure, di cui 13 sono state modificate "per attuare alternative migliori al fine di conseguirne il livello di ambizione originario" e altre 8 "al fine di attuare alternative migliori che consentano la riduzione degli oneri amministrativi, garantendo tuttavia il conseguimento delle finalità di tali misure". In alcuni casi sono variate le scadenze dei traguardi e degli obiettivi. Sono stati inoltre corretti degli errori materiali. Si segnala che sono stati aggiunti 3 nuovi obiettivi: il numero complessivo di traguardi/obiettivi del Piano è pertanto salito a 621. Il Consiglio dell'Unione europea il 18 novembre 2024 ha approvato la Decisione di esecuzione (CID) che modifica la Decisione del 13 luglio 2021 con il nuovo Allegato.

apri tutti i paragrafi

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) dell'Italia è stato presentato in via ufficiale dal Governo italiano il 30 aprile 2021, a conclusione di un lungo processo di elaborazione che ha visto a più riprese il contributo del Parlamento, con attività conoscitive e di indirizzo.

Il 13 luglio 2021 il PNRR dell'Italia è stato definitivamente approvato con Decisione di esecuzione del Consiglio dell'UE che ha recepito la proposta di decisione della Commissione europea alla quale è annesso un ampio Allegato con cui sono definiti, in relazione a ciascun investimento e riforma, precisi obiettivi e traguardi, cadenzati temporalmente, al cui conseguimento si lega l'assegnazione delle risorse su base semestrale. Per un'analisi della Decisione di esecuzione del Consiglio si segnala il dossier dei Servizi studi di Camera e Senato.

Il PNRR  italiano è strutturato su 6 Missioni e prevede di destinare almeno il 40 per cento delle risorse complessive ai territori del Mezzogiorno. Inoltre, nel rispetto delle soglie stabilite dalla normativa europea, il Piano prevede che il 37 per cento delle risorse sia indirizzato a interventi per la transizione ecologica e il 25 per cento alla transizione digitale.

Il Governo italiano e la Commissione europea hanno siglato il 22 dicembre 2021 gli Operational Arrangements (OA) relativi al PNRR italiano, con i quali sono stabiliti i meccanismi di verifica periodica (validi fino al 2026) relativi al conseguimento dei traguardi ed obiettivi (Milestone e Target) necessari per il riconoscimento delle rate semestrali in favore dell'Italia.

La proposta di modifica del PNRR è stata presentata dal Governo il 7 agosto 2023. Il PNRR riveduto comprende 145 misure nuove o modificate, tra cui quelle del capitolo dedicato a REPowerEU.

ultimo aggiornamento: 13 gennaio 2023

Il Piano italiano prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, lo strumento chiave del NGEU. Il Piano prevede ulteriori 30,6 miliardi di risorse nazionali, che confluiscono in un apposito Fondo complementare finanziato attraverso lo scostamento di bilancio approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile 2021 e autorizzato dal Parlamento, a maggioranza assoluta, nella seduta del 22 aprile. Il totale degli investimenti previsti per gli interventi contenuti nel Piano arriva a 222,1 miliardi di euro, a cui si aggiungono 13 miliardi del React EU. L'importo destinato all'Italia dal piano React EU è stato successivamente elevato a a circa 14,4 miliardi (aprile 2022). Si segnala inoltre che anche la quota spettante all'Italia in termini di sovvenzioni è stata incrementata di circa 146 milioni di euro (giugno 2022) a seguito della effettiva variazione del PIL reale registrata nel periodo 2020-2021.

Il Piano destina 82 miliardi al Mezzogiorno sui 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio, corrispondenti a una quota del 40 per cento. Per una disamina più approfondita relativa a tali interventi si rinvia al tema il Mezzogiorno nel PNRR.

Il Piano si articola in sei Missioni. Ciascuna missione è articolata in Componenti, all'interno delle quali sono individuati degli Investimenti e delle Riforme.

La prima Missione, "Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura", stanzia 40,29 miliardi – a cui si aggiungono 0,8 miliardi da React EU e 8,73 miliardi dal Fondo complementare.

La seconda Missione, "Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica", stanzia 59,46 miliardi – a cui si aggiungono 1,31 miliardi da React EU e 9,16 miliardi dal Fondo complementare.

La terza Missione, "Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile", stanzia 25,40 miliardi – a cui si aggiungono 6,06 miliardi dal Fondo complementare.

La quarta Missione, "Istruzione e Ricerca", stanzia 30,88 miliardi di euro – a cui si aggiungono 1,93 milardi da React EU e 1 miliardo dal Fondo complementare.

La quinta Missione, "Inclusione e Coesione", stanzia 19,86 miliardi – a cui si aggiungono 7,25 miliardi da React EU e 2,77 miliardi dal Fondo complementare.

La sesta Missione, "Salute", stanzia 15,63 miliardi, a cui si aggiungono 1,71 miliardi da React EU e e 2,89 miliardi dal Fondo complementare.

Il Piano prevede un ampio programma di Riforme, ritenute necessarie per facilitare la sua attuazione e contribuire alla modernizzazione del Paese e all'attrazione degli investimenti.

In particolare si prevedono la riforma della pubblica amministrazione (con, tra le altre cose, il cambiamento dei processi di selezione e formazione dei dipendenti pubblici e la semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative); la riforma della giustizia (con tra le altre cose, la semplificazione del rito processuale civile e la completa attuazione del processo telematico, interventi per la riduzione del contenzioso tributario e, nel settore penale, l'ampliamento dei riti alternativi, l'accesso più selettivo all'azione penale e al dibattimento, la definizione dei termini di durata dei processi); la semplificazione della legislazione e la promozione della concorrenza (con, tra le altre cose, il potenziamento dell'Autorità antitrust e l'agevolazione dell'attività d'impresa in settore strategici come le reti digitali, l'energia e i porti). Molte delle riforme richiedono misure legislative.

ultimo aggiornamento: 13 gennaio 2023

Il Regolamento (UE) 2021/241, istitutivo del dispositivo per la ripresa e la resilienza, prevede all'articolo 21 la possibilità che il Piano nazionale presentato possa essere modificato. Se il Piano, compresi i traguardi e gli obiettivi, non può più essere realizzato, in tutto o in parte, a causa di circostanze oggettive, lo Stato membro interessato può presentare alla Commissione una richiesta motivata per la modifica o la sostituzione della decisione del Consiglio con cui è stato approvato. Se ritiene giustificati i motivi della richiesta, la Commissione valuta il piano modificato sulla base dei criteri generali previsti dal Regolamento e lo sottopone ad un nuovo procedimento di approvazione.

La Commissione europea ha chiarito, nelle linee guida pubblicate il 1° febbraio 2023 al fine di dettare orientamenti per la rimodulazione dei PNRR alla luce del piano REPowerEU, che l'aumento dei prezzi dell'energia e dei materiali conseguenti alla guerra in Ucraina possono essere invocati come circostanze oggettive a sostegno di una richiesta di modifica del Piano ai sensi dell'articolo 21. È necessario, in ogni caso, fornire una motivazione adeguata, con informazioni specifiche sull'impatto che gli eventi addotti hanno avuto sulle misure del Piano. Le modifiche proposte non dovrebbero ridurre l'ambizione complessiva del PNRR, dovrebbero garantire che i piani continuino a rispondere alle raccomandazioni specifiche per Paese e non dovrebbero comportare un rinvio dell'attuazione agli ultimi anni di operatività del Dispositivo per la ripresa e la resilienza.

Nell'ipotesi in cui il Governo italiano intenda presentare alla Commissione europea, ai sensi dell'art. 21 del Regolamento (UE) 2021/241, un PNRR modificato o un nuovo PNRR, motivata in ragione di circostanze oggettive, il Governo deve trasmettere alle Camere, prima del suo invio alla Commissione europea e in tempo utile per consentirne l'esame parlamentare, la proposta del Piano per la ripresa e la resilienza modificato o del nuovo Piano (articolo 9-bis, comma 2, del D.L. n. 152 del 2021).

Un'ulteriore evoluzione del quadro normativo europeo in materia di procedure e requisiti per la modifica dei PNRR è stata delineata con l'approvazione del Regolamento che ha disciplinato il piano REPower EU (Regolamento (UE) 2023/435). In generale, si prevede che gli Stati membri possano proporre modifiche dei propri Piani nazionali al fine di inserirvi un capitolo dedicato al conseguimento degli obiettivi del piano REPower EU, allo scopo di finanziare investimenti e riforme chiave, anche tramite le ulteriori quote di sovvenzioni stanziate a tal fine dall'Unione europea (20 miliardi complessivi). Per l'Italia il piano REPowerEU stanzia 2,76 miliardi di euro di sovvenzioni non rimborsabili (la quota maggiore, 13,8 per cento del totale, al pari della Polonia). Tra gli obiettivi principali del piano REPower EU si segnalano l'aumento della resilienza, della sicurezza e della sostenibilità del sistema energetico dell'UE mediante la necessaria riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e la diversificazione dell'approvvigionamento energetico a livello dell'UE, anche potenziando la diffusione delle energie rinnovabili, l'efficienza energetica e la capacità di stoccaggio dell'energia.

Il Regolamento (UE) 2023/435 consente agli Stati membri, inoltre, di chiedere che una quota fino al 7,5 per cento delle risorse iniziali dei Fondi strutturali e di investimento europei per la politica di coesione 2021-2027 (FESR, FSE+, Fondo di coesione) sia destinato a sostenere gli obiettivi di REPowerEU, in linea con le norme specifiche di ciascun fondo (nuovo articolo 26-bis del Regolamento (UE) 2021/1060). Al riguardo, il Governo ha dichiarato nella terza Relazione sull'attuazione del PNRR di voler utilizzare tali risorse, pari a circa 3 miliardi di euro, in quanto già destinate a obiettivi assimilabili a quelli del REPowerEU. Come specificato dal citato art. 26-bis, peraltro, la formulazione di tale richiesta non pregiudica la possibilità di avvalersi della possibilità di trasferire fino al 5 per cento della dotazione iniziale dei predetti fondi a qualsiasi altro strumento in regime di gestione diretta o indiretta (prevista dall'articolo 26 del Regolamento UE 2021/1060).

Gli Stati membri sono stati incoraggiati a presentare i capitoli del PNRR dedicati al piano REPower entro il 30 aprile 2023 prima del termine legale del 31 agosto 2023 per la presentazione dei Piani nazionali modificati che contemplano una richiesta di prestito. 

La Commissione europea il 3 marzo 2023 ha pubblicato gli Orientamenti sui piani per la ripresa e la resilienza nel contesto di REPowerEU che illustrano la procedura di modifica dei piani vigenti e le modalità di redazione dei capitoli relativi al piano REPowerEU.

La Camera dei deputati ha avviato, in data 26 aprile 2023, la discussione delle mozioni Cappelletti ed altri n. 1-00100, De Luca ed altri n. 1-00127, Benzoni ed altri n- 1-00130 e Evi ed altri n. 1-00131 concernenti iniziative in relazione al Piano RepowerEU e ai relativi investimenti in campo energetico nell'ambito del PNRR. Il 9 maggio 2023 le citate mozioni sono sate respinte, mentre è stata approvata la mozione Caramanna, Andreuzza, Rossello, Semenzato ed altri n. 1-00135.

Nella Terza Relazione sull'attuazione del PNRR, presentata in Parlamento il 7 giugno 2023, il Governo ha preannunciato che nel nuovo capitolo italiano di REPowerEU un primo gruppo di proposte riguarderà le reti di trasmissione e distribuzione di energia, anche riferite al gas, nella prospettiva della riconversione degli impianti al trasporto di idrogeno. Un secondo gruppo di proposte riguarderà la produzione di energie rinnovabili e la riduzione della domanda di energia o la sua riqualificazione verso fonti rinnovabili. Un terzo gruppo di misure, infine, atterrà alle misure di sostegno alle catene del valore, con particolare riguardo alla promozione delle filiere dell'energia rinnovabile, nella prospettiva dell'economia circolare e del recupero dei materiali rari.

L'11 luglio 2023 il Governo ha formalizzato la richiesta alla Commissione europea di modificare 10 interventi con scadenze di traguardi e obiettivi nel primo semestre 2023 (modifica alla quarta rata). Le modifiche riguardano gli interventi di efficienza energetica (Superbonus), l'ampliamento dei posti negli asili nido, lo sviluppo dell'industria spaziale e di Cinecittà, la mobilità sostenibile, il potenziamento del settore ferroviario, il sostegno alle attività di ricerca e sviluppo nel settore industriale, il sostegno finanziario alle imprese guidate da donne e la promozione del settore non profit nelle regioni meridionali. Sono previste inoltre correzioni ad errori materiali. Alla quarta richiesta di pagamento è stato aggiunto un nuovo traguardo relativo ai nuovi alloggi universitari. Il Consiglio UE ha comunicato il 19 settembre 2023 di aver adottato una decisione di esecuzione (12 settembre 2023) che approva le modifiche al PNRR dell'Italia relative ad alcuni traguardi e obiettivi da raggiungere entro il 30 giugno 2023 per l'ottenimento della quarta rata da 16,5 miliardi di euro.

Il 27 luglio 2023 il Governo ha pubblicato il Rapporto intitolato "Proposte per la revisione del PNRR e capitolo REPowerEU", approvato dalla Cabina di regia PNRR tenutasi nella stessa giornata. Il Rapporto, come specificato nella sua introduzione, "descrive lo stato dei lavori in vista della revisione del Piano, illustrando le proposte sia per le possibili modifiche, sia per le linee di intervento del REPowerEU". Esso è strutturato in 4 capitoli e una conclusione. Il Rapporto fornisce informazioni sull'iter di elaborazione e sui contenuti delle proposte di modifica e revisione della quarta rata del PNRR, approvate dalla Cabina di regia PNRR l'11 luglio e il 20 luglio 2023. Il Rapporto illustra le proposte di modifica del PNRR, articolandole sulla base delle Missioni e delle relative Componenti:. si tratta nel complesso di 144 tra Investimenti e Riforme

Il capitolo REPowerEU si articola in 6 riforme e 19 investimenti, di cui 4 costituiscono un rafforzamento (c.d. scale-up) di misure già contenute nel PNRR, riviste e potenziate in coerenza con il REPowerEU. Il capitolo REPowerEU prevede impegni di spesa per complessivi 19,26 miliardi di euro. Gli investimenti sono ripartiti in tre parti: una dedicata alle reti (per risorse pari a 2,32 miliardi di euro), una alla transizione verde e all'efficientamento energetico (14,79 miliardi di euro), una alle filiere e al sostegno alla catena del valore (2,05 miliardi di euro). Per l'attuazione delle nuove riforme programmate si prevedono poi impegni per 100,75 milioni di euro.

Per un'analisi del Rapporto del 27 luglio si segnala il dossier del Servizio Studi della Camera dei deputati "Le proposte del Governo per la revisione del PNRR e il capitolo REPower EU" aggiornato al 31 luglio 2023.

Il Governo italiano, il 7 agosto 2023, ha presentato alla Commissione europea la richiesta di modifica complessiva del PNRR italiano con la revisione di 144 tra investimenti e riforme, nonché l'inserimento del capitolo riguardante l'attuazione dell'iniziativa REPowerEU. Al fine di rinvenire le risorse volte a finanziare i nuovi investimenti previsti dal capitolo REPowerEU, il Governo ha proposto, tra le altre iniziative di modifica, di definanziare dal PNRR 9 investimenti, finanziati per un importo pari a 15,9 miliardi, provvedendo alla relativa copertura con altre fonti di finanziamento, come il Piano nazionale complementare al PNRR e i fondi europei e nazionali delle politiche di coesione. Sulla richiesta di modifica è stata avviata la discussione con la Commissione europea.

La Commissione europea il 24 novembre 2023 ha espresso una valutazione positiva del PNRR modificato, il quale è stato approvato con Decisione di esecuzione del Consiglio dell'UE l'8 dicembre 2023 e relativo Allegato.

ultimo aggiornamento: 5 ottobre 2023

Il nuovo PNRR modificato con Decisione del Consiglio UE l'8 dicembre 2023 ammonta a 194,4 miliardi di euro (122,6 miliardi di prestiti e 71,8 miliardi di sovvenzioni) e comprende 66 riforme, sette in più rispetto al piano originario, e 150 investimenti che si articolano in 618 traguardi e obiettivi. Rispetto alla dotazione iniziale di 191,5 miliardi, l'aumento è dovuto a 2,76 miliardi come contributi a fondo perduto (sovvenzioni) per la realizzazione del RePowerEU e 145 milioni a seguito dell'aggiornamento del contributo finanziario massimo.

E' stata prevista una nuova Missione 7 dedicata al REPowerEU. La Missione 7 contiene cinque nuove riforme 12 nuovi investimenti volti a conseguire gli obiettivi del piano REPowerEU per rendere l'Europa indipendente dai combustibili fossi russi ben prima del 2030. Sono inoltre stati previsti cinque investimenti rafforzati nell'ambito di misure presistenti. 

Il PNRR comprende 145 misure nuove o modificate, tra cui quelle del capitolo dedicato a REPowerEU. Le modifiche al PNRR dovute a circostanze oggettive riguardano 96 misure: 30 misure non sono più parzialmente realizzabili perché l'elevata inflazione ha aumentato i costi inizialmente stimati; 6 misure non sono più parzialmente realizzabili a causa delle interruzioni della catena di approvvigionamento; 7 misure non sono più parzialmente realizzabili a causa dei cambiamenti nella domanda del mercato derivanti da cambiamenti nelle condizioni di mercato, inclusi i costi più elevati che influiscono sulle procedure di appalto; 1 misura non è più parzialmente realizzabile a causa della mancanza di domanda; 43 misure sono state modificate per attuare alternative migliori al fine di raggiungere l'ambizione originaria della misura; 3 misure non sono più realizzabili nei termini specifici previsti nel PNRR originario a causa di nuove circostanze impreviste. Le risorse liberate dalla rimozione o dalla modifica delle misure è stata utilizzata per includere 6 nuove misure: M1C2, Riforma 2.3 (Razionalizzazione e semplificazione degli incentivi alle imprese); M1C1, Investimento 1.10 (Sostegno alla qualificazione e all'eProcurement ); M1C2, Investimento 7 (Sostegno al sistema produttivo per la Transizione Ecologica, Tecnologie Net - Zero e competitività e resilienza delle filiere strategiche); M2C1, Investimento 3.4 (Fondo Rotativo Contratti di Filiera (FCF) a sostegno dei contratti di filiera per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, selvicoltura, floricoltura e vivaismo); M3C, Investimento 1.9 (Collegamenti interregionali); M3C2, Investimento 2.3 (Cold ironing).

L'aumento di 145 milioni di euro derivante dall'aggiornamento del contributo finanziario massimo è utilizzato per implementare l'Investimento 1.7 (Borse di studio per l'accesso all'Università), nell'ambito della Missione 4, componente 1. Con la stessa base giuridica (art. 18, comma 2, del Reg. 2021/241) è stata inoltre aggiunta la nuova Riforma 1.9.1 - Riforma per accelerare l'attuazione della politica di coesione, nell'ambito della Missione 1 della componente 1.

La nuova Missione 7 relativa al REPowerEU comprende 5 nuove riforme e 17 investimenti. Cinque investimenti erano già presenti nel PNRR iniziale e sono stati ampliati e ricondotti nella Missione 7. Il capitolo REPowerEU comprende anche misure ampliate che interessano 4 misure nell'ambito delle componenti M1C1, Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA, e M2C2 , Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile.

Nel PNRR modificato sono state inoltre apportate correzioni di errori materiali che riguardano 25 misure.

ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2023

Nel corso del 2024 il PNRR è stato modificato in due occasioni. Il Governo ha presentato una richiesta di revisione mirata del PNRR il 4 marzo 2024, approvata dalla Commissione UE il 26 aprile 2024. Le modifiche sono di natura tecnica e fanno seguito alla revisione completa del piano italiano, adottata dal Consiglio l'8 dicembre 2023. Le modifiche richieste dall'Italia sono state approvate con la Decisione di esecuzione del Consiglio UE del 14 maggio 2024 e il nuovo Allegato. Sono state apportate modifiche a 23 misure (investimenti e riforme) al fine di ottenere il miglior perseguimento degli originari obiettivi. L'investimento "Partenariati per la ricerca e l'innovazione - Horizon Europe" della Missione 4 (Istruzione e ricerca) è stato sostituito dal nuovo investimento "Accordi per l'innovazione" nell'ambito della stessa Missione. La riforma "Digitalizzazione della giustizia" è stata implementata. Sono stati infine corretti 55 errori materiali.

Con la revisione del maggio 2024 è stato variato anche il numero dei traguardi ed obiettivi da raggiungere per l'ottenimento della quinta rata (da 52 a 54) e della sesta rata (da 39 a 37). Nell'elenco degli obiettivi connessi alla quinta rata sono stati inclusi due obiettivi relativi alla Riforma 1.12 dell'amministrazione fiscale (M1C1-113 e M1C1-114: riguardanti rispettivamente un più elevato numero di "lettere di conformità" e l'aumento del gettito fiscale generato dalle "lettere di conformità"). Tali obiettivi, originariamente previsti per il secondo trimestre 2024, sono stati anticipati di un anno. Corrispondentemente sono variati gli importi delle rate (quinta rata: da 10,6 a 11,1 miliardi; sesta rata: da 9,2 a 8,5 miliardi).

Il numero di traguardi/obiettivi è stato ridotto da 74 a 69 per la settima rata che si riduce da 19,6 a 18,2 miliardi (di cui 4,5 miliardi di sovvenzioni e 13,7 miliardi di prestiti), mentre è stato aumentato da 37 a 40 nel caso dell'ottava rata che passa da 11,9 miliardi a 12,8 miliardi, (di cui 3,1 miliardi di sovvenzioni e 9,7 miliardi di prestiti) e da 64 a 67 per quanto riguarda la nona rata che passa da 12,3 miliardi a 12,8 miliardi (di cui 6,6 miliardi di sovvenzioni e 6,2 miliardi di prestiti). Il numero di traguardi e obiettivi della decima rata rimane invariato a 173, come anche l'importo di 28,4 miliardi (di cui 11,1 miliardi di sovvenzioni e 17,3 miliardi di prestiti). Il numero complessivo dei traguardi ed obiettivi del PNRR ammonta attualmente a 618.

Da ultimo, il 10 ottobre 2024, l'Italia ha presentato un'ulteriore richiesta di modifica volta ad adeguare il Piano alle nuove necessità attuative. La richiesta riguarda 21 misure, di cui 13 sono state modificate per attuare alternative migliori al fine di conseguirne il livello di ambizione originario e altre 8 al fine di attuare alternative migliori che consentano la riduzione degli oneri amministrativi, garantendo tuttavia il conseguimento delle finalità di tali misure. In alcuni casi sono variate le scadenze dei traguardi e degli obiettivi, in due casi con un anticipo e in cinque casi prevedendo un posticipo. Sono stati inoltre corretti degli errori materiali. Si segnala che sono stati aggiunti 3 nuovi obiettivi: il numero complessivo di traguardi/obiettivi del Piano è pertanto salito a 621. I tre nuovi obiettivi riguardano: la registrazione degli operatori turistici nel Digital Tourism Hub e l'accesso ai servizi forniti dall'Hub del turismo digitale (M1C3-9-bis); il completamento degli interventi dell'investimento "Digitalizzazione dei parchi nazionali" (M2C4-6-bis); la digitalizzazione della catena logistica nell'ambito dell'investimento "Log-In Center" (M3C2-5-bis). Il Consiglio dell'Unione europea il 18 novembre 2024 ha approvato la Decisione di esecuzione (CID) che modifica la Decisione del 13 luglio 2021 con il nuovo Allegato. Con la revisione del novembre 2024 sono variati il numero dei traguardi ed obiettivi da raggiungere per l'ottenimento della quinta rata (da 54 a 53), della sesta rata (da 37 a 39), della settima rata (da 69 a 67) e della decima rata (da 173 a 177).

ultimo aggiornamento: 10 dicembre 2024

 La tabella seguente illustra la composizione finanziaria del nuovo PNRR a livello di Missioni e Componenti, evidenziando le differenze rispetto al Piano originario del 2021.

Per una disamina dei cambiamenti avvenuti al livello dei singoli Investimenti si segnala il Dossier del Servizio Studi La riprogrammazione degli interventi del PNRR (8 aprile 2024), nel quale si evidenzia che la revisione del PNRR ha in definitiva comportato, nel complesso, il finanziamento di investimenti aggiuntivi per circa 25 miliardi di euro, di cui 11,18 miliardi relativi alla Missione 7, e il definanziamento di interventi per circa 22 miliardi.

Nel caso in cui il definanziamento abbia riguardato investimenti del PNRR costituiti anche da "Progetti in essere" (cioè investimenti preesistenti al PNRR del 2021 e già finanziati con risorse del bilancio dello Stato, ma inseriti nel Piano in quanto riconducibili alle finalità del dispositivo per la ripresa e la resilienza), tali interventi, pur stralciati dal Piano, mantengono il loro finanziamento a valere sulle risorse già stanziate sul bilancio dello Stato.

Si ricorda, inoltre, che il decreto-legge n. 19 del 2024, recante Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è intervenuto nell'ambito del nuovo quadro finanziario del PNRR, prevedendo autorizzazioni di spesa pari a 3,44 miliardi per finanziare investimenti non più finanziati in tutto o in parte dal PNRR (articolo 1, comma 1, secondo periodo) al fine di garantirne la continuità attuativa. Si segnala, al riguardo, il relativo dossier.

Missione
Componente
Risorse
Risorse precedenti
Differenza
Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo)
M1C1. Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA
9,74
9,75
-0,01
M1C2. Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo
24,.99
23,89
1,09
M1C3. Turismo e cultura 4.0
6,61
6,68
-0,7
Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica)
M2C1. Economia circolare e agricoltura sostenibile
8,12
5,27
2,85
M2C2. Energie rinnovabili, idrogeno, rete e mobilità sostenibile
21,97
23,78
-1,81
M2C3. Efficienza energetica e ristrutturazione degli edifici
15,57
15,36
0,21
 
M2C4. Tutela del territorio e delle risorse idriche
9,87
15,06
-5,19
Missione 3 (Infrastrutture per la mobilità sostenibile)
M3C1. Investimenti nella rete ferroviaria
22,79
24,77
-1,98
M3C2. Intermodalità e logistica integrata
0,95
0,63
0,32
Missione 4 (Formazione e ricerca)
M4C1. Rafforzare l'offerta dei servizi educativi: dagli asili nido alle università
19,08
19,44
-0,36
M4C2. Dalla ricerca all'impresa
11,00
11,44
-0,44
Missione 5 (Inclusione e coesione)
M5C1. Politiche per l'occupazione
7,71
6,66
1,05
M5C2. Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore
8,32
11,17
-2,85
M5C3. Interventi speciali per la coesione territoriale
0,88
1,98
-1,10
Missione 6 (Salute)
M6C1. Reti locali, strutture e telemedicina per la sanità locale
7,75
7,0
0,75
M6C2. Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale
7,87
8,63
-0,76
Missione 7 (capitolo REPowerEU)
11,18
-
11,18
TOTALE
194,4
191,5
2,9
ultimo aggiornamento: 18 aprile 2024

La realizzazione del Piano avviene mediante il raggiungimento dei traguardi e degli obiettivi che rappresentano le tappe intermedie e finali degli Investimenti e delle Riforme. Ai sensi del Regolamento(UE) 2021/241 e del CID, la Commissione versa al Governo italiano la rata semestrale dopo aver positivamente valutato il raggiungimento di tutti i traguardi e gli obiettivi stabiliti nel semestre di riferimento. Considerando il prefinanziamento di 24,9 miliardi (agosto 2021), le prime due rate di 21 miliardi ciascuna (13 aprile 2022 e 9 novembre 2022), la terza rata di 18,5 miliardi (9 ottobre 2023), la quarta rata di 16,5 miliardi (28 dicembre 2023), il prefinanziamento relativo al capitolo REPowerEU di 0,5 miliardi (25 gennaio 2024), la quinta rata di 11 miliardi (5 agosto 2024) e la sesta rata di 8,7 miliardi (23 dicembre 2024), finora la Commissione europea ha erogato all'Italia 122,2 miliardi di euro (circa 46,5 miliardi di sovvenzioni e 75,7 miliardi di prestiti) nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza.

L'importo inizialmente previsto di 19 miliardi di euro della terza rata è stato decurtato di 519,5 milioni di euro, in relazione al fatto che è stato espunto l'obiettivo sui nuovi alloggi per studenti. Tale importo è stato trasferito alla quarta rata in connessione al raggiungimento di un nuovo traguardo relativo ai nuovi alloggi universitari.

La Commissione il 28 luglio ha approvato una prima serie di modifiche mirate del PNRR dell'Italia relative alla quarta richiesta di pagamento. Le modifiche riguardano gli interventi di efficienza energetica (Superbonus), l'ampliamento dei posti negli asili nido, lo sviluppo dell'industria spaziale e di Cinecittà, la mobilità sostenibile, il potenziamento del settore ferroviario, il sostegno alle attività di ricerca e sviluppo nel settore industriale, il sostegno finanziario alle imprese guidate da donne e la promozione del settore non profit nelle regioni meridionali. Come detto, alla quarta richiesta di pagamento è aggiunto un nuovo traguardo relativo ai nuovi alloggi universitari. Il Consiglio UE ha comunicato il 19 settembre 2023 di aver adottato una decisione di esecuzione che approva le modifiche al PNRR dell'Italia.

L'8 dicembre 2023 il Consiglio dell'UE ha approvato la Decisione di esecuzione (CID) che modifica la Decisione del 13 luglio 2021 e che nell'Allegato contiene il nuovo PNRR italiano, compreso il nuovo capitolo dedicato a REPowerEULa Commissione il 25 gennaio 2024 ha versato all'Italia 551,2 milioni di euro a titolo di prefinanziamento dei fondi REPowerEU.

Il Governo il 29 dicembre 2023 ha inviato alla Commissione europea la richiesta di pagamento della quinta rata del PNRR italiano, del valore complessivo di 10,6 miliardi, in considerazione del raggiungimento dei 52 obiettivi previsti entro il 31 dicembre 2023.

Con la revisione del PNRR approvata il 14 maggio 2024 la quinta rata si è arricchita di due obiettivi, anticipati dalla settima rata, e il suo importo è arrivato a 11,1 miliardi (per un totale di 54 traguardi e obiettivi). La Commissione europea il 2 luglio 2024 ha approvato la valutazione preliminare della quinta rata. In tale occasione ha reso noto di non potersi pronunciare sulla valutazione di un obiettivo che riguarda la riforma del quadro in materia di appalti pubblici e concessioni e che prevede una riduzione del 10% del tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura (M1C1-85). Pertanto la Commissione, nella valutazione preliminare della quinta rata, si è espressa positivamente sul conseguimento da parte dell'Italia di 53 traguardi e obiettivi connessi alla quinta rata (pari a 11 miliardi di euro, di cui 3,2 miliardi di sovvenzioni e 7,8 miliardi di prestiti). Dal comunicato della Commissione emerge che l'Italia intende presentare una richiesta motivata per modificare tale obiettivo, senza pregiudicare l'ambizione né la finalità strategica della misura. La quinta rata di 11 miliardi di euro, connessa al conseguimento di 53 traguardi e obiettivi da realizzare entro il 31 dicembre 2023, è stata versata all'Italia il 5 agosto 2024.

Con la revisione del maggio 2024 sono state previste modifiche nel numero dei traguardi e degli obiettivi anche per le successive rate: a fronte di una riduzione nella sesta (da 39 a 37) e nella settima rata (da 74 a 69), si riscontra un aumento nella ottava (da 37 a 40) e nella nona rata (da 64 a 67). Il numero di traguardi e obiettivi della decima rata rimane invariato a 173. Il Governo il 28 giugno 2024 ha presentato la richiesta di pagamento della sesta rata di 8,5 miliardi (1,6 miliardi di sovvenzioni e 6,9 miliardi di prestiti), in relazione ai 37 traguardi e obiettivi da conseguire entro il 30 giugno 2024 (si veda al riguardo il Dossier del Servizio Studi della Camera del 24 luglio 2024).

Da ultimo, il 10 ottobre 2024, l'Italia ha presentato un'ulteriore richiesta di modifica volta ad adeguare il Piano alle nuove necessità attuative. La richiesta riguarda 21 misure, di cui 13 sono state modificate per attuare alternative migliori al fine di conseguirne il livello di ambizione originario e altre 8 al fine di attuare alternative migliori che consentano la riduzione degli oneri amministrativi, garantendo tuttavia il conseguimento delle finalità di tali misure. In sette casi sono variate le scadenze dei traguardi e degli obiettivi: in due casi disponendone l'anticipo (dal secondo al primo semestre 2024), in cinque casi il posticipo ad un periodo successivo. Sono stati inoltre corretti degli errori materiali. Si segnala che sono stati aggiunti 3 nuovi obiettivi: il numero complessivo dei traguardi e degli obiettivi del Piano è pertanto salito a 621. Il Consiglio dell'Unione europea il 18 novembre 2024 ha approvato lDecisione di esecuzione (CID) che modifica la Decisione del 13 luglio 2021 con il nuovo Allegato.

 Il 26 novembre 2024 la Commissione europea ha adottato la valutazione positiva sul conseguimento di 39 obiettivi connessi al pagamento della sesta rata del PNRR italiano, pari a 8,7 miliardi di euro. Nella valutazione sono stati inclusi il citato obiettivo posticipato dalla quinta rata (M1C1-85) e un obiettivo anticipato dalla sesta (M2C1-16bis, riguardante la riduzione delle discariche di rifiuti abusive oggetto di procedura di infrazione). La sesta rata di 8,7 miliardi (1,8 miliardi di sovvenzioni e 6,9 miliardi di prestiti), in relazione ai 39 traguardi e obiettivi da conseguire entro il 30 giugno 2024, è stata versata all'Italia il 23 dicembre 2024.

Il Governo italiano ha presentato il 30 dicembre 2024 la richiesta di pagamento della settima rata di 18,2 miliardi (13,6 miliardi di prestiti e 4,6 miliardi di sovvenzioni), in relazione ai 67 traguardi e obiettivi da conseguire entro il 31 dicembre 2024.

 

Rata
Scadenza
Traguardi/Obiettivi
(PNRR originario)
Importo mld
(PNRR originario)
Traguardi/Obiettivi
(PNRR modificato)
Importo mld
(PNRR modificato)
Prefinanziamento
13/8/2021
24,9 
24,9
Prima  rata
31/12/2021
51
21,0
51
21,0
Seconda rata
30/6/2022
45
21,0
45
21,0
Terza rata
31/12/2022
55
19,0
54
18,5
Quarta rata
30/6/2023
27
16,0
28
16,5
Pref.REPowerEU
25/01/2024
0,5
Quinta rata
31/12/2023
69
18,0
53
11,0
 Sesta rata
30/6/2024
31
11,0
39
8,7
 Settima rata
31/12/2024 
58
18,5
67
18,2
Ottava rata 
30/6/2025 
20
11,0
40
12,8
Nona rata 
31/12/2025 
51
13,0
67
12,8
Decima rata
30/6/2026
120
18,1 
177
28,4
TOTALE
527
191,5
621
194,4*
*L'importo totale è il risultato di operazioni di arrotondamento.
ultimo aggiornamento: 7 gennaio 2025
 
PNRR - Focus PNRR - Italia