Con lettera del 23 dicembre 2022, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso al Parlamento il nuovo Contratto di programma 2022-2026, Parte Servizi e Parte Investimenti, sottoscritto tra RFI - Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e MIT in data 19 dicembre 2022.
E' il primo Contratto di programma cui si applica il nuovo iter procedurale introdotto dall'articolo 5 del decreto-legge n. 152 del 2021 (v. infra), caratterizzato, rispetto al passato, dal fatto che al Parlamento non è più trasmesso lo schema di Contratto di programma, ai fini dell'espressione di un parere prima della sua sottoscrizione definitiva, bensì il Contratto di programma definitivo, già sottoscritto.
Come stabilito dall'articolo 15, commi 3 e 4, del decreto legislativo n. 112 del 2015, l'oggetto dei Contratti di programma è la disciplina della concessione di finanziamenti destinati alla manutenzione, sia di tipo ordinario (interventi finalizzati al contenimento del normale degrado dell'infrastruttura nell'ambito del previsto ciclo di vita utile degli oggetti tecnici in cui è articolata l'infrastruttura stessa e di primo intervento), sia di tipo straordinario (interventi volti al rinnovo/sostituzione di componenti di sottosistema o sottosistemi interi, che determinano l'incremento del valore patrimoniale del bene e contestualmente ne migliorano l'affidabilità, la produttività, l'efficienza e la sicurezza), finalizzata al rinnovo dell'infrastruttura ferroviaria, nonché di incentivi finalizzati a ridurre i costi di fornitura dell'infrastruttura e l'entità dei diritti di accesso all'infrastruttura stessa.
Nel nuovo Contratto di programma, in attuazione della Missione 3: "Infrastrutture per una mobilità sostenibile" del PNRR e in linea con gli indirizzi generali stabiliti nel Documento Strategico di Mobilità Ferroviaria (di seguito: DSMF, v. infra), particolare attenzione è riservata al tema della sostenibilità ambientale e, in generale, all'obiettivo di conseguire una maggiore efficienza nel servizio di trasporto ferroviario, al fine di disincentivare il ricorso ai mezzi di trasporto privato e maggiormente inquinanti ed ottenere, così, la transizione dalla gomma al ferro (c.d. "cura del ferro"). Inoltre, l'aumento della domanda di trasporto ferroviario consente di ridurre sia l'entità del trasporto stradale, decongestionando il traffico nelle aree urbane, metropolitane e nelle principali direttrici di comunicazione nazionale, sia le "esternalità negative" (inquinamento, ricadute sociali e sanitarie dei sinistri, eccetera) connesse alle attività di trasporto.
Tanto premesso, si ricorda che il Contratto di programma, Parte Investimenti, è finalizzato a regolare la programmazione degli investimenti di sviluppo e potenziamento della rete ferroviaria, nonché gli interventi relativi alla sicurezza della rete e al suo adeguamento agli obblighi di legge, in coerenza con gli indirizzi strategici della programmazione economico-finanziaria nazionale e comunitaria, mentre la Parte Servizi disciplina le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete ferroviaria, nonché le attività di Safety, Security e Navigazione.
Il presente dossier descrive sinteticamente i profili procedurali, la struttura e il contenuto del nuovo Contratto di programma, tanto per la Parte Servizi quanto per la Parte Investimenti.